Buonasera, il 21 febbraio ho effettuato un impianto dentale per correggere un'agenesia dell'incisivo

5 risposte
Buonasera, il 21 febbraio ho effettuato un impianto dentale per correggere un'agenesia dell'incisivo laterale sinistro superiore (con trattamento ortodontico). Si tratta di un secondo tentativo dopo il primo fallito dopo un'infezione che ha inficiato l'osteointegrazione. Ora si sta verificando un tragico bis e io sto avendo davvero un crollo psicologico. L'intervento questa volta è stato fatto con uno split crest, quindi molto più invasivo. sono seguiti 10 giorni di terapia antibiotica in cui tutto è sembrato precedere regolarmente. Venerdì levo i punti, il medico controlla e vede che è tutto pulito. Ieri sera sollevo bene il labbro perché sentivo che qualcosa non andava e trovo un rigonfiamento nella gengiva con già una puntina bianca. Sentito il dentista, ho ricominciato antibiotico ancora e dopodomani mi vedrà il chirurgo per pulirla e medicarla. Io so già che anche questo impianto è andato perso. Volevo sapere qual è lo strumento diagnostico migliore (e quindi da pretendere) per verificare che l'impianto sia già compromesso dall'infezione: radiografia? TAC? Il senso è che se ormai l'infezione è arrivata all'osso non ha senso farmi aspettare (come accaduto la prima volta) per trovare un impianto che viene via appena si prova a mettere la vite di guarigione. Sono davvero disperata, non so cosa fare, non vedo soluzioni e chiaramente anche la fiducia verso il chirurgo è ai minimi. Ma abbandonare un'intera equipe dopo un percorso di ortodonzia e implantologia come il mio non è decisione da prendere alla leggera (anche per una questiona economica, io ho pagato praticamente tutto e il lavoro è ben lontano da essere chiuso). Mai avrei intrapreso questo percorso se i rischi mi fosse stati presentati al momento della vendita delle prestazioni in maniera più chiara.
Io le consiglierei di fidarsi e di attendere con pazienza. L'integrazione dell'impianto nell'osso dopo uno split crest richiede tempi lunghi.Chieda piuttosto di farsi visitare tra 15 gg. A breve distanza nessun esame radiografico puo' darle le risposte che lei desidera.

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Dr. Andrea Scoccia
Dentista, Stomatologo
Milano
Se un intervento non va come deve andare, si verificano infezioni, e non si verifica il processo di osteointegrazione, l'impianto fallisce ecc ecc non è affatto detto che sia colpa del chirurgo. ovviamente andrebbe verificato, ma dare l'unica colpa a lui del suo stato mi sembra fuori luogo. Certo è che doveva essere avvisata dei rischi, che purché minimi, ci sono sempre. E' un intervento chirurgico, e come tutti ha dei rischi di insuccesso indipendenti dalla nostra volontà. Non è magia. Una soluzione alternativa si troverà sicuramente se anche questa volta l'impianto non integrerà. Aspetti i tempi giusti per verificarlo. Anche questo sarà il medico a dirglielo. In alternativa potrebbe optare in secondo luogo per delle corone o delle faccette.
Dr. Marco Bondatti
Dentista, Ortodontista, Stomatologo
Roma
Io proverei ad aspettare. Che l'impianto sia perso lo faccia dire al dentista...
Dott. Consuelo Polimeno
Dentista, Medico estetico
Roma
concordo con i colleghi.

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