Buongiorno a tutti. Vi ringrazio in anticipo per il vostro tempo e scusatemi per la lunghezza del

2 risposte
Buongiorno a tutti. Vi ringrazio in anticipo per il vostro tempo e scusatemi per la lunghezza del messaggio ed eventuali errori grammaticali o termini usati in modo sbagliato. Sono un ragazzo di 19 anni con una gonalgia ambigua al ginocchio sinistro. Il mio problema è cominciato 2 anni fa nel 2020, ero un ragazzo che praticava tanto sport, facevo sessioni di allenamento abbastanza pesanti, giornate in cui saltavo la corda anche per 1/1.30 ora di fila (+ la seduta di allenamento con i pesi) e giocavo anche 2/3 ore a calcio. Nell'estate del 2019 ho cominciato ad avere i primi problemi, ho avuto uno strano scrocchio al ginocchio sinistro accompagnato da dolore (zona anteriore del ginocchio). Da quel momento ho cominciato a sentire il ginocchio sinistro un pochino instabile, ovviamente ho subito smesso di allenarmi... Per tutto il 2020 ho fatto pochissima attività fisica, non ho dato molto peso al problema, pensando che sarebbe guarito col tempo e risposo, ma ogni tanto il mio ginocchio sinistro "cedeva" (frequenza di circa 1 volta ogni 2/3 mesi), come se andasse all'indietro e sentivo dolori/bruciori di bassa entità quando tenevo la gamba tesa. Nel 2021, i cedimenti da parte del ginocchio sinistro erano diminuiti, sottolineo che in questo periodo ero fermo, non praticavo sport e non mi allenavo. L'estate del 2021 ho fatto la mia prima stagione lavorativa e ho trovato molte difficoltà, "semplici" lavori come barista/cameriere/addetto agli scaffali, dove c'era poco sforzo pesante e richiedeva principalmente come attività lo stare in piedi, li trovavo difficili, sentivo un bruciore in tutta la zona del ginocchio (sia anteriore che posteriore) che rendeva molto difficile anche stare in piedi. Il mio problema ha raggiunto l'apice quando ho dovuto fare dei lavori pesanti (scarico di merce pesante) e per evitare dolori alla schiena, quando dovevo sollevare qualcosa, mi mettevo in posizione squat. Dopo solo 1 settimana sentivo il ginocchio sinistro cedere, episodi di cedimento della gamba con frequenza 1 volta a settimana, dolori nella parte anteriore e bruciori nella zona posteriore lato interno. Ho provato ad alleggerire il peso sforzando di più la gamba destra con pessimi risultati: oltre alla gamba sinistra, avevo bruciore nella parte posteriore lato interno anche nel ginocchio destro. Dopo 2 settimane sono crollato, non riuscivo nemmeno a stare in piedi dritto, tenevo perennemente entrambe le gambe piegate e allora ho lasciato il lavoro. Ho sentito molti pareri e ho fatto anche dei raggi ma con scarsi risultati. Al pronto soccorso mi hanno detto che non avevo niente, ho sentito anche due medici di base + ortopedico e anche loro mi hanno detto che non avevo niente di rotto e che i legamenti erano fin troppo perfetti. Ho eseguito anche delle risonanze magnetiche ad entrambe le ginocchia, ma non c'era niente di anomalo. Ho passato 1 mese sdraiato a letto/sul divano nella speranza che guarisse da solo. Alla fine, ho sentito il parere di un ultimo specialista, il quale riteneva fosse un problema di "fine crescita". Sono passati 7 mesi dall'apice dei miei dolori/problemi, sono migliorato molto, la gamba destra non presenta problemi (per ora), cammino di nuovo dritto ma zoppicante perché il ginocchio sinistro non ha mai smesso di darmi problemi, tutt'ora sento un dolore/bruciore sul ginocchio sinistro. Ho ricominciato da poco (2 settimane) a fare qualche esercizio, ma provo dolore (poco) anche dopo 3 semplici affondi o addirittura durante le flessioni (perché la gamba è leggermente tesa). Ho fatto uso di creme/pomate/medicine/punture antinfiammatorie/ginocchiere ma con scarso beneficio. Le ginocchia risultano un pochino gonfie (liquido in eccesso, secondo i dottori), hanno un colorito un pochino più rosso rispetto al resto della pelle e ho delle strane macchie rosse (sembrano vene danneggiate) in entrambe le cosce (lato interno) lunghe fino 5 cm (nella coscia sinistra sono più lunghe). Ora come ora, cammino un pochino zoppicante e con molta attenzione, ma ogni tanto ho delle ricadute che mi portano a voler stare a casa per 1/2 giorni. Ci sono anche giornate in cui mi sembra di stare benissimo, altre in cui non vorrei nemmeno alzarmi dal letto. Cosa dovrei fare? - Riposarmi ancora? - Intraprendere un percorso di riabilitazione? - Eseguire altre analisi? Grazie mille per il vostro tempo.
Salve. In effetti la sintomatologia da lei descritta ha avuto, nel corso di questi due ultimi anni, un andamento un po bizzarro. Comunque una risposta obbiettiva ai suoi quesiti, sarebbe possibile solo facendo una attenta valutazione clinica e strumentale. Buona giornata

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno,
relativamente alla parte ortopedica,per un parere avrei bisogno di visitarla e di visionare le immagini diagnostiche. Le consiglierei tuttavia di consultare anche un reumatologo.
Cordiali Saluti

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.