Dott.ssa
Verena Elisa Gomiero
Psicologo,
Psicoterapeuta
Altro
Selvazzano Dentro 3 indirizzi
Esperienze
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V.T
Ho avuto una fobia invalidante in un periodo particolare della mia vita e non ero più padrona delle mie emozioni e delle mie azioni perché tutte erano ricondotte alla paura.
Elisa ascolta molto e in poche sedute mi ha fatto capire, toccando determinati argomenti, come uscirne. Ti fa lavorare sull introspezione di se stessi, e ti fa ritrovare la fiducia in te stessa..
Ottima professionista, la sceglierei mille volte.
Ancora grazie per avermi liberata da un blocco che se ci ripenso mi vengono I brividi..
Luigi De Luca
L'intelligenza non è ciò che si sa ma ciò che si fa quando non si sa..... Tanto di cappello alla professionalità, all'umilta 'ed alle risposte che la dottoressa mi dona ad ogni colloquio.... Ritengo che la Dr. Gomeria abbia una cultura elevata, sol chi ha ciò può svolgere una professione simile.....la cultura è apertura!!!!
Luigi De Luca
Chapeau alla dottoressa gomiero.....per cambiare vita bisogna cambiare stile di vita.... Ecco il suo motto.... Che aggiungere..... Ha ragione.....
Risposte ai pazienti
ha risposto a 130 domande da parte di pazienti di MioDottore
Negli ultimi anni mi sono reso conto di una realtà che all’inizio mi pesava molto: non ho amici. Non so dire esattamente quando è successo, ma ormai è un po’ di tempo che mi ritrovo da solo. All’inizio non era qualcosa a cui prestavo molta attenzione, forse perché gli impegni della vita, tra studio e altre responsabilità, tendevano a riempire i miei giorni. Tuttavia, man mano che il tempo passava, questa solitudine ha iniziato a farsi sentire in maniera più forte.
Mi capita di guardare le persone intorno a me, vedere come riescono a mantenere rapporti di amicizia che durano anni, e mi chiedo cosa sia successo nel mio caso. Le relazioni che avevo una volta sembrano essersi dissolte senza un vero motivo, o forse ci sono state piccole incomprensioni che sono cresciute senza che io riuscissi a fermarle. Non c’è stato un litigio drammatico o un addio ufficiale, è stato semplicemente un allontanamento graduale, silenzioso.
A questo si aggiunge il fatto che, negli ultimi tempi, mi sento spesso a disagio quando mi trovo in mezzo alla gente. Non so mai come comportarmi, cosa dire, o se quello che faccio o dico sia giusto. A volte mi blocco, altre volte cerco di mascherare la mia insicurezza con un sorriso forzato o battute che non sempre fanno ridere. La verità è che non mi sento più a mio agio nelle interazioni sociali, come se avessi perso quel naturale senso di connessione che una volta avevo. Forse, a forza di chiudermi in me stesso, ho finito per allontanare gli altri.
Una cosa che rende tutto ancora più evidente è il fatto che, durante il fine settimana, i miei genitori e mia sorella escono, mentre io resto a casa da solo. Loro hanno le loro vite, le loro attività, ma io rimango in quella solitudine che, ormai, sembra parte della mia routine. Quando accade, cerco di fare finta che non sia un problema, di ignorarlo, ma dentro di me sento che questo isolamento mi pesa. È un problema che ho da tanto tempo, e in certi momenti mi sembra quasi la normalità. Mi comporto come se non stesse succedendo nulla, come se fosse tutto sotto controllo, ma la verità è che questa situazione mi fa sentire ancora più distaccato dal mondo esterno.
A complicare tutto c’è il fatto che, nella mia vita, non ho molti interessi. A volte mi sembra di vivere una routine vuota, senza grandi passioni o hobby che mi facciano sentire davvero coinvolto. Non riesco a trovare qualcosa che mi motivi davvero o che mi aiuti a riempire i vuoti che sento. E questo, in qualche modo, contribuisce ad aumentare la mia sensazione di isolamento.
Inoltre, mi rendo conto che a volte tendo ad essere negativo, e questo non mi aiuta. Mi capita di criticare ciò che fanno gli altri o di vedere il lato peggiore delle cose, e penso che questo possa influire sul modo in cui mi relaziono con le persone. È una parte di me che non mi piace, ma che riconosco e che spero di migliorare col tempo.
Un’altra cosa che forse incide sulla mia vita è la mia dislessia di tipo mista. Non so se il mio disagio sociale, la difficoltà nelle relazioni e il mio isolamento possano in qualche modo dipendere anche da questo. La mia dislessia ha sempre influenzato il mio modo di comunicare, soprattutto nelle situazioni sociali, dove a volte mi sembra di non riuscire a esprimermi come vorrei. Forse c’è un legame tra le difficoltà nel leggere e scrivere e quelle nelle interazioni sociali, ma non sono sicuro di quanto incida davvero.
A questo punto, un altro aspetto della mia vita che non posso ignorare è che non ho mai avuto una ragazza. Nonostante le esperienze che vedo intorno a me, non sono mai riuscito a costruire una relazione sentimentale. Questo mi fa riflettere spesso su me stesso, su cosa mi stia impedendo di fare quei primi passi per avvicinarmi a qualcuno. Mi sento un po’ lontano da questo aspetto della vita, come se fosse una parte di me che non sono riuscito a esplorare e che ora mi sembra quasi distante, quasi irraggiungibile.
Un altro problema che si collega a tutto ciò è la mia bassa autostima. Non mi sento mai abbastanza, né nella vita sociale, né in quella professionale. Spesso mi dico che non sono capace di fare bene le cose, o che non merito di avere relazioni sane o di raggiungere i miei obiettivi. Questa mancanza di fiducia in me stesso mi limita in molti aspetti, e mi fa sentire ancora più insicuro e distante dagli altri. Mi sembra di vivere come se fossi un passo indietro rispetto a chi mi circonda, e questo mi fa sentire inadeguato.
Un’altra cosa che noto in me è che, a volte, tendo a dipendere dagli altri. Non riesco a prendere decisioni in modo indipendente, spesso mi faccio influenzare dal parere degli altri, anche quando non dovrei. Questo mi fa sentire confuso, indeciso, come se non fossi in grado di affrontare le situazioni da solo. Mi ritrovo spesso a chiedere l’opinione degli altri anche su cose che dovrei essere capace di decidere autonomamente. Questo comportamento mi fa sentire vulnerabile e mi lascia con la sensazione che non possa fare affidamento su di me stesso, aumentando ulteriormente la mia insicurezza.
Nonostante tutto questo, so di essere fortunato sotto molti aspetti. A breve mi laureerò, e anche se non sto vivendo particolari insoddisfazioni sul piano pratico, sento comunque che qualcosa manca nella mia vita. Ho una famiglia fantastica che mi sostiene sempre, e non posso che essere grato per questo. I miei genitori e mia sorella sono sempre stati presenti, mi hanno sempre dato supporto e affetto, e sapere di poter contare su di loro è qualcosa di molto importante per me.
Di recente, ho iniziato a pensare che forse avrei bisogno di un aiuto per affrontare tutto questo. Mi piacerebbe intraprendere un percorso di psicoterapia, perché credo che parlare con un professionista possa aiutarmi a capire meglio le radici del mio disagio e trovare delle soluzioni per superarlo. Vorrei imparare a gestire meglio le mie insicurezze, la mia negatività e forse riuscire a ristabilire delle connessioni con le persone intorno a me. Non è una decisione facile, ma credo che potrebbe essere un passo importante per migliorare la mia situazione.
Ora mi trovo in una fase della mia vita in cui la solitudine è diventata una sorta di compagna costante. Non è necessariamente un peso insopportabile, ma ogni tanto mi manca il senso di appartenenza, quelle conversazioni senza scopo, le risate condivise, o anche solo il conforto di sapere che qualcuno c’è.
Non è facile ammetterlo, ma è la mia realtà. Mi piacerebbe cambiare questa situazione, e intraprendere un percorso di terapia potrebbe essere la chiave per farlo. Nonostante tutto, spero che col tempo le cose possano migliorare.
Gentile utente la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Ritengo che iniziare un percorso di terapia sia una scelta utile e concreta per poter capire, affrontare, con maggior attenzione cosa sta accadendo intorno a lei a livello di rapporti di amicizia.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Salve allora scrivo perché sono preoccupata al massimo mia sorella soffre di disturbo di ansia generalizzata e depressione ma ultimamente a causa della orribile situazione famigliare causata dai nostri genitori che non la vogliono e la vedono come un problema io penso che lei abbia pensieri suicidio forti ho cercato più volte di farla aprire con me ma causa di un nostro passato non positivo non riesco a farla parlare ma neanche a incoraggiarla. Cosa dovrei fare poiché sono preoccupata che faccia qualcosa.
Gentile utente, mi rincresce per la situazione familiare che sta vivendo, comprensibile la sua forte preoccupazione per la salute di sua sorella. Conviene rivolgersi ai servizi territoriali (servizi sociali, il medico di base, servizi prevenzione suicidio). Converrebbe anche a lei farsi aiutare per poter essere di supporto ed aiuto a sua sorella. Non è chiaro se sua sorella sia o meno minorenne, in tal caso i genitori devono farsene carico e attivarsi per aiutarla. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
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