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Pazienti senza assicurazione sanitaria
Consulenza online (descrizione) • 70 €
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Pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico (descrizione) • 70 €
Consulenza psicologica (descrizione) • 60 €
Colloquio psicologico di coppia (descrizione) • 80 € +7 Altro
Counseling genitori/figli • 80 €
Primo colloquio familiare • 80 €
Primo colloquio psicologico (descrizione) • 70 €
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Prestazioni suggerite
Colloquio psicologico
Via Bruxelles, 10, Parma
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Studio Privato - Parma
Questa visita è prenotabile solo per gli adulti e ha una durata di 50 minuti.
Consulenza online
70 €
Consulenza Online
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Consulenza psicologica
Via Bruxelles, 10, Parma
60 €
Studio Privato - Parma
Questa visita è prenotabile solo per gli adulti e ha una durata di 50 minuti.
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Colloquio psicologico di coppia
Via Bruxelles, 10, Parma
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Studio Privato - Parma
La consulenza psicologica di coppia serve a individuare e definire i problemi emotivi, sociali o sessuali che una coppia si trova ad affrontare, suggerendo un percorso per una loro possibile soluzione.
Counseling genitori/figli
Via Bruxelles, 10, Parma
80 €
Studio Privato - Parma
Primo colloquio familiare
Via Bruxelles, 10, Parma
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Studio Privato - Parma
Primo colloquio psicologico
Via Bruxelles, 10, Parma
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Studio Privato - Parma
Questa visita è prenotabile solo per gli adulti e ha una durata di 50 minuti.
Sostegno alla genitorialità
Via Bruxelles, 10, Parma
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Sostegno psicologico
Via Bruxelles, 10, Parma
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Studio Privato - Parma
Questa visita è prenotabile solo per gli adulti e ha una durata di 50 minuti.
Sostegno psicologico adolescenti
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70 €
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Superamento di eventi traumatici
Via Bruxelles, 10, Parma
70 €
Studio Privato - Parma
Esperienze
Su di me
Mi chiamo Valentina Zanlari, sono una psicologa, ricevo a Parma presso il mio studio e online.
Mi occupo di percorsi di sostegno-approfondiment...
Formazione
- Università degli Studi di Parma nel 2014
Specializzazioni
- Psicologia Clinica
- Psicologia Breve e Strategica
Competenze linguistiche
- Italiano
Premi e riconoscimenti
- .
Pubblicazioni e articoli
2 recensioni
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Paziente
Persona professionale e molto attenta. Mi sono sempre sentita a mio agio, mi ha aiutata tanto in un momento molto difficile della mia vita. La consiglio.
lucia
Ho contattato la dott.ssa per affrontare i miei problemi d'ansia su consiglio di un'amica che si era fatta seguire da lei.Mi sono sempre sentita accolta con calore e mi ha aiutata a comprendere tanto di me stessa oltre che dei miei sintomi che si sono completamente risolti.La consiglio e la ringrazio ancora di cuore
Dott.ssa Valentina Zanlari
La ringrazio tanto per il tempo che mi ha dedicato scrivendo questa recensione. Le auguro ogni bene.
Grazie!
Dott.ssa Valentina Zanlari
Risposte ai pazienti
ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno!
Ho problemi di ansia generalizzata.
Il mio dottore mi ha prescritto Xanax a rilascio prolungato alla mattina e sempre Xanax a rilascio prolungato alla sera.
Per i problemi di insonnia sarà sufficiente?
Grazie!
Caro/a utente,
penso che l'ansia, al pari della nebbia, ci faccia fare una gran fatica ad orientarci e quindi ben venga il soccorso del farmaco che ci fa accostare a bordo strada per riposare un po' gli occhi affaticati ma poi serve anche qualcuno che ci aiuti ad attraversarla questa nebbia per iniziare a mettere a fuoco.
Le consiglio quindi caldamente, se non l'ha già fatto, di provare anche con questo tipo di aiuto e quindi di richiedere anche una consulenza psicologica per iniziare a dipanare questa nebbia.
Saluti,
Dott.ssa Valentina Zanlari
Salve, sto cercando un aiuto che non riesco a trovare da nessuna parte. Sto vivendo in casa mia una situazione molto difficile con i miei genitori. Ho 24 anni, sono sempre stata la figlia modello, la figlia maggiore, timida, insicura di se stessa, con poca autostima, seria, che studiava solo e usciva poco, con due amiche contate, che tornava presto la sera e parlava spesso con i suoi genitori. In realtà ho sempre nascosto un disagio dovuto alla mia sessualità, ho capito di essere lesbica ma celavo questo mio essere per paura di essere giudicata dalla mia famiglia e di conseguenza dalla gente del mio piccolo paesino. Un anno e mezzo fa ho conosciuto una ragazza su un’app di incontri di cui mi sono innamorata e per cercare di affrontare questa situazione ho cominciato un percorso di terapia (dicendo ai miei che il motivo per cui lo facevo era la mia timidezza). Con l’aiuto della mia psicologa e l’amore di questa ragazza sono riuscita a “sbocciare”, ho riscoperto me stessa, il mio vero io e la persona gioiosa che ho sempre voluto essere. Sono riuscita a confessare ai miei questo mio essere, ma di conseguenza è proprio in quel momento che è cominciato l’inferno. Io cambio, cresco, comincio ad uscire, a fare tardi la sera e questo non sta bene ai miei genitori. Dicono che sono cambiata, che sono distante, che non parlo più con loro, che li faccio stare male perché “non ti importa più di noi, non esistiamo più nella tua vita”, tanto da farmi interrompere la terapia, perché secondo loro non mi stava più aiutando. Ora stanno incolpando la persona che ho conosciuto, che poi è diventata la mia fidanzata “perché ormai esiste solo lei, noi non siamo più nessuno..lei ti sta cambiando, non sei più quella di una volta”. Ho cercato molte volte di parlargli e fargli capire che questo mio cambiamento non è dovuto all’influenza di questa persona (che anzi mi ha sempre sostenuto e ha sempre ritenuto che dovessi fare solo quello che ritenevo giusto, senza forzature), ma ad una mia crescita personale, rafforzata anche grazie alla terapia. Non so più cosa fare, mi sento costantemente in colpa di vivere la vita che vorrei, perché per loro io dovrei essere contenta di vivere la vita che loro vogliono per me. Non riescono a capire che io per una volta sono felice, sto combattendo le mie insicurezze e sto scoprendo me stessa. Pensano che io in realtà sia trasportata da altre persone, ma non è così e vorrei tanto lo capissero. Grazie mille in anticipo se qualcuno risponderà a questa mia richiesta.
Cara utente,
il tema che porta con la sua preziosa condivisione è quello dell'accettazione della diversità, così tanto centrale quando si parla di orientamento sessuale e molto meno quando si parla di relazioni. Sono del parere che l'accettazione dell'altro e quindi del suo essere per definizione diverso da noi, nelle relazioni si dia molto per scontata, ma non lo è affatto e la sua storia ne parla in modo molto chiaro. Penso che i suoi genitori possano essere molto spaventati, ma forse anche lei che ha smesso di aderire all'ideale di figlia dei suoi genitori e che si trova a cercare nuove coordinate per orientarsi su questo nuovo sentiero. L'abbandono della psicoterapia, criticata dai suoi genitori, mi sembra che possa esprimere proprio il senso di disorientamento che lei può provare percorrendo questa nuova strada: se si sente troppo disorientata ecco che allora rischia di ritornare nella posizione di prima attraverso la messa in atto di azioni come questa più in linea con il ruolo di figlia accondiscendente che ha tanto patito e quindi più corrispondente al desiderio dei suoi genitori piuttosto che al suo.
Ci si ritrova?
Le auguro di continuare a procedere sulla sua strada e se le occorre un aiuto se lo prenda, mi creda, se lo può legittimare da sola!
Rimango a disposizione.
Saluti
Dott.ssa Valentina Zanlari
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