Dott. Mattia Longo

Dispositivo su misura.
Consente alla muscolatura masticatoria di rilassarsi e contemporaneamente si assiste all'attenuazione o scomparsa dei fastidiosi sintomi che il paziente accusava in precedenza, quali cefalee, cervicalgie, vertigini e acufeni.
Protegge i denti da eccessiva usura in caso di bruxismo.

Dispositivo su misura.
Consente alla muscolatura masticatoria di rilassarsi e contemporaneamente si assiste all'attenuazione o scomparsa dei fastidiosi sintomi che il paziente accusava in precedenza, quali cefalee, cervicalgie, vertigini e acufeni.
Protegge i denti da eccessiva usura in caso di bruxismo.

Dispositivo su misura.
Consente alla muscolatura masticatoria di rilassarsi e contemporaneamente si assiste all'attenuazione o scomparsa dei fastidiosi sintomi che il paziente accusava in precedenza, quali cefalee, cervicalgie, vertigini e acufeni.
Protegge i denti da eccessiva usura in caso di bruxismo.

Dispositivo su misura.
Consente alla muscolatura masticatoria di rilassarsi e contemporaneamente si assiste all'attenuazione o scomparsa dei fastidiosi sintomi che il paziente accusava in precedenza, quali cefalee, cervicalgie, vertigini e acufeni.
Protegge i denti da eccessiva usura in caso di bruxismo.

Per frenulectomia si intende la rimozione chirurgica di un frenulo attraverso incisione dello stesso.
Viene eseguita tramite uno strumento laser che ne assicura la precisione e riduce del tutto il sanguinamento.

Per frenulectomia si intende la rimozione chirurgica di un frenulo attraverso incisione dello stesso.
Viene eseguita tramite uno strumento laser che ne assicura la precisione e riduce del tutto il sanguinamento.

Per frenulectomia si intende la rimozione chirurgica di un frenulo attraverso incisione dello stesso.
Viene eseguita tramite uno strumento laser che ne assicura la precisione e riduce del tutto il sanguinamento.

Per frenulectomia si intende la rimozione chirurgica di un frenulo attraverso incisione dello stesso.
Viene eseguita tramite uno strumento laser che ne assicura la precisione e riduce del tutto il sanguinamento.

La gengivectomia è un intervento chirurgico odontoiatrico in cui viene rimossa una parte del tessuto gengivale.
Si esegue spesso al fine di migliorare l'estetica del sorriso.
Viene eseguita tramite uno strumento laser che ne assicura la precisione e riduce del tutto il sanguinamento.

La gengivectomia è un intervento chirurgico odontoiatrico in cui viene rimossa una parte del tessuto gengivale.
Si esegue spesso al fine di migliorare l'estetica del sorriso.
Viene eseguita tramite uno strumento laser che ne assicura la precisione e riduce del tutto il sanguinamento.

La gengivectomia è un intervento chirurgico odontoiatrico in cui viene rimossa una parte del tessuto gengivale.
Si esegue spesso al fine di migliorare l'estetica del sorriso.
Viene eseguita tramite uno strumento laser che ne assicura la precisione e riduce del tutto il sanguinamento.

La gengivectomia è un intervento chirurgico odontoiatrico in cui viene rimossa una parte del tessuto gengivale.
Si esegue spesso al fine di migliorare l'estetica del sorriso.
Viene eseguita tramite uno strumento laser che ne assicura la precisione e riduce del tutto il sanguinamento.

L'apparecchio ortodontico è un dispositivo medico con il quale l'ortodontista riesce ad allineare i denti, al fine di ottenere una masticazione corretta, una migliore igiene orale e una migliore estetica del sorriso.
E' composto da brackets metallici posizionati sulla superficie esterna dei denti e da fili metallici che li collegano.

L'apparecchio ortodontico è un dispositivo medico con il quale l'ortodontista riesce ad allineare i denti, al fine di ottenere una masticazione corretta, una migliore igiene orale e una migliore estetica del sorriso.
E' composto da brackets metallici posizionati sulla superficie esterna dei denti e da fili metallici che li collegano.

L'apparecchio ortodontico è un dispositivo medico con il quale l'ortodontista riesce ad allineare i denti, al fine di ottenere una masticazione corretta, una migliore igiene orale e una migliore estetica del sorriso.
E' composto da brackets metallici posizionati sulla superficie esterna dei denti e da fili metallici che li collegano.

L'apparecchio ortodontico è un dispositivo medico con il quale l'ortodontista riesce ad allineare i denti, al fine di ottenere una masticazione corretta, una migliore igiene orale e una migliore estetica del sorriso.
E' composto da brackets metallici posizionati sulla superficie esterna dei denti e da fili metallici che li collegano.

Un trattamento ortodontico estremamente estetico.
Puoi migliorare il tuo sorriso tramite un sistema di sottili mascherine termoplastiche super trasparenti realizzate su misura per i tuoi denti. Oppure tramite degli attacchi metallici posizionati sulla parte interna dei tuoi denti.
Lo spostamento dei tuoi denti avverrà in modo graduale e progressivo e soprattutto senza che nessuno se ne accorga.

Un trattamento ortodontico estremamente estetico.
Puoi migliorare il tuo sorriso tramite un sistema di sottili mascherine termoplastiche super trasparenti realizzate su misura per i tuoi denti. Oppure tramite degli attacchi metallici posizionati sulla parte interna dei tuoi denti.
Lo spostamento dei tuoi denti avverrà in modo graduale e progressivo e soprattutto senza che nessuno se ne accorga.

Un trattamento ortodontico estremamente estetico.
Puoi migliorare il tuo sorriso tramite un sistema di sottili mascherine termoplastiche super trasparenti realizzate su misura per i tuoi denti. Oppure tramite degli attacchi metallici posizionati sulla parte interna dei tuoi denti.
Lo spostamento dei tuoi denti avverrà in modo graduale e progressivo e soprattutto senza che nessuno se ne accorga.

Un trattamento ortodontico estremamente estetico.
Puoi migliorare il tuo sorriso tramite un sistema di sottili mascherine termoplastiche super trasparenti realizzate su misura per i tuoi denti. Oppure tramite degli attacchi metallici posizionati sulla parte interna dei tuoi denti.
Lo spostamento dei tuoi denti avverrà in modo graduale e progressivo e soprattutto senza che nessuno se ne accorga.

La tecnica linguale è una variante all’apparecchio fisso tradizionale in cui vengono applicati gli attacchi metallici nella superficie interna dei denti, in modo da renderli invisibili. E’ indirizzata a qualunque fascia di età, ma risulta particolarmente indicata nei pazienti adulti che non vogliono alterare il proprio aspetto estetico con i tradizionali apparecchi.
La posizione dei brackets, la forma degli archi e le singole componenti dell’apparecchiatura sono prodotte in maniera personalizzata per ogni paziente.

La tecnica linguale è una variante all’apparecchio fisso tradizionale in cui vengono applicati gli attacchi metallici nella superficie interna dei denti, in modo da renderli invisibili. E’ indirizzata a qualunque fascia di età, ma risulta particolarmente indicata nei pazienti adulti che non vogliono alterare il proprio aspetto estetico con i tradizionali apparecchi.
La posizione dei brackets, la forma degli archi e le singole componenti dell’apparecchiatura sono prodotte in maniera personalizzata per ogni paziente.

La tecnica linguale è una variante all’apparecchio fisso tradizionale in cui vengono applicati gli attacchi metallici nella superficie interna dei denti, in modo da renderli invisibili. E’ indirizzata a qualunque fascia di età, ma risulta particolarmente indicata nei pazienti adulti che non vogliono alterare il proprio aspetto estetico con i tradizionali apparecchi.
La posizione dei brackets, la forma degli archi e le singole componenti dell’apparecchiatura sono prodotte in maniera personalizzata per ogni paziente.

La tecnica linguale è una variante all’apparecchio fisso tradizionale in cui vengono applicati gli attacchi metallici nella superficie interna dei denti, in modo da renderli invisibili. E’ indirizzata a qualunque fascia di età, ma risulta particolarmente indicata nei pazienti adulti che non vogliono alterare il proprio aspetto estetico con i tradizionali apparecchi.
La posizione dei brackets, la forma degli archi e le singole componenti dell’apparecchiatura sono prodotte in maniera personalizzata per ogni paziente.

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

Lo studio del caso consiste nell'analisi approfondita del paziente e nello specifico del suo tipo di crescita, della sua situazione ossea, del suo attuale stato di salute orale.
Per eseguire lo studio del caso è necessario raccogliere diversi records clinici:
- teleradiografia del cranio in proiezione latero-laterale: su di essa si esegue il tracciato cefalomentrico, da cui derivano una serie di dati clinici precisi (valori angolari e lineari), sui quali verrà basata la terapia ortodontica vera e propria.
- ortopantomagrafia delle arcate dentarie: l'analisi permette di scoprire dati che non è possibile reperire in nessun altro modo come presenza di denti inclusi, sovrannumerari, livello osseo, valutazione dei denti del giudizio, ecc..
- studio fotografico e profilomentrico: si concretizza in una serie di scatti fotografici che consentono al clinico di poter avere immagini del paziente per definire al meglio l'estetica del sorriso che si può ottenere.
Dopo avere eseguito lo studio del caso sarà riferito al paziente, durante un'apposita seduta, la sua precisa situazione clinica. Si utilizzeranno tutti i reperti clinici ottenuti per descrivere e spiegare chiaramente le motivazioni che portano ad attuare un certo tipo di terapia, i tempi necessari per ottenere i risultati desiderati e i costi.

Lo studio del caso consiste nell'analisi approfondita del paziente e nello specifico del suo tipo di crescita, della sua situazione ossea, del suo attuale stato di salute orale.
Per eseguire lo studio del caso è necessario raccogliere diversi records clinici:
- teleradiografia del cranio in proiezione latero-laterale: su di essa si esegue il tracciato cefalomentrico, da cui derivano una serie di dati clinici precisi (valori angolari e lineari), sui quali verrà basata la terapia ortodontica vera e propria.
- ortopantomagrafia delle arcate dentarie: l'analisi permette di scoprire dati che non è possibile reperire in nessun altro modo come presenza di denti inclusi, sovrannumerari, livello osseo, valutazione dei denti del giudizio, ecc..
- studio fotografico e profilomentrico: si concretizza in una serie di scatti fotografici che consentono al clinico di poter avere immagini del paziente per definire al meglio l'estetica del sorriso che si può ottenere.
Dopo avere eseguito lo studio del caso sarà riferito al paziente, durante un'apposita seduta, la sua precisa situazione clinica. Si utilizzeranno tutti i reperti clinici ottenuti per descrivere e spiegare chiaramente le motivazioni che portano ad attuare un certo tipo di terapia, i tempi necessari per ottenere i risultati desiderati e i costi.

Lo studio del caso consiste nell'analisi approfondita del paziente e nello specifico del suo tipo di crescita, della sua situazione ossea, del suo attuale stato di salute orale.
Per eseguire lo studio del caso è necessario raccogliere diversi records clinici:
- teleradiografia del cranio in proiezione latero-laterale: su di essa si esegue il tracciato cefalomentrico, da cui derivano una serie di dati clinici precisi (valori angolari e lineari), sui quali verrà basata la terapia ortodontica vera e propria.
- ortopantomagrafia delle arcate dentarie: l'analisi permette di scoprire dati che non è possibile reperire in nessun altro modo come presenza di denti inclusi, sovrannumerari, livello osseo, valutazione dei denti del giudizio, ecc..
- studio fotografico e profilomentrico: si concretizza in una serie di scatti fotografici che consentono al clinico di poter avere immagini del paziente per definire al meglio l'estetica del sorriso che si può ottenere.
Dopo avere eseguito lo studio del caso sarà riferito al paziente, durante un'apposita seduta, la sua precisa situazione clinica. Si utilizzeranno tutti i reperti clinici ottenuti per descrivere e spiegare chiaramente le motivazioni che portano ad attuare un certo tipo di terapia, i tempi necessari per ottenere i risultati desiderati e i costi.

Lo studio del caso consiste nell'analisi approfondita del paziente e nello specifico del suo tipo di crescita, della sua situazione ossea, del suo attuale stato di salute orale.
Per eseguire lo studio del caso è necessario raccogliere diversi records clinici:
- teleradiografia del cranio in proiezione latero-laterale: su di essa si esegue il tracciato cefalomentrico, da cui derivano una serie di dati clinici precisi (valori angolari e lineari), sui quali verrà basata la terapia ortodontica vera e propria.
- ortopantomagrafia delle arcate dentarie: l'analisi permette di scoprire dati che non è possibile reperire in nessun altro modo come presenza di denti inclusi, sovrannumerari, livello osseo, valutazione dei denti del giudizio, ecc..
- studio fotografico e profilomentrico: si concretizza in una serie di scatti fotografici che consentono al clinico di poter avere immagini del paziente per definire al meglio l'estetica del sorriso che si può ottenere.
Dopo avere eseguito lo studio del caso sarà riferito al paziente, durante un'apposita seduta, la sua precisa situazione clinica. Si utilizzeranno tutti i reperti clinici ottenuti per descrivere e spiegare chiaramente le motivazioni che portano ad attuare un certo tipo di terapia, i tempi necessari per ottenere i risultati desiderati e i costi.

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).

La diagnosi dei disordini temporomandibolari è principalmente basata sulla raccolta della storia clinica del paziente.
La visita clinica è incentrata sulla palpazione dei muscoli del distretto facciale e dell’articolazione temporomandibolare, sull’osservazione della cinematica mandibolare, e sulla valutazione di eventuali sintomi ancillari (es. cefalee di varia natura, dolore orofacciale neuropatico, acufeni, dolore riferito).