Buonasera, sono una ragazza di 29 anni e vorrei sottoporvi un’abitudine (mai confessata a nessuno) c
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risposte
Buonasera, sono una ragazza di 29 anni e vorrei sottoporvi un’abitudine (mai confessata a nessuno) che ho da oramai da almeno dieci anni: mi aiuto con la digitazione per defecare.
Un’ amica un giorno mi ha consigliato di farlo per defecare velocemente e da lì non ho più smesso.
Diciamo che non mi crea disagio anzi, stimolo superficialmente l ano e defeco molto più facilmente e velocemente.
È come se dessi una spinta all intestino in modo da riuscirci più velocemente.
Non ho mai sofferto di stipsi anche perché vado in bagno almeno una volta al giorno.
Ho anche provato a non stimolare l ano per defecare ma è molto più difficile e mi riesce solo se veramente ho urgenza di andare in bagno.
Diciamo che non estraggo le feci con il dito ma semplicemente lo stimolo.
Può essere che il muscolo rettale non sia più abituato a spingere?
Aggiungo che non ho problemi ne di pancia gonfia ne di stomaco e che la stimolazione è superficiale pertanto non mi crea tagli o sanguinamenti.
Grazie
Un’ amica un giorno mi ha consigliato di farlo per defecare velocemente e da lì non ho più smesso.
Diciamo che non mi crea disagio anzi, stimolo superficialmente l ano e defeco molto più facilmente e velocemente.
È come se dessi una spinta all intestino in modo da riuscirci più velocemente.
Non ho mai sofferto di stipsi anche perché vado in bagno almeno una volta al giorno.
Ho anche provato a non stimolare l ano per defecare ma è molto più difficile e mi riesce solo se veramente ho urgenza di andare in bagno.
Diciamo che non estraggo le feci con il dito ma semplicemente lo stimolo.
Può essere che il muscolo rettale non sia più abituato a spingere?
Aggiungo che non ho problemi ne di pancia gonfia ne di stomaco e che la stimolazione è superficiale pertanto non mi crea tagli o sanguinamenti.
Grazie
Buongiorno, l'atto defecatorio è un processo complesso che coinvolge più muscoli che devono lavorare in sinergia. Quanto da lei messo in pratica non va ad intaccare la capacità funzionale dei muscoli, ma agisce come "interruttore" per avviare tale processo. Potrebbe essere utile l'esecuzione di una manometria ano-rettale con successiva valutazione proctologica al fine di studiare in dettaglio l'atto defecatorio e l'attività muscolare con lo scopo di poter arrivare a non avere più bisogno delle manovre da lei descritte per evacuare.
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Sono d'accordo col collega che mi ha preceduto. Aggiungo che il ricorso a tali manovre è tipico di donne che hanno un Rettocele anteriore, ma non è detto che questo sia il suo caso! Quindi visita proctologica magari con anoscopia e manometria anorettale. Saluti.
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