Esperienze
Ho una esperienza clinica lunga e variegata, essendo prima clinico internista, in quanto specialista in Immunologia, branca della medicina interna, e poi chirurgo generale e d'urgenza. Per questo motivo e per i lunghi anni trascorsi in corsie ospedaliere e negli ambulatori di varie cliniche, ritengo di essermi dotato di una visione a 360 gradi della medicina, potendo spaziare da malattie o problematiche a carattere più medico a situazioni patologiche che devono essere risolte con interventi chirurgici. Perciò ritengo di poter affrontare sempre tutti i pazienti con tutte le loro problematiche.
In particolare credo che la Chirurgia, di cui sono esperto per problemi addominali di vario tipo, da semplici (ernie, calcolosi epatiche, appendiciti ecc....) a ben più complesse (tumori di organi addominali, malattie della tiroide ecc....), sia uno strumento fondamentale per un medico, ma sempre condotta secondo le regole della giusta indicazioni e della strategia più efficace e sempre condivisa col paziente
Da anni sono anche medico ecografista e credo che questo prezioso strumento diagnostico sia così potente da permettere di comprendere dal punto di diagnostico la maggior parte delle problematiche che quotidianamente mi sottopongono i pazienti.
Sono fermamente convinto che un buon medico si riconosca dalla scienza e dall'esperienza di cui è dotato, ma soprattutto dall'empatia e dalla condivisione sempre delle strategie e degli scenari con il paziente. In questo senso il mio motto è questo "La comprensione del paziente è il primo passo verso la guarigione". Ed infatti ritengo che il mio ruolo professionale sia prima di tutto quello di spiegare in modo comprensibile anche le cose più difficili e di mettere in atto i percorsi diagnostici e terapeutici nel modo più aperto e condiviso.
Infine penso che un medico debba essere anzitutto una Guida per il paziente, esemplare nella disponibilità e nella volontà di aiuto anche nelle piccole-grandi problematiche organizzative. Io mi sforzo essere tale.
Voi mi direte se vi sto riuscendo
Aree di competenza principali:
- Chirurgia generale
- Medicina e chirurgia di urgenza
Principali patologie trattate
- Tumore della tiroide
- Ernia
- Ernia iatale
- Carcinoma del colonretto
- Emorroidi
- +9 a11y_sr_more_diseases
Indirizzo
Via Guido Martini, 29, Montespertoli 50025
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prestazioni e prezzi
-
Ecografia addominale
Da 70 € -
-
Ecografia osteo-articolare
Da 70 € -
-
Ecografia tessuti molli
Da 100 € -
-
Ecografia tiroidea
Da 70 € -
-
Visita chirurgica
Da 70 € -
Recensioni in arrivo
Scrivi la prima recensione
Hai avuto una visita con Dr. Carlo Bergamini? Condividi quello che pensi. Grazie alla tua esperienza gli altri pazienti potranno scegliere il miglior dottore per loro.
Aggiungi una recensioneRisposte ai pazienti
ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve mio padre deve fare un intervento per togliere un polipo e all'ospedale ci hanno detto che deve essere operato per togliere un pezzo di intestino.. volevo chiederle qualche informazione generale sull'intervento.
Grazie in anticipo
Salve; anche se le informazioni che mi scrive sono molto parziali, in quanto non mi indica nè la sede nè le caratteristiche della colonscopia ed eventualmente del risultato istologico della biopsia, informazioni appunto essenziali per un risposta esaustiva alla sua domanda, tuttavia cercherò di replicare lo stesso presupponendo che si tratti di una lesione del colon visto che epidemiologicamente si tratta della lesione più frequente in questi casi. Ebbene se così è l'intervento viene eseguito o perchè la lesioni non è asportabile con la colonscopia in quanto troppo grande o perchè il risultato della biopsia è indicativo di un tumore maligno localmente avanzato. In questi due casi occorre l'intervento chirurgico. Questo è rappresentato da una resezione parziale del colon destro (prima parte del colon) se è a destra la lesione o sinistro (detto anche sigma) se appunto il polipo è posizionato in questa regione dell'intestino. L'intervento può essere eseguito o con il taglio classico (detto anche laparotomia) o con tecnica mini-invasiva (detta anche laparoscopia). Nella maggior parte dei casi se il tumore non è particolarmente esteso ed il paziente non ha altre malattie gravi specie dell'apparato cardiovascolare o respiratorio o, ancora, non è di un'età molto anziana, l'intervento dovrebbe essere eseguito in laparoscopia (per intendersi con 4 o 5 mini-incisioni di un centimetri l'uno al massimo) perchè così viene indicato dalle raccomandazioni internazionali sulle migliori pratiche chirurgiche. Non in tutti i centri chirurgici tuttavia ciò è possibile ma solo negli ospedali di eccellenza (come l'ospedale universitario di careggi dove lavoro io) che rappresentano circa il 20-25% dei centri sul territorio nazionale. Ovviamente tale procedura viene consigliata dalle linee guida internazoionali in quanto molto meglio tollerata dal paziente che si riprende prima ed ha una migliore convalescenza come qualità di vita in generale, con gli stessi risultati oncologici sulla guarigione della malattia rispetto ai risultati del taglio classico. Comunque venga eseguito tale intervento, che comunque è consigliabile che sia fatto da mani esperte, la prognosi del tumore del colon è molto buona con una sopravvivenza di oltre l'80% a 5 anni, ed una potenzialità di guarigione completa analoga. In caso che il risultato dell'analisi istopatologica sul pezzo operatorio dimostri la presenza di linfonodi coinvolti dalla malattia tumorale, il paziente deve eseguire dei cicli di chemioterapia dopo l'intervento. ma comunque anche in questi casi la prognosi rimane piuttosto confortante. Grazie
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.