Sindrome del dolore pelvico cronico

2 risposte
Gentile Dottore,
sono a chiederle un consiglio sul mio iter diagnostico. Da due anni mi è stata diagnosticata una sindrome del dolore pelvico cronico. La causa mi è sempre stata detta essere un ipertono anale di cui soffro e che anche io mi rendo conto e cerco di applicare tutti gli accorgimenti per rilassare la zona. Ho effettuato manipolazioni sono in cura con laroxyl e integratori vitaminici specifici. Dopo un anno di benessere purtroppo ho iniziato ad avere un peggioramento da 6 mesi a questa parte. Il tutto è iniziato con un forte dolore al coccige che aumenta al momento di sedermi ed è acutissimo quando mi alZo dalla sedia.Ho anche indolenzimento ai glutei come se avessi dei chiodi confiscati e alla parte bassa della schiena soprattutto il periodo ovulatorio e del ciclo. Ogni tanto ho anche fastidi al lato sinistro delle grandi labbra soprattutto da seduta. I sintomi migliorano sdraiata anche se il coccige fa male anche quando premo e cambio posizione la notte. Ho effettuato una Risonanza da cui è emersa una piccola protusione l5 ed s1 e una lieve sacroeleite destra. Il reumatologo sospetta una spondilite. A questo punto sono confusa, può essere correlato il tutto a questo fastidi pelvici ? Chi mi parla di vulvodinia, chi pudendo, chi problema reumatologico. Sono molto confusa vorrei seguire la giusta strada per poter migliore. Ormai ho difficoltà a lavorare seduta 8 ore al giorno e temo che il tutto possa essere collegato a una naturopatia del pudendo.
Buongiorno Signora,
è veramente difficile poter dare un consiglio o un parere. I sintomi lamentati potrebbero dipendere da tante cause. Comprendo che lei è stata già visitata da molti medici e fatto diversi accertamenti ma non è possibile fare una diagnosi in base solo a quello che lei riferisce e scrive. Innanzitutto andrebbe valutato lo stato obiettivo generale, del perineo e del pavimento pelvico, ma prima ancora raccogliere tutta la sua storia clinica. Solo alla fine le indagini eseguite possono essere utili per una diagnosi corretta.

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Gentile sig.ra,
la neuropatia del pudendo è una delle possibilità, essendo questa una condizione patologica però spesso legata a diversi fattori concatenati o meno, e conosciuti o misconosciuti, ritengo che il primo passo sia quello di farsi visitare per intraprendere un iter diagnostico che possa portarla il più vicino possibile ad una diagnosi di certezza. Da questo punto sarà poi necessario intraprendere i vari steps terapeutici, al fine di individuare quello che fa per lei. E' una patologia multiforme, ed ogni malato è diverso dall'altro.
Non perda la speranza,
Cordialmente
Resto a sua disposizione per ulteriori ragguagli

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