Dott.ssa Judit Bernardini

Psicologa, Psicologa clinica Altro

San Benedetto del Tronto 2 indirizzi

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Esperienze

Sono una psicologa dello sviluppo e dell'educazione specializzata in psicopatologia dell'apprendimento. 

Con una formazione specifica sui DSA, mi occupo di sviluppo tipico ed atipico: dalla valutazione neuropsicologia al trattamento, dalla psicoeducazione al sostegno psicologico, dalla consulenza psicologica al parent training.

Parte del mio lavoro da libera professionista consiste nella formazione alle scuole su BES, DSA, disabilità, didattica personalizzata ed uso di software digitali compensativi.

Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologia dell'età evolutiva
  • Psicologia scolastica

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Poliambulatorio Sorriso

Piazza Redentore 1/a, San Benedetto del Tronto 63074

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Consulenze a domicilio Grottammare (AP)

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Prestazioni e prezzi

  • Consulenza psicologica

    50 €

  • Colloquio psicologico online

    50 €

  • Consulenza genitoriale

    50 €

  • Metodo Feuerstein

    Da 30 €

  • Orientamento scolastico

    Da 22,50 €

3 recensioni

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  • V

    La Dott.ssa è stata apprezzata dalle mie figlie per la chiarezza dei contenuti, per le strategie di studio consigliate per la motivazione nel trovare interesse alla materia.

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  • C

    Molto chiara nel descrivere le situazioni che affronta di volta in volta con mia figlia e nell’ esporre a noi famiglia le dinamiche che si presentano nei suoi incontri. Paziente e tanto empatica quando si relaziona. Molto precisa e corretta nel suo lavoro.

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  • M

    Semplicemente Straordinaria mi reputo fortunata di aver avuto L occasione per conoscerla.La consiglio a tutti.

     • Poliambulatorio Sorriso consulenza psicologica  • 

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve,
volevo chiedere gentilmente quali test del QI (normati, recenti e disponibili in Italia) potrei effettuare oltre al WAIS-IV, test delle matrici standard di Raven ed FRT-A (il test utilizzato dal Mensa Italia) che ho già sostenuto in toto. Ho letto che esistono altri test, come quelli di Cattel, tra cui il CFT-20-R, che però mi pare sia somministrabile solo fino ai 19 anni d'età, il Cattel 3B ed il Cattel A/B (uno di questi due dovrebbe essere utilizzato dal Mensa UK). Dovrebbe essere in procinto di ultimazione il WAIS-V ma non ho idea delle tempistiche con cui verrà adottato. La motivazione è pura curiosità personale, trovo i test del QI divertenti e stimolanti e sono un bel passatempo oltre ad offrire risultati ben più attendibili e "puri" rispetto a competizioni nell'ambito delle prove d'intelletto in senso lato.
Grazie.

Salve, mi permetto di sottolineare che spero lei sia un professionista abilitato o, quantomeno, che si rivolga ad uno specialista qualificato per la somministrazione e l’interpretazione dei test cognitivi. I test del profilo cognitivo, se utilizzati al di fuori di un adeguato inquadramento clinico-diagnostico, perdono significato: un punteggio non è mai autosufficiente, richiede standardizzazione rigorosa, condizioni controllate e un’integrazione con il quadro psicologico complessivo. Diversamente, i risultati rischiano di essere scarsamente utili. Aggiungo che, oltre agli strumenti già citati, esiste anche una batteria recente e metodologicamente avanzata: l’IDS-2 (Intelligence and Development Scales – 2). Pur essendo pensata principalmente per l’età evolutiva (fino ai 20 anni), rappresenta un sistema di valutazione di nuova generazione, con struttura fattoriale aggiornata, eccellenti proprietà psicometriche e protocolli che vanno ben oltre la semplice stima di un QI. Spero che di esserle stata d'aiuto. Un Saluto.

Dott.ssa Judit Bernardini

Domande su Ansia

Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni e da sempre ho avuto paura della morte. Non c’è mai stato un evento traumatico che mi abbia scatenato ciò, penso sia un qualcosa di cui tutti più o meno abbiamo paura, tuttavia negli ultimi anni, soprattutto mesi, questa mia paura e ansia sta aumentando. Per un qualsiasi dolore corro al pronto soccorso per paura che possa essere qualche malattia grave che può portarmi alla morte, ovunque sento parlare di morte e soprattutto quando sono coinvolti miei coetanei comincio a provare ansia. Mi rendo conto che questa situazione mi sta debilitando molto e non so come uscirne.

La paura della morte è un tema che tocca molti di noi, ma nel suo caso sento quanto stia diventando pesante da gestire. Ci sono alcune strategie che possono darle un sollievo temporaneo: tecniche di respirazione lenta per calmare il corpo nei momenti di ansia (respiri profondi con i naso, provando a sentire la pancia che si gonfia e si sgonfia), esercizi di grounding (per esempio concentrarsi su ciò che vede, sente e tocca nell’immediato per tornare al presente), scrivere i pensieri ricorrenti per alleggerire la mente oppure provare a ridurre la ricerca di sintomi su internet che spesso alimenta la paura. Anche il confronto con persone di fiducia può essere un supporto prezioso.

Tuttavia, ci tengo a dirle che queste strategie da sole non bastano: la paura che descrive è radicata e merita uno spazio più profondo di elaborazione. Per questo le consiglio di rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta, che potrà aiutarla a comprendere l’origine di questa ansia e a costruire strumenti più solidi per gestirla. Con un percorso adeguato potrà ritrovare gradualmente più serenità e libertà dai pensieri che oggi la opprimono.
Non è sola in questo: chiedere aiuto è il primo passo per stare meglio.

Dott.ssa Judit Bernardini
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