Salve , spero di essere nel posto giusto.Sono preoccupata per mio figlio 27enne.Lui ha sempre avuto

21 risposte
Salve , spero di essere nel posto giusto.Sono preoccupata per mio figlio 27enne.Lui ha sempre avuto una soglia di dolore molto bassa,e ci sembrava essere un po' ipocondriaco ma niente di insuperabile.Purtroppo la pandemia il covid hanno esasperato il tutto, aumentano la sua ipocondria.Lui è a tutti gli effetti super spaventato dalla paura di contagiarsi.Stiamo vivendo da marzo scorso in maniera assurda,restrizioni massime igiene in casa ai massimi livelli, accetta solo che il papà vada a lavoro per il resto sono continui litigi se io o l altro mio figlio usciamo di casa.Ho provato a parlare ad uno psicologo ,ma mi ha detto che dovrebbe parlare con lui; ma lui non vuole recarsi in nessun luogo per paura del contagio.Sono molto allarmata e vorrei trovare un modo per aiutarlo,ma non so come.In casa indossa la mascherina, mangia in una stanza separata da noi,sterilizza con alcool denaturato tutto i che tocca ,consumando da 5 ai 6 litri alla settimana.A volte se sfiora un nostro oggetto si spruzza l alcool sugli indumenti.Lo spruzza anche sul suo materasso e sul suo cuscino.Sterilizza
tramite bollitura, le sue stoviglie,passa nel microonde tutto cio che deve mangiare per paura che io li possa aver contaminati durante la preparazione. Potrebve sembrare assurdo quello che vi scrivo ma vi giuro che è pura verità.Vi prego ditemi cosa posso fare.
Gentilissima, grazie per aver condiviso questa sua situazione. Un professionista in questo momento potrebbe essere d'aiuto per dare significato a ciò che sta accadendo nel " qui ed ora" ed inserirlo in una narrazione più ampia, che coinvolge anche gli aspetti emotivi. Un'alternativa, vista la difficoltà a recarsi in presenza da un professionista, potrebbe essere contattare un professionista tramite la modalità online: molti di noi in questo momento offrono questa opportunità. In questo modo potrebbe venire meno la "paura del contagio" potendosi comodamente collegare da remoto. Spero che questa possibile modalità vi possa essere di aiuto. Cordialmente dott.ssa Chiara Piazzolla

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Salve signora, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere difficile per tutti voi gestire tale problematica e soprattutto mi rendo conto di quanto tutto ciò possa essere invalidante e fonte di sofferenza per suo figlio. Sarebbe opportuno, a mio avviso, indagare cosa si nasconde dietro all'idea di poter prendere qualche malattia: senso di colpa? Paura di essere responsabile di qualcosa? Paura della contaminazione? Ritengo pertanto che sia fondamentale per suo figlio intraprendere un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini ed i fattori di mantenimento di questi sintomi onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
cordialmente, dott FDL
Salve, mi dispiace per la situazione che al momento sta vivendo.
Comunque, ha mai pensato ad un consulto psicologico tramite videochiamata?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile signora, mi dispiace davvero tanto per la situazione che descrive. Potrebbe invitare suo figlio a fare una consulenza online. Sarebbe importante per lui inserire questi suoi comportamenti in un contesto più ampio, che apra la possibilità di creare nuovi significati per questi comportamenti, attraverso l'analisi dei vissuti e delle emozioni che li accompagnano.
Provi a convincerlo. Se non dovesse riuscire, provi a chiedere lei stessa una consulenza, in modo da fornire maggiori informazioni e provare a prendersi cura quantomeno della sua preoccupazione e immagino del dolore ad essa associato, trattandosi del disagio di suo figlio.
Mi rendo disponibile per un colloquio online qualora decidesse di farlo o qualora suo figlio sentisse la necessità.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Buonasera signora,
Dalle sue parole emerge l’enorme fatica di questi mesi, per vostro figlio e per voi famigliari. Dev’essere molto faticoso per suo figlio vivere con quest’ansia e con queste preoccupazioni e per voi famigliari gestire la situazione. Come hanno già scritto i colleghi in precedenza, potrebbe provare a proporre a suo figlio di effettuare i colloqui di psicoterapia online, facendo leva sull’utilità di questo tipo di supporto per individuare i pensieri scatenanti i comportamenti di eccessiva pulizia e lavorare poi su di essi, riconoscendone il significato e modificandoli. Cordiali saluti, Dott.ssa Liguori Sara Nargis
Cara signora, non mi sembra affatto assurdo! E capisco la sua preoccupazione. Siamo di fronte ad un Disturbo Ossessivo Compulsivo ben strutturato, che va assolutamente affrontato con una Psicoterapeuta Cognitivo-comportamentale. Il ragazzo è giovane, possiamo e dobbiamo lavorare su questo DOC da contaminazione che gli sta rovinando l'esistenza.
Se ha timore di uscire di casa o di recarsi presso uno studio, per il contagio, esiste la possibilità delle sedute Skype, tanto utili e frequenti di questi periodi.
Per qualsiasi informazione mi chiami pure, trova online il mio cellulare.
In bocca al lupo di cuore.
Gentile utente dalle sue parole emerge la grande fatica che come famiglia state vivendo in questo periodo. Penso sia importante per suo figlio intraprendere un percorso psicoterapeutico che gli permetta di comprendere la causa scatenante dei suoi pensieri di estrema pulizia e lavorare su di essi, riducendo il disagio. Se in un primo momento teme di uscire di casa può iniziare la terapia online, ugualmente efficace.
In bocca al lupo per tutto!
Dott.ssa Paola Trombini
Buonasera signora, in questi casi come per tutte le tipologie di disagio psicologico è difficile dare una risposta univoca che possa andare bene per tutti, per questo è sempre consigliabile rivolgersi personalmente ad un professionista per identificare quelli che possono essere i fattori individuali o le esperienze che possono aver contribuito o incrementato un'eventuale sintomatologia. In particolare la situazione attuale e lo scarso controllo che ognuno di noi ha su di essa può spingere a volte ad attivare meccanismi eccessivi di controllo su ciò a cui si può avere facilmente accesso, quindi concretamente sulle azioni quotidiane. Tale riflessione però, così come le altre, può avere diverse sfumature che possono variare per ogni singolo soggetto. Così come consigliato da altri colleghi il grande timore del contagio da parte di suo figlio va affrontato gradualmente, pertanto si può iniziare con una consulenza online in modo da non destabilizzarlo e avviarlo con cautela alla presa di consapevolezza delle proprie difficoltà.
Rimango a disposizione
Dott.ssa Sonia Ghirardelli
Salve, posso immaginare la difficoltà nel dover affrontare quotidianamente questo tipo di problematiche. La cosa migliore sarebbe riuscire a mettere in contatto suo figlio con uno specialista, così che possa ricevere un adeguato aiuto. In questo periodo una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare le videochiamate per avere un consulto ed eventualmente passare alle sedute in presenza, qualora la situazione sanitaria dovesse migliorare. Inoltre, potrebbe pensare lei stessa di consultare uno psicologo per avere un sostegno nell'affrontare la situazione che ha descritto, in modo tale da trovare un po' di sollievo in un periodo così complicato. La saluto, dott.ssa Pretoriani
Gentile Signora, se suo figlio non vuole ammettere il suo disagio e pertanto non intende conoscerne le cause, le possibilità connesse ad un intervento di tipo psicoterapeutico sono molto ridotte. In questi casi si può tentare di far notare alla persona il suo comportamento e quanto questo sia oneroso e quanto limiti le sue possibilità. Ovviamente nel rispetto della persona e senza suscitare una risposta negativa o aggressiva o di rifiuto. Non è semplice ma se con gentilezza, cortesia, affetto e accoglienza si inizia pian piano a far notare come la paura di questo virus sta cambiando, limitando le possibilità diversamente da quanto avviene alle altre persone forse si può aprire la strada ad un consulto psicologico che, in questo caso, inizialmente può avvenire anche per via informatica. Non si scoraggi non è semplice ma molto probabilmente il peso di questi comportamenti porterà suo figlio a sentire la presenza di questo disagio e valutare la possibilità di lavorarci con uno psicoterapeuta. Ovviamente tutto questo si basa sulle indicazioni che lei descrive nella sua nota. Diversamente in situazioni di gravi disturbi mentali sono utili altri tipi di intervento che sulla base delle sue indicazioni non sembrano opportuni. Un cordiale saluto
Gentile signora, provi a parlare a suo figlio dell'eventualità di effettuare una terapia online: sarebbe sicuramente utile e necessario per lui farsi aiutare dato che sta vivendo un momento molto difficile, in condizioni estreme. Molti di noi offrono questo servizio, può trovare quello che ritiene più consono navigando sul sito. Qualora lui non volesse saperne, potrebbe contattare lei un terapeuta per sè stessa, per essere supportata nel rirovare le risorse adeguat in questa situazione di sofferenza. Un caro saluto
Buongiorno, capisco la grande preoccupazione per la situazione di suo figlio. Sarebbe molto utile cercare di proporgli un consulto con uno psichiatra o uno psicoterapeuta per cercare di capire meglio cosa sta succedendo, sottolineando come si tratti anche di un vostro disagio che merita di essere considerato e come un consulto con uno specialista possa essere anche per lui un'occasione di capire che cosa gli crea ansia e disagio
Buongiorno,
capisco il suo allarme. Vedere un nostro caro soffrire e non poter fare molto per aiutarlo è davvero dura. Le consiglierei di parlare con suo figlio per capire se davvero lui considera questa cosa un problema; se dovesse sentirsi spaventato all'idea di uscire può valutare un consulto via skype!

Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli
Gentilissima, mi dispiace per la situazione descritta e capisco il suo disagio. La pandemia ha costituto per molti un fattore di stress di tale portata da scatenare diversi tipi di sintomatologia psichica. Trattandosi di argomento sanitario, le fobie da contaminazione, quindi la paura di contagiarsi o sporcarsi, non stupiscono. Lo psicologo che lei ha già contattato ha ragione, è necessario lavorare direttamente con suo figlio. Per motivarlo, potrebbe proporgli una consulenza psicologica online, che non lo costringa quindi ad esporsi a ciò che teme. Rimango a disposizione. Un cordiale saluto.
Buona sera,
se suo figlio non vuole recarsi da un professionista per la paura del Covid, avete per caso già tentato un contatto online? in Videochiamata ad esempio. Ci sono dati attuali che per l'emergenza può essere utile e anche le psicoterapie online, anche se diverse da quelle di persona, possono comunque avere risultati . Cordiali saluti, Dott.ssa Bianchi
Gentile signora, la sua preoccupazione è legittima poiché suo figlio è chiaramente in difficoltà.
La deontologia professionale ci impedisce di stilare in questa sede una diagnosi, ancor meno possibile per interposta persona. Tuttavia dalle sue parole è piuttosto chiaro il corredo sintomatologico.
Ritengo fondamentale è necessario il consulto (in questo caso utilissimo quello on line) con uno psicologo psicoterapeuta o uno psichiatra, faccia leggere a suo figlio la sua richiesta in questo sito e le nostre risposte...
Auguri
Dottoressa MG Fanciulli
Gentile signora, grazie per averci condiviso quanto sta succedendo a suo figlio. Concordo con il collega che le ha detto di aver bisogno di parlare direttamente con suo figlio. È comprensibile che a casa siate tutti esausti di questa situazione, immagino quanto sia sempre difficile per voi far fronte alle sue paure. Avete capito che suo figlio ha bisogno di un aiuto in questo momento, ma al rifiuto di recarsi dallo psicologo non sapete come affrontare questa situazione. Grazie alla tecnologia, fortunatamente è possibile trovare un punto di incontro tra la necessità di intraprendere un percorso e la difficoltà di esporsi a paure che ancora non è pronto ad affrontare. Consiglio di intraprendere un percorso terapeutico inizialmente online, magari definendo tra gli obiettivi, anche quello di riuscire a passare ad una modalità dal vivo. Per maggiori informazioni non esiti a contattarmi. I miei migliori auguri.
Gentile utente di mio dottore,
dalle sue parole mi sembra di capire che si tratti di una situazione piuttosto complicata, che lascia poco spazio ai vissuti emotivi.
Potrebbe essere necessario un primo contenimento, secondo un approccio integrato di modo che si possa lavorare anche sui vissuti che accompagnano i comportamenti e gli agiti di suo figlio.
Ovviamente sono aspetti che vanno discussi anche con suo figlio, qualora sentisse il bisogno di uno spazio di riflessione.
Mi chiedo quanto suo figlio percepisca disfunzionali certi comportamenti. Poco viene detto su questi aspetti.
La relazione terapeutica può essere definita anche online e al momento rappresenterebbe una possibilità, “comoda”entro cui aprirsi al dialogo con un professionista.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buonasera, mi dispiace per questa situazione di dolore e preoccupazione che sta vivendo, non deve essere per nulla facile.
Potrebbe essere utile, per suo figlio, trovare un compromesso: consulenze online con un terapeuta, almeno per un primo periodo. Poi, una volta che si è stabilita la relazione, magari suo figlio riuscirà a recarsi anche a studio.
Ritengo che anche lei potrebbe avere bisogno, in questo momento, di un sostegno psicologico: la situazione che sta vivendo è faticosa e complessa, quindi provi a riflettere se anche lei magari potrebbe trarre giovamento da un incontro con uno psicologo. Spesso non solo una persona che ha un disagio ha bisogno di aiuto e supporto, ma anche e soprattutto i suoi familiari e le persone vicine. Se vuole, sono disponibile.
Le auguro una buona serata,
un caro saluto
Dott.ssa Alice Carbone
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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