Al mattino prendo una compressa di venlafaxina da 37,5 RP il tutto è iniziato l'anno scorso dopo le
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Al mattino prendo una compressa di venlafaxina da 37,5 RP il tutto è iniziato l'anno scorso dopo le ferie con una depressione molto importante. Piano piano tra alti e bassi e xanax alla sera e per dormire vado avanti ma quest'ansia di pomeriggio che inizia dopo mangiato è difficile da superare. Cosa mi può aiutare?
Grazie
Grazie
lei parla di depressione molto importante: in tal caso e solo su consiglio medico, dai dati che riferisce è indicato ( e possibile con sicurezza) aumentare la posologia di venlafaxina. Un saluto
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Buongiorno. L'ansia di cui parla potrebbe avere delle cause legate alla sua vita attuale, e non essere soltanto un sintomo della depressione. Sarebbe necessario analizzare alcuni elementi della sua vita di relazione per valutare se c'è qualcosa su cui si può intervenire a livello cognitivo-comportamentale. Il dosaggio della venlafaxina poi mi sembra piuttosto ridotto. Era così fin dall'inizio della depressione o è stato ridotto? In tal caso forse l'eventuale riduzione è stata prematura. A disposizione. dott. Andrea Flego, psichiatra, psicoterapeuta
Buongiorno, se la diagnosi di depressione che le è stata fatta è giusta bisognerebbe aumentare il dosaggio della venlafaxina, se vi sono fattori ambientali vanno valutati e possibilmente eliminati; resto a disposizione e la saluto cordialmente.
La venlafaxina a 37,5 mg RP e' un po' bassina anche come ansiolitico.
Concordo con i colleghi, per una sintomatologia importante il dosaggio di Venlafaxina da Lei assunto è troppo basso.
Vanno poi approfonditi tutti i possibili motivi derivanti dal suo contesto di vita famigliare e lavorativa.
Cordiali saluti.
Vanno poi approfonditi tutti i possibili motivi derivanti dal suo contesto di vita famigliare e lavorativa.
Cordiali saluti.
Certo con cosi poca venlafaxina non va molto lontano, anche indipendentemente dai fattori esterni che andranno comunque considerati.
Cordialita'
Cordialita'
Buongiorno, probabilmente la terapia è da rivedere e potenziare. Peraltro molecole come lo Xanax sarebbe più adeguato assumerle per un periodo di tempo limitato, poiché sono associate a tolleranza e dipendenza. Si confronti con il suo specialista psichiatra oppure prenda una prima visita, nel caso la terapia sia gestita dal medico di base. cordiali saluti
Gentile utente,
quello che descrive è un quadro molto comune tra le persone che stanno uscendo da una depressione importante: l’umore migliora gradualmente, ma l’ansia può restare in sottofondo, spesso con una cadenza precisa durante la giornata, come nel suo caso nel pomeriggio dopo i pasti.
Ci sono alcune possibili spiegazioni da esplorare:
la venlafaxina a 37,5 mg a rilascio prolungato è considerata una dose iniziale o di mantenimento molto bassa. In alcuni casi, può non essere sufficiente a contenere del tutto l’ansia residua, che può manifestarsi in momenti di vulnerabilità fisiologica (come la digestione);
il ritmo circadiano dell’ansia può essere legato a variazioni neuroendocrine durante la giornata o anche a pensieri anticipatori che emergono proprio quando si abbassa la soglia di attivazione;
infine, lo Xanax alla sera può aiutare sul sonno, ma non ha effetto preventivo sul pomeriggio e l’uso cronico può ridurre l’efficacia complessiva nel tempo.
A volte, piccoli aggiustamenti come un dosaggio rivisto, l’introduzione di una molecola mirata sull’ansia o strategie cognitivo-comportamentali focalizzate sulla finestra pomeridiana, possono cambiare molto l’andamento dei sintomi.
Resto a disposizione.
Un cordiale saluto,
Dr. Gianvito Elicio
Psichiatra, Psicoterapeuta
quello che descrive è un quadro molto comune tra le persone che stanno uscendo da una depressione importante: l’umore migliora gradualmente, ma l’ansia può restare in sottofondo, spesso con una cadenza precisa durante la giornata, come nel suo caso nel pomeriggio dopo i pasti.
Ci sono alcune possibili spiegazioni da esplorare:
la venlafaxina a 37,5 mg a rilascio prolungato è considerata una dose iniziale o di mantenimento molto bassa. In alcuni casi, può non essere sufficiente a contenere del tutto l’ansia residua, che può manifestarsi in momenti di vulnerabilità fisiologica (come la digestione);
il ritmo circadiano dell’ansia può essere legato a variazioni neuroendocrine durante la giornata o anche a pensieri anticipatori che emergono proprio quando si abbassa la soglia di attivazione;
infine, lo Xanax alla sera può aiutare sul sonno, ma non ha effetto preventivo sul pomeriggio e l’uso cronico può ridurre l’efficacia complessiva nel tempo.
A volte, piccoli aggiustamenti come un dosaggio rivisto, l’introduzione di una molecola mirata sull’ansia o strategie cognitivo-comportamentali focalizzate sulla finestra pomeridiana, possono cambiare molto l’andamento dei sintomi.
Resto a disposizione.
Un cordiale saluto,
Dr. Gianvito Elicio
Psichiatra, Psicoterapeuta
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