Buonasera, sono una donna di 39 anni. E circa 1 anno che soffro di un problema che mi affligge. Pre
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Buonasera,
sono una donna di 39 anni. E circa 1 anno che soffro di un problema che mi affligge. Premetto che prendo la pillola anticoncezionale. Ogni qualvolta entravo nella settimana di pausa, iniziavo ad avere male bilateralmente alle orecchie (prima una e poi l’altra o contemporaneamente). La sensazione dolorosa è accompagnata talvolta dalla sensazione di orecchie umide. Percepisco anche come se le orecchie fossero completamente tappate, ma non sento nessun fischio o rumore e non ho abbassamento dell’udito. Il naso inoltre, risulta completamente secco. La situazione inizia a migliorare quando inizio a starnutire ed è come se qualcosa si sbloccasse. A novembre 2024, mi sono recata da un otorinolaringoiatra che mi ha lasciato questo referto:
condotti pervi, MMTT integre, norme poste
fosse nasali pervie, deflessione del setto nasale, turbinati eutrofici, in fibroscopia VADS: CFR libero con osti tubarici visibili
faringe indenne, lingua normosporta
modica dolorabilità sui triggers ATM.
Mi ha consigliato lavaggi nasali con soluzione isotonica e uno spray cortisonico per 15gg al mese per 3 mesi.
Poiché sospettava che il problema potesse derivare anche da un calo ormonale, durante il periodo di sospensione, mi ha consigliato eventuale valutazione ginecologica per terapia EP continuativa.
Nel frattempo, nonostante le indicazioni nulla é cambiato. Da due mesi ho iniziato ad assumere una pillola continuativa, ma mi ritrovo a vivere 10 giorni mesi con questo dolore alle orecchie, a volte accompagnato da fastidio alla gola.
Non so più cosa fare, sta diventando invalidante. Sapete indicarmi se ci sono esami più specifici per affrontare. Premetto che nei restanti giorni io non percepisco alcun tipo di fastidio o dolore alle orecchie.
sono una donna di 39 anni. E circa 1 anno che soffro di un problema che mi affligge. Premetto che prendo la pillola anticoncezionale. Ogni qualvolta entravo nella settimana di pausa, iniziavo ad avere male bilateralmente alle orecchie (prima una e poi l’altra o contemporaneamente). La sensazione dolorosa è accompagnata talvolta dalla sensazione di orecchie umide. Percepisco anche come se le orecchie fossero completamente tappate, ma non sento nessun fischio o rumore e non ho abbassamento dell’udito. Il naso inoltre, risulta completamente secco. La situazione inizia a migliorare quando inizio a starnutire ed è come se qualcosa si sbloccasse. A novembre 2024, mi sono recata da un otorinolaringoiatra che mi ha lasciato questo referto:
condotti pervi, MMTT integre, norme poste
fosse nasali pervie, deflessione del setto nasale, turbinati eutrofici, in fibroscopia VADS: CFR libero con osti tubarici visibili
faringe indenne, lingua normosporta
modica dolorabilità sui triggers ATM.
Mi ha consigliato lavaggi nasali con soluzione isotonica e uno spray cortisonico per 15gg al mese per 3 mesi.
Poiché sospettava che il problema potesse derivare anche da un calo ormonale, durante il periodo di sospensione, mi ha consigliato eventuale valutazione ginecologica per terapia EP continuativa.
Nel frattempo, nonostante le indicazioni nulla é cambiato. Da due mesi ho iniziato ad assumere una pillola continuativa, ma mi ritrovo a vivere 10 giorni mesi con questo dolore alle orecchie, a volte accompagnato da fastidio alla gola.
Non so più cosa fare, sta diventando invalidante. Sapete indicarmi se ci sono esami più specifici per affrontare. Premetto che nei restanti giorni io non percepisco alcun tipo di fastidio o dolore alle orecchie.
Quella che riferisce potrebbe essere riconducibile all'otalgia riflessa cioè un dolore all'orecchio che deriva da un'infiammazione alla gola che nei casi più comuni ascrivibile al reflusso gastro-esofageo. Per poter indagare al meglio questa condizione ed escludere altre cause consiglio:
- Esame audiometrico ed impedenzometria
- Fibrolaringoscopia
- Ph- impedenzometria esofagea (unico esame in grado di definire la presenza di reflusso)
- Esame audiometrico ed impedenzometria
- Fibrolaringoscopia
- Ph- impedenzometria esofagea (unico esame in grado di definire la presenza di reflusso)
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