Buongiorno, circa 10 anni fa mi è stata diagnosticata una spondiloartrite sieronegativa. Non avendo
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Buongiorno,
circa 10 anni fa mi è stata diagnosticata una spondiloartrite sieronegativa. Non avendo un riscontro dalle analisi, la diagnosi si è basata sull'anamnesi che comprende la comparsa nel tempo di dolori articolari in varie parti del corpo (mani, talloni, ginocchia, caviglia, spalle, schiena, vita), a tratti anche molto forti. Negli anni passati ho effettuato molti cicli di Medrol, antinfiammatori vari e infiltrazioni di cortisone e altri farmaci direttamente nelle zone colpite. Circa 7 anni fa mi fu proposta una terapia con Metotrexato (Reumaflex), che ho seguito per un mese parallelamente ad alcune infiltrazioni di cortisone e dicloreum. Essendo una terapia molto invasiva non me la sono sentita di continuare, vista l'età (adesso ho 30 anni) e visto anche che i dolori sembravano essersi placati. Sono passati alcuni anni in cui si sono susseguite altri dolori che ho considerato (forse ingenuamente) sopportabili e non mi sono rivolto al medico, ho soltanto utilizzato a volte qualche antinfiammatorio.
Attualmente i dolori si sono ripresentati in una forma decisamente più aggressiva, costringendomi ad effettuare un altro ciclo di Medrol e rivolgermi ad uno specialista. Lo specialista in questione avrebbe consigliato la terapia con il Metotrexato, che ancora non ho iniziato perchè attualmente siamo, insieme a mia moglie, seguiti dal reparto ospedaliero per la Procreazione Medica Assistita, e il Metotrexato comprometterebbe la ricerca di una gravidanza. Per questo motivo ho rimandato l'inizio della terapia con la speranza di poterla iniziare a breve.
Il punto è che ultimamente sento molto parlare di nuovi farmaci biologici per il trattamento dell'artrite che, a quanto ho capito, sembrano essere meno invasivi della terapia con il Metotrexato. Esiste una terapia alternativa al Reumaflex meno "pesante"? Non credo esistano farmaci per trattare l'artrite che possano coesistere con la ricerca di una gravidanza, ma quantomeno vorrei sapere se esistono terapie più moderne e meno invasive per la mia salute presente e futura.
Grazie mille per l'attenzione, buona giornata.
circa 10 anni fa mi è stata diagnosticata una spondiloartrite sieronegativa. Non avendo un riscontro dalle analisi, la diagnosi si è basata sull'anamnesi che comprende la comparsa nel tempo di dolori articolari in varie parti del corpo (mani, talloni, ginocchia, caviglia, spalle, schiena, vita), a tratti anche molto forti. Negli anni passati ho effettuato molti cicli di Medrol, antinfiammatori vari e infiltrazioni di cortisone e altri farmaci direttamente nelle zone colpite. Circa 7 anni fa mi fu proposta una terapia con Metotrexato (Reumaflex), che ho seguito per un mese parallelamente ad alcune infiltrazioni di cortisone e dicloreum. Essendo una terapia molto invasiva non me la sono sentita di continuare, vista l'età (adesso ho 30 anni) e visto anche che i dolori sembravano essersi placati. Sono passati alcuni anni in cui si sono susseguite altri dolori che ho considerato (forse ingenuamente) sopportabili e non mi sono rivolto al medico, ho soltanto utilizzato a volte qualche antinfiammatorio.
Attualmente i dolori si sono ripresentati in una forma decisamente più aggressiva, costringendomi ad effettuare un altro ciclo di Medrol e rivolgermi ad uno specialista. Lo specialista in questione avrebbe consigliato la terapia con il Metotrexato, che ancora non ho iniziato perchè attualmente siamo, insieme a mia moglie, seguiti dal reparto ospedaliero per la Procreazione Medica Assistita, e il Metotrexato comprometterebbe la ricerca di una gravidanza. Per questo motivo ho rimandato l'inizio della terapia con la speranza di poterla iniziare a breve.
Il punto è che ultimamente sento molto parlare di nuovi farmaci biologici per il trattamento dell'artrite che, a quanto ho capito, sembrano essere meno invasivi della terapia con il Metotrexato. Esiste una terapia alternativa al Reumaflex meno "pesante"? Non credo esistano farmaci per trattare l'artrite che possano coesistere con la ricerca di una gravidanza, ma quantomeno vorrei sapere se esistono terapie più moderne e meno invasive per la mia salute presente e futura.
Grazie mille per l'attenzione, buona giornata.
Buongiorno,
per poter confermare il trattamento con Methotrexate come consigliato da specialista o poter modificare la terapia è necessaria una rivalutazione completa del quadro clinico ( sintomi, obiettività durante la visita, esami del sangue specifici ed eventuali strumentali). Questo perché è necessario confermare la diagnosi o modificarla per poter utilizzare farmaci differenti. In generale non si somministrano farmaci " più potenti" nel caso in cui i sintomi siano molto sfumati se non vi sono indicazioni valide all'assunzione degli stessi.
E' necessario inoltre parlare con lo specialista reumatologo/ ginecologo sulla possibilità di assumere il methotrexate ( che è generalmente controindicato in gravidanza ma con alcune eccezioni nell' uomo/ di tempistiche di assunzione). Fondamentale attivare un percorso di counseling di coppia, modulato in base alle necessità dei partners. Saluti
per poter confermare il trattamento con Methotrexate come consigliato da specialista o poter modificare la terapia è necessaria una rivalutazione completa del quadro clinico ( sintomi, obiettività durante la visita, esami del sangue specifici ed eventuali strumentali). Questo perché è necessario confermare la diagnosi o modificarla per poter utilizzare farmaci differenti. In generale non si somministrano farmaci " più potenti" nel caso in cui i sintomi siano molto sfumati se non vi sono indicazioni valide all'assunzione degli stessi.
E' necessario inoltre parlare con lo specialista reumatologo/ ginecologo sulla possibilità di assumere il methotrexate ( che è generalmente controindicato in gravidanza ma con alcune eccezioni nell' uomo/ di tempistiche di assunzione). Fondamentale attivare un percorso di counseling di coppia, modulato in base alle necessità dei partners. Saluti
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