Buonasera, chiedo un quarto consulto per un edema spongioso a carico della rotula e del condilo femo
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Buonasera, chiedo un quarto consulto per un edema spongioso a carico della rotula e del condilo femorale antero-mediale che mi attanaglia dal mese di ottobre e che mi sono procurata con una contusione da impatto diretto contro una porta. La diagnosi l'ho ricevuta tra mille peripezie con una rmn del 28 novembre. Il primo ortopedico non mi ha dato nessuna cura, al massimo l'utilizzo di un tutore per camminare, ma io ho continuato a stare male. A gennaio ho sentito un secondo ortopedico il quale mi ha prescritto una cura a base di clody che sinora non ha dato i risultati sperati, in quanto continuo ad accusare dolore con il carico (semplice stazione eretta). La magnetoterapia l'ho cominciata per 10 sedute in uno studio Fisioterapico poi alla fine visti i costi ho deciso di comprare l'apparecchio per casa. Infine ho visto un fisiatra, il quale mi ha prescritto rinforzo isometrico (i miei muscoli si sono notevolmente ridotti) e tecar, che inizierò settimana prossima. Ho solo 28 anni e non vedo luce in questa situazione, ho speranza di miglioramento? La magnetoterapia ha lunghi tempi da quel che mi è stato detto. Ho paura che, visto l'approccio sbagliato iniziale del primo ortopedico, possa non liberarmi più di questo dolore. Il massimo della camminata che faccio è per andare al centro Fisioterapico dietro casa mia, con una sorta di fascia che mi fa sentire un po' meno dolore. Nessun specialista mi ha mai nominato stampelle sin dall'inizio (nemmeno all'ultimo consulto, solo di non strafare, cosa che comunque il dolore mi impedisce di fare) e penso che usarle ora sia pure controproducente. Persiste la sensazione di di ginocchio pesante in posizione eretta. Grazie a chi risponderà
Buonasera, l'edema spongioso osseo, specialmente a livello rotuleo e femorale, può richiedere tempi di guarigione lunghi, talvolta anche diversi mesi, a seconda dell'entità del trauma e della risposta individuale. Il fatto che abbia già intrapreso diversi percorsi terapeutici è positivo, ma probabilmente serve ancora del tempo affinché i trattamenti producano i loro effetti.
La magnetoterapia è effettivamente un trattamento utile, ma i benefici si manifestano nel medio-lungo termine, quindi la costanza è fondamentale. Il rinforzo muscolare isometrico, indicato dal fisiatra, è altrettanto importante, poiché la perdita di massa muscolare può contribuire alla sensazione di instabilità e pesantezza del ginocchio. La tecarterapia potrebbe favorire il recupero migliorando la circolazione locale e riducendo l’infiammazione.
L'assenza di un'indicazione chiara per l'uso delle stampelle suggerisce che, pur con le limitazioni attuali, sia preferibile mantenere un certo grado di carico, evitando però sforzi eccessivi.
Nonostante il ritardo nell’approccio terapeutico iniziale, il suo quadro è ancora gestibile con un trattamento mirato e progressivo. È comprensibile la paura di non riuscire a risolvere il problema, ma con un percorso riabilitativo ben strutturato e la giusta pazienza, ci sono buone probabilità di miglioramento. Se i sintomi non mostrano segni di regressione nelle prossime settimane, una nuova risonanza di controllo potrebbe essere utile per valutare l’evoluzione dell’edema e la risposta ai trattamenti.
La magnetoterapia è effettivamente un trattamento utile, ma i benefici si manifestano nel medio-lungo termine, quindi la costanza è fondamentale. Il rinforzo muscolare isometrico, indicato dal fisiatra, è altrettanto importante, poiché la perdita di massa muscolare può contribuire alla sensazione di instabilità e pesantezza del ginocchio. La tecarterapia potrebbe favorire il recupero migliorando la circolazione locale e riducendo l’infiammazione.
L'assenza di un'indicazione chiara per l'uso delle stampelle suggerisce che, pur con le limitazioni attuali, sia preferibile mantenere un certo grado di carico, evitando però sforzi eccessivi.
Nonostante il ritardo nell’approccio terapeutico iniziale, il suo quadro è ancora gestibile con un trattamento mirato e progressivo. È comprensibile la paura di non riuscire a risolvere il problema, ma con un percorso riabilitativo ben strutturato e la giusta pazienza, ci sono buone probabilità di miglioramento. Se i sintomi non mostrano segni di regressione nelle prossime settimane, una nuova risonanza di controllo potrebbe essere utile per valutare l’evoluzione dell’edema e la risposta ai trattamenti.
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