Esperienze

Sono la dottoressa Giulia Buscemi, psicologa ad orientamento junghiano. Mi occupo di adulti ed adolescenti.
Il percorso psicoterapeutico è uno spazio di supporto per la Persona che vive una sofferenza che rende sempre più difficile l'esistenza, la relazioni con sé stessi e con gli altri. E' uno spazio di conoscenza di Sé, nel quale seguire il filo rosso della propria vita, attraverso il passato, il presente ed il futuro, per cercare il proprio senso.
Il mio lavoro è accompagnare e sostenere la Persona all'interno di questo percorso, in un luogo protetto di rispetto dell'Altro, sospensione del giudizio ed ascolto.
Mi occupo di problematiche psicologiche, quali ansia, disturbi dell’umore, dipendenze, ma anche di quelle condizioni legate ad i cambiamenti del ciclo di vita, come l'adolescenza, la genitorialità, le nuove dimensioni professionali, la perdita di persone care.
Utilizzo l'approccio junghiano che considera le contraddizioni e la complessità dell'essere umano, come punto di partenza della relazione terapeutica e vede nel "sintomo" l'espressione di un significato che va ascoltato ed accolto.
C. G. Jung scrive "Non c'è luce senza ombre e non c'è pienezza psichica senza imperfezioni. La vita richiede per la sua realizzazione non la perfezione, ma la pienezza. Senza l'imperfezione non c'è né progresso né crescita."
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Indirizzo

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Studio

Via Veneto 5 Piano terra, Palermo 90144

Disponibilità

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Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    Da 60 €

  • Colloquio psicologico clinico

    Prestazione gratuita

  • Consulenza psicologica

    Prestazione gratuita

  • Psicoterapia

    60 €

  • Coaching

    Prestazione gratuita

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno,
Ho un forte interesse per un'amica.
Ci stiamo scrivendo praticamente tutti i giorni...
Nello scherzare, lei mi dice frasi del tipo: "prima o poi tra noi, chissà".
C'è, però, un problema...
Inizierà a breve a lavorare in un'azienda dove lavora attualmente anche il suo ex con cui è stata fidanzata 8 anni...
Lei è una tipa ansiosa, ha già molta ansia sia per il lavoro ma anche perché sa che potrebbe rivedere lui.
Questa cosa mi mette molta tristezza...non so come comportarmi.

Buongiorno, non è facile esporsi nelle relazioni, ci si può sentire elettrizzati e contemporaneamente insicuri per la possibilità di un rifiuto, di una delusione. Lei parla della sua tristezza, una emozione che sembra associare ad una prospettiva futura, a qualcosa che immagina possa verificarsi, ma che non è successo. Dia tempo agli eventi, dia tempo a questa amica di vivere il suo cambiamento, dia tempo a sé stesso, per capire come e se vorrà continuare ad esprimere il suo interesse e la sua vicinanza a questa donna. Un caro saluto Dott.ssa Giulia Buscemi

Dott.ssa Giulia Buscemi

Buongiorno,
Scrivo perché vorrei avere qualche suggerimento su come affrontare in modo corretto l’ansia da separazione di mia figlia di 7 mesi.
Io sono rimasta a casa con lei, riprenderò a lavorare più avanti ma nonostante questo l’ho sempre abituata a stare con i nonni, a uscire con loro senza di me ecc…
Adesso se o io o il papà non siamo nella stessa stanza o nei paraggi piange.
Due o tre volte i nonni sono dovuti tornare a casa durante la passeggiata perché piangeva molto forte e quando torna mi salta in braccio accozzandosi.
Questa situazione sta iniziando a pesarmi molto perché vorrei ricominciare ad avere tempo per me.
Grazie

Buongiorno, posso immaginare la sua fatica. Non è semplice comprendere i messaggi dei bambini quando sono così piccoli. Si prova ad interpretare, ad ipotizzare quali possano essere le fonti del loro malessere che, nel modo più evidente, manifestano attraverso il pianto. Intono all'ottavo mese i bambini vivono quella che viene definita "angoscia di separazione", dovuta alla capacità del neonato di riconoscere le figure più familiari e distingue quelle estranee. Il bambino sente la paura del non ritorno della figura di accudimento. E' un momento dello sviluppo delicato, perché ci sono cambiamenti, nuove abilità ed il confronto con esperienze diverse. Quello che posso dirle, non avendo altri elementi sulla vostra relazione, è di darvi tempo, ascoltare e provare a sintonizzarsi con i sentimenti di sua figlia. Ogni bambino ha un suo temperamento ed i suoi tempi. Abbia pazienza nell'accoglierla e rassicurarla, attraverso il contatto, il respiro, i gesti quotidiani. Più sarete sereni voi nell'accompagnarla, più la bambina costruirà un senso di fiducia e sicurezza. Comprendo che possa essere faticoso, ma piano piano lei recupererà i suoi spazi di vita, che adesso sente essere limitati e fortemente condizionati. Si dia tempo anche su questo. Un caro saluto, Dott.ssa Giulia Buscemi

Dott.ssa Giulia Buscemi
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