Dott.ssa
Marta Ferrari
Psicoterapeuta,
Psicologo,
Psicologo clinico
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Ferrara 1 indirizzo
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Su di me
Sono la dott.ssa Marta Ferrari e sono una psicologa psicoterapeuta specializzata in psicoterapia per l'infanzia e l'adolescenza.
Lavoro da anni...
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- Psicologia dell'età evolutiva
- Psicoanalisi
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5 recensioni
Punteggio generale
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FR
Volevo esprimere la mia stima alla collega dottoressa Marta Ferrari, per la sua passione e dedizione al complesso e affascinante compito di sostenere i genitori in difficoltà
Paolo
Al primo incontro non ho ben capito come mi dovevo comportare. Devo dire che la dott.ssa ha saputo rispettare i miei tempi e accogliere le mie emozioni in modo gentile ma deciso. Sono riuscito a capirmi di più e a risolvere i problemi che mi portavo avanti da tempo.
R.
Marta è stata molto brava ed empatica. Mi sono sentita a mio agio ed ascoltata. Mi è stata utile, l’ho trovata preparata e disponibile. Insieme abbiamo fatto un bel percorso che mi sta servendo molto per la quotidianità e sicuramente mi servirà per il futuro. Ottima professionista.
EC
Psicologa molto empatica e cortese. Il suo modo di relazionarsi mi ha messo subito a mio agio permettendomi di lasciarmi andare con facilità. La sua professionalità ispira fiducia.
Paziente
La dottoressa Ferrari è sempre stata molto disponibile a venire incontro alle mie esigenze organizzative, è sempre stata puntualissima agli incontri e mi ha fatto sentire a mio agio in ogni occasione
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno,
Qualche settimana fa ho iniziato a fare una sorta di Reset della mia vita: un Reboot che riguarda la mia mentalità, le mie abitudini, i miei obiettivi, la mia vita. Tuttavia, ho notato che, per periodi più o meno lunghi, di tanto in tanto ritorno alle vecchie abitudini, o eseguo un comportamento che mi ero ripromesso di non fare mai più, o penso a cose a cui mi ero ripromesso di non pensare mai più. In questo caso (credo che forse la mia mania di perfezione c'entri qualcosa) mi viene l'istinto e anche il pensiero di mandare tutto all'aria e ricominciare da capo, di "resettare il Reset".Come un foglio bianco: mi piace un foglio bianco, perfetto, non un foglio magari con qualche strappo, stropicciato, rovinato (cioè una volta che ho deciso di eseguire,per esempio,un certo comportamento,non devo mai sbagliare o tornare ai vecchi comportamenti,neanche pensarli,altrimenti è tutto da buttare),
1)Secondo voi in questi casi cosa devo fare ? Quando torno ai vecchi comportamenti,o mi viene il pensiero di ricominciare,devo assecondarli e ricominciare da capo,o devo lasciarli andare,capire che fanno parte del percorso e andare avanti?
2)Ieri, senza entrare nei dettagli, ho pensato e fatto qualcosa che mi ero ripromesso di non fare mai più, e ora mi sembra che tutto il periodo di Reset sia stato inutile. Cosa posso fare ora, continuare senza pensare troppo all'errore oppure no?
3)Sempre ieri,per farmi sparire quella sensazione di aver mandato all'aria tutto questo periodo,ho deciso di attuare un trick mentale:ho deciso di compiere /pensare VOLONTARIAMENTE questa cosa,in modo da abbracciarla e far si che la sensazione sparisse. Tuttavia non è servito a nulla. Cosa posso fare ?
Gentile utente, cambiare in modo significativo e duraturo il proprio approccio alla vita è un lavoro che richiede pazienza e per cui non basta prendere razionalmente una decisione (anche se è comunque un primo passo). Gran parte del comportamento umano è mosso da motivazioni che hanno poco a che fare con la razionalità, per questo è importante fare un lavoro nel profondo per ottenere cambiamenti significativi che permettano di gestire pensieri ed emozioni così da non farcisi travolgere.
Le consiglio una consulenza psicoterapeutica per approfondire.
Cordialmente
Marta Ferrari
buongiorno, ho 18 anni e non sono mai stata da uno psicologo, i miei quando ho tentato di chiederglielo mi hanno detto mio papà che non aveva tempo di ascoltare, mia mamma ha provato ad improvvisarsi lei dottoressa perché pensava si trattasse di una sciocchezza, una fissa mia. tutto ciò mi ha portata a sfidarmi se si può dire così, ascoltare me stessa il più possibile e cercare di diventare più autocosciente ed autocritica giorno dopo giorno e ne sono contenta. c’è stato però un periodo della mia vita (circa i due anni passati) dove non sapevo più cosa pensare, l’unica cosa che mi veniva in mente (essendomi informata) era il disturbo borderline di personalità. stavo davvero male. oggi sto meglio, ma a volte emergono ancora strane cose e ci sono giorni in cui mi sento come a quel tempo e dire a qualcuno ciò che pervade le mie membra mi piacerebbe, come oggi. non voglio essere lunga, le cose principali e che ritengo più rilevanti da dire sono le seguenti:
tutti dicono “i social nascondono, non sono realtà” e per certi aspetti è assolutamente così, ma se sui social per me è facile impormi e far capire chi sono e cosa penso questo nella realtà mi viene davvero difficile. (in realtà son convinta che questo sia dato dal fatto che mia mamma tende a sminuire i miei discorsi da quando ho iniziato a farne) il punto è che su instagram eccetera mi baso su un qualcosa di certo, mi sento 100% concreta nella mia interezza, mentre nella realtà le cose reali sembrano dimezzarsi e io non mi comando più, sono impaurita e in balia di dei giudizi, di tutto.
sono versatile nelle relazioni, cosa che sembrerebbe anche carina ma che a me fa sentire sempre come se mi annullassi un po’. tendo a cambiare modi in base a chi mi trovo davanti. è forse come un’inconscia sorta di voler mettere gli altri a proprio agio vista la mia sensibilità davvero alta, ma è la cosa che capisco meno e che sopporto meno. non me ne rendo più di tanto conto al momento, ma spesso a fine conversazione mi chiedo “ma cos’ho appena detto?” è frustrante il venir meno in favore altrui.
nella vita (probabilmente anche per il punto sopra) non riesco proprio a capire come vengo percepita dall’esterno. questo mi destabilizza abbastanza.
ho delle idee/pensieri di cui sono fermamente convinta. poi magari ascolto un po’ di musica classica, leggo qualcosa di Sylvia Plath e boom. i pensieri vengono scardinati e ribaltati completamente.
voglio scoprire, viaggiare, sono così innamorata del vivere che a volte penso, sull’autobus, che qualsiasi cosa possa succedere non mi toglierà mai tale sentimento, inscalfibile, e di essere la ragazza più fortunata del mondo.
a distanza di qualche ora capita che i miei pensieri si facciano bui. perché questo mondo è ormai troppo superfluo e io non riusciró a far comprendere una virgola del mio cuore, e allora che senso ha?
sono alquanto irrazionale come ragazza, e il fatto tutto ciò tenda a spaventarmi così credo sia indice del livello non bassissimo del problema.
sono giovane, emotiva e contengo moltitudini il che mi porta ad avere una quantità di sfaccettature ancora difficili da reggere? oppure la mia sensibilità che ritenevo positiva si sta trasformando in una trappola mortale?
per quanto possibile vorrei solo venire “classificata”, perché sapere di avere un problema mi tranquillizzerebbe, mi sentirei meno fuori di testa. Sapere di non averlo anche, ma stare col dubbio non posso. Potrei avere un vostro parere?
Gentile utente, i social sono una realtà e uno strumento prezioso di confronto e interazione con sè stessi e gli altri, allo stesso modo di altre realtà come la scuola, la palestra, etc... La grossa differenze è il senso di controllo che ci da interagire sui social: possiamo decidere che immagini di noi mostrare, possiamo rileggere e modificare quello che scriviamo, etc... insomma l'interazione sui social è mediata e questo può essere un modo per mettersi alla prova in modo meno angosciante, come racconti nella tua esperienza. Racconti poi che le esperienze "dal vivo" prevale il bisogno di sentirsi accettata dagli altri che esprimere te stessa. D'altro canto l'adolescenza è un'età di profondi cambiamenti fisici e psichici che richiedono tempo per imparare ad accettarli e a gestirli e che possono mettere in profonda crisi. Inoltre 18 anni è l'età in cui si diventa improvvisamente adulti legalmente (si può votare, si può guidare, finisce la scuola superiore), ma non lo si è automaticamente dentro di sè. Potrebbe essere utile approfondire, poichè i tuoi genitori non sembrano propensi ad un consulto da professionista privato, ti consiglio di informarti se sono presenti sportelli d'ascolto per adolescenti sul territorio della tua zona o a scuola.
Rimango a disposizione
Buona serata
Marta Ferrari
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