Volevo sapere che oltre farmaci che prendo per attacchi panicci ,ansia devo affidarmi a un psicologo

81 risposte
Volevo sapere che oltre farmaci che prendo per attacchi panicci ,ansia devo affidarmi a un psicologo
Buongiorno, la terapia farmacologica può aiutarla a stare meglio ma non è risolutiva. Uno psicologo-psicoterapeuta è necessario se vuole intraprendere un lavoro più approfondito e capire l’origine di questa ansia e degli attacchi di panico per poi effettuare un trattamento psicoterapeutico mirato ed adeguato alla sua sintomatologia.
Buon proseguimento, un caro saluto
Dott. Jessica Casella

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Buongiorno,
concordo con la collega, la terapia farmacologica può aiutarla a stare meglio ma non è risolutiva.
Intraprendere un percorso psicoterapeutico può aiutarla ad avere maggiore consapevolezza di ciò che le accade, permettendole di adottare strategie efficaci per stare meglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Barbara Rabù
I sintomi quali ansia, attacchi di panico, sono tra quelli più comuni di cui si lamentano le persone.
Come la febbre segnala la risposta del fisico a un agente patogeno esterno, così gli attacchi di panico esprimono la risposta della mente ad un conflitto di cui la persona che ne soffre, può esserne completamente inconsapevole.
I farmaci possono debellare facilmente una febbre e altrettanto facilmente anche uno stato di ansia, ma in entrambi i casi è fondamentale capire l'origine, il motivo che ha attivato la risposta difensiva dell'alterazione di temperatura e dell'ansia.
L'attacco di panico è un modo in cui si esprime il conflitto e la sofferenza psichica, certamente doloroso, ma anche un' opportunità per comprendersi meglio e cercare di realizzare al meglio le proprie potenzialità.
Si affidi ad uno psicoterapeuta, i farmaci tamponano il sintomo ma non risolvono il problema. La psicoterapia la aiuterá a comprendere quale ferita dell'anima ha bisogno di curare e come farlo. In bocca al lupo! Cordiali saluti. Dott.ssa NA Losignore
La terapia farmacologica agisce sui sintomi ma non elimina le cause che stanno alla base della problematica . Sono necessari entrambi
Concordo con i colleghi. Le linee guida, oltre che l'esperienza sul campo, suggeriscono sempre il trattamento combinato (farmaco e psicoterapia)
La psicoterapia, in particolare ad indirizzo cognitivo-comportamentale, è un utile strumento per aiutare la persona che vive e soffre di attacchi di panico a conoscere i nuclei dei pensieri che sottendono ad un attacco di panico. Pertanto aiuta a individuare modalità di elaborazione e gestione del panico che gli permettono di regolare l'attivazione di risposte psicoemotive e neurofisiologiche. Quindi è consigliatissima!
Buongiorno sicuramente intraprendere un percorso di psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale la può aiutare a comprendere il meccanismo che c'e' alla base di un attacco di panico e a imparare a gestirlo con strategie e pensieri funzionali. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Rossi Raffaella
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Concordo appieno con i colleghi che sono stati precisi ed esaustivi. Un trattamento combinato (farmaci/psicoterapia) sicuramente è la cosa migliore che posso suggerirle in quanto con il solo farmaco tende a “tamponare” e quindi ad avere un sollievo “immediato” ma con la psicoterapia può fare un lavoro diverso andando al nodo della questione e lavorando sul significato reale del sintomo così da poter riuscire ad estinguerlo.
Un saluto
Dott.ssa Sidari
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Salve. Come le ha no già risposto i miei colleghi, una terapia psicologica la aiuterebbe di certo ad affrontare alla radice le sue problematiche. Scelta la persona verso la quale sente maggiore fiducia, in modo da poterle confidare ogni cosa.
Cordiali Saluti.
Buonasera, sono d’accordo con i colleghi. I farmaci sono un palliativo per non sentire il sintomo, ma non ne sono la cura profonda. È necessario capire ed affrontarne la causa attraverso un percorso di psicoterapia. Le consiglio la psicoterapia psicocorporea (Funzionale), che va a lavorare in modo integrato e complesso sul benessere psicofisico. Saluti. Dott.ssa Fregona.
salve, certamente si, un percorso psicoterapeutico la supporterà nel comprendere cos'è che ha generato gli attacchi di panico, che sono solo la punta dell'iceberg. Non può curare solo quella, c'è bisogno di altro per imparare a gestirli.
Un saluto
Salve, sicuramente sia l'ansia che gli attacchi di panico fanno stare male e vorremmo con dei farmaci farli sparire e stare bene. Purtroppo dietro a questi sintomi c'è un malessere profondo che non possiamo far sparire con i farmaci e non possiamo prenderli per tutta la vita. Nel momento in cui sospendiamo il farmaco e non abbiamo risolto la fonte che ci crea questo malessere, i sintomi ritornano anche più forti di prima. Quindi sarebbe bene che intraprenda un lavoro psicologico su di sè, cerchi di capire che cosa le provoca tali malessere, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Un attacco di panico è un segnale importante dal punto di vista emotivo, indica che é in corso un cambiamento all’interno del sistema psichico che esso non è in grado di elaborare, che non ha gli strumenti per elaborare.
Assumere psicofarmaci può essere utile a gestire inizialmente l’emergenza emotiva, ma se l’assunzione non è supportata da un’elaborazione psicologica di quanto sta avvenendo, rischia di essere soltanto il blocco di una crescita personale, con conseguenze che riguarderanno sempre di più nel tempo il restringimento del proprio raggio di azione.
Un cordiale saluto.
Buonasera, se ha posto questa domanda significa che qualcosa le dice (o qualcuno le suggerisce) di rivolgersi ad uno psicoogo contestualmente alla terapia farmacologica. Una terapia farmacologica agisce in modo da ridurre o far cessare il sintomo. Un percorso psicologico mira a ricercare l’origine e le cause dei sintomi. È per questo che per trovare una risoluzione a lungo termine del suo disagio è opportuno fare entrambi. Un cordiale saluto. Dott.ssa Daniela La Porta
Buonasera, certamente le consiglio, parallelamente alla terapia farmacologica, di intraprendere un percorso di psicoterapia che potrà aiutarla a comprendere l'origine della sua ansia. Il farmaco allevia la sintomatologia, ma il modo per risolvere il suo disturbo è conoscere in profondità da cosa deriva.
Cordialmente, dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno, è sempre utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta in questi casi, per affrontare, comprendere meglio, gestire e superare la sua problematica.
Cordiali saluti, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno,
laa terapia farmacologica può aiutarla a stare meglio, a contenere il sintomo, ma non è risolutiva. Le consiglio un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla ad affrontare al meglio questa situazione e comprendere cosa ci sia sotto l'espressione del suo malessere.
Rimango in attesa di qualsiasi chiarimento,
Dott.ssa Silvia Lancia.
Buongiorno, certo è sempre bene combinare all'intervento farmacologico un percorso di psicoterapia. Le permette di comprendere le ragioni della sua ansia, gli elementi che la mantengono e rinforzano nel tempo e come fare per affrontarla e superarla. L'intervento cognitivo comportamentale è ritenuto tra i più efficaci rispetto al trattamento dei disturbi d'ansia, non esiti a cercare un professionista in zona con questa formazione. Cordiali Saluti, Federica Rossi
Salve,
assolutamente sì.
Un caro saluto,
MMM
Salve. Si una buona psicoterapia le darà indubbiamente" una marcia "in più. Si affidi tranquillamente al professionista che le sembra più adatto a lei. Un caro saluto
Buonasera,
credo che lei abbia fatto una riflessione pertinente. Con i farmaci infatti è possibile attenuare alcuni sintomi e con la psicoterapia può affrontare le cause del suo malessere e individuare le strategie per affrontare il suo problema. Un cordiale saluto
Caro utente la terapia farmacologica puoi aiutare inizialmente ma le consiglio vivamente di rivolgersi ad un terapeuta. Il farmaco le potrà anche levare il sintomo inizialmente ma la percezione rimarrà la stessa
un caro saluto
AM
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo importante esprimere le proprie questioni relative ai farmaci al medico prescrivente, sicuramente persona più competente. A mio avviso sarebbe inoltre essenziale intraprendere un percorso di supporto psicologico che possa identificare e riconoscere cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott. FDL
Salve,
Penso che sia una decisione che può prendere solamente lei.
Ovviamente la cura farmacologica è un aiuto per la situazione, ma sicuramente la terapia psicologica può essere una risorsa aggiuntiva
Salve, la farmacologia per la cura dell'ansia deve essere considerata come un supporto. Una terapia psicologica sicuramente potrebbe essere di grande aiuto per identificare e lavorare sulle cause che le provocano questa ansia.
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Buongiorno cara utente, la terapia farmacologica agisce sui sintomi ma non sulla causa che sta alla base del problema. Quindi le suggerisco dii affidarsi anche ad uno psicoterapeuta professionista. Un lavoro combinato che prevede sia l’uso guidato di farmaci che un percorso di psicoterapia la aiuterá a comprendere il suo dolore e come prendersene cura. In bocca al lupo! Cari saluti. Dott.ssa Tamara Muratore
Gentile utente, i disturbi d’ansia sono caratterizzati da risposte smodate a situazioni che non costituiscono una reale minaccia, il lavoro con lo psicologo ha l’obiettivo generale di aiutare le persone a gestire meglio le situazioni vissute con ansia favorendo le scelte di vita coerenti con il proprio benessere, attenuando l’ansia e superando i limiti dati dall’ansia e dai suoi sintomi.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Salve, mi dispiace che l'ansia sia elevata e difficile da gestire. Capisco che a volte diventa un'emozione che prende il "sopravvento" . Ma la bella notizia è che si può imparare a gestirla e controllarla. Un approccio validato scientificamente è il trattamento cognitivo comportamentale. È una metodologia pratica e con chiari obiettivi terapeutici. La persona diviene "esperta" nel padroneggiare diverse tecniche sia a livello dei pensieri sia a livello comportamentale. Il bello è che tale acquisizione potrà essere utilizzata al bisogno nei momenti di stress eventuali.
Sono sicura che con l'aiuto di un professionista starà meglio.
In bocca al lupo
Buona giornata
Buongiorno, immagino che già porsi questa domanda sia indicativo dl fatto che eliminare solo il sintomo non le basti più. Penso sia legittimo volerne capire l'origine e questo può avvenire soltanto affidandosi ad uno psicoterapeuta che la possa ascoltare e pianificare con lei un percorso di conoscenza interiore. Con l'augurio di trovare la strada che possa corrisponderle, rimango a disposizione per approfondimenti. Dottoressa Daniela Pedriale
Salve. Il solo uso dei farmaci può attenuare il sintomo, ma il rischio di recidiva nel tempo è molto alto. Questo rischio si abbassa dell'80% quando il farmaco accompagna una psicoterapia. La invito a seguire una psicoterapia proprio per evitare una dipendenza ("senza non riesco") dai farmaci che possono rischiare di essere usati "a bisogno".
resto a disposizione
Gentile utente, la terapia farmacologica aiuta ed agisce sui sintomi ma non elimina le cause che stanno alla base della problematica. . è necessario unire entrambe,
grazie molte
AV
Buonasera. L'affiancamento della terapia psicologica alla terapia farmacologica, che lei già segue, le darà certamente un aiuto ulteriore e completo. I farmaci da lei assunti la aiutano a "bloccare" il sintomo, l'ansia, ma non le risolvono del tutto il problema. Per far sì che lei possa finalmente condurre una vita serena il sostegno psicologico è un importante passo. Le auguro di trovare presto la soluzione più adatta al suo problema. Buona serata. AA
Salve, in merito all'uso combinato di terapia farmacologica e psicologica vi sono molteplici punti di vista, le espongo il mio. Per quanto mi riguarda, in linea generale, senza un valido affiancamento psicologico con serietà e costanza, i farmaci hanno non solo effetti limitati, ma col tempo perdono tenuta a causa dell'assuefazione che spesso colpisce chi fa uso di ansiolitici. In linea generale questa è la mia opinione, ma indubbiamente: senza conoscere nel dettaglio quale farmaco, con che posologia le viene somministrato e chi lei sia, è impossibile darle una risposta certa. Il tema che la sua domanda consente di affrontare è proprio la quantità di rischio che chi cerca aiuto psicologico è disposta ad assumersi per stare meglio.
Salve, le rispondo anche io alla domanda confermando che il farmaco serve solo per alleviare i sintomi e per permetterle di vivere al meglio la sua quotidianità. Quello che è importante sapere è che questi non lavorano sull'origine e sul motivo della loro esistenza. Di questo se ne occupa la terapia psicologica.
Buon pomeriggio, concordo anche io con i colleghi nell'affermare che la combinazione del trattamento farmacologico e di un percorso psicoterapeutico possa rivelarsi per lei utile ed efficace. La psicoterapia, infatti, può aiutarla ad individuare i significati profondi del malessere vissuto, sostenendolo nella ricerca di strategie efficaci con le quali contenere ed arginare momenti di difficoltà. Credo, inoltre, che chiedere anche il parere del medico che le ha prescritto i farmaci possa supportarla ed aiutarla in questa fase di riflessione e conoscenza.
Un caro saluto.
Dott.ssa Stella Tessicini
Salve, si, credo che Le possa essere utile fare almeno una consultazione psicologica. La ringrazio. Se vuole, se ritiene, sono disponibile anche online. Ignazio Gioia
Buongiorno! Un percorso psicologico è sempre consigliato in associazione al trattamento farmacologico per ansia e panico. Una miglior conoscenza di sé può aiutarla a gestire nel miglior modo gli attacchi di panico e, soprattutto, a prevenirne le ricadute una volta terminato il trattamento coi farmaci. Cordiali saluti!
Salve, le dico che una terapia farmacologica da sola non è sufficiente. Le consiglio di intraprendere un percorso di terapia cognitivo comportamentale per comprendere i fattori che mantengono e favoriscono gli attacchi di panico; è fondamentale che lei impari ad attribuire ai sui segnali corporei un significato diverso da quello catastrofico. Resto a disposizione.
Salve, ho sempre racchiuso questa visione farmaco-riabilitazione. Supponiamo che l'ansia sia un mostro. Il farmaco permette di vedere il mostro più piccolo ma quando smetteremo di prendere il farmaco, il mostro torneremo a vederlo delle sue reali dimensioni. La riabilitazione (psicologo) è ciò che permette di neutralizzare il mostro ovvero ciò che permette di renderlo più docile e conviviale.
Buongiorno, dato che la terapia farmacologica agisce sui sintomi ma non elimina le cause del problema, sarebbe opportuno associarla ad un percorso psicologico.
Buona giornata
Dott.ssa Daniela Tomarchio
Gentile utente, i farmaci possono aiutarla a stare meglio, magari nel breve termine, arginando i sintomi. Sarebbe auspicabile che lei intraprendesse un percorso psicologico/psicoterapeutico per lavorare più approfonditamente sulle difficoltà che riporta. Un caro saluto
Gentile Utente,
è fondamentale affiancare uno psicologo/ psicoterapeuta, per indagare su ciò che lei riferisce. In questo modo potrà scavare affondo e trovare la radice di questa sintomatologia, e pian piano provare a scalare i farmaci.
Buona fortuna!
Dott.ssa Chiara Librandi
Buonasera, La terapia farmacologica sebbene in alcuni casi è utile, spesso non è sufficiente. Il percorso psicoterapeutico ci aiuta, non solo a comprendere la causa del malessere, ma ci da anche gli strumenti necessari per gestire, in maniera più funzionale, le nostre emozioni.

Buongiorno, numerose ricerche sostengono che la sola cura farmacologica non sia efficace al fine di una guarigione a lungo termine. Le consiglio, dunque, di intraprendere un percorso psicologico.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Salve, confermo quanto detto precedentemente dai colleghi: assumere solamente la terapia farmacologica le consentirà sicuramente di stare meglio, eliminando i sintomi nel breve termine, ma attraverso un percorso psicologico riuscirebbe ad identificare le cause della sua ansia, riuscendo a gestire l'ansia nel lungo termine. Un caro saluto, Dott.ssa Martina Marcelletti
Assolutamente sì, affidarsi a un psicologo può essere un passo importante per affrontare l'ansia e gli attacchi di panico. Mentre i farmaci possono fornire un certo sollievo sintomatico, uno psicologo può aiutare a esplorare e affrontare le radici dell'ansia, fornendo strategie pratiche e supporto emotivo.

Uno psicologo può lavorare con lei per identificare i fattori scatenanti dei suoi attacchi di panico e ansia, aiutandola a sviluppare strumenti per gestirli in modo efficace. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è un approccio comune utilizzato per trattare l'ansia, che si concentra sulla modifica dei modelli di pensiero distorti e sull'adozione di comportamenti sani.

La terapia può aiutarla a comprendere meglio i suoi sintomi, a identificare le credenze o i pensieri negativi che li alimentano e a sostituirli con pensieri più realistici e funzionali. Inoltre, può aiutarla a sviluppare tecniche di rilassamento e strategie di gestione dello stress per ridurre l'ansia.

Affrontare l'ansia richiede tempo e impegno, ma lavorare con uno psicologo può fornire un supporto prezioso durante il percorso. Se non ha ancora un terapeuta, può cercare professionisti qualificati nella sua zona o consultare un medico di fiducia per ottenere delle raccomandazioni.

Ricordi che lo psicologo è un professionista specializzato nel trattamento dei disturbi mentali e sarà in grado di offrire un supporto mirato e adatto alle sue esigenze. Non esiti a chiedere aiuto, perché il percorso della guarigione può iniziare con la giusta guida e supporto.
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Salve. Con i dati da lei forniti è difficile poter dare una risposta certa. Sicuramente l’utilizzo di farmaci (immagino parli di psicofarmaci) va sempre accompagnato alla terapia. Il farmaco infatti va sempre a curare il sintomo, ma non la “cosa” che le ha provocato, cosa che invece fa la terapia. Altro “campanello dall’arme” è il dubbio che si pone. Se si pone questa domanda probabilmente dentro di lei qualcosa si sta muovendo verso un cambiamento. Per ulteriori delucidazioni rimango a disposizione, anche online. Cordiali saluti Federico Paparozzi
Buongiorno, i farmaci soltanto non risolvono il problema che è di natura psicogena.
La sinergia farmaci-psicoterapia le consente invece di individuare il conflitto interiore che si manifesta sottoforma di sintomo fisico.
Scelga un professionista nella sua città con cui iniziare un percorso psicologico ed imparare a gestire ansia e attacchi di panico. È il modo più efficace per ritrovare una vita serena.
Le auguro di stare meglio.
D.ssa Rita Messa
Buongiorno, mi permetto di condividere con lei la mia opinione: credo che, laddove necessario, sia da incentivare un intervento integrato e multidisciplinare che quindi includa anche altre figure, tra le quali il medico di famiglia, uno psichiatra (quando necessario) e altre professionalità, ad es. sessuologo, osteopata, ecc. Il farmaco quindi è, insieme con i colleghi, uno strumento valido, sin tanto che la condizione psico fisica lo richiede. Come per ciascun problema (mal di testa, dolori vari, ecc.), occorre però individuarne la fonte, la genesi, così da ipotizzare un benessere più a lungo termine se non definitivo; in altre parole il farmaco è limitante se usato da solo, perchè lavora sul sintomo e non sulla causa che lo ha prodotto. Si affidi quindi ad uno psicologo / psicologo psicoterapeuta, in presenza o online e compia questo viaggio di conoscenza di sè. Cordialmente, la saluto
Buongiorno,

Se stai sperimentando attacchi di panico e ansia e stai già assumendo farmaci per gestire questi sintomi, potrebbe essere molto utile consultare un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta. La terapia può essere un complemento efficace ai farmaci per la gestione dell'ansia e degli attacchi di panico.

Gli psicologi e gli psicoterapeuti possono offrirti strumenti e tecniche per aiutarti a gestire e ridurre i sintomi dell'ansia e degli attacchi di panico. Questi possono includere tecniche di rilassamento, strategie di gestione dello stress e tecniche cognitive-comportamentali per aiutarti a cambiare i modelli di pensiero che possono alimentare l'ansia e gli attacchi di panico.

Comunque, prima di iniziare qualsiasi nuovo trattamento, ti consiglierei di discuterne con il tuo medico o psichiatra. Loro potranno indirizzarti verso il percorso più adatto per te e assicurarsi che le nuove terapie siano compatibili con i farmaci che stai già assumendo.

Spero che questa risposta sia di aiuto. Ricorda, non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto per gestire l'ansia e gli attacchi di panico. È un passo importante verso il miglioramento della tua salute e del tuo benessere.

Cordiali saluti.
Buongiorno, il supporto psicologico è sempre consigliato perchè il farmaco ci aiuta con il sintomo ma la causa intrinseca va ricercata in modo da poter superare definitivamente il problema. Tra l'altro oggi abbiamo una varietà di approcci e possibili soluzioni che permettono trovare la strada giusta per ogni paziente. Quindi assolutamente efficace quello che sta facendo ma importante integrare il resto.
Dott.ssa Chantal D'Agostino
Si affidi ad uno psicologo poiché il solo farmaco non ha la medesima efficacia di una terapia, sono due elementi che devono coesistere per stare meglio.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Buongiorno, assolutamente sì, è fondamentale abbinare l'assunzione di farmaci ad un percorso psicoterapico.
Un supporto psicologico per questo tipo di difficoltà è sempre considerato utile.
Gentile utente, come da buona prassi le linee guida per un trattamento efficace prevedono l'integrazione combinata di farmaci e terapia.
L'utilizzo di terapia farmacologica può aiutarla ad alleviare il sintomo. Un percorso di sostegno psicologico sicuramente l'aiuterebbe a comprendere il malessere sottostante e l'origine di tale sintomo.
Rimango a disposizione
Cordialmente.
Dott.ssa Manuela Mignani
Buongiorno,
i farmaci rappresentano un valido aiuto nella riduzione della sintomatologia ansiosa, tuttavia non sono risolutivi in quando è importante prendere consapevolezza delle cause che la provocano e del significato che ci sta dietro per poter avere benefici a lungo termine. La cosa più indicata è quella di associare, nel suo caso, la psicoterapia alla cura farmacologica in atto, e iniziare così un percorso di consapevolezza di sé e delle sue emozioni.

Rimango a disposizione.

Un caro saluto
Salve, è sempre consigliato accompagnare alla cura farmacologica un percorso terapeutico, così da poter comprendere la funzione dei sintomi e poterli fronteggiare in modo adeguato qualora si presentito. Ricordo che quello che siamo ha sempre un come e un perchè obiettivo della terapia è comprenderlo per poter stare meglio. Saluti affettuosi.
Buongiorno, la terapia farmacologica insieme al percorso psicoterapeutico migliorano il processo di riduzione sintomatologica in concerto con l'accesso alle cause profonde che, insieme, portano a benefici sul piano della qualità della vita.
Buongiorno,
la psicoterapia nel caso dell'ansia è sempre funzionale, perché il farmaco toglie il sintomo ma la terapia tratta la causa.
Per qualsiasi altro approfondimento, sono a disposizione
Dott.ssa Lavinia Salvati

Buongiorno caro utente. La terapia farmacologica aiuta a tenere a bada la sintomatologia ma non risolve il problema di fondo. La cosa migliore da fare è quella di intraprendere un percorso con un professionista psicologo o psicoterapeuta che la possa aiutare a comprendere ed elaborare i suoi vissuti esperienziali ed emotivi, fornendo anche strategie e strumenti funzionali per lei. Questo tipo di percorso le permetterà di acquisire risorse per il futuro. Rimango a disposizione.
Dott.ssa Martina Mari.
Buonasera, si.
L'attacco di panico, oltre che con farmaci prescritti dallo psichiatra, se questo lo ritiene opportuno, vanno curati anche in una stanza di terapia, al fine di osservare le origini del proprio malessere ed imparare a gestirlo
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Gentile utente, in casi di ansia e attacchi di panico l'intervento elettivo è la psicoterapia. In base al case si può optare anche per una integrazione farmacologica. La terapia farmacologica senza supporto psicoterapeutico mette il sintomo in modalità silenziosa ma non lo risolve. Resto a disposizione per intraprendere un percorso online, dott.ssa Anastasia Giangrande
Buongiorno, i soli farmaci non sono risolutivi, hanno un buon effetto nell’immediato ma le consiglio di affiancare una psicoterapia per comprendere le cause del suo malessere, conoscere meglio se stessa e per avere degli strumenti da poter utilizzare nelle situazioni che le creano disagio. A tal proposito la terapia cognitivo-comportamentale è molto indicata poiché le permette di apprendere strategie utili per far fronte alle situazioni. Resto a disposizione anche online. Buona giornata
Gentile utente,
l'ansia, come avrà imparato, a volte immobilizza e ci fa pensare che non ci sono vie di uscita.
I farmaci sono un supporto importante per attenuare i sintomi ma per vedere le vie d'uscita è importante attivare un percorso psicoterapeutico.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice
Gentilissimi utente
Per avere maggiori risultati e’ opportuno affiancare ai farmaci anche un percorso psicologico
Resto a sua completa disposizione anche online
Cordiali saluti Dottoressa Solano Giusy
Gentile utente, per gli attacchi di panico, è fondamentale associare anche un supporto psicologico alla terapia farmacologica.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Buone Festività.
Un caro saluto
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente,
Unire alla cura farmacologia anche un percorso di supporto psicologico è certamente il modo più efficace per affrontare tali problematiche.
Cordiali saluti
Alberto Binda
Gentile utente, la cura farmacologica è fondamentale per poter tenere sotto controllo i suoi sintomi ma Le consiglio, per poter affrontare nel modo migliore le sue difficoltà, di chiedere un supporto psicologico. Cordiali Saluti N. Madonna
Buongiorno. Alla cura farmacologica è sempre importante affiancare un percorso psicologico. Il farmaco può attenuare i sintomi che però rimangono lì, un pò in disparte. E' fondamentale quindi capire anche l'origine di questo suo malessere per poter raggiungere uno stato di serenità duraturo. Saluti, dott.ssa Fabiana Galetta
Gentile utente, la terapia farmacologica è utile per contenere i sintomi ma non risolve la problematica. Le consiglio di contattare uno psicoterapeuta per imparare a gestire la sintomatologia ansiosa !
Resto a disposizione
Un saluto
Dott.ssa Alessandra Rosa
Buonasera, le consiglio vivamente di affidarsi ad uno psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Veda l'attacco di panico come la punta di un iceberg. E' la sola parte in vista di un malessere più profondo. Se procede con la terapia farmacologica è come tagliare questa punta: il malessere sottostante rimane, nonostante sia meno visibile. Penso sia più utile invece dare la possibilità di avvistare questo malessere, perché saranno questi momenti molto intensi che l'aiuteranno a comprendere meglio se stesso e a predisporsi ad un cambiamento verso uno stato di benessere più profondo.
Dott. Signoriello Ciro
Buongiorno gentile utente,
questa domanda è per lei molto importante ed immagino provenga da un buon consiglio o da una consapevolezza, vivendo intensi sintomi e sofferenza e provando a guarirla con farmaci. Sicuramente i farmaci agiscono sui sintomi e potranno ridurli, ma spesso la terapia è discussa con lo psichiatra associandola ad un sostegno di tipo psicologico e psicoterapeutico. Ciò le potrà permettere di apprendere abilità per la gestione dei sintomi e delle situazioni che li elicitano, tramite una conoscenza profonda di sè, garantendole benessere mentale e fisico.
Cordiali saluti
Salve caro utente, certamente la terapia farmacologica non é risolutiva. In questi casi è indicato anche un percorso psicologico per approfondire e risolvere il malessere sottostante che genera questi momenti tri intensa ansia.
Dr.ssa Damiano Maria
Salve, grazie per la condivisione. La psicoterapia nel caso dell'ansia è sempre funzionale, perché il farmaco toglie il sintomo ma la terapia tratta la causa. Gli incontri con uno psicologo è ciò che permette di neutralizzare le nostre difficoltà e renderle più docili e conviviali.
Buongiorno, le consiglio di sì. Cordialmente
Salve, la sua è una domanda che in moltissimi si pongono e la ringrazio per dare la possibilità a me e a tutti i miei colleghi di rispondere, in modo da poter essere utile a lei e a tante altre persone. Sicuramente, come hanno detto i colleghi, i farmaci possono aiutare a ridurre notevolmente lo stato di ansia. Pensi anche, però, che l'ansia ha quasi nella maggior parte dei casi, un motivo più profondo che non può essere risolto attraverso la farmacologia. Per questo motivo è importante affrontare questa problematica con uno psicologo/a-psicoterapeuta che possa fornire gli strumenti per comprendersi ma anche per "creare la sua cassetta degli attrezzi" qualora si ripresenti in futuro una condizione simile. Grazie per aver posto questa domanda.
Gentile utente, certamente la sola terapia farmacologica non è sufficiente per risolvere il problema. Gli attacchi di panico sono il sintomo di un disagio di cui è necessario indagare e valutare le cause. Un percorso terapeutico può rivelarsi un eccellente metodo per andare alla radice del problema, affrontarlo e superarlo, ritrovando la fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.
Gentile utente, la terapia farmacologica accordata con uno specialista associata ad un percorso di psicoterapia sarebbe consigliato. Cordiali saluti, Dott.ssa Marotta Raffaella

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