Salve sono una ragazza di 14 anni e da circa una anno e mezzo ho come pensiero fisso quello di capir

18 risposte
Salve sono una ragazza di 14 anni e da circa una anno e mezzo ho come pensiero fisso quello di capire se sono etero o lesbica.
Partirei dicendo che per la mia breve esperienza mi sono piaciuti solo ragazzi, anche se non sono mai stata "fidanzata". Non ricordo bene come è iniziato questo pensiero, penso a causa di molti fattori era estate ed io vedevo che al mare guardavo molto le fisicita6delle ragazze per mettermi a confronto e poi se una ragazza era particolarmente bella lo riconoscevo.
Inizialmente non ci avevo fatto caso poi una mia amica mi desse che se fossi stata lesbica mi avrebbe visto bene con un'altra nostra amica in comune che soggettivamente non consideravo carina(non come offesa ma a me non sembrava nulla di ché).
E qui già avevo iniziato a preoccuparmi facendomi domande del tipo, se fossi davvero lesbica? Ma sembro lesbica? Perché se vedo una ragazza oggettivamente carina la noto?
Da queste domande è iniziato il caos più assoluto, premetto che mentre mi ponevo certe domande mi piaceva un ragazzo della mia scuola, ea l'ora c'era una parte di me che diceva che dato che mi piaceva un ragazzo non potevo di certo essere lesbica cosa che penso mi metterebbe a disagio con tutti.
Da queste domande ho iniziato ad avere sempre questo chiodo fisso in testa, dei giorni piangevo mentre altri non me ne preoccupavo.
Ho provato a chiedere con mia mamma è lei mi aveva detto che succede un po' a tutti di avere questi dubbi, così come era successo a lei e che non dovevo preoccuparmi. Per un po' non ho più avuto dubbi poi sono riapparso e ancora più frequenti.
Mi sentivo a disagio con le ragazze cosa che prima non succedeva, avevo paura che la gente potesse pensare che fossi lesbica e così facevo di tutto per non sembrare lesbica agli occhi degli altri, facevo un sacco di test e poi leggevo di persone che avevano il mio stesso "disturbo" cioè questo argomento che li tormentava tutto il giorno.
Non riesco davvero a capirci nulla, tutt'ora mi piace un ragazzo, ma se vedo una ragazza oggettivamente bella lo riconosco.
Non so più come fare, potrebbe trattarsi di un DOC?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio connesso. Ritengo che sia per lei fondamentale richiedere un supporto psicologico al fine di aiutarla in questo momento delicato della sua vita, capire da quanto sono iniziati i pensieri ossessivi, quale sia la loro funzione, e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Inutile imbattersi sul contenuto delle ossessioni bensì sulla loro modalità di espressione e gestione.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buonasera, vista la sua giovanissima età la sfera sessuale è tutta da scoprire. Uno percorso psicologico per raccontarsi potrebbe fare il caso suo. Non si perde in diagnosi che non servono per stare meglio, sono etichette che servono se mai al professionista per inquadrare un disturbo e proporre una soluzione ma non sono la verità su nessuno. Ogni storia è a sé e la sua sta appena iniziando, abbia fiducia in se stessa, lasci perdere ciò che pensa possano vedere gli altri in lei e cerchi qualcuno con cui parlare senza paura dei suoi dubbi. L'attrazione non è solo un verso un corpo ma verso una persona e ciò che rappresenta per noi. Provi a vederla da questo punto di vista.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve. Ne parli con la sua famiglia per decidere di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza e a comprendere se il suo problema è la paura di essere lesbica o la paura di apparire lesbica. Se il problema è se può accettarsi lei o se possono accettarla o rifiutarla e giudicarla gli altri. Un percorso dove possa individuarsi e identificarsi, non solo sessualmente, per far fronte alle insicurezze della sua età che per lei sono diventate un pensiero dominante. A 14 anni è normale non essere stata fidanzata. Distinti saluti
Buongiorno, mi permetto di darti del tu e di rassicurarti sul fatto che in tale fascia di età è normale porsi domande e dubbi su "chi sono io", appartiene ad un processo di scoperta di sé, tipico dell'adolescenza. Pertanto in questi casi, concordandolo con i genitori, può essere utile richiedere un supporto psicologico proprio per mettere a tema le tue emozioni e pensieri associati alle varie sfere della vita (affettività, sessualità e così via) che non necessariamente sono da ritenersi patologici. Riconosco che possono farti preoccupare ed è comprensibile in questo momento della vita, proprio per questo un aiuto psicologico potrebbe aiutarti a dare un adeguato senso all'esperienza che stai facendo.
Rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
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Buongiorno,
bisognerebbe esplorare meglio, ma da quello che racconta non penso ad DOC, bensi' alla necessita' di una ragazza adolescente di esplorare meglio gli aspetti della propria identita' e questo puo' farlo in uno spazio di psicoterapia.
Potrebbe esserle d'aiuto per dare un nome a questa confusione e trovare dei significati a quello che sta vivendo. Ne parli con i suoi genitori del suo malessere, del bisogno di fare chiarezza e di trovare uno spazio di terapia. Spero la supporteranno in questa decisione.
Non esiti a contattarmi se decidesse, sono specializzata in Psicoterapia oltre che con i bambini anche con gli adoelscenti. Cari saluti dott.ssa Silvia Di Chio
Gentile ragazza, fai in modo che questo malessere non si protragga ulteriormente e che non continui a sentirti sola in questa ricerca, assolutamente normale ed evolutiva, di te stessa. Il mio consiglio è di iniziare un percorso di psicoterapia con un bravo psicologo che si occupi di adolescenza. Ovviamente dovrai prima parlarne con i tuoi genitori, i quali dovranno fornire il loro consenso.
Un caro saluto
Dott.ssa Pamela Cornacchia
Salve,
Da quanto scritto, emerge chiaramente il dolore e la difficoltà presenti in questo delicato momento nel riuscire ad orientarsi, a riconoscersi e nel come ci si sente giudicati nelle sguardo altrui rispetto alla propria sessualità. Considerata la sua età ed il particolare momento di sviluppo, la inviterei a parlare con i suoi genitori e considerare assieme a loro l'opportunità di un percorso di sostegno psicologico allo scopo di scoprire ed appropriarsi della propria sessualità, e della propria intimità.
Resto a disposizione per ogni necessità, disponibile a sessioni on line.
Cordialmente
Dott.ssa Psicologa Psicoterapeuta
Giorgia Tolio
Ciao, mi dispiace per la situazione che stai vivendo. In ciò che hai scritto mi colpisce il fatto che per te sembra importante doverti, in qualche modo, definire. Come mai per te è così importante sapere se sei etero o meno? Non potresti essere bisex? Quale sarebbe il problema se fossi lesbica? Prova a risponderti a queste domande, che effetto ti fa? Se ne senti il bisogno, puoi provare a chiedere ai tuoi genitori di intraprendere un percorso psicologico. Potrebbe esserti molto d'aiuto in una situazione di sofferenza e confusione. Ti auguro una buona serata, dott. Simeoni
Una bellezza per sua natura viene riconosciuta indipendentemente dei propri timori di identità sessuale che ad una certa età sono anche comuni prima di una piena identificazione.

L'identità personale o di genere si presta a ossessioni anche molto pervasive in cui si instaurano dubbi insostenibili relativi alla propria persona. Ad esempio, anche azioni comunissime come essere incuriositi da una persona nuda del proprio sesso possono destare il dubbio di essere omosessuali. Da qui può partire una ricerca di rassicurazioni con caratteristiche compulsive.

Eppure provi attrazione per i maschi e questo dovrebbe esserti rassicurante.

Saluti,
Dr. Gianpietro Rossi
Buongiorno, la scoperta di sé stessi è una tappa imprescindibile della vita. La tua età è tipica di tumulti e paure sulla propria identità sessuale: chi sono?, cosa voglio?, cosa mi piace e cosa non mi piace?, cosa mi attrae?... Tante domande difficili.
Quello che mi sento di cosiglairti e di confidarti apertamente con qualcuno di cui ti fidi così da avere una figura di riferimento a cui appogiarti nei momenti I cui i pensieri sulla tua sessualità si fanno troppo faticosi.
Sarebbe inoltre molto utile chiedere hai tuoi genitori di poter iniziare un percorso con uno psicologo così da avere un tuo spazio dove parlare, riflettere e esplorare questo nuovo mondo.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Salve, la ringrazio per aver voluto condividere con un professionista la situazione di disagio che sta vivendo. Ciò che racconta può essere una manifestazione dell’ansia che, purtroppo, mina le nostre certezze e ci incastra in meccanismi di pensieri ricorrenti e rimuginii. In ogni caso, dare a se stessa una diagnosi non è assolutamente utile poiché quest’ultima, innanzitutto priva di un parere professionale, è solo un’etichetta che può innescare ulteriori ansie. Ciò che è fondamentale è trovare la strategia più utile alla risoluzione della sua situazione e un percorso psicologico certamente potrebbe agevolarla. Attraverso questo percorso potrebbe lavorare ad esempio sul concetto che ha di sé, sulla sua autostima, sulle sue sicurezze (o insicurezze) e sul valore che dà al giudizio degli altri, sondando anche la sua sessualità che, a quattordici anni, è in piena fase di sviluppo. Le auguro una buona giornata e resto a disposizione. Dott. Greco
Buonasera, la preoccupazione è assolutamente comprensibile, considerando anche le insicurezze che prima di te (mi permetto di essere diretto e dare del tu... spero non sia un problema!) chiunque, transitando per questa età, ha sperimentato.
Leggendo le tue parole, credo che abbia preso forma un pensiero ossessivo, causa primaria del famigerato "cane che si morde la coda". Come i colleghi che mi hanno anticipato, t'invito ad accomodarti nello studio di uno psicologo, un ottimo posto dove lasciare dubbi ed insicurezze e uscire con un carico di comprensioni e certezze.
In bocca al lupo!
Ciao cara quattordicenne, non mi sembra che tu abbia un disturbo, ma hai sicuramente molti pensieri che ti disturbano e che forse per la prima volta stanno riguardando la sfera della sessualità. Stai entrando in una fase nuova della tua vita, della quale sei ancora inesperta e per questo timorosa. Questo timore alimenta i dubbi che hai descritto. Concediti il tempo di vivere le tue esperienze e di osservare le tue emozioni. Qualora ti sentissi ancora particolarmente ansiosa rispetto a ciò che stai provando, non esitare allora a chiedere aiuto ad un/una psicoterapeuta che possa aiutarti a fare chiarezza nel tuo sentire. Un abbraccio, dott.ssa Virginia Galli
Buongiorno! Sono dubbi frequenti a 14 anni, non c'è da preoccuparsi. E' però altrettanto importante inquadrare meglio la situazione con uno psicologo o psicoterapeuta che possa in breve tempo restituirle la serenità perduta, evitando che la sofferenza diventi cronica. Ne parli coi suoi genitori, chieda aiuto, non abbia timore né vergogna! Cordiali saluti. Dott. Roberti
Buon pomeriggio, alla tua età è molto facile avere dubbi su molti aspetti della propria vita e situazione a livello psicologico.
Credo che dei colloqui psicologici ti servirebbero molto a tranquillizzarti e scoprire il mondo dentro di te.
Buona serata
Dr.ssa C.M
Cara ragazza,

l'adolescenza è un periodo particolare della vita dove molti pensieri e orientamenti possono esser transitori. Questo non riguarda solo la sfera della sessualità ma che anche altre aree della vita. Parliamo di un periodo dove non si è più piccoli ma nemmeno già adulti e molte cose sono ancora in fase di definizione. Si dia tempo, vedrà che troverà la sua strada nella sessualità come nel resto della vita. Non vi è nulla di preoccupante ed inoltre aggiungo che risulta esser spropositata l idea di diagnosticarsi per forza di cose un male o un disturbo. Lei è una persona con dei vissuti dei bisogni e dei dubbi come ognuno di noi, per cui lasci pure spazio alle riflessione e alla sua stessa fantasia liberamente trovando così la serenità che merita.

Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
Ciao, alla tua età è normale porsi domande su se stessi, avere insicurezze e vivere emozioni forti. Prova a parlare con i tuoi genitori sulla possibilità di consultare uno psicologo per poter parlare apertamente dei tuoi dubbi, delle tue emozioni e paure, dei tuoi vissuti. Potrebbe senz'altro esserti utile per riflettere maggiormente su te stessa e magari trovare le risposte che cerchi, così da riprenderti un po' la tua serenità. Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino

Buongiorno, ho letto il tuo lungo messaggio e vorrei chiederti se conosci la comunità LGBTQAI+. Oggi è normale che gli adolescenti e quindi tu sei confusa oltre all'aspetto che riguarda il tuo percorso di vita e la bellezza in genere, la confusione diventa molto accentuata quando si tratta come definirsi. Viviamo in una società fluida e avverto che hai bisogno di un sostegno per accompagnarti in modo in questa realtà in modo da vivere serenamente il rapporto con il gruppo dei tuoi amici. Mi rendo disponibile come esperta psicologa scolastica e quindi del tuo mondo di accompagnarti in questo cammino. Tranquilla! Ti aspetto faccio terapie anche in remoto. Saluti Dott sta Maria Lombardo

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