Buon giorno, quasi due mesi fa sono stato sottoposto ad un intervento di otoplastica. Sin da quando
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Buon giorno, quasi due mesi fa sono stato sottoposto ad un intervento di otoplastica. Sin da quando mi è stata tolta la benda mi sono accorto che l'orecchio sx era praticamente attaccato al cranio, più di quello dx. Infatti dopo qualche giorno il dx si è allontanato dal cranio in una posizione naturale. Dopo circa una settimina mi sono accorto che l'orecchio sx aveva la cicatrice della sutura del solco che si era unita alla pelle del cranio dietro il padiglione nella parte più esterna, non passa nemmeno un foglio di carta. L'ho segnalato al chirurgo che mi ha detto che con il tempo il solco si sarebbe riformato. Oggi la situazione è invariata e dopo averlo fatto rivedere al chirurgo credo si sia reso conto della anomalia e mi ha consigliato di fare dei massaggi per poter staccare la cicatrice della sutura del solco dalla pelle del cranio. Mi chiedo sarà sufficiente un massaggio dopo due mesi? E come hanno fatto ad unirsi i due lembi di pelle? Si dovrà intervenire con il bisturi per staccarli? Grazie
Buongiorno, ciò che descrive sembra essere una aderenza cicatriziale tra la pelle del solco auricolare e il cranio, una complicanza rara ma non impossibile dopo un intervento di otoplastica. Queste aderenze possono verificarsi se, durante la guarigione, i tessuti adiacenti si uniscono a causa dell’infiammazione o della tensione sui punti di sutura. È importante sapere che, dopo due mesi dall’intervento, i tessuti sono ancora relativamente “plastici” e un miglioramento può essere ottenuto con il tempo e con le giuste terapie conservative.
I massaggi manuali, spesso indicati in questi casi, possono favorire il rilasciamento delle aderenze se eseguiti correttamente e con costanza. Tuttavia, dopo un periodo così lungo, l’efficacia di questa tecnica dipende dalla gravità e dalla profondità dell’aderenza. Le consiglio di farsi insegnare dal chirurgo o da un fisioterapista specializzato la tecnica di massaggio adeguata, per evitare di esercitare troppa forza o di causare ulteriori irritazioni.
Se il solco non si riforma o l’aderenza non si risolve con i massaggi entro qualche mese, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico minore per separare i tessuti e ristabilire un solco adeguato. Questo tipo di revisione è generalmente semplice e richiede solo una piccola incisione per liberare l’aderenza.
Nel frattempo, potrebbe essere utile associare creme a base di silicone o altri trattamenti per la cicatrizzazione, sotto indicazione del suo chirurgo. È fondamentale mantenere il contatto con lui, poiché sarà in grado di monitorare l’evoluzione e decidere se e quando intervenire chirurgicamente.
Le consiglio, inoltre, di evitare pressioni prolungate o traumi sull’orecchio sinistro durante questa fase, per non aggravare la situazione.
Con il giusto approccio, la problematica è risolvibile (soprattutto se coadiuvato dal chirurgo che ha effettuato l’intervento primario), quindi la incoraggio a mantenere fiducia nel suo percorso di cura.
I massaggi manuali, spesso indicati in questi casi, possono favorire il rilasciamento delle aderenze se eseguiti correttamente e con costanza. Tuttavia, dopo un periodo così lungo, l’efficacia di questa tecnica dipende dalla gravità e dalla profondità dell’aderenza. Le consiglio di farsi insegnare dal chirurgo o da un fisioterapista specializzato la tecnica di massaggio adeguata, per evitare di esercitare troppa forza o di causare ulteriori irritazioni.
Se il solco non si riforma o l’aderenza non si risolve con i massaggi entro qualche mese, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico minore per separare i tessuti e ristabilire un solco adeguato. Questo tipo di revisione è generalmente semplice e richiede solo una piccola incisione per liberare l’aderenza.
Nel frattempo, potrebbe essere utile associare creme a base di silicone o altri trattamenti per la cicatrizzazione, sotto indicazione del suo chirurgo. È fondamentale mantenere il contatto con lui, poiché sarà in grado di monitorare l’evoluzione e decidere se e quando intervenire chirurgicamente.
Le consiglio, inoltre, di evitare pressioni prolungate o traumi sull’orecchio sinistro durante questa fase, per non aggravare la situazione.
Con il giusto approccio, la problematica è risolvibile (soprattutto se coadiuvato dal chirurgo che ha effettuato l’intervento primario), quindi la incoraggio a mantenere fiducia nel suo percorso di cura.
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Probabilmente il chirurgo ha tolto troppa pelle. in questa fase vanno bene i massaggi, poi se la situazione non sarà variata , e la differenza con l'altro orecchio sarà evidente, bisognerà prendere in considerazione un altro intervento
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