Buonasera, sono una ragazza di 29 anni e da un po' di anni soffro di una pesante sonnolenza incontro
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Buonasera, sono una ragazza di 29 anni e da un po' di anni soffro di una pesante sonnolenza incontrollabile e mancanza di concentrazione che si presenta subito dopo i pasti principali (piccoli pasti) e spesso anche durante gli spuntini/merenda.
Tale problema mi ha compromesso le attività quotidiane e il raggiungimento dei miei obiettivi scolastici.Ho eseguiti vari prelievi tutti con esiti negativi, prelievo per la celiachia negativo, breath test al lattosio negativo, eccetto un prelievo venoso per le intolleranze alimentari in cui sono risultati positivi glutine e lattosio. Tuttavia, vari medici a cui mi sono rivolta mi hanno ribadito che tali test per le intolleranze sono privi di attendibilità.
Ho effettuato poi una gastroscopia in cui si è rivelata un'incontinenza cardiale, e nonostante abbia effettuato una cura con gastroprotettori e levopraid i miei colpi di sonno non sono variati; a seguire endocrinologo in cui si è rivelata una tiroidite di Hashimoto con tutti i parametri nella norma, e dunque mi è stato confermato che la mia sonnolenza non è di peso dalla tiroide che funziona nella normalità.
Fatto sta che dopo varie visite e consulti senza esiti per i miei colpi di sonno mi sono arresa alla mia condizione, condizione sottovalutata da tutti i medici a cui mi sono rivolta, cui spesso mi è stato detto che è normale, nonostante sottolineassi che non si tratta di semplice abbiocco ma di sonno pesante/profondo anche con piccoli spuntini in qualsiasi orario, mi sono sentita sempre non ascoltata e col tempo sbagliata; mi è stato suggerito che potrebbe trattarsi di una questione ansiosa, mi sono sottoposta a sedute di psicoterapia e per un po' di tempo ho assunto ansiolitici, ma mai il problema della sonnolenza post pasti è scomparso.
Ora sono diventata consapevole che l'ansia non c'entra nulla e che ci sia qualcosa di organico e per di più non so più a chi rivolgermi e cosa fare.
Avete qualcosa da suggerirmi? grazie
p.s. faccio sport e sono in forma eccetto un po' di adipe addominale che non riesco ad eliminare)
Tale problema mi ha compromesso le attività quotidiane e il raggiungimento dei miei obiettivi scolastici.Ho eseguiti vari prelievi tutti con esiti negativi, prelievo per la celiachia negativo, breath test al lattosio negativo, eccetto un prelievo venoso per le intolleranze alimentari in cui sono risultati positivi glutine e lattosio. Tuttavia, vari medici a cui mi sono rivolta mi hanno ribadito che tali test per le intolleranze sono privi di attendibilità.
Ho effettuato poi una gastroscopia in cui si è rivelata un'incontinenza cardiale, e nonostante abbia effettuato una cura con gastroprotettori e levopraid i miei colpi di sonno non sono variati; a seguire endocrinologo in cui si è rivelata una tiroidite di Hashimoto con tutti i parametri nella norma, e dunque mi è stato confermato che la mia sonnolenza non è di peso dalla tiroide che funziona nella normalità.
Fatto sta che dopo varie visite e consulti senza esiti per i miei colpi di sonno mi sono arresa alla mia condizione, condizione sottovalutata da tutti i medici a cui mi sono rivolta, cui spesso mi è stato detto che è normale, nonostante sottolineassi che non si tratta di semplice abbiocco ma di sonno pesante/profondo anche con piccoli spuntini in qualsiasi orario, mi sono sentita sempre non ascoltata e col tempo sbagliata; mi è stato suggerito che potrebbe trattarsi di una questione ansiosa, mi sono sottoposta a sedute di psicoterapia e per un po' di tempo ho assunto ansiolitici, ma mai il problema della sonnolenza post pasti è scomparso.
Ora sono diventata consapevole che l'ansia non c'entra nulla e che ci sia qualcosa di organico e per di più non so più a chi rivolgermi e cosa fare.
Avete qualcosa da suggerirmi? grazie
p.s. faccio sport e sono in forma eccetto un po' di adipe addominale che non riesco ad eliminare)
Salve, il consiglio che Le posso dare è di effettuare una curva glicemica e di ripetere il test per la celiachia. Faccia anche un diario alimentare per verificare se ci sono cibi ( per esempio a base di glutine) che possano, rispetto ad altri, indurre più facilmente la sonnolenza.
Saluti
Saluti
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Buonasera,
io rivaluterei la questione lattosio e glutine. E' stata mai seguita da un professionista della nutrizione ? Ha mai seguito un piano che non preveda l'assunzione di glutine e lattosio? O una dieta a bassi FODMAP? Sia il la gliadina che la prolammina prolammina potrebbero dare questi effetti e in modo ovviamente diverso anche il lattosio.
io rivaluterei la questione lattosio e glutine. E' stata mai seguita da un professionista della nutrizione ? Ha mai seguito un piano che non preveda l'assunzione di glutine e lattosio? O una dieta a bassi FODMAP? Sia il la gliadina che la prolammina prolammina potrebbero dare questi effetti e in modo ovviamente diverso anche il lattosio.
Potrebbe trattarsi di sensibilità al glutine non celiachia.
L’ingestione di alimenti contenenti glutine provoca in un gruppo di pazienti una serie di sintomi quali dolori addominali, stanchezza, emicrania, eczema, disorientamento (“foggy mind”, mente annebbiata) senza che siano affetti da celiachia o da allergia al grano. Eliminando il glutine, nel giro di qualche settimana, i sintomi migliorano per poi ripresentarsi in caso di riesposizione al glutine. Ancora non è chiaro se la reazione allergica sia da imputare effettivamente al glutine o a un’altra sostanza contenuta nel grano. Oltre al glutine, l’attenzione dei ricercatori è rivolta ai cosiddetti inibitori dell’amilasi/tripsina (ATI) e ai FODMAP
L’ingestione di alimenti contenenti glutine provoca in un gruppo di pazienti una serie di sintomi quali dolori addominali, stanchezza, emicrania, eczema, disorientamento (“foggy mind”, mente annebbiata) senza che siano affetti da celiachia o da allergia al grano. Eliminando il glutine, nel giro di qualche settimana, i sintomi migliorano per poi ripresentarsi in caso di riesposizione al glutine. Ancora non è chiaro se la reazione allergica sia da imputare effettivamente al glutine o a un’altra sostanza contenuta nel grano. Oltre al glutine, l’attenzione dei ricercatori è rivolta ai cosiddetti inibitori dell’amilasi/tripsina (ATI) e ai FODMAP
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