Esperienze

Dopo la laurea in Psicologia clinica conseguita presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, mi sono specializzata in Psicoterapia Cognitivo Costruttivista presso il Centro di Terapia Cognitiva di Como. L'ambito della psicologia è però immensamente vasto e nel corso degli anni ho proseguito la mia formazione, approfondendo la TMI (terapia metacognitiva interpersonale) per i disturbi di personalità e la CBT-E per i disturbi del comportamento alimentare. Mi occupo di disturbi d'ansia, disturbi del comportamento alimentare, disturbi di personalità e di problematiche relazionali.
All'attività psicoterapeutica, affianco l'attività di psicologia dello sport con singoli atleti e società sportive e di docenza presso Master e corsi di formazione specialistici per psicologi e medici (es. Master in Psicologia dello sport presso l'Alta Scuola Agostino Gemelli).
Credo nell’importanza di una vita attiva, di prendersi cura del proprio benessere psico-fisico e di coltivare un approccio sano alle relazioni e alle prestazioni, siano esse lavorative, scolastiche o sportive.
Propongo un'idea di psicoterapia attiva, che coinvolga il paziente in ogni fase del percorso dalla definizione degli obiettivi alle modalità per perseguirli.
Altro
Esperto in:
  • Psicologia sportiva
  • Psicoterapia cognitivo comportamentale
  • Psicoterapia costruttivista

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Valentina Penati - Psicologia in Movimento
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La Dottoressa non si è presentata al primo appuntamento. Mi dispiace molto perché, oltre ad aver spostato una serie di impegni per esserci, ho impiegato tanta fatica nel decidermi, finalmente, a ricominciare ad andare in terapia. E alla fine è andata così.

Dott.ssa Valentina Penati

Gentilissima, mi spiace molto per l’accaduto. L’appuntamento a cui fa riferimento è stato da lei preso presso un Centro Medico di Milano dove non gestisco io direttamente le prenotazioni (diversamente da quanto accade nel mio studio privato presso cui è possibile prenotare tramite MioDottore, piattaforma su cui stiamo interagendo, dove ho il controllo diretto delle prenotazioni). C’è stato evidentemente un problema tecnico/organizzativo per cui non mi è stata comunicata la sua prenotazione. Mi spiace molto perché comprendo bene che iniziare un percorso di terapia sia una decisione importante e mi auguro che per questo incidente non demorda dal riprendere la terapia. Mi trova a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, Valentina Penati

V
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Presso: Valentina Penati - Psicologia in Movimento psicoterapia individuale

Valentina è davvero fantastica, riesce sempre a darti un nuovo punto di vista su tutto quello che le esponi. Oltre ad essere una brava professionista, con lei si riesce a spaziare tra argomenti completamente diversi tra loro. Grazie a lei ho avuto molte motivazioni in più e una visione complementare delle
cose per affrontare l’ansia.

Dott.ssa Valentina Penati

Grazie davvero per le belle parole e per la fiducia!

D
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Presso: Valentina Penati - Psicologia in Movimento psicoterapia

Sono paziente della Dott.ssa da molti anni. E' un professionista seria e capace e mi ha aiutato molto nel mio percorso.

Dott.ssa Valentina Penati

Grazie mille per la recensione e per la fiducia!


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Puntualità, competenza e alta professionalità.
Assolutamente consigliata!

Dott.ssa Valentina Penati

Grazie mille!


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La Dott Penati è un’ottima terapeuta.
Mi ha messo subito a mio agio.
Grande empatia che mi ha permesso di sentirmi accolta.
Super consigliata.

Dott.ssa Valentina Penati

Grazie per la recensione!


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Ottima esperienza con la Dott.ssa Penati! Professionista molto competente, gentile ed empatica. Vivamente consigliata!

Dott.ssa Valentina Penati

Grazie mille!


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Presso: Valentina Penati - Psicologia in Movimento psicoterapia

La Dott.ssa Penati è un'ottima professionista.
Mi sono sentita accolta fin da subito. Mi sento assolutamente di consigliare di affidarsi a lei e alla sua professionalità!

Dott.ssa Valentina Penati

Grazie mille per il riscontro!


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 23 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve sono in cura da una psicologa da un anno, mi sono rivolta a lei dopo aver interrotto una relazione tossica durata un anno e mezzo e dalla quale ho avuto un bambino che adesso ha due anni.
Vorrei interrompere la terapia e rivolgermi a un altro terapeuta perché già da parecchie settimane non mi fido più di lei anzi ho maturato una sorta di rifiuto.
Ho parlato con la mia terapeuta delle problematiche sorte ma lei attribuisce questi problemi a me, dice che sono io che non riesco a fidarmi di lei ne tantomeno ad aver fiducia nel percorso intrapreso a causa del mio pessimismo, e che lei ha tanti anni di esperienza nel campo del trauma e delle relazioni tossiche.
Io le ho dato retta e ho proseguito la terapia ma proprio non va.
Ecco perché sto chiedendo questo consulto a voi.
Le mie lamentele sono state le seguenti: una scarsa comprensione o per meglio dire empatia per il mio dolore, un eccessiva spinta all' azione e al cambiamento, un dimenticarsi del mio essere madre con bimbo molto piccolo nei suoi consigli per incrementare la mia vita sociale: "prendi una babysitter (non ho tanti soldi) e vai in un pub qualche sera anche da sola".
Inoltre mi dà parecchio fastidio il suo considerare la donne con una marcia in più rispetto agli uomini (io ho già tanti problemi nel mio rapporto con l altro sesso).
Inoltre il suo continuo attribuire al mio "pessimismo" la mia mancanza di fiducia ha creato in me non pochi sensi di colpa, mi sono sentita una che vuole solo "commiserarsi", una poco combattiva, insomma una che non si impegna ragione per cui ho "incrementato" il mio impegno cercando di allontanare il mio pessimismo, cercando di uscire il più possibile cercando di "sentirmi bene" ma ho ottenuto l effetto contrario.
Adesso sento tanta irritazione nei suoi confronti, ho saltato l ultimo incontro e sto cercando un nuovo terapeuta, provo sollievo ma continuo a sentirmi in colpa e piena di dubbi e mi chiedo se il problema sono io e soprattutto se si presenteranno di conseguenza le stesse problematiche col nuovo terapeuta.

Carissima, quella che descrive è una rottura relazionale, cosa che spesso avviene all'interno della relazione terapeutica quando gli obiettivi e le strategie del percorso terapeutico non sono pienamente condivisi (es. ci sentiamo pressati a fare qualcosa che magari ci potrebbe effettivamente far stare bene, ma per cui non ci sentiamo ancora pronti). A volte le rotture relazionali in terapia si riparano, altre volte quando viene meno la fiducia può essere molto difficile. Ovviamente è libera di intraprendere un percorso terapeutico con altro professionista, questo tuttavia non assicura che tali rotture relazionali non avvengano anche col nuovo terapeuta, certamente però sarà possibile gestirle in modo diverso e più fruttuoso. Resto a disposizione, Valentina Penati

Dott.ssa Valentina Penati

Premessa: sono un uomo di 45 anni e ho convissuto con una donna di 38 anni per circa 8 anni ma insieme da 13 anni. Il nostro rapporto si andato via via affievolendo...riducendo di molto anche far l'amore. Il dialogo c'è sempre stato.....l'ho aiutata in qualsiasi modo...qualunque problema..insieme l'abbiamo risolta parlando e confrontandoci... Ne abbiamo parlato tante volte dell'amore e delle coccole e ogni qualvolta ci riprendevamo per poi ricadere nuovamente nella passibilità... da cosa sia dovuto non lo so.
Circa 5 mesi fa mi reco dai miei genitori che si trovano ad una distanza di 800km da casa, ci vado da solo in quanto lei troppo presa con il lavoro. Un giorno, durante la mia "vacanza" mi arriva una videochiamata.... solitamente non ne facciamo... e ciò mi meraviglia...rispondo e mi accorgo che lei non si è accorta della chiamata...come partita casualmente...mi risponde...al ché visto che avevo intravisto la spiaggia e gli ombrelloni...chiede dove si trovasse. lei mi risponde di trovarsi in piscina...al che gli rispondo che da ciò che avevo visto sembrava di essere al mare e allora lei si corregge subito e dice di essere al mare. Chiedo con chi ci è andata...pensando alla sorella che vive nella nostra stessa città...lei mi risponde di essere lì con un'amica che io non conosco...ma conoscendoci da tantissimo tempo dove basta guardarci negli occhi per capire se è verità o bugia...chiudiamo la chiamata ma poi la richiamo in quanto non convinto della risposta che mi ha dato....non credevo all'amica...ho pensato che c'era qualcosa che mi stava nascondendo...rifaccio videochiamata e lei con le lacrime agli occhi mi dice di essere in compagnia di un altro uomo e di averlo conosciuto al suo Paese (lei è dell'Est Europa) e che me ne avrebbe parlato ma dato che dovevo partire per andare dai miei parenti aveva preferito attendere per non rovinarmi la vacanza. Io incredulo gli chiedo se mi stava prendendo in giro......(non è mai accaduto alcun tradimento da parte nostra/sua che io abbia mai scoperto).....lei mi conferma che è vero ma che ora torna subito a casa.......io chiudo la chiamata...distrutto.
Lei mi scrive che se voglio...fa le valigie e se ne va.........io le rispondo che prima dobbiamo parlare di persona e poi si decide...questo perché amo troppo questa donna e sinceramente non mi era totalmente chiaro il tutto. Torno in città dopo qualche giorno e affrontiamo ciò che è successo...ma prima che lei parlasse...gli chiedo il suo telefono e il permesso di poterlo visionare...lei accetta dicendomi che non avrei trovato nulla. Io cercavo una chat..un qualcosa...ed in effetti non ho trovato nulla... Lei mi ha accusato che uscire con questa persona...è come aver visto una luce.. un qualcosa che avrebbe dato una svolta alla nostra storia...o si chiudeva del tutto o avrebbe rafforzato il nostro rapporto. Al che gli rispondo come può rafforzare la nostra storia un tradimento e che lei mi conosce benissimo e che io con la mancanza di fiducia non vado oltre...non riesco... gli giro la domanda a lei...cosa avrebbe fatto al contrario? lei mi risponde che mi avrebbe lasciato.... Lei in lacrime..mi dice che se voglio va via...ma io la amo troppo e fra una settimana dovevamo andare in vacanza...tutto già pagato...e li gli ho detto che saremmo andati in vacanza e poi avrei deciso.
Lei cmq mi racconta che lui era venuto con l'autobus in città e quel giorno si erano recati al mare...e dopo la mia chiamata era tornata subito a casa.
Dopo qualche giorno non convinto della versione...indago sul suo profilo google...e mi accorgo che lei mi ha mentito.....1 non è tornata subito a casa (ci eravamo sentiti per le 12:00 e lei è rientrata in città ben sei ore dopo)...glielo faccio presente e lei mi risponde che ormai era lì e non intendeva perdere la giornata.. e non me lo aveva detto per non ferirmi di più.
Scopro che lei è andata al mare con quest'altra persona non quel giorno come mi aveva detto bensì il giorno prima e lei stessa aveva cercato un hotel dove dormire.... riguardo i miei msg del giorno precedente e lei mi aveva scritto che aveva lavorato fino a tardi...bugia perché era con questa persona.... glielo faccio presente e lei mi risponde che non l'ha detto per non ferirmi ancora di più....cmq decido di andare lo stesso in vacanza.
Andiamo in vacanza...e va tutto ok...
Torniamo dalle ferie ed affrontiamo il problema...lei mi accusa che la causa del suo tradimento...sono io..che non gli ho donato coccole...nonostante avessimo un buon rapporto...ma io giorno dopo giorno...ho iniziato a sentire una sorta di soffocamento interiore...gli ho chiesto di andare via da casa... (la casa è di mia proprietà....perché quando ho acquistato...lei non ha voluto partecipare a questo punto meglio cosi) ma comunque gli ho lasciato il tempo di cercarsi un'altra sistemazione...ma intanto i giorni...mesi passavano ma lei non sembrava che era alla ricerca di altro...mi minaccia che lei non sarebbe mai andata via....
In questo periodo conosco un'altra donna....e ho avuto un rapporto... (diciamo che in teoria eravamo single) forse fatto per ripicca...non saprei...fatto sta che lei si accorge di ciò da una camicia sporca di trucco...e mi chiede se ero stato con una donna al che confermo ribadendo che noi non stiamo più insieme ...ex è diventata una bestia...attaccandomi.....
intanto arriva il natale...non addobbiamo nulla in casa...atmosfera triste...non abbiamo + nessun dialogo...io mi dedico al lavoro e alla tv.... lei non so a cosa....si dormivamo cmq nello stesso letto...ma ognuno nella sua parte.
Per lavoro mi reco nella mia città natale....quando ritorno...lei senza alcun preavviso ha lasciato casa...lasciandomi anche le chiavi di casa.
Sinceramente a vedere le chiavi...non sono saltato di gioia...ma mi è venuto un malessere dentro....perché io comunque amo/ho amato questa persona...mi fidavo al 100%....e lei si è comportata in questa maniera...accusandomi che ciò che aveva fatto è stata solo colpa mia.
Ora a distanza di una settimana...non nascondo che ogni tanto passo con l'auto dove lei vive al momento per vedere se lei è in casa.
Forse non mi devo rinchiudere in casa come sto facendo ora ed uscire...distrarmi per poter avere una visione + chiara del tutto.... perché al momento sarei tentato di chiamarla e dirgli di tornare a casa...ma mi sto bloccando poiché penso che poi un domani mi posso pentire di questa scelta...come mi sono pentito della vacanza che abbiamo fatto perché è come se avessi dato a lei una possibilità che io ci sarei passato sopra.
Lei mi accusa che io ho un blocco emozionale...che io non riesco a dargli amore poiché ho avuto qualche problema in passato...preciso di non averne mai avuto....penso invece che io sia troppo buono...forse scemo...e lei per sminuire le sue colpe cerca di addossarle a me...
Chiedo più che altro un consiglio...preciso che sinceramente mi vergogno anche di raccontarlo a qualcuno di questa storia... quindi ho tenuto tutto dentro...sono molto introverso... Cosa posso fare???

Gentilissimo, grazie per aver condiviso la sua storia e la difficoltà che sta attraversando. Chiede cosa può fare, e la risposta è prendersi cura di se’. Il dolore per questa separazione la sta portando a isolarsi e a gravitare ancora attorno alla sua ex compagna, ipotizzando anche un ritorno. Mi chiedo se questa ipotesi del ritorno sia dettata da un reale desiderio di riprendere la relazione con questa donna o dalla difficoltà a lasciare andare una relazione che, come dice in apertura, si stava affievolendo già da un po’ e in cui il tradimento sembra essere stato solo la punta dell’iceberg. Per un’eventuale ripresa della relazione, ci dovrebbe essere la partecipazione di entrambe le parti, e non solo e’ stata la sua ex a decidere di andarsene, ma questa donna sembra attribuire la responsabilità della rottura a lei….mi chiedo quindi se ci sia da parte di entrambi la volontà di aprire un canale comunicativo e dj ricucire il rapporto. Inoltre afferma che quando perde la fiducia, per lei è faticoso se non impossibile recuperarla, quindi mi chiedo che qualità di relazione potrebbe vivere in un eventuale recupero del rapporto. E se invece si concentrasse su di sé, sui propri spazi di autonomia e su ciò che desidera da una relazione? Se investisse le sue energie sulla sua persona e sulla cura dei suoi sentimenti? Resto a disposizione e la saluto cordialmente, Valentina Penati

Dott.ssa Valentina Penati
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