Salve sono una ragazza di 18 anni e da alcuni giorni sto vivendo un incubo. Premetto che sono una ra

21 risposte
Salve sono una ragazza di 18 anni e da alcuni giorni sto vivendo un incubo. Premetto che sono una ragazza molto ansiosa e ipocondriaca, mi spavento per ogni piccolo sintomo che avverto nel mio corpo. Ho passato un brutto periodo in cui credevo di essere affetta da malattie molto serie come SLA o tumori di ogni tipo. Purtroppo da qualche giorno ho coma la sensazione di non respirare, sento un nodo alla gola e spaventandomi avverto delle vertigi o mal di testa. Ho tutti questi sintomi da quando ho letto che purtroppo una signora era morta a causa di un’ embolia polmonare e da quel giorno continuo a far caso al mio respiro credendo di non respirare. Questo sintomo la notte sparisce, dormo bene e senza nessun affanno, appare al mattino quando inizio a paensarci e scompare magari quando mi distraggo e mangio oppure come ho già detto mentre dormo. Secondo lei è qualcosa di fisiologico e dovrei preuccuparmi oppure è qualcosa legato ad un fattore emozionale e lo stress gioca brutti scherzi? Come posso fare per rilassarmi un po’?
Grazie mille in anticipo per la risposta.
Gentile Signora, è molto probabile che sia un aspetto emozionale. Sicuramente troverà un vantaggio nel parlare di tutto questo con uno psicoterapeuta. Perché non farlo? Forse è questo il momento migliore per domandarsi a cosa serve rimanere chiusa nella sua "ansia e ipocondria" che potremmo anche chiamare idee e modi di gestirle. Un cordiale saluto

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Gentile utente, nella descrizione che fa del suo sintomo include Lei stessa la risposta : "non è presente di notte, ricompare quando mi sveglio e non si verifica se sono distratta". Evidentemente anche per Lei la natura di questo disturbo è prettamente legata ad uno stato psichico che tende ad utilizzare i segnali del corpo convertendoli in angosce e viceversa. L'ipocondria è una manifestazione sintomatica molto invalidante che interferisce in maniera massiccia nella vita di chi la sperimenta. Le consiglio, pertanto, di intraprendere un percorso psicoterapeutico che la condurrà ad una maggiore consapevolezza di sè e dei suoi movimenti "interni".
I miei saluti,
Dott.ssa Marianna Genitore
Gentile utente, da quello che leggo, è probabile che la sua sofferenza sia legata ad un fattore psico-emotivo che contribuisce anche a mantenere il problema, come un circolo vizioso. Accolga le sue preoccupazioni, a mio avviso vale la pena approfondirle e affrontarle per una migliore gestione delle stesse, con l'aiuto di un professionista. Questo potrà influenzare in maniera positiva la qualità della sua vita. Cosa ne pensa? . Saluti e buona giornata!.
Gentilissima,
si denota la sua preoccupazione. E' sempre utile il consulto dal suo medico di base per escludere ogni sintomatologia di tipo organica, biologica.
Solo dopo lo screening medico si può pensare con sufficiente sicurezza a problematiche psicologiche. In effetti da quanto scrive non è remota la possibilità di un intervento psicoterapeutico in relazione ai sintomi somatici. Una precisazione: il sintomo è ciò che sperimenta e vive la persona il segno è ciò che è valutabile e misurabile anche da terzi. Cioè posso sperimentare il vissuto di sintomi come quello di un problema neurologico ma i segni per una malattia neurologica possono non essere presenti. In ogni caso ciò non significa che la persona stia pesantemente male. E' consigliabile iniziare un percorso psicoterapeutico per comprendere il significato di questi sintomi e lenire la sofferenza provata.
Grazie
Omar Vitali
Salve, probabilmente questa sua paura ha a che fare con il suo aspetto emozionale.
Le consiglio pertanto di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di approfondire questo suo aspetto.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile giovane utente, in quadro che descrive sembra avere tutte le caratteristiche tipiche dei disturbi somatoformi cioè, uno stress emotivo che viene espresso attraverso sintomi fisici. Dal momento che sente peggiorata la condizione negli ultimi giorni ma che comunque riesce a trovare dei momenti di “serenità”, le suggerisco di individuare un terapeuta nella sua città e iniziare un percorso che dia spazio di espressione all’esperienza interna dolorosa.
Cordialmente
dott.ssa Elisa Taverniti
Buongiorno, nelle righe in cui descrive la sua problematica ha già messo in luce un punto centrale: i sintomi fisici spariscono quando non ci pensa e ricompaiono quando gli presta attenzione. Questo è un indizio che suggerisce una natura più probabilmente psicologica che fisica della sua problematica e, in particolare, la inquadra all'interno dei Disturbi d'Ansia cui fanno parte, ad esempio, l'Ipocondria o il Disturbo d'Ansia Generalizzato.
Un percorso con uno psicologo o psicoterapeuta potrà sicuramente aiutarla a conoscere, mettere in gioco e abbandonare questi schemi di pensiero che le sembrano essere automatici e fuori dal suo controllo.
dott De Rosa Saccone
Cara ragazza, naturalmente escluda con il suo medico di base ogni possibile causa organica, ma sicuramente i suoi sintomi sono di natura psicologica.
Il sintomo cela sempre un NON DETTO, qualcosa che non vogliamo prendere in considerazione che va svelato.Un percorso psicologico la potrebbe aiutare a prendere consapevolezza del suo disagio e quindi neutralizzarlo.
Lei si definisce un soggetto ansioso ed ipocondriaco e immagino che tutto ciò la faccia vivere male. Si faccia aiutare perchè si può stare meglio di come sta lei in questo momento. Un caro saluto.
Buonasera, la natura dei sintomi da lei descritti conduce ad una sfera ansiosa e alla natura emotiva dei sintomi espressi.
La dispnea da lei percepita è proprio il segnale di emozioni che non vuole verbalizzare, magari sta attraversando un momento che non le permette una piena presa di coscienza delle sue emozioni che vengono somatizzate a livello corporeo. Il mio consiglio è di far leva proprio in questo momento così parlante del suo corpo per prendersi cura di se, magari con un percosso terapeutico.

Saluti,

Dr.ssa Gabriella Attimonelli
Ciao! Non è facile darti una risposta precisa in questa sede, con così pochi elementi; da come descrivi la situazione però sembrerebbe essere una cosa psicosomatica. Uno dei sintomi della forte ansia e agitazione può essere proprio un senso di oppressione e nodo alla gola, quindi sarebbe in linea con quello che descrivi. Io ti consiglio di rivolgerti ad uno psicologo, che possa aiutarti a gestire queste reazioni e le intense preoccupazioni.
Buona fortuna!
Buongiorno. Considerando quanto racconta rispetto ai tumori ricorrenti delle malattie, posso immaginare che anche questa volta leggere la notizia rispetto l’abilità possa aver creato un’ attenzione eccessiva al respiro. Suggerisco in primis un controllo dal medico curante per escludere cause mediche e successivamente di rivolgersi ad un terapeuta per aiutarla con l’ansia e il timore delle malattie. Buona serata Chiara Tomassoni
Gentile, i numerosi sintomi che descrive sembrano configurarsi come manifestazioni ipocondriache, perciò stesso accompagnate da una forte reazione di tipo ansioso, tanto da far pensare ad un disturbo d'ansia di malattia, così come descritto nel DSM V (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali). Una volta accertata l'effettiva assenza di patologie di tipo organico, avvalendosi del supporto del suo medico di famiglia, varrebbe la pena di esplorare i sintomi che riferisce con l'aiuto di un professionista. Il sintomo è sempre portatore di significato e ci può dire molto, sia su noi stessi, sia sulle modalità di risoluzione del problema. Un caro saluto. silvia rondi
Carissima, da quello che descrivi sembra di assistere a un disagio ipocondriaco con tanto di sfondo ansioso. Escluse le cause organiche che potrai approfondire con il medico specializzato, ti consiglio di rivolgerti ad un terapeuta per intraprendere un lavoro sul tuo mondo emotivo. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Gentilissima,

in base alle informazioni fornite sembrerebbe che il suo sintomo sia di natura psicologica. Ciò non vuol dire che sia meno importante o invalidante, ma che va letto come un campanello d'allarme di qualcosa che non la fa stare bene i questo momento della sua vita.

Sarebbe bello che riflettesse su questo, e senza dubbio iniziare un percorso terapeutico potrebbe essere una grande occasione per imparare a conoscersi meglio.

Buona continuazione
Salve,
esclusa altra causa organica, prenoti un colloquio con un professionista di sua fiducia per approfondire questi sintomi, forse ascrivibili a un quadro ansioso.
Un saluto,
MMM
Salve, mi dispiace per il periodo di intenso disagio che sta attraversando. Lei ha già colto un aspetto importante del problema: il sintomo sparisce mentre dorme, quando non è cosciente, mentre si manifesta nella sua massima intensità quando è sveglia e ci pensa, ossia quando focalizza la sua attenzione esclusivamente su questo aspetto. A lungo andare, questi continui check diventeranno sempre più frequenti fino a diventare una malsana abitudine che la porterà ad un'elevata attivazione fisiologica non appena sentire una leggerissima anomalia nel respiro. Inoltre, ciò porta a rimuginare sempre sulla questione investendo un mucchio di energie fisiche e mentali; altresì, ciò la porterà a porre sempre di più selettivamente l'attenzione su questo aspetto finendo per, inconsapevolmente e involontariamente, ad accentuare questa anomalia nel respiro per potersi così dire che aveva ragione. E il circolo ricomincia.
Dunque, al fine di interrompere questo circolo vizioso e maladattivo le consiglio di avviare un percorso psicologico.
Cordialmente, dott. FDL
Le consiglio di intraprendere una percorso psicologico affinché si interrompa questo stato di ansia da malattia e scopra le ragioni più profonde del suo stato attuale.
Dott.ssa Monica D'Ettorre
Buongiorno cara utente,
il primo passo verso l'uscita da quello che lei definisce un incubo è la consapevolezza in merito, e lei mi sembra ne abbia già una buona dose. Comprende infatti che questo vortice di emozioni e sensazioni (anche corporee) che sente le creano insofferenza e vorrebbe in qualche modo modificare questa situazione.
Il fattore stress va di pari passo a co fattori emozionali e specialmente fisiologici. Ad oggi è scientificamente provato che l'attivazione di un percorso terapeutico aiuta a comprendere quali sono le cause scatenanti di questi problemi.
Sono a disposizione per approfondimenti in merito e, perchè no, ad aiutarla ad uscire da questo incubo.
Un saluto,
Dott.ssa Valentina Maggiore
Buonasera, da quello che scrive sembra che lei stia attraversando un momento di crisi. Le consiglio di iniziare un percorso psicoterapeutico. Questo consente di mettere a tema i motivi della difficoltà e a gestirne le conseguenze. L' accompagnamento psicologico permette di identificare i motivi sottostanti al suo comportamento. Naturalmente, il percorso psicologico richiede una posizione attiva, motivata e partecipe da parte della persona. Se può essere il suo caso, contatti uno psicoterapeuta. Cordiali saluti, AS
Buongiorno, in primo luogo le consiglio di consultare il suo medico curante al fine di valutare se sussistono delle cause organiche e fisiologiche al suo disagio.
Accertato che queste non sussistono Le consiglio di intraprendere un percorso con un professionista al fine di valutare i fattori scatenanti del disagio che vive ( da quanto tempo si manifesta c’è stata una particolare situazione un particolare pensiero che lo ha innescato?) fattori di mantenimento (in quali stazioni si manifesta questo disagio? Quali pensieri ho in quel momento? Quali conseguenze teme che potrebbero accadere?)
Un percorso con un professionista può aiutarla a comprendere meglio il suo disagio Ed affrontarlo nel miglior modo possibile. Cordiali saluti Dottor Luca Ferretti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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