A mio cognato hanno fatto iniezione di haldol ogni 28 giorni per 38 anni per schizofrenia paranoide.
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risposte
A mio cognato hanno fatto iniezione di haldol ogni 28 giorni per 38 anni per schizofrenia paranoide.
Non è mai stato violento.
Ha 62 anni.
Si è sempre disperato perchè non vuole questa iniezione.
Prende qualsiasi farmaco gli si dia ma piange fino allo sfinimento perchè non vuole questa iniezione.
La domanda è questa: è possibile in qualsiasi modo ,sostituendolo con qualsiasi farmaco togliere definitivamente l'haldol?
Riscontriamo che l'haldol non gli fa più assolutamente niente
Non è mai stato violento.
Ha 62 anni.
Si è sempre disperato perchè non vuole questa iniezione.
Prende qualsiasi farmaco gli si dia ma piange fino allo sfinimento perchè non vuole questa iniezione.
La domanda è questa: è possibile in qualsiasi modo ,sostituendolo con qualsiasi farmaco togliere definitivamente l'haldol?
Riscontriamo che l'haldol non gli fa più assolutamente niente
Buongiorno, dismettere una specialità che si è assunta per anni è sempre una operazione delicata, ma fattibile, che comunque va fatta sotto indicazione e controllo medico e lo stesso per quanto riguarda l'introduzione di un'altra specialità nella terapia. In tutto questo, bisogna considerare che conta certamente anche la qualità della vita del paziente, oltre alla sintomatologia che si va ad affrontare (che qui non è descritta, ma per la quale il farmaco non farebbe più effetto). Se il paziente lamenta troppe difficoltà è necessario prendere in considerazione un cambiamento nella terapia, come lei ha intuito.
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Buongiorno, tutto ciò che viene dato via puntura si può dare per bocca e la schizofrenia paranoide si può trattare con le pillole. Poi va valutato il singolo caso clinico, la scelta della terapia migliore dipende da quello. Infine la scelta della puntura piuttosto che del trattamento via iniezione dipende dallo psichiatra che vi segue, alcuni usano molte le iniezioni, altri le usano (come si dovrebbe fare, in realtà) con quadri gravi, di pazienti aggressivi, che non prendono i farmaci e magari vivono anche soli (per cui non ci si può fare "aiutare" dalla famiglia nella somministrazione delle compresse). cordiali saluti
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