Buonasera, Ho 49 anni e 10 anni fa ho sofferto di mal di schiena lombare per un incidente in mot

6 risposte
Buonasera,

Ho 49 anni e 10 anni fa ho sofferto di mal di schiena lombare per un incidente in moto. Da marzo 2019 lamento mal schiena e sento due spade infuocate, una arriva alla coscia, al polpaccio e continua fino alla caviglia, ed una sale al collo. Non miglioro con riposo e non ho notato sollievo con voltaren, sia per bocca che tramite iniezioni associate a muscoril. Da un mese e mezzo sono peggiorata molto.

Dalla risonanza magnetica risulta una listesi L4 su L5.
L2-L3 conservato in altezza spazio intersomatico. protusione ad ampio raggio con impegno biforaminale inferiore e segni di conflitto discodurale.
L3-L4 idem ( protusione posteriore )
L4-L5 idem ( protusione posteriore ) più stenosi del canale spinale con aspetto affastellato delle radici della cauda.Alterazione di segnale a carico del massiccio articolare sn a sviluppo anteriore che determina restringimento del forame sn con segni di conflitto discodurale e possibile discoradicolare sn. alterazione di aspetto cistico puriloculato in rapporto con la cavità articolaredel massiccio a dx a estensione posterocaudale. Si associa edema a carico dei mm.paravertebtali perilesionali. No alterazioni di segnale a carico dei somi vertebrali.

Mi è stato consigliato intervento chirurgico di artrodesi e decompressione lombare con exeresi delle cisti sinoviali.

Ho bisogno del vostro aiuto per poter scegliere la strada da intraprendere. Il neurochirurgo mi ha spiegato che con l’artrodesi si mettono due viti ( alcuni centri fanno delle lastre per vedere dove posizionarle, altri la tac intraoperatoria che consente forse maggior precisione e minor rischio di ledere i nervi ).

Vorrei capire se ci sono delle alternative alle viti per consentire alle vertebre di non sfregarsi e non causare cisti sinoviali. E quale tecnica mini invasiva può essere indicata nel mio caso, considerata anche la mia età. Vivo in Liguria ma per motivi familiari mi sono comode anche Pavia e Milano per consulti/interventi.

Grazie
Renata
Gentilissima, verosimilmente il suo quadro configura una condizione basale di squilibrio sullla quale è intervenuto l'infortunio. Le discopatie derivano dall'associazione tra alterata dinamica della colonna (dovuta a molte disfunzioni che ora sarebbe complicato spiegare) e distribuzione del carico non corretta. Sul mio sito nella sezione video ro va ulteriori spiegazioni. Si può fare qualcosa che rimandi eventuali interventi chirurgici. Cordiali saluti

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Buon giorno Renata, la sofferenza da lei riferita è tipica di molte pazienti che si rivolgono alla Chiropratica proprio perché la terapia farmacologica (che dovrebbe essere limitata ad attenuare i sintomi durante i primi giorni) e/o fisioterapica e/o di altro tipo non riescono a migliorare il danno in atto.

In prima istanza si deve sempre valutare un trattamento conservativo e, solo dopo questo o se vige una situazione di urgenza, considerare dell'esecuzione di un trattamento invasivo, quale quello chirurgico. Molti pazienti con ernie che lambiscono il midollo spinale, ottengono una risoluzione, completa o parziale, dei propri sintomi, ma questo dipende soprattutto dalla sua età, da quanto tempo è presente tale danno e da altre patologie concomitanti, tutte informazioni che vanno valutate in prima visita e inserite nel contesto clinico e strumentale che lei presenta.

Come chiropratico e medico, Le consiglio di valutare pertanto anche l'approccio conservativo e senza farmaci, proprio della Chiropratica, e soprattutto La invito a contattare telefonicamente l’Associazione Italiana Chiropratici – AIC per conoscere quali sono i chiropratici nella sua zona (la Liguria ne è ben fornita) o a cercarli nel sito internet dell'AIC, nell'apposita sezione. In questo modo potrà prenotare una prima visita e 1) iniziare a individuare le cause dei suoi malesseri e 2) iniziare un processo di guarigione.

Cordiali saluti,
Dr. Samuel Nicholson
Mi mandi la sua richiesta in privato e saprò darle maggiori informazioni. Senza impegno chiaramente
Salve, prima di sottoporsi ad interventi chirurgici le consiglio di fare un percorso da un osteopata in modo da occuparsi degli incidenti e traumi che ha subito in passato, per vedere insieme quanto è recuperabile in maniera funzionale.
Dopodiché sarà lei insieme al medico a valutare se operarsi o meno, in ogni caso affronterà l'operazione al meglio delle sue capacità fisiche.
Le consiglio Mezieres e trovi una bravo Fisioterapista che sia ingrado di fare delle sedute individuali e che sia serio ed affidabile
Cara Renata,

Mi dispiace sentire del tuo dolore lombare e dei problemi che stai affrontando.

In primo luogo, è importante che tu sappia che il trattamento chirurgico non è sempre l'unica opzione. In molti casi, il trattamento conservativo, come fisioterapia e terapie manuali, può aiutare a migliorare i sintomi e prevenire la necessità di un intervento chirurgico.

Tuttavia, se i trattamenti conservativi non hanno prodotto i risultati sperati e la risonanza magnetica indica una condizione che richiede un intervento chirurgico, l'artrodesi lombare con decompressione e asportazione delle cisti sinoviali può essere una soluzione adeguata per la tua situazione.

Riguardo alle alternative alle viti, esistono diversi materiali e tecniche di fissazione utilizzati per l'artrodesi, ma non posso raccomandare una particolare opzione senza esaminare i tuoi risultati di imaging e valutare la tua condizione in persona. Ti consiglio di discutere le opzioni disponibili con il tuo medico o un altro specialista in questo campo per determinare la soluzione più adeguata per te.

Per quanto riguarda le tecniche mini invasive, alcuni interventi di artrodesi lombare possono essere eseguiti utilizzando un approccio mini invasivo, che utilizza incisioni più piccole e meno invasivi rispetto a un intervento tradizionale. Anche in questo caso, ti consiglio di discutere le opzioni disponibili con il tuo medico o un altro specialista.

In generale, l'età da sola non dovrebbe essere un fattore limitante per la scelta del trattamento, ma è importante considerare la tua salute generale, la gravità dei sintomi e le tue aspettative per il recupero.

Spero che queste informazioni ti siano state utili. Ti consiglio di prendere una decisione informata insieme al tuo medico, valutando tutte le opzioni e i loro potenziali rischi e benefici.

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