Buon pomeriggio ho comprato due anni fa, come di consuetudine dell'olio d'oliva circa 50 litri, mett
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Buon pomeriggio ho comprato due anni fa, come di consuetudine dell'olio d'oliva circa 50 litri, mettendolo nelle latte di lamiera, oggi l'olio bruciava in bocca, ho aperto una latta ed all'interno era tutto arrugginito, può comportare qualcosa alla salute della nostra famiglia. Grazie e buona serata
Gentile Utente,
potrebbero manifestarsi dei sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea.
Per sicurezza prima di tutto contatterei il medico descrivendogli bene l'accaduto e presterei molta attenzione al manifestarsi dei possibili sintomi.
L'olio potrebbe essere stato contaminato da ruggine, magari derivante dal contenitore che lo conservava.
L'olio andrebbe conservato in un luogo buio, fresco e asciutto quindi tale dovrebbe essere anche il suo contenitore.
Cordiali Saluti
potrebbero manifestarsi dei sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea.
Per sicurezza prima di tutto contatterei il medico descrivendogli bene l'accaduto e presterei molta attenzione al manifestarsi dei possibili sintomi.
L'olio potrebbe essere stato contaminato da ruggine, magari derivante dal contenitore che lo conservava.
L'olio andrebbe conservato in un luogo buio, fresco e asciutto quindi tale dovrebbe essere anche il suo contenitore.
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Buongiorno, le sconsiglio vivamente di consumare quest'olio. Ll'olio è ormai irrancidito e contaminato da particelle metalliche
Salve,
Da un punto di vista chimico, l’olio di oliva, anche conservato in latta, subisce inevitabilmente processi di ossidazione nel tempo, soprattutto se il contenitore non era perfettamente sigillato o se si sono verificati sbalzi di temperatura o contatto prolungato con l’aria. Questo porta a un deterioramento del prodotto: l’olio può diventare “rancido”, perdere il suo profilo aromatico e i suoi benefici salutistici, e sviluppare sapori amari o “brucianti”. Questo fenomeno è chimicamente legato all’ossidazione degli acidi grassi insaturi e alla formazione di composti volatili sgradevoli.
Il fatto che la latta fosse arrugginita all’interno è rilevante. La ruggine (ossido di ferro) può contaminare l’olio con microparticelle di metallo, accelerando l’ossidazione e alterando ulteriormente la qualità. Anche se quantità minori di ioni metallici possono essere normali, un contenitore fortemente degradato può aumentare l’introduzione di contaminanti indesiderati.
Sarebbe dunque preferibile non consumare olio proveniente da un contenitore che presenta ruggine.
Da un punto di vista chimico, l’olio di oliva, anche conservato in latta, subisce inevitabilmente processi di ossidazione nel tempo, soprattutto se il contenitore non era perfettamente sigillato o se si sono verificati sbalzi di temperatura o contatto prolungato con l’aria. Questo porta a un deterioramento del prodotto: l’olio può diventare “rancido”, perdere il suo profilo aromatico e i suoi benefici salutistici, e sviluppare sapori amari o “brucianti”. Questo fenomeno è chimicamente legato all’ossidazione degli acidi grassi insaturi e alla formazione di composti volatili sgradevoli.
Il fatto che la latta fosse arrugginita all’interno è rilevante. La ruggine (ossido di ferro) può contaminare l’olio con microparticelle di metallo, accelerando l’ossidazione e alterando ulteriormente la qualità. Anche se quantità minori di ioni metallici possono essere normali, un contenitore fortemente degradato può aumentare l’introduzione di contaminanti indesiderati.
Sarebbe dunque preferibile non consumare olio proveniente da un contenitore che presenta ruggine.
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