Salve, sono una studentessa universitaria ed ho 24 anni. Da circa 8 mesi soffro di attacchi di panic

21 risposte
Salve, sono una studentessa universitaria ed ho 24 anni. Da circa 8 mesi soffro di attacchi di panico e di ansia. Sono entrata nel secondo anno di fuori corso dopo una carriera che tutti definivano brillante. Mi sembra di non riuscire più a vivere nel presente. Soffro di insonnia e quelle poche volte in cui prendo sonno questo è molto disturbato. Da quando mi sveglio sento un peso soffocante sul petto e un nodo in gola, non mi sento lucida e ho la sensazione di vedere dall'esterno la mia vita scorrermi davanti. Ero spensierata e intraprendente, ora non mi riconosco più. Ho paura di tutto per fino di uscire a fare una passeggiata. Ho tagliato i ponti con la maggior parte dei miei amici. Finalmente poi qualche mese fa mi sono ricolta ad una psicologa, ma in piena emergenza sanitaria siamo riuscite a vederci solo un paio di volte e per lo più mi segue tramite telefono. I miei genitori non sanno di questa situazione. Da qualche giorno ho iniziato una terapia farmacologica con En gocce, ma sto comunque male, ho crisi di pianto e frequenti cambi di umore e non so cosa fare. Vorrei solo riappropriarmi della mia vita.
Buongiorno, comprendo e sento perfettamente la sofferenza con cui convive, gli attacchi di panico ed in conseguenti sintomi sono debilitanti, incontrollabili e spaventano. Consiglio di ricontattare la psicologa con cui aveva preso contatti perché è importante accompagnare la terapia farmacologica ad un percorso di sostegno psicologico che la aiuti nella comprensione del vissuto emotivo e dei pensieri. Rimango comunque a disposizione.

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Gentilissima,
sicuramente il periodo di emergenza sanitaria che abbiamo vissuto non ha facilitato la sua situazione. Ora è possibile riprendere le sedute anche in presenza. Le suggerisco di riprendere i contatti con chi la seguiva. La terapia farmacologica da sola non è risolutiva. Un percorso di psicoterapia è necessario per inquadrare la situazione che sta vivendo, offrirle strumenti per affrontarla, trovare risorse dentro di sé e modalità più funzionali di affrontare la vita in genere. Potrebbe esserle utile una terapia ad indirizzo EMDR. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Buonasera, si comprende tutta la sofferenza che sta sperimentando ma dia fiducia alla relazione terapeutica intrapresa. Un pochino di tempo ci vuole per iniziare a vedere i primi cambiamenti. Non si scoraggi, ha fatto una buona scelta Nel chiedere aiuto. Quello che era può essere riconquistato, anche quando costa fatica e dolore. Un caro augurio Dottsa Elisa Galantini
Cara Ragazza,
stai attraversando un momento di grande difficoltà. Hai avuto la forza di chiedere aiuto nonostante forse sentissi incombente il disaccordo dei tuoi genitori, ma l'emergenza Covid ha impoverito l'esperienza con la tua psicologa e il solo rapporto telefonico non basta più. Innanzitutto ti incoraggio a parlarne serenamente con lei, e chiederle la possibilità di riprendere gli incontri dal vivo; l'attenzione deve essere ancora alta per tutti, ma più o meno ciascuno ha ripreso l'attività nel proprio studio. Riprendendo il lavoro terapeutico vedrai dei risultati, che con gradualità ti porteranno a riappropriarti di tutte quelle aree che l'ansia e le bolle di malessere ti stanno rendendo cosi' faticose. Non demordere, è la strada giusta! Un caro augurio di buona fortuna
Cara ragazza, comprendo la sua sofferenza. Le consiglio di parlare con la psicoterapeuta con cui aveva cominciato un percorso per tornare a vederla settimanalmente, è fondamentale che ci sia anche una certa continuità per una buona riuscita del percorso. Se non si sente a suo agio con la collega, può pensare di cambiare figura di riferimento ma è necessario iniziare un percorso seriamente, ciò la porterà a stare meglio, deve avere fiducia e pazienza.
Rimango a disposizione se le occorre.
Dott.ssa Federica Leonardi
Lei sta già facendo ciò che deve fare.
Si dia un po' di tempo necessario e vedrà che, continuando il percorso che ha intrapreso, troverà miglioramenti. La ragazza spensierata e intraprendente è ancora lì con lei, non ne dubiti. Però c'è un'altra parte che ha bisogno di essere sostenuta ed ascoltata. Dia fiducia alla sua psicoterapeuta e lasci che lei possa chiarirle i suoi dubbi ed altri timori.
Le auguro il bene di cui ha bisogno.
Gentile utente,
Posso immaginare quanto stia soffrendo per la situazione in cui si trova.
Mi sembra anche che stia attivamente cercando un modo per stare meglio, e questo è un ottimo primo passo. Considerando che ha già preso contatti con una psicologa qualche tempo fa, presumo che la collega si sia fatta un’idea della sua situazione. Di conseguenza, il primo consiglio che mi sento di darle è di ricontattarla per discutere insieme a lei il da farsi. Può anche chiederle di potervi vedere di persona, se i colloqui a distanza non le sono di giovamento, magari esplorando insieme a lei quali sono i motivi di tale mancanza di giovamento.
I migliori auguri
Dott Carrera
La sofferenza che scaturisce dalle sue parole è evidente. Molto positivo che stia cercando comunque e costantemente aiuto.
I sintomi da attacco di panico sono spesso molto debilitanti e portano la persona ad allontanarsi da quella che prima era considerata la sua normale vita.
Le consiglio di ricontattare la sua psicologa per riprendere il percorso iniziato o di rivolgersi a uno di noi.
Rimango assolutamente disponibile ad un confronto
Marco
Gentile studentessa, i sintomi di ansia che descrive sono un indice di un disagio che può essere indagato all'interno di una serie di colloqui di approfondimento. Dalla sua lettera emerge che si sente sotto pressione, il suo rendimento non è quello di un tempo e per non deludere le aspettative altrui evita gli amici ed evita di comunicare il suo disagio ai genitori. L'esigenza di recuperare il benessere perduto l'ha indotta a richiedere un farmaco che sicuramente è efficace per tamponare la fase più acuta della sua angoscia. Lo psicologo le può garantire un valido sostegno ma con uno psicoterapeuta può fare un percorso più approfondito per comprendere cosa c'è all'origine dei suoi disturbi e come lavorare per ripristinare il suo benessere e la sua serenità.
Gentile ragazza, la sofferenza che descrive sembra essere molto acuta e profonda. Il desiderio di riappropriarsi della sua vita, di sperimentarsi ancora come vitale e pienamente in se stessa, è assolutamente comprensibile e rappresenta una spinta importante verso un maggiore benessere psicologico. I suoi movimenti di ricerca di aiuto, attraverso il contatto con un medico (per prescrizione farmacologica) e una psicologa, costituiscono elementi molto positivi, che è importante riconoscere. Si tratta sicuramente della strada giusta per il cambiamento. Considerando l'allentamento delle misure sanitarie per il contenimento del Covid, le suggerirei di valutare con la sua psicologa di iniziare una terapia vis a vis e non più solo telefonica. I miei migliori auguri, Dott.ssa Salustri
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Salve,
dal momento che ha già iniziato con una collega le consiglio di parlarne con lei e di riprendere le sedute in studio.
Saluti.
Gentile utente, la terapia farmacologica sta facendo il suo lavoro, ma per lei è importante riprendere i colloqui con la sua psicologa. Nei casi più “urgenti” i colloqui in persona sono possibili purché realizzati con gli accorgimenti dovuti. Una valida alternativa può essere la teleconferenza ONLINE. Si senta libera di parlare alla sua psicologa raccontandole delle attuali fatiche e del suo bisogno di sostegno che oggi sta cercando in queste pagine. Un cordiale saluto.
Buongiorno, è indispensabile andare a fondo dei motivi scatenanti l'ansia che sfocia in attacco di panico. A volte bastano pochi colloqui psicoterapeutici per ridimensionare la visione catastrofica dei problemi. Andare fuori corso dopo una carriera scolastica brillante non è un dramma, ma occorre capire perchè lei lo vive come tale. Un caro saluto, resto a disposizione. Dr,ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente,

per il trattamento della sua problematica sarebbe richiesto un percorso di psicoterapia. Qualora i sintomi attualmente risultassero invalidanti e non consentissero il regolare svolgimento delle attività giornaliere potrebbe prendere in considerazione per il momento anche un consulto con uno psichiatra per eventuale somministrazione farmacologica.
Sia la farmacologia che la psicoterapia insieme potrebbero nel tempo aiutarla a stare meglio e allo stesso tempo a capire la funzionalità del sintomo.
La psicoterapia le consentirà di poter guardare al proprio benessere più a lungo termine e non solo nella immediatezza.
Inizi un percorso di terapia individuale quanto prima, non rimandi e vedrà che le cose pian piano andranno meglio.
Se era entrata in sintonia con la psicoterapeuta con cui aveva iniziato il percorso prima del covid la ricontatti e prosegua.
Capisco che al momento le sembra tutto cosi difficile, ma vedrà che con il tempo e con il proseguire del percorso le cose potranno andare meglio

Cordiali Saluti

Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, sicuramente starà affrontando con la sua psicologa il periodo di difficoltà. Dalle poche righe che ha scritto, il paragone tra la sua situazione attuale e il suo prima brillante le creerà ulteriore disagio. Forse mantenere quello standard di perfezione le deve essere costato molto e forse ha preferito mandare a monte tutto piuttosto che accettare la sua non perfezione, perfezione che non è di questo mondo. Ma questa è solo una sceneggiatura basata su qualche riga, che potrebbe essere lontana dal reale. E' comunque seguita da una specialista e le consiglio di impegnarsi in quel percorso. Resto a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
La sua vita brillante merita ampiamente di essere recuperata e non soggetta ad evitamenti d'ansia per uscite e i contatti sociali. Il recupero di una senso di presenza e il lasciarsi andare al giusto sonno vengono brevemente con un approccio pratico in stile mindfulness. Inoltre le parti del corpo che più le segnalano il disagio trovano altrettanto efficace intervento con l'approccio psicosomatico. un saluto, Dottor Gianpietro Rossi
Buongiorno,
le do un consiglio sincero: non lasci passare altro tempo, e inizia una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale. E' molto efficace per i disturbi d'ansia e, personalmente, ho trattato decine di casi simili al suo. Questo per dirle che c'è la possibilità di stare meglio!
Contatti uno psicologo qui sul portale.
dott Tealdi
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Gentile Utente, la decisione di intraprendere un percorso psicologico è stata la scelta giusta per comprendere il motivo alla base del suo stato di attivazione. Ogni percorso è differente, provi a darsi il tempo adeguato, le consiglio inoltre di confidare questi pensieri alla sua psicologa in modo tale che possa aiutarla a ritrovare uno stato di serenità e benessere mentale. Un caro saluto,
Dott.ssa Alice De Luca
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, immagino sia complicata.
L' attacco di panico è strettamente correlato all'ansia, vorrei chiederle come in generale affronta le situazioni che la mettono in difficoltà. Sono lieto di vedere come, una volta confidatasi con la psicologa, sia stata meglio. E' importante parlare di queste cose con un professionista. Il sonno inoltre gioca un ruolo chiave nell'equilibrio psichico. Facendo un percorso psicologico vedrà che la situazione in generale migliorerà. Buona giornata.
Buonasera, da quello che ci scrive si comprende appieno il disagio che sta vivendo e sono felice si sia rivolta ad una collega per ritrovare serenità e benessere. Si comprende anche la sua voglia e determinazione per riappropriarsi della su vita, termine molto bello secondo me, che mi fa venire in mente l'intraprendenza di cui ci parla, la sua spinta verso la serenità, uno strumento che ha a sua disposizione e al quale potrà fare sempre riferimento perchè come ci scrive, la contraddistingue. Se la terapia farmacologica non sta funzionando o ha dei dubbi circa l'efficacia ne parli con il medico che gliel'ha prescritta. Le potrei consigliare le pratiche Mindfulness che, la ricerca ci dice, sono molto utili per ansia e attacchi di panico. Rimango a disposizione per domande, dubbi o chiarimenti. Un saluto caro. Dott.ssa Sara Strufaldi
Salve,
mi sembra che lei stia già facendo la cosa giusta, cioè rivolgersi a un professionista.
un saluto,
MMM

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