Buonasera, sono una donna di 35 anni , non soffro di patologie particolari se non endometriosi orma
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Buonasera,
sono una donna di 35 anni , non soffro di patologie particolari se non endometriosi ormai da diversi anni . Vi scrivo perché mi capita spesso di avere giramenti di testa , senso di svenimento, mi capita soprattutto quando mi alzo oppure quando mi chino per prendere qualcosa e mi rialzo . Tutto questo alle volte è accompagnato da tremori , sudorazioni e intolleranza al caldo . Ho letto che potrebbe trattarsi di ipotensione ortostatica ma come si diagnostica? Ho fatto praticamente qualsiasi esame del sangue , della coagulazione e gli esami diagnostici per il
Cuore ( ecg, ecocardio, holter ) ma non è mai stato trovato nulla . L’unica cosa , facendo una risonanza magnetica per le vertigini , è stata trovata una cisti di 10 mm sulla ghiandola pineale che sto monitorando. Che altri esami dovrei fare o a che medico dovrei rivolgermi ? Il mio medico di base non mi riceve . Grazie
sono una donna di 35 anni , non soffro di patologie particolari se non endometriosi ormai da diversi anni . Vi scrivo perché mi capita spesso di avere giramenti di testa , senso di svenimento, mi capita soprattutto quando mi alzo oppure quando mi chino per prendere qualcosa e mi rialzo . Tutto questo alle volte è accompagnato da tremori , sudorazioni e intolleranza al caldo . Ho letto che potrebbe trattarsi di ipotensione ortostatica ma come si diagnostica? Ho fatto praticamente qualsiasi esame del sangue , della coagulazione e gli esami diagnostici per il
Cuore ( ecg, ecocardio, holter ) ma non è mai stato trovato nulla . L’unica cosa , facendo una risonanza magnetica per le vertigini , è stata trovata una cisti di 10 mm sulla ghiandola pineale che sto monitorando. Che altri esami dovrei fare o a che medico dovrei rivolgermi ? Il mio medico di base non mi riceve . Grazie
Dai sintomi che riferisce – giramenti di testa, senso di svenimento soprattutto quando si alza o si china, accompagnati talvolta da tremori, sudorazione e intolleranza al caldo – l’ipotesi di un’ipotensione ortostatica è sicuramente da considerare. Questa condizione si verifica quando la pressione sanguigna scende in modo significativo nel passaggio dalla posizione sdraiata o seduta a quella eretta, causando una momentanea riduzione del flusso di sangue al cervello.
L’ipotensione ortostatica può essere diagnosticata attraverso:
Misurazione della pressione arteriosa in diverse posizioni (supina, seduta e in piedi) per verificare eventuali cali di pressione.
Test della postura attiva (Active Stand Test) per valutare la risposta cardiovascolare ai cambi di posizione.
Test della tavola basculante (Tilt Test), eseguito in centri specialistici, per esaminare le variazioni della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca in condizioni controllate.
Dato che ha già eseguito un’ampia serie di esami cardiologici con esito negativo, potrebbe essere utile una valutazione da parte di un neurologo o di un internista per approfondire eventuali cause neurologiche o disautonomiche. Inoltre, sarebbe utile monitorare il livello di idratazione e di elettroliti.
Anche nel suo caso, in questa fase, la persona di riferimento è il suo medico curante. Se quest'ultimo non è disponibile ad approfondire, cambi medico.
L’ipotensione ortostatica può essere diagnosticata attraverso:
Misurazione della pressione arteriosa in diverse posizioni (supina, seduta e in piedi) per verificare eventuali cali di pressione.
Test della postura attiva (Active Stand Test) per valutare la risposta cardiovascolare ai cambi di posizione.
Test della tavola basculante (Tilt Test), eseguito in centri specialistici, per esaminare le variazioni della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca in condizioni controllate.
Dato che ha già eseguito un’ampia serie di esami cardiologici con esito negativo, potrebbe essere utile una valutazione da parte di un neurologo o di un internista per approfondire eventuali cause neurologiche o disautonomiche. Inoltre, sarebbe utile monitorare il livello di idratazione e di elettroliti.
Anche nel suo caso, in questa fase, la persona di riferimento è il suo medico curante. Se quest'ultimo non è disponibile ad approfondire, cambi medico.
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