Buonasera, sono Marcella e ho 42 anni. Due anni fa ho fatto una mastectomia al seno dx con svuotamen

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Buonasera, sono Marcella e ho 42 anni. Due anni fa ho fatto una mastectomia al seno dx con svuotamento del cavo ascellare. Circa due settimane fa, guardandomi le mani, ho notato che il mignolo dx sembrasse più gonfio rispetto a quello della mano sx. Chiamo all'ospedale dove sono stata operata e mi fissano una visita fisiatrica. Qualche ora dopo vengo chiamata per telefono dalla fisioterapista della Breast Unit (con cui avevo fatto delle sedute successive all'intervento per riprendere la mobilità del braccio) che è venuta a sapere della mia chiamata e mi consiglia di andare da lei per un controllo. Vado e mi riferisce che il linfedema di solito non parte da un dito, ma che comunque il mignolo le sembra gonfio e quindi ha dei dubbi. Mi dice anche che volendo potrei iniziare subito a fare dei trattamenti (non ha specificato il tipo di trattamento). Le dico che se non è sicuro preferirei aspettare. Mi dice che allora dopo due settimane mi avrebbe rivisto e nel mentre annulla la visita fisiatrica che avevo prenotato perché "il fisiatra dell'ospedale non si intende di linfedema" (riporto le sue parole).
Il mattino dopo però mi richiama per dirmi che ci ha pensato e sarebbe opportuno che andassi a fare una visita da un fisiatra che conosce, esperto di linfologia, in un'altra regione (quattro ore di viaggio da dove abito) e che la visita sarebbe stata a pagamento visto che c'è urgenza.
Vado quindi dal mio medico di base per avere un suo parere; lui mi visita e mi assicura che il linfedema non c'è, che il mignolo era così anche da prima, ma che se mi fa stare più tranquilla posso fare una visita fisiatrica, però all'ospedale dove mi hanno operato. Ha aggiunto anche che il comportamento della fisioterapista non gli è sembrato corretto.
Chiedo quindi un vostro parere riguardo a questa vicenda: qual è la prassi da seguire in questi casi? Se ho un sospetto linfedema a chi mi devo rivolgere? Alla fisioterapista, al fisiatra (magari linfologo) o al medico di base? Sono molto confusa.
Ringrazio anticipatamente chi mi vorrà rispondere
Buongiorno, del linfedema se ne occupa in genere l'angiologo che può disporre accertamenti per indagarlo meglio, come il doppler, o coinvolgere altri specialisti nel percorso diagnostico. Una volta chiarita la presenza di linfedema e la causa si può andare dal fisiatra per la prescrizione di eventuali terapie in aggiunta a quelle già prescritte dal vascolare. Cordialità. Massimiliano Noseda, fisiatra a Milano.

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Buongiorno Marcella, le suggerisco di rivolgersi ad un fisiatra esperto di linfedema. La diagnosi è di pertinenza medica. In genere comunque all'interno della Breast Unit esiste il fisiatra esperto in tale patologia.

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