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Su di me

Mi interesso di psicologia dal 1982. Sono psicologa e psicoterapeuta individuale e di gruppo, ad orientamento analitico e psicodrammatico. Sono espert...

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  • Psicoterapia

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Altamente professionale , disponibilità , riesce ad entrare nelle problematiche personali anche in maniera peculiare e specifica , spiccata empatia non solo per professionalità anche per profonda umanità.

Profilo verificato

Da qualche mese ho iniziato il mio percorso con la dottoressa Tucci: professionista di profonda preparazione e grande competenza. Empatia, sorriso, guida e comprensione. Ottimi i risultati ottenuti, evoluzione crescita maggiore consapevolezza. La consiglio davvero.
Rosella

S
Profilo verificato

Mi avvalgo ormai da tempo della competenza, professionalità, serietà e capacità empatica della Dott.ssa Tucci. L'evoluzione e i risultati del rapporto terapeutico sono stati per me sorprendenti. Grazie di cuore!
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Risposte ai pazienti

ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore

Domande su psicoterapia

quando dire bugie a una età adulta diventa psicopatologico? bugie per creare preoccupazioni, attirare l'attenzione, finte amicizie, un finto lavoro, essere sempre la vittima.

Da un punto di vista psicologico, non è tanto rilevante capire se un comportamento sia o non sia patologico, quanto comprendere perché una persona senta la necessità di creare preoccupazioni alle persone con le quali vive e attirare in maniera eccessiva l'attenzione su di sé. Cosa è successo nella sua vita tanto da rendere necessario un atteggiamento vittimistico e la costruzione di finzioni relazionali e professionali? Questa persona ha perso il proprio lavoro? Non riesce a trovarne uno stabile? Ha vissuto eventi particolari che hanno stravolto il corso della sua vita? Vive problemi di dipendenza da sostanze o da gioco compulsivo tali da sentirsi isolata o incapace di riorganizzazione la propria vita? Oppure si sente giudicata e non accolta nel contesto familiare in cui vive? Questo è tanto altro sarebbe necessario comprendere, attraverso un percorso psicologico individuale, di coppia o familiare, per aiutarla e aiutare la cerchia di amici e familiari con la quale vive a trovare insieme una soluzione costruttiva.
Le consiglio perciò di consultare uno psicoterapeuta con il quale tracciare un percorso. Resto a sua disposizione per ogni altro chiarimento e non esiti a contattarmi, in modo che con più dati possa fornirle un aiuto più adatto alla sua situazione.

Dott.ssa Stefania Tucci

Domande su psicoterapia

il vittimista patologico arriva a compiere azioni come mentire per non sembrare solo o essere appoggiato da persone inesistenti?, comportarsi e fare cose mettendosi in pericolo per destare preuccupazioni anche con atteggiamenti seduttivi? non esistono sfumature e solo bianco e nero?...la mia domada sopratutto è: sanno amare davvero? o in realtà non sanno nemmeno loro cosa vogliano?

Le categorie psicopatologiche descrivono situazioni tipo che difficilmente si incontrano nella realtà. Quando si parla di vittimista patologico, cosa si intende? Noi ci relazioniamo sempre a persone in carne ed ossa, e queste persone fanno e dicono delle cose che possono risultarci piacevoli o che possono ferirci. E' chiaro che, quando ci poniamo delle domande sul comportamento altrui, è perché qualcosa ci turba e ci crea problemi. Ma di quali comportamenti concreti stiamo parlando?
Un atteggiamento vittimistico può essere presente in vari tipi di problematiche psicologiche. Nel senso che ognuno di noi può manifestare atteggiamenti da vittima. In alcuni casi può avere motivazioni giustificate, per esempio a seguito di traumi e di esperienze limite, in altri casi il vittimismo può rappresentare una modalità appresa attraverso la quale facciamo fronte alle difficoltà che incontriamo nelle relazioni che viviamo tutti i giorni.
In alcune circostanze la persona che fa la vittima lo fa per non assumersi delle responsabilità, mi viene in mente il caso tipico dell'adolescente che risponde a qualunque richiesta di collaborazione in famiglia: "Perché sempre io?".
In altri casi, invece, una persona dentro la relazione, a causa dell'educazione ricevuta, non sa come evitare di assumersi responsabilità, tanto da sentirsi schiacciata dal loro peso. Questo è un caso tipico tra molte donne che non sanno dire di no e, quando non ce la fanno più, indulgono facilmente in lamentele: "Se non ci fossi io in questa casa!" "Con tutto quello che ho fatto per te, guarda come mi tratti!"
Ora, il problema in psicologia è sempre a che serve ad una persona assumere un particolare atteggiamento? E poi, questo atteggiamento si determina sempre all'interno di un contesto relazionale. Perciò, non si tratta quasi mai della mancanza di amore verso qualcuno, semmai di come si è imparato ad amare nella propria famiglia di origine e di come si esprime questo amore.

Dott.ssa Stefania Tucci

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