A marzo del 2020 ho perso l'olfatto, causato dalla polvere mentre stavo pulendo. Non riuscivo a sent
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A marzo del 2020 ho perso l'olfatto, causato dalla polvere mentre stavo pulendo. Non riuscivo a sentire il sapore del cibo, ogni cibo era uguale (la lingua funzionava, salato, dolce, lì sentivo senza problemi).
Una farmacista mi ha consigliato lo spray nasale Rinoclenil, ma senza effetto. Dopo una settimana ho contattato il medico di base e con lavaggi nasali e antibiotici iniziavo a togliere la polvere che era nel naso e iniziare a sentire i primi odori dopo due mesi. Ora che siamo a dicembre sento ogni odore ma non capisco se è normale che l'aroma del caffè e il cioccolato non riesca più a ingerirlo senza ribrezzo? Il caffè mi crea disgusto e il cioccolato non mi piace più, è possibile che abbia ancora dei problemi al sistema olfattivo?
Grazie.
Una farmacista mi ha consigliato lo spray nasale Rinoclenil, ma senza effetto. Dopo una settimana ho contattato il medico di base e con lavaggi nasali e antibiotici iniziavo a togliere la polvere che era nel naso e iniziare a sentire i primi odori dopo due mesi. Ora che siamo a dicembre sento ogni odore ma non capisco se è normale che l'aroma del caffè e il cioccolato non riesca più a ingerirlo senza ribrezzo? Il caffè mi crea disgusto e il cioccolato non mi piace più, è possibile che abbia ancora dei problemi al sistema olfattivo?
Grazie.
Buongiorno,
quello che descrive è abbastanza tipico di un'iposmia post infezione virale. Per la concordanza cronologica e l'elevata associazione dell'infezione a disturbi di gusto e olfatto è possibile che il problema sia attribuibile all'infezione da COVID 19, ma anche altri virus possono dare manifestazioni simili.
Una valutazione otorinolaringoiatrica completa di endoscopia permette di escludere altre possibili cause nasali dell'alterazione dell'olfatto. Un esame che potrebbe essere utile nel suo caso è poi l'olfattometria che può aiutare a quantificare il problema e a stimare eventuali benefici dopo i trattamenti.
Nel caso il problema venisse confermato dalla visita un training olfattivo potrebbe essere di giovamento, anche se il beneficio potrebbe richiedere tempi lunghi.
E' difficile che il problema sia attribuibile all'inalazione di polvere.
A disposizione
Andrea Preti
quello che descrive è abbastanza tipico di un'iposmia post infezione virale. Per la concordanza cronologica e l'elevata associazione dell'infezione a disturbi di gusto e olfatto è possibile che il problema sia attribuibile all'infezione da COVID 19, ma anche altri virus possono dare manifestazioni simili.
Una valutazione otorinolaringoiatrica completa di endoscopia permette di escludere altre possibili cause nasali dell'alterazione dell'olfatto. Un esame che potrebbe essere utile nel suo caso è poi l'olfattometria che può aiutare a quantificare il problema e a stimare eventuali benefici dopo i trattamenti.
Nel caso il problema venisse confermato dalla visita un training olfattivo potrebbe essere di giovamento, anche se il beneficio potrebbe richiedere tempi lunghi.
E' difficile che il problema sia attribuibile all'inalazione di polvere.
A disposizione
Andrea Preti
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