buonasera mio marito da anni assumeva tiklid causa carotide un po' "sporca" ha gene mutato x rischio

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buonasera mio marito da anni assumeva tiklid causa carotide un po' "sporca" ha gene mutato x rischio cardiovascolare, assume anche Torvast x colesterolo, anno scorso il cardiologo a cui andò,gli disse che gli cambiava il tiklid e gli ha fatto prendere CARDIRENE, leggendo alcuni commenti di cardiologi, di persone che ponevano domande, sostenevano belle loro risposte che CARDIRENE nn è un farmaco molto buono ma più efficace la cardioaspirina. cosa ne pensate? ringrazio anticipatamente x una vostra risposta .. cordiali saluti
Dr. Giuseppe BILOTTA
Cardiologo, Medico certificatore
Cagliari
Buongiorno. Facciamo chiarezza sull’argomento. La presenza di degenerazione ateromasica carotidea, come nel caso di suo marito, espone al rischio, in progressione patologica, a fenomeni ostruttivi vascolari parossistici per aggregazione piastrinica patologica. In relazione a questa condizione di rischio si interviene anticipatamente attraverso l’assunzione di farmaci inibenti l’aggregazione piastrinica. Detta attività costituisce una prevenzione secondaria ovvero finalizzata a impedire non tanto la degenerazione aterosclerotica quanto piuttosto le sue complicanze. La Ticlopidina ( Tikid ) è un principio farmacologico antipiastrinico, appartenente alla famiglia delle tienopiridine di prima generazione, che agisce, inibendolo, su un recettore delle piastrine. Viene generalmente prescritto per intolleranza o inefficacia dell’acido acetilsalicilico ( ASA ). Comparativamente a quest’ultimo in numerosi studi clinici ha dimostrato una modesta maggiore efficacia in termini percentuali sulla prevenzione di eventi cardiovascolari mostrandosi sovrapponibile per sanguinamenti. L’acido acetilsalicilico ( ASA ) è analogamente un farmaco antipiastrinico che, diversamente, agisce a livello enzimatico impedendo fenomeni di aggregazione piastrinica. Viene utilizzato come Cardioaspirina al dosaggio di 100 mg, differenziandosi dalla Aspirinetta da 100 mg, non tanto per il dosaggio quanto piuttosto per la presenza di un rivestimento gastro-resistente che si scioglie a livello intestinale evitando pertanto lesioni gastriche purtroppo comunque inevitabili in forma assoluta poiché nella fase finale della digestione la contrazione bulbo-antrale una parte dell’ASA entra comunque a contatto con la parete gastrica provocandone microlesioni. Per tale ragione va comunque assunta durante il pasto principale sovente associata a gastroprotettori. L’acetilsalicilato di lisina ( Cardirene ) è un antifiammatorio antidolorifico impiegato in prevenzione di eventi trombotici cerebro/cardiovascolari. Molecolarmente è un sale idrosolubile dell’ASA dal quale si differenzia per un immediato assorbimento e livelli plasmatici maggiori . Comparativamente all’ASA si tratta fondamentalmente del medesimo principio attivo.

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