Buonasera mi chiamo Damiano, sono nato nel sessantanove, nel 2002 sono stato operato di enucleoresez

3 risposte
Buonasera mi chiamo Damiano, sono nato nel sessantanove, nel 2002 sono stato operato di enucleoresezione del rene sx per carcinoma. Non ho avuto più problemi da quel punto di vista. Sono iperteso, figlio di ipertesi. Assumo farmaci dal duemiladue, combattendo sempre con qualche difficoltà per riuscire ad abbassarer la pressione arteriosa. Dall'anno scorso nelle analisi è emersa una forte proteinuria prima (valore milleduecento..), ripeto la raccolta delle 24 ore delle urine e il valore rimane alto (settecento). La nefrologa della mia città sostiene che il danno è dovuto ad una pressione non ben controllata (di solito sono i valori della minima ad essere alti: tra i novantacinque e i cento su centoquaranta). A questo punto la nefrologa mi cambia la terapia antiipertensiva (prima assumevo reaptan + mezzo lobivon), ora passiamo a cinquefarmaci al giorno (triatec ; norvasc due cp al dì, lobivon , tareg . la pressione è scesa, ma non di molto. Ad un recente controllo (marzo c.a.) la proteinuria è pari a cinquecento, la creatininna ha valori nella norma, colesterolo duecentodieci...)
Il cardiologo che mi segue da molti anni, sostiene che la mia pressione arteriosa è sempre stata su quei valori e non crede che possa aver determinato il danno renale... mi suggerisce piuttosto di fare una biopsia renale (nella mia città nessuno la pratica, pur essendo capoluogo di regione ...) per poter fare così un intervento mirato. Vorrei per favore un consiglio medico, con la pronta disponibilità a sottopormi a visita almeno per uno studio più attento del caso. Ringrazio anticipatamente.
Damiano (preoccupato!!)
Buona sera Sig. Damiano. Concordo con la Collega nefrologa riguardo alla possibilità che l'ipertensione non controllata possa aver causato la comparsa di proteinuria e per ora non prenderei in considerazione una biopsia renale. Piuttosto è prioritario un miglior controllo dei valori pressori attraverso un trattamento antipertensivo più efficace. Riguardo ai farmaci, non condivido l'associazione del ramipril (triatec) e del valsartan (tareg), in quanto entrambi i farmaci agiscono sullo stesso sistema renina-angiotensina. Piuttosto sarebbe opportuno combinare uno solo dei due con un diuretico, ad esempio idroclorotiazide alla dose di 12.5 o di 25 mg/die. Esistono al riguardo combinazioni fisse o di ramipril + idroclorotiazide (ad esempio ramipril 10 mg + idroclorotiazide 12.5 mg), o di valsartan + idroclorotiazide. Inoltre sarebbe opportuno effettuare un esame eco-color-Doppler delle arterie renali allo scopo di escludere una stenosi di un'arteria renale che potrebbe essere responsabile del mancato controllo della sua ipertensione. Infine, una volta modificata la terapia, sarebbe fortemente consigliabile un monitoraggio automatico della pressione arteriosa/24 ore (Holter pressorio) che consentirebbe una valutazione più accurata dei suoi valori pressori ed un eventuale aggiustamento della terapia.

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Sono in accordo con il collega nefrologo che deve fare un esame doppler arterie renali per escludere stenosi ed eventualmente scintigrafia renale sequenziale con misurazione del gfr. In questo caso si può comprendere la natura della sua ipertensione.
la biopsia renale è da escludere totalmente

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