Bambino con fobia

3 risposte
Ho un bambino di quasi otto anni e da qualche anno ha una fobia che lo perseguita impedendogli di vivere una vita serena.
Un paio di anni fa vide con un cuginetto un gioco online horror. Da allora ha paura in continuazione: non si muove mai autonomamente per casa; non vuole dormire in camera sua con la sorella, ma con almeno un genitore; alterna periodi in cui la paura sembra retrocedere e almeno di giorno sta meglio e periodi (come questo) in cui nemmeno un secondo può rimanere solo (nemmeno per andare in bagno) . Se si sveglia nel cuore della notte e non trova nessuno in camera sua ha attacchi di panico (suda, trema e piange).
Lo sprono e lo tranquillizzo in continuazione ma senza ottenere nulla. È stato in cura da una psicoterapeuta in primavera ma dopo 4/5 sedute con è voluto ritornarci.
Attendo risposta. Grazie per l'attenzione
gentile signora, è sicuramente una situazione difficile e più tempo passa più si radicalizzano gli atteggiamenti di difesa del bambino, e si esauriscono le sue (vostre) energie educative. oltre la psicoterapia al bambino ( che pare x ora rifiutarla) avete pensato di farvi aiutare voi genitori , per comprendere meglio gli atteggiamenti più idonei da assumere nel fronteggiare i sintomi del bambino? Per interrompere una catena di ripetizioni e ansie reciproche ?
In questi casi si tratta di sostenere tutto il nucleo familiare ed in primis voi genitori ...che siete in prima linea, per comprendere insieme al consulente le modalità di rapporto col bambino e trovare piccole soluzioni, via via , che il bambino evolve.
Le auguro che il problema si risolva al più presto, sarà un percorso lungo !
cordialità gdl

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Per affrontare il problema del bambino consiglierei di provare con una terapia che coinvolga la famiglia. Con la presenza dei genitori il bambino potrebbe sentirsi più tranquillo e questo faciliterebbe il vostro compito, mettendovi in grado di aiutarlo.
Buongiorno, i bambini si rivolgono solitamente ai genitori quando qualcosa li spaventa e spesso, col loro aiuto, sono poi capaci di trovare il modo per gestire queste paure da soli. Suo figlio sembra aver trovato come strategia preferenziale quella di richiedere la vicinanza fisica e il sostegno dei genitori, la nota positiva è che ci sono periodi in cui suo figlio sta meglio, ciò significa che ci sono delle risorse da sfruttare per ottenere un miglioramento. A tal fine bisognerebbe capire come mai alterna momenti in cui sembra stare meglio a momenti in cui la paura lo paralizza. Per quanto riguarda le consulenze psicologiche, in questi casi è sufficiente che siano i genitori a parlare con il terapeuta, per gestire il comportamento fobico. Il bambino sarà sicuramente più propenso ad interagire con i genitori piuttosto che con un estraneo, che per lui non ha alcun senso incontrare.

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