Buonasera, mi chiamo Roberta. Ho 45 anni e sin da bambina (dai 10 anni circa) accuso presenza di mio
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Buonasera, mi chiamo Roberta. Ho 45 anni e sin da bambina (dai 10 anni circa) accuso presenza di miodesopsie in entrambi gli occhi. La loro insorgenza in giovane età mi ha portata ad osservare un loro graduale - lento, ma costante - aumento negli anni, che ora alla mia età mi porta a percepire un intero visus colmo di corpi mobili in movimento, più e meno scuri.
Ad ogni movimento del capo vedo su vari strati innumerevoli corpi mobili ruotare e sovrapporsi alla visione, nel caso di alcuni particolarmente densi il visus è alterato e oscurato dalla loro presenza.
Lavoro in campo artistico, "disegno a mano" nello specifico, e la situazione è divenuta di disagio tale da limitarmi nello svolgere il mio lavoro serenamente.
Sono seguita da oculista molto in gamba che da sempre, come so essere opinione comune, mi dice solo abituarmi a loro presenza e assolutamente non prende in causa opzione di un intervento. So però anche che negli anni la pratica dell'intervento di vitrectomia è divenuta molto più agevole e controllata, mi sbaglio?
Avrei piacere di sentire l'opinione in merito, perché nonostante sappia anche che i soli floaters non sono considerati una "problematica da trattare ma non cui convivere, sento anche di fatto che questo può dipendere anche dal tipo di professione/lavoro di una persona: nel mio caso come posso affrontare la situazione?
Molte grazie a chi vorrà dedicarmi il tempo di una risposta in cui oltre all'opinione medica ci sia anche una dimensione empatica. Mi farebbe piacere nello specifico il parere di oculista chirurgo che esegue vitrectomie. Buona serata*
Ad ogni movimento del capo vedo su vari strati innumerevoli corpi mobili ruotare e sovrapporsi alla visione, nel caso di alcuni particolarmente densi il visus è alterato e oscurato dalla loro presenza.
Lavoro in campo artistico, "disegno a mano" nello specifico, e la situazione è divenuta di disagio tale da limitarmi nello svolgere il mio lavoro serenamente.
Sono seguita da oculista molto in gamba che da sempre, come so essere opinione comune, mi dice solo abituarmi a loro presenza e assolutamente non prende in causa opzione di un intervento. So però anche che negli anni la pratica dell'intervento di vitrectomia è divenuta molto più agevole e controllata, mi sbaglio?
Avrei piacere di sentire l'opinione in merito, perché nonostante sappia anche che i soli floaters non sono considerati una "problematica da trattare ma non cui convivere, sento anche di fatto che questo può dipendere anche dal tipo di professione/lavoro di una persona: nel mio caso come posso affrontare la situazione?
Molte grazie a chi vorrà dedicarmi il tempo di una risposta in cui oltre all'opinione medica ci sia anche una dimensione empatica. Mi farebbe piacere nello specifico il parere di oculista chirurgo che esegue vitrectomie. Buona serata*
Salve signora Roberta, Le rispondo innanzitutto dicendoLe che non eseguo vitrectomie ma ne ho viste eseguire un bel po'... Si tratta di un intervento chirurgico abbastanza complesso, che ad oggi ha indicazione solo nel caso in cui si necessiti di intervenire sulla retina. Purtroppo, al momento, non esiste una soluzione a questa problematica. Esistono diversi integratori che aiutano nella gestione delle miodesopsie (Vitreolene, Vitreoben, Visufly e tanti altri), insieme ad una adeguata idratazione sistemica. In più, ad oggi, esiste anche la vitreolisi YAG-laser, che però pare comunque non riuscire a risolvere completamente il problema... Si rivolga sempre al Suo oculista di fiducia per tutti i chiarimenti ed i dubbi del caso. Un caro saluto.
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