ACROCIANOSI, CALCIO-ANTAGONISTI E LAVORO AL FREDDO Salve a tutti I medici dello staff e grazie c
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ACROCIANOSI, CALCIO-ANTAGONISTI E LAVORO AL FREDDO
Salve a tutti I medici dello staff e grazie come sempre per il vostro servizio.
Sono un uomo di 43 anni. Ho sempre sofferto di mani screpolate fin da piccolo con l'inverno ma con uns crema da banco finiva là. Ho invece iniziato a sviluppare problemi di acrocianosi a seguito del vaccino anti covid (estate 2021) aggravatisi dopo aver preso il covid (gennaio 2022) dove mi vennero anche i "geloni da covid" al piede sinistro , uno dei quali ulcerò.
Spaventato, feci tutti i controlli del caso, a una miriade di auto anticorpi (ANA, pannello ENA, C3, C4, anti DNA, crioglobuline, anti LAC, protodogramma, e qualche altra cosa che ora non ricordo), più capillaroscopia, e in base a tali esami mi hanno sempre detto che non c'era nessuna patologia autoimmune in atto.
Tuttora, ogni anno, ripeto ANA, ENA e capillaroscopia presso uno scleroderma unit della mia citta. Quest'ultima (la capillaroscopia) resta uguale di anno in anno, mostrando solo lievi tortuosita ed ectasie compatibili con acrocianosi.
Invece di tutte le analisi anticorpali effettuate, l'unico esame che risultava positivo erano gli ANA 1:160, su pattern granulare. Quest'anno, all'ultimo controllo si sono abbassati a 80.
Come cura, prendo un integratore (BLUNORM FORTE) due mesi si e uno no per tutto l'anno, e LACIPIL 4 mg da novembre a marzo.
Vorrei rivolgervi due domande:
1) la prima: sul bugiardino del Lacipil c'è scritto che andrebbe preso preferibilmente la mattina, ma tanto il mio medico di base quanto il reumatologo mi hanno consigliato di prenderlo la sera prima di andare a dormire. Anche altre persone conosciute sui social con problemi simili al mio hanno avuto direttive di prenderlo la sera. Come mai?
2) seconda domanda. Ho sempre svolto lavori di ufficio, ma sempre nell'ambito del precariato. Prima di sviluppare questo problema partecipai, pur con una laurea in tasca a un concorso per operatore ecologico, risultai idoneo non immediatamente vincitore, e in base allo scorrimento delle graduatorie in atto, ho saputo che potrebbero chiamarmi tra febbraio e marzo.
È un lavoro che potrei espletare con questo problema? O, in sede di visita medica del lavoro verrei sicuramente scartato?
Al momento coi medicinali che prendo sto tutto sommato bene, ma non sono esposto al freddo costante.
Qualora venissi chiamato, (fermo restando che ne parlerò anche col mio medico) mi converrebbe aumentare il dosaggio del Lacipil o passare magari a un calcio antagonista più potente? O potrei continuare col dosaggio attuale?
Grazie a chiunque mi voglia rispondere, e buone feste a tutti
Salve a tutti I medici dello staff e grazie come sempre per il vostro servizio.
Sono un uomo di 43 anni. Ho sempre sofferto di mani screpolate fin da piccolo con l'inverno ma con uns crema da banco finiva là. Ho invece iniziato a sviluppare problemi di acrocianosi a seguito del vaccino anti covid (estate 2021) aggravatisi dopo aver preso il covid (gennaio 2022) dove mi vennero anche i "geloni da covid" al piede sinistro , uno dei quali ulcerò.
Spaventato, feci tutti i controlli del caso, a una miriade di auto anticorpi (ANA, pannello ENA, C3, C4, anti DNA, crioglobuline, anti LAC, protodogramma, e qualche altra cosa che ora non ricordo), più capillaroscopia, e in base a tali esami mi hanno sempre detto che non c'era nessuna patologia autoimmune in atto.
Tuttora, ogni anno, ripeto ANA, ENA e capillaroscopia presso uno scleroderma unit della mia citta. Quest'ultima (la capillaroscopia) resta uguale di anno in anno, mostrando solo lievi tortuosita ed ectasie compatibili con acrocianosi.
Invece di tutte le analisi anticorpali effettuate, l'unico esame che risultava positivo erano gli ANA 1:160, su pattern granulare. Quest'anno, all'ultimo controllo si sono abbassati a 80.
Come cura, prendo un integratore (BLUNORM FORTE) due mesi si e uno no per tutto l'anno, e LACIPIL 4 mg da novembre a marzo.
Vorrei rivolgervi due domande:
1) la prima: sul bugiardino del Lacipil c'è scritto che andrebbe preso preferibilmente la mattina, ma tanto il mio medico di base quanto il reumatologo mi hanno consigliato di prenderlo la sera prima di andare a dormire. Anche altre persone conosciute sui social con problemi simili al mio hanno avuto direttive di prenderlo la sera. Come mai?
2) seconda domanda. Ho sempre svolto lavori di ufficio, ma sempre nell'ambito del precariato. Prima di sviluppare questo problema partecipai, pur con una laurea in tasca a un concorso per operatore ecologico, risultai idoneo non immediatamente vincitore, e in base allo scorrimento delle graduatorie in atto, ho saputo che potrebbero chiamarmi tra febbraio e marzo.
È un lavoro che potrei espletare con questo problema? O, in sede di visita medica del lavoro verrei sicuramente scartato?
Al momento coi medicinali che prendo sto tutto sommato bene, ma non sono esposto al freddo costante.
Qualora venissi chiamato, (fermo restando che ne parlerò anche col mio medico) mi converrebbe aumentare il dosaggio del Lacipil o passare magari a un calcio antagonista più potente? O potrei continuare col dosaggio attuale?
Grazie a chiunque mi voglia rispondere, e buone feste a tutti
L’acrocianosi è una condizione benigna e il trattamento con calcio-antagonisti, come il Lacidipina, aiuta a migliorare la sintomatologia. La somministrazione serale è spesso consigliata per ridurre eventuali effetti collaterali come ipotensione e vertigini al mattino.
Per quanto riguarda il lavoro all’aperto, molto dipende dalla gravità dei sintomi e dalla capacità di proteggersi dal freddo. La terapia può essere modulata in base alla risposta individuale, ma ogni modifica dovrebbe essere valutata con il medico curante.
Se ha dubbi sulla compatibilità con l’attività lavorativa, il medico del lavoro potrà darle indicazioni più specifiche.
Per quanto riguarda il lavoro all’aperto, molto dipende dalla gravità dei sintomi e dalla capacità di proteggersi dal freddo. La terapia può essere modulata in base alla risposta individuale, ma ogni modifica dovrebbe essere valutata con il medico curante.
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