Sono una ragazza di 33 anni soffro di ansia da parecchio e anche di reflusso ma il sintomo ke mi fa

21 risposte
Sono una ragazza di 33 anni soffro di ansia da parecchio e anche di reflusso ma il sintomo ke mi fa stare male e la fame d aria e un peso alla gola non so se e ansia o reflusso
Salve, Mi spiace molto per il disagio e la situazione espressa. Al fine di escludere la diagnosi di reflusso, sarebbe opportuno riferire la domanda al suo medico di base. Tuttavia ritengo che, da ciò che scrive, sembra essere un quadro maggiormente ascrivibile alla ansia per cui ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dell'ansia, onde evitare che la situazione possa irrigidirsi.
Cordialmente, Dott. FDL

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Buonasera, è chiaro che va distinto un sintomo da reflusso da quello d'ansia, il primo va trattato con il medico e il secondo con un professionista della psiche, psicologo o psicoterapeuta da valutare. Può esserci anche una correlazione psicosomatica, vanno comunque fatte delle indagini più precise per poter affrontare e risolvere la situazione, cerchi un professionista nella sua zona per affrontare il problema, sicuro non è buono trascurare i sintomi
Buon lavoro, Massimiliano
Buon pomeriggio, mi è capitato di supportare un paziente con la stessa problematica e il reflusso avveniva perché c'era una forte situazione che creava ansia. Le consiglio di fare una visita da un medico ma di intraprendere un percorso di psicoterapia, sono certa potrà solo portarle giovamento. buon lavoro
Buongiorno,
mi dispiace molto per il suo disagio. Questi sintomi che lei descrive sono davvero molto fastidiosi. Penso che sia di fondamentale importanza che lei parli al suo medico del reflusso e che con lui possa trovare delle soluzioni che possano aiutarla o darle sollievo. Successivamente consiglio una psicoterapia per poter trattare il suo problema di ansia che sicuramente influisce anche sul suo corpo causandole i fastidi di reflusso, di fame d'aria e peso alla gola. Sicuramente i sintomi che descrive non sono da sottovalutare e penso sia davvero importante che lei possa occuparsene rivolgendosi a degli specialisti. Resto a disposizione per un consulto dal vivo (a Roma) o online.
Buona giornata. Dottoressa Margherita Coccoli
Gentile utente, penso sia meglio fare una visita dal medico di base per curare i reflusso. Riguardo l'ansia che prova da un po' di tempo le consiglio a recarsi presso un professionista della salute mentale. Non escludo il fatto che l'ansia possa influenzare lo stato del reflusso, quindi si potrebbe trattare di una conseguenza psicosomatica, nel senso che quando si sente particolarmente ansiosa le viene attivato il reflusso.
Cordialmente,
Dott. Emiliano Tavanxhiu
Buonasera, reflusso ecansia posso essere correlati. Ho sostenuto un paziente con la stessa problematica con dichiarato reflusso dopo indagini mediche che si acuiva moltissimo in 2 particolari situazioni che gli creavano una forte ansi. In questo caso specifico, una volta compresa la causa,l origine e il modo in cui il paziente costruiva i sintomi, abbiamo assistito ad un abbassamento dell ansia unita ad un ridimensionamento notevole del reflusso.
Resto a sua disposizione per un ulteriore confronto. Un cordiale saluto
Dott.ssa Francesca Caputo
Buonasera! I sintomi accennati sono spesso associati ad un disturbo d'ansia. In primo luogo le consiglio di contattare il suo medico per eventuali accertamenti per il reflusso. Nel caso in cui non venga riscontrato alcun problema medico, il sintomo potrebbe essere legato a delle problematiche ansiose. In parte quanto descritto potrebbe essere legato anche ad un attacco di panico, se ciò avviene in determinate circostanze, che vanno analizzate per poterle affrontare nel migliore dei modi. Rimango a disposizione per un eventuale confronto, Dott.ssa Tanja Valentic
Salve, le due cose potrebbero essere collegare tra loro.
Comunque, rivolga questa domanda al suo medico di fiducia.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buona sera
Molte volte le due problematiche che lei annota vengono ascritte all'ansia , ma per permetterle di avere un quadro chiaro le consiglio di rivolgersi al suo medico di base che la consiglierà sul percorso da intraprendere.
Cordialmente dott.ssa Felicetta Lombardi
Buonasera cara Utente. E' provato ormai da tempo che la sindrome da reflusso gastroesofageo sia esclusivamente di natura psicosomatica tanto che lo stomaco viene definito "secondo cervello" per via delle innumerevoli terminazioni nervose presenti. Tuttavia, va sempre e comunque esclusa una causa medica (es. Ernia Iatale o altro) quindi dovrebbe innanzitutto poter verificare, la presenza o meno di tale condizione con il suo medico di base. Sicuramente saprà che l'alimentazione è davvero molto importante in questi ma potrebbe iniziarsi a chiedere se ci sia qualcosa che le fa così tanta rabbia e che non riesce ad esprimere?
Buonasera, sono dispiaciuta per questa ansia e queste problematiche che vive.
Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base per quanto riguarda il reflusso, per una terapia contenitiva o preventiva.
Le consiglio inoltre di rivolgersi ad uno psicologo: tutti i sintomi che lei descrive infatti possono essere legati all'ansia. Parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarla a riconoscerli, comprenderli, gestirli e magari scoprirne le cause, con l'obiettivo di stare meglio e ritrovare un poco di serenità.
Se vuole, per qualsiasi cosa, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Buona sera, quello che lei descrive sembra sia dovuto all' ansia, tuttavia il reflusso potrebbe essere una conseguenza o coesistere. Servirebbe valutare bene il problema. Le propongo di prenotare una visita, anche online, per accertare la diagnosi e poter intervenire.
Rimango a disposizione.
Buona serata
Dott.ssa Chiara Pavia
Gentilissima, è necessario procedere in modo graduale. Come primo passo le consiglio di rivolgersi al suo medico di base o a uno specialista gastroenterologo in modo da indagare il reflusso anche attraverso diagnosi cliniche strumentali. Solo alla luce di un'accurata analisi delle sue condizioni fisiche, uno psicologo o uno psicoterapeuta potrà valutare il suo stato psichico e proporle il percorso più adeguato alle sue necessità. Cordialmente. V.M.
buonasera, ansia e reflusso possono essere collegate, la fame d'aria generalmente è un sintomo di ansia. sicurante potrebbe essere buono fare una valutazione psicologica per capire quanto l'ansia sia problematica in questo momento. contemporaneamente può approfondire con il suo medico di base i sintomi legati al reflusso.
buona serata.
Gentile Signora sulla base degli elementi che indica nella sua breve nota sembra opportuna una valutazione approfondita con uno psicoterapeuta per analizzare gli elementi che ha accennato e valutare le ulteriore o eventuali attività da concordare. Un cordiale saluto
Gentile utente, ansia e reflusso sono spesso correlati, in quanto tra le cause del reflusso possono esserci anche componenti ansiose. Per quanto riguarda la sintomatologia prettamente fisica deve consultarsi con il suo medico di base o un medico specialista. Nel frattempo, però, le consiglio di effettuare un consulto psicologico per valutare l'inizio di un percorso psicoterapeutico in modo da affrontare la sua ansia. Saluti
Buongiorno, potrebbe essere inizialmente utile un consulto del suo medico di fiducia per escludere eventuali cause organiche legate al reflusso. tuttavia vista che riporta la presenza di problematiche legate all'ansia da parecchio tempo potrebbe essere utile anche una consultazione psicologica per poter affrontare questo tema.
Il nostro corpo è un sistema che tende all'equilibrio e quando questo si perde per un periodo prolungato, si possono assistere a correlati fisici del disagio psicologico avvertito.
Combinare l'approccio del suo medico curante e di uno psicologo le permetterà di attaccare i sintomi da entrambi i lati.
dott. De Rosa Saccone
Buongiorno, vedo che elenca alcune sensazioni fisiche che solitamente si presentano correlati a uno stato ansioso. Ciò che sembra necessario fare è approfondire i pensieri e i vissuti di questi momenti, così da comprendere cosa questi sintomi significano per lei e cosa hanno a che vedere con la sua storia.
Gentila Utente,
a mio parere nel suo caso sarebbe auspicabile un approfondimento sia sul piano medico che sul piano emotivo La fastidiosa sintomatologia che riferisce può infatti soddisfare i criteri di diverse condizioni organiche, ma allo stesso tempo potrebbe risultare imputabile anche a cause psicologiche (il sistema gastrointestinale è straordinariamente sensibile al nostro stato emozionale). Ne parli con il suo medico di famiglia (il quale potrebbe prescriverle alcuni esami di approfondimento) e prenda in considerazione anche l'ipotesi di rivolgersi ad uno psicologo, per valutare meglio le origini e i fattori di mantenimento del suo malessere e anche e soprattutto per individuare strategie efficaci per la gestione del dolore. Convivere con dolori fisici cronici infatti è faticoso e spesso comporta l’insorgere di tristezza importante e/o di sintomi di tipo ansioso. Questi però possono andare ad incidere in modo significativo sul malessere fisico: in primo luogo perché l’ansia può causare/accrescere la sintomatologia da lei descritta. In secondo luogo perché l’ansia aumenta l’intensità delle sensazioni dolorose, rendendole ancor più difficili da tollerare.
Proprio per spezzare questo doloroso ciclo, in caso di malesseri fisici è molto importante prendersi cura anche del benessere emotivo della persona.
Resto a disposizione per qualunque necessità.
Un caro saluto e in bocca al lupo per tutto.
Gentile utente di mio Dottore,
potrebbe essere utile chiedere uno spazio per confrontarsi con un Terapeuta in modo da esplorare e lavorare sul senso e il significato che assume in questo particolare momento della sua vita il sintomo di cui ci ha parlato.
Che cosa sta provando a comunicarle?
Come lei riferisce, e’ da molto tempo che convive con uno stato generalizzato di ansia.
Ora mi sembra di capire, il sintomo le sta chiedendo a gran voce di essere ascoltato.
Provare “a mandarlo giù”, come sta già provando a fare, probabilmente non è la strategia giusta perché il rischio è di strozzarsi, di restare senza aria.
Mi permetta la metafora.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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