Buonasera, sottopongo alla vs attenzione il mio caso medico. Nel dicembre 2023 ho subito in interven

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Buonasera, sottopongo alla vs attenzione il mio caso medico. Nel dicembre 2023 ho subito in intervento di angioplastica, con inserimento di uno stent per un infarto in corso verificatosi subito dopo la prova sotto sforzo trattasi di (angina instabile) attualmente in cura con doppia terapia antiaggregante e statine .La seconda coronaria e poi risultata occlusa al 65%, ma il protocollo non prevedeva l'inserimento di un secondo stent. Il cardiologo che mi ha operato e salvato che ringrazierò sempre, ritiene che dovrò rifare il test sotto sforzo per verificare a distanza di tempo lo stato attuale delle coronarie, ma ho forte timore considerato che ci stavo rimettendo la vita. Cosa ne pensate in merito? È fondamentale rifare il test sotto sforzo? Oppure è un grosso rischio? Vi ringrazio.
Dr. Giuseppe BILOTTA
Cardiologo, Medico certificatore
Cagliari
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Buonasera. Il test da sforzo, su cicloergometro o pedana mobile, ha lo scopo di valutare nel suo caso la presenza di un’ischemia residuale durante l’esercizio fisico al fine di fare chiarezza sulla bontà dell’intervento di angioplastica praticato e sulla eventuale ischemia inducibile considerata la presenza di una stenosi non trattata. Sussistono alcune controindicazioni assolute che proibiscono l’esecuzione dell’indagine ovvero : IMA in fase acuta, angina instabile, scompenso cardiaco sintomatico, miocarditi/pericarditi/endocarditi in corso, aneurisma aortico, grave stenosi aortica, gravi turbe del ritmo cardiaco emodinamicamente significative. Qualora non presenti, nel suo caso si tratterebbe di una indagine valutativa post intervento di angioplastica spesso praticata chiaramente in ambiente cardiologicamente protetto.

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