Buonasera. Mia moglie ha 62 anni. Nel 2011 ca della mammella. Quadrantectomia con chemio e radio.Da
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risposte
Buonasera. Mia moglie ha 62 anni. Nel 2011 ca della mammella. Quadrantectomia con chemio e radio.Da quel momento è entrata in meno pausa.Poi tamoxifene per tre anni ( ?) mi sembra. Da allora calo del desiderio sessuale. Poi, lo scorso anno nuovo ca dell'altra mammella. Nuovo ciclo di chemio e radio. Attualmente letrozolo. Se riesco a stimolarla, poi prova piacere. Ma prima non avverte il minimo bisogno.. C'è qualcosa che si può fare? Leggevo di un farmaco stimolante per donne. O qualche ausilio da pomate per uso locale ? grazie
caro utente, ottima strategia quella di stimolarla prima della penetrazione, esistono vari olio massaggianti, dei gel delicati ed stimolanti da potere utilizzare insieme, potresti guardare la pagina LAVR , potresti trovare tanti prodotti adatti.
resto a disposizione
cordiali saluti
Dott.ssa Emerilys Martha Delgado Garcia
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Buonasera,
il desiderio sessuale è qualcosa di molto complesso che passa attraverso il corpo con le sue caratteristiche, come i valori ormonali, ed arriva alla parte psicologico-emotiva-relazionale che caratterizza ogni persona in un dato momento della propria vita.
Avete passato degli anni difficili, la cosa migliore da fare è parlare apertamente di come vivete la vostra sessualità in questo momento e, nel caso in cui sua moglie riconosca l'esistenza di questo problema e abbia desiderio di risolverlo, potrà rivolgersi al proprio ginecologo/a per capire se esistono problematiche fisiche o ormonali alla base dei suoi disturbi ed impostare un eventuale trattamento.
Cordialmente,
Dott.ssa Masetti
il desiderio sessuale è qualcosa di molto complesso che passa attraverso il corpo con le sue caratteristiche, come i valori ormonali, ed arriva alla parte psicologico-emotiva-relazionale che caratterizza ogni persona in un dato momento della propria vita.
Avete passato degli anni difficili, la cosa migliore da fare è parlare apertamente di come vivete la vostra sessualità in questo momento e, nel caso in cui sua moglie riconosca l'esistenza di questo problema e abbia desiderio di risolverlo, potrà rivolgersi al proprio ginecologo/a per capire se esistono problematiche fisiche o ormonali alla base dei suoi disturbi ed impostare un eventuale trattamento.
Cordialmente,
Dott.ssa Masetti
Buonasera,
La situazione che descrive è comprensibile e frequente in donne che hanno vissuto esperienze oncologiche con trattamenti come la chemio, la radioterapia e la terapia ormonale, che possono influire in modo significativo sul desiderio sessuale. Il calore del desiderio può essere legato a diversi fattori: cambiamenti ormonali, effetti collaterali dei farmaci, stress emotivo, ansia o difficoltà relazionali.
L'uso di farmaci stimolanti per donne, così come di creme o gel a base di estrogeni per uso locale, può essere una possibilità, ma è fondamentale valutare attentamente ogni opzione con un medico specialista, come il ginecologo o l'oncologo, per verificare l'adeguatezza e la sicurezza, soprattutto considerando la storia clinica della sua compagnia.
Un'altra strada è quella di intraprendere un percorso di psicoterapia, individuale o di coppia, che potrebbe aiutare ad affrontare l'impatto emotivo della malattia e a riscoprire la dimensione intima in modo graduale e consapevole. Tecniche di rilassamento, come la consapevolezza, o approcci specifici alla sessualità, possono essere molto utili.
Sarebbe utile e consigliato approfondire la situazione rivolgendosi a uno specialista, per avere un supporto adeguato e personalizzato.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
La situazione che descrive è comprensibile e frequente in donne che hanno vissuto esperienze oncologiche con trattamenti come la chemio, la radioterapia e la terapia ormonale, che possono influire in modo significativo sul desiderio sessuale. Il calore del desiderio può essere legato a diversi fattori: cambiamenti ormonali, effetti collaterali dei farmaci, stress emotivo, ansia o difficoltà relazionali.
L'uso di farmaci stimolanti per donne, così come di creme o gel a base di estrogeni per uso locale, può essere una possibilità, ma è fondamentale valutare attentamente ogni opzione con un medico specialista, come il ginecologo o l'oncologo, per verificare l'adeguatezza e la sicurezza, soprattutto considerando la storia clinica della sua compagnia.
Un'altra strada è quella di intraprendere un percorso di psicoterapia, individuale o di coppia, che potrebbe aiutare ad affrontare l'impatto emotivo della malattia e a riscoprire la dimensione intima in modo graduale e consapevole. Tecniche di rilassamento, come la consapevolezza, o approcci specifici alla sessualità, possono essere molto utili.
Sarebbe utile e consigliato approfondire la situazione rivolgendosi a uno specialista, per avere un supporto adeguato e personalizzato.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buona sera. Spesso, anche se non c'è desiderio, se stimolati adeguatamente, l'eccitazione ed il piacere possono essere sentiti per un rapporto.
Per quanto riguarda le creme o altro, bisogna che sua moglie consulti un ginecologo.
Dottoressa Teresita Forlano
Per quanto riguarda le creme o altro, bisogna che sua moglie consulti un ginecologo.
Dottoressa Teresita Forlano
Buongiorno, le consiglio di prendere un appuntamento per una consulenza con un ginecologo specializzato in sessuologia. Buona giornata, cordiali saluti!
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