Buonasera, 5 anni fa una macchina mi è salita sul piede, nella parte superiore appena sotto la cavig
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Buonasera, 5 anni fa una macchina mi è salita sul piede, nella parte superiore appena sotto la caviglia parte esterna, provocando una rottura dei capillari e contusione. Ho indossato una fasciatura rigida per poco meno di un mese tenendo spesso la gamba alta dato che riscontravo dolore tenendola bassa. Nei mesi successivi il dolore si è attenuato ma ad oggi mi ritrovo spesso con fastidi al piede e colorazione violace(specialmente nei periodi estivi)...mi chiedevo se fosse normale dopo tutto questo tempo e se fosse necessario un controllo e se è si di che tipo? grazie
salve,da quello che racconta non si puo' escludere che il trauma abbia creato contusione dei tessuti molli e deficit vascolari,pertanto alla luce dellla sintomatologia discromica, consiglierei una valutazione angiologica con eventuale ecocolordoppler.
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oltre alla valutazione angiologica (eventualmente associata a doppler) consiglio una visita ort con almeno delle rx di piede e caviglia 2p .
Consigliabile visita angiologia con eventuale, se consigliato, ecocolordoppler, e se non risolto il problema visita ortopedica con eventuale RMN
Buonasera,
grazie per aver condiviso la sua esperienza in modo così chiaro.
A distanza di cinque anni da un trauma come quello descritto, la persistenza di fastidi e la colorazione violacea del piede, soprattutto nei mesi caldi, non sono da considerarsi del tutto normali e meritano sicuramente un approfondimento.
Le ipotesi possibili includono:
• Esiti di un trauma vascolare: la rottura dei capillari potrebbe aver compromesso, anche parzialmente, il microcircolo o la circolazione venosa della zona;
• Insufficienza venosa localizzata o cronica: specie se la zona tende a gonfiarsi e cambia colore in ortostatismo (quando si sta in piedi);
• Danni ai tessuti molli o alle strutture articolari (tendini, legamenti o tessuto cicatriziale interno) non del tutto recuperati.
Le consiglio pertanto:
1. Una visita specialistica ortopedica per valutare la funzionalità articolare, eventuali rigidità residue o instabilità della caviglia/piede;
2. Una valutazione vascolare, tramite ecocolordoppler venoso dell’arto inferiore, per escludere una problematica di circolazione venosa o linfatica, anche se localizzata;
3. In base agli esiti, potrebbe essere indicata una visita fisiatrica o un percorso di rieducazione funzionale, se si evidenziassero squilibri posturali o biomeccanici.
Nel frattempo, nei periodi più caldi o quando nota peggioramento, può giovare:
• Mantenere l’arto sollevato a fine giornata,
• Evitare la stazione eretta prolungata,
• Utilizzare calze a compressione graduata (da valutare solo dopo la visita).
Un controllo è certamente indicato, anche solo per escludere complicanze croniche e impostare eventualmente un trattamento conservativo mirato.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
grazie per aver condiviso la sua esperienza in modo così chiaro.
A distanza di cinque anni da un trauma come quello descritto, la persistenza di fastidi e la colorazione violacea del piede, soprattutto nei mesi caldi, non sono da considerarsi del tutto normali e meritano sicuramente un approfondimento.
Le ipotesi possibili includono:
• Esiti di un trauma vascolare: la rottura dei capillari potrebbe aver compromesso, anche parzialmente, il microcircolo o la circolazione venosa della zona;
• Insufficienza venosa localizzata o cronica: specie se la zona tende a gonfiarsi e cambia colore in ortostatismo (quando si sta in piedi);
• Danni ai tessuti molli o alle strutture articolari (tendini, legamenti o tessuto cicatriziale interno) non del tutto recuperati.
Le consiglio pertanto:
1. Una visita specialistica ortopedica per valutare la funzionalità articolare, eventuali rigidità residue o instabilità della caviglia/piede;
2. Una valutazione vascolare, tramite ecocolordoppler venoso dell’arto inferiore, per escludere una problematica di circolazione venosa o linfatica, anche se localizzata;
3. In base agli esiti, potrebbe essere indicata una visita fisiatrica o un percorso di rieducazione funzionale, se si evidenziassero squilibri posturali o biomeccanici.
Nel frattempo, nei periodi più caldi o quando nota peggioramento, può giovare:
• Mantenere l’arto sollevato a fine giornata,
• Evitare la stazione eretta prolungata,
• Utilizzare calze a compressione graduata (da valutare solo dopo la visita).
Un controllo è certamente indicato, anche solo per escludere complicanze croniche e impostare eventualmente un trattamento conservativo mirato.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
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