Salve, sono una donna di 55 anni con molteplici problemi Reali, nel senso che sono consapevole dei m

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Salve, sono una donna di 55 anni con molteplici problemi Reali, nel senso che sono consapevole dei miei traumi subiti da gravissimi lutti in famiglia, da un grave incidente che mi ha portato alla perdita della vista dell occhio sinistro e problemi di salute tra cui la fibromialgia.
Forse tra i meno gravi ma non da sottovalutare.
Sto passando un bruttissimo periodo e i miei attacchi di panico ed ansia si fanno sempre più frequenti. Ultimo quello di ieri dovuto ad una grande litigata con mia figlia, unica figlia!
Sto vivendo il sentimento dell’abbandono e della emotività che esplode in pianto e pensieri negativi. Ne ho superate tante ma queste volta mi sento fragile e so di aver bisogno di aiuto ma un vero aiuto
Buongiorno, purtroppo le sue difficoltà non sono date da un solo trauma ma da trauma cumulativo, è importante che inizi un percorso psicoterapeutico che l'aiuti ad elaborare i lutti che ha subito, tra cui, non meno grave, quello della perdita della vista dall'occhio sinistro. Se lo ritiene opportuno ci possiamo tenere in contatto, mi raccomando in ogni caso si prenda cura di sé iniziando un percorso psicoterapeutico. Cordialmente Lucia Laudi

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Buonasera. È possibile che un funzionamento basato sulla negazione dell'emotività e portato a risolvere sempre tutto abbia causato oggi questa sua crisi. Immagino, se lei ha 55 anni, che sua figlia sia probabilmente intorno ai 20 e che, come giovane donna, voglia distinguere e separare i confini, ma modo suo! Questo può far insorgere liti costruttive, ma lei ora, forse, è come se si sentisse talmente fragile da non reggere la minima frustrazione. Utile sarebbe un percorso volto a ricomporre le varie schegge del passato e affrontare al meglio il presente
Buonasera, proprio perché sente forte questo senso di fragilità e riconosce le difficoltà che la vita le ha portato, è probabilmente giunto il momento di affrontare tutto per cercare di dare un significato alle sofferenze e riuscire ad andare oltre, trovando un sollievo. Le consiglio perciò di iniziare un percorso psicoterapeutico proprio per rielaborare tutti questi aspetti. In bocca al lupo
Buonasera, ho letto attentamente la sua lettera che manifesta tanta dolore. Come lei scrive soffre di attacchi di panico ed ansia che non le permettono di avere un rapporto sereno con sua figlia che chiederà ascolto e comprensione. Sarebbe bene che in questo momento lei si facesse aiutare sia con una terapia farmacologica per placare la sua ansia e gli attacchi di panico ed inoltre dovrebbe intraprendere un percorso terapeutico per elaborare i traumi subiti nella sua vita. Quindi sarebbe adatta una terapia EMDR dove un paziente che ha subito dei traumi, con la terapia ricorda l'evento traumatico, ma lo elabora e lo percepisce come evento del passato e si riduce d'intensità. Se ha bisogno di altre delucidazioni mi può chiamare anche online. Le auguro di stare meglio, Eugenia Cardilli.
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Gentile signora, ha vissuto e sta vivendo varie situazioni dolorose per cui è assolutamente comprensibile come emerga della fatica e una richiesta di aiuto. La consapevolezza che racconta rispetto al passato e quella di aver bisogno di aiuto rappresentano già buone risorse da cui partire. Una psicoterapia, unita ad un percorso EMDR, potrebbero aiutarla rispetto ai traumi passati e alle difficoltà del presente, anche con la sua amata figlia. Non esiti a contattarmi avesse dubbi o altre richieste. Le faccio i miei migliori auguri, Dott.ssa Colucci
Gentile Signora, leggo con attenzione le sue parole e sicuramente gli elementi problematici elencati fanno capire che ha attraversato momenti molto impegnativi emotivamente....forse è arrivato il momento di farsi aiutare...una psicoterapia potrebbe essere la soluzione...'sto passando un bruttissimo periodo...' lo sottolinea lei stessa, non esiti...La consapevolezza di avere dei problemi fisici ed emotivi, non basta ad attivare un cambiamento, è sicuramente un punto a suo favore ma ha bisogno di elaborare il tutto. resto disponibile per ulteriori chiarimenti.
cordialmente
Salve,
da ciò che ho letto, ho la sensazione che sia arrivata ad un "culmine", oltre il quale, il vaso non possa più contenere "gocce".
Gli attacchi di panico spesso ci avvisano che non siamo più in grado di tollerare notizie negative, se prima non affrontiamo quelle del passato...
Provi a chiedersi se è da tempo che "stringe i denti"...a volte lo facciamo proprio fisicamente...quando non siamo coscienti...
Buonasera, sicuramente gli attacchi di panico ed ansia sono campanelli d'allarme che le segnalano che non può più trascurare il suo malessere. Credo che per anni ha provato a "tirare avanti" come meglio ha potuto, ma ora è il momento di soffermarsi su tutto ciò che si è accumulato negli anni, credo che sua figlia stia cercando di individuarsi come giovane donna e che uno spazio psicoterapico possa migliorare anche il rapporto con lei, senza avere paura di perderla, Per qualunque altra domanda o chiarimento non esiti a contattarmi.
Cara signora lei ha avuto sicuramente un grande coraggio ad affrontare tutte queste difficoltà, ma ci sono momenti nella vita in cuo il carico di responsabilità supera ogni resistenza fisica e psicologica. È possibile che il grande stress e il dolore che lei ha vissuto si rifletta sulla persona a cui è affettivamente più legata, nel rapporto con la sua unica figlia.
Parlando con una psicoterapeuta potrà ritrovare la serenità, che le permetterà di creare i giusti confini nella relazione madre-figlia e, piano piano, colmare il grande vuoto affettivo che si è creato dopo i numerosi lutti.
Cordiali saluti
Adriana Roncella
Buongiorno, ci sono situazioni che viviamo nella nostra vita che creano profonde ferite dentro di noi e che, se anche negli anni si cicatrizzano, in particolari situazioni o momenti di maggiore stanchezza, paura, ansia, tristezza possono ricominciare a a farsi sentire. Quando ciò avviene potersene prendere cura con l'aiuto di uno psicoterapeuta è un modo per dargli voce.....
Cordiali saluti
Raccolga le forze per iniziare a guardare in faccia e ad affrontare tutta quest'angoscia. Appena se la sente, sarà un momento in cui dirà basta e deciderà di chiedere aiuto. Io le consiglio un percorso intenso, una psicoanalisi classica.
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Salve. Come lei già descrive in modo puntuale, la sua vita è costellata di lutti e perdite.
Le suggerisco di consultare uno psicoterapeuta. L'elaborazione e il superamento di queste situazioni gioveranno al suo sistema emotivo. Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Cordiali Saluti. Dottor Grilli.
Buongiorno signora, la percezione della fragilità e la consapevolezza del bisogno di aiuto sono segnali che le indicano con chiarezza il percorso verso la meta, ovvero la richiesta d'aiuto psicologico. Già indicato dai colleghi che le hanno risposto, l'approccio psicoterapeutico integrato EMDR potrebbe esserle d'aiuto, in tempi più brevi rispetto al classico approccio verbale, per ridurre l'intensita' della sofferenza psichica e per rielaborare le sue esperienze negative, trasformandole in strumenti utili ad affrontare la vita, strumenti che ha già a disposizione nel suo bagaglio esperienziale ma che ora le pesano e l'affliggono soltanto. A disposizione, mi contatti se ha bisogno di ulteriori informazioni. Dott.ssa Cinzia Lucia Bugni Batte
Buongiorno, attacchi di panico e ansia possono compromettere la nostra vita quotidiana e le nostre relazioni. Per questo è importante, come lei stessa ha riconosciuto, intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter elaborare non solo le sofferenze vissute, ma anche esaminare il senso di di fragilità e vuoto che sente. Potrà così attivare risorse per affrontare con maggiore serenità anche le dinamiche con sua figlia. Resto a sua disposizione se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti.
Dr.ssa Serena de Bigontina
La vita l'ha messa di fronte a molteplici problematiche ma oggi ha la possibilità e la volontà di prendersi cura di sé, è la scelta migliore. Qui può trovare uno specialista adatto a lei oppure nella ASL del suo territorio, saluti.
Gentilissima signora,ho letto con attenzione quello che ha scritto. Bisogna distinguere i suoi problemi in problemi di origine organica e problemi di origine psicologica. La fibromialgia è una patologia complessa che insieme ai sintomi di tipo muscolo-scheletrico, ne possono essere presenti molti altri come astenia, disturbi del sonno, labilità del tono dell'umore ( ansia, depressione). Sarebbe opportuno affrontare questa situazione sia con l'aiuto farmacologico sia con l'aiuto di uno psicoterapeuta che la aiuterà a migliorare il rapporto con se stessa e l'ambiente attorno a cordiali saluti
Mi colpisce molto questo suo "svelarsi" nella scrittura. Un uomo di 55 anni che ha attraversato le difficili battaglie descritte e che arriva ad ammettere di essere fragile e di aver bisogno di aiuto, suscita in me tutto il rispetto per il coraggio e la sofferenza che quest'ammissione di fragilità le ha richiesto. Trovo saggio e opportuno che lei si faccia aiutare, come chiede. Le nostre corazza ad un certo punto si infrangono e arriva il momento di prendersi cura di sè, non solo per il proprio benessere, ma anche per tutelare e rafforzare quei legami fondamentali per la nostra vita, come il rapporto con sua figlia. Ha trovato il coraggio di scrivere, completi il suo gesto rivolgendosi ad una figura che professionalmente possa ispirarle fiducia, questa è la cosa più importante. I miei auguri
Buongiorno signora,
dal suo scritto emerge la sua forza e tenuta di fronte alle difficoltà. Quest'ennesima messa alla prova potrebbe essere condivisa con un esperto che possa fungere da stampella d'aiuto in un momento tanto difficile!
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di trovare le risposte che cerca.
Per quanto riguarda gli attacchi di panico la psicoterapia sicuramente la aiuterà a gestirli meglio.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, mi spiace molto per il disagio e per le situazioni vissute. Se ritiene di voler reagire e trovare una soluzione che possa aiutarla a farla stare meglio, ritengo che l'avvio di un percorso psicologico sia indispensabile per elaborare i traumi vissuti, identificare cause e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie funzionali per potervi reagire.
In bocca al lupo, dott. FDL
Buongiorno,
la sua vita è stata difficile e pluri-traumatica e questo inevitabilmente ha influito sulla sua personalità e sul suo funzionamento globale.
Probabilmente le sarebbe utile iniziare un percorso di psicoterapia con un terapeuta esperto di EMDR (vada sul sito emdr.it per saperne di più) che la aiuterà a desensibilizzare e rielaborare i vari traumi che ahimè ha incontrato nella sua vita.
A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
Dottor Roberto Morlacchi
Buonasera, le raccomanderei di rivolgersi ad un professionista. Con il suo appoggio potrà sicuramente trovare una soluzione agli attacchi di panico e un alleviamento alla traumatica situazione che ha vissuto. Le auguro buone cose.
MMM
Signora, buon giorno.
Ognuno di noi è qui per darle un vero aiuto, se ce lo permette.
Comprendo la sua storia e i suoi bisogni. Deve solo affidarsi ad uno di noi per poter risolvere quello che più le procura sofferenza.
Scelga il professionista che le pare più opportuno .
Un caro saluto
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, in generale quando si vivono momenti di forte ansia si dovrebbe recarsi presso un professionista per ricevere il giusto aiuto, il medico di base e/o psicoterapeuta subito dopo. Come riportato sul mio sito (che può consultare), "qualora una persona pensi di vivere una condizione di forte ansia, dovrebbe consultare un professionista clinico per valutare insieme come ripristinare la condizione di equilibrio e benessere." Un caro saluto.
Buon pomeriggio signora. Quello che lei racconta mi fa arrivare in maniera forte e chiara il suo disagio ed il suo dolore, ma al contempo anche la sua grande forza di volontà e la sua voglia di cambiare questa situazione che sembra essere arrivata al punto di essere difficile da sostenere da sola. Mi sembra molto evidente che lei sia consapevole di una buona parte delle cause che le provocano questo forte sentimento di tristezza ed abbandono e condivido pienamente la sua scelta di rivolgersi a qualcuno che la possa aiutare . Purtroppo, ingenuamente, spesso siamo portati a pensare che rivolgersi ad uno psicologo sia un segno di debolezza, del non riuscire a farcela da soli, del ammettere una sorta di "sconfitta"; niente di più falso. rivolgersi ad uno psicologo è una scelta di grande forza e coraggio, è il primo passo verso il cambiamento che inizia proprio dal ammettere a se stessi di avere bisogno di aiuto e volere iniziare a prendersi cura di se stessi e a mio avviso lei questa scelta l ha già fatta, le resta solo da scegliere una persona che le ispiri fiducia, con cui intraprendere un percorso. Buona giornata
Gentile utente, mi dispiace tanto per quello che ha passato e sta passando nel periodo più recente a causa dell'ansia e degli attacchi di panico. Immagino che litigare con la propria figlia non sia piacevole e che per una mamma sia fonte di dolore e rammarico. La vorrei rassicurare che l'ansia si può imparare a gestire e tollerare, in modo meno intenso di come la sperimenta ora. L'ansia è un'emozione umana e come tale non può scomparire. Quello su cui si può agire è trasformare l'ansia in un'emozione meno intensa e frequente, ad esempio una sana preoccupazione.
Come ha scritto bene lei, i pensieri negativi non la stanno aiutando a stare bene e ciò influenza vari aspetti della sua vita, tra cui la relazione con sua figlia.
Non è la situazione in sé che ci fa stare male, ma i pensieri che passano nella nostra mente. A ragion per cui, non tutti agiamo allo stesso modo posti nella medesima situazione.
Sono sicura che con l'aiuto di un professionista starà bene e migliorerà anche il rapporto con sua figlia.
Rimango disponibile per domande e dubbi.
Buona serata
Dott.ssa Melania Filograna
Gentile utente, tra i vari strumenti l'emdr permette di elaborare eventi traumatici responsabili di disagi e malesseri. Senza nulla togliere ad altri approcci come l'ipnosi, la terapia cognitivo comportamentale e l'analisi, tanto per citarne alcuni.
Le consiglio quindi di cercare un professionista specializzato nel trattamento dei traumi.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu
Gentilissima buongiorno, innanzitutto grazie per la sua preziosa e coraggiosa condivisione. Non deve essere stato facile convivere con queste sofferenze e pensieri. Ha mai pensato a rivolgersi ad un terapeuta? parlare con uno specialista potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare meglio i suoi traumi e pensieri.
resto a disposizione!
AV
La ringrazio per la profonda e coraggiosa condivisione. Quando si perde una persona cara le reazioni sono diverse per ognuno di noi, così come lo sono le fasi di elaborazione del lutto. Anche le modalità di adattamento dipendono da fattori specifici. Lei è stata fortissima in questi anni ma non aver affrontato le emozioni collegate agli eventi vissuti la portano oggi a esplodere nel pianto e sfociare nei pensieri negativi. Se oggi vuole salvaguardare se stessa e il rapporto con sua figlia le suggerisco un percorso il cui obiettivo sia legittimare tutto ciò che ha vissuto e allargare questi suoi vissuti con sua figlia in un ambiente protetto come quello della psicoterapia. Restando disponibile anche on line le porgo cordiali saluti.
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Cara Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buongiorno signora, mi dispiaace molto per il malessere che descrive, non dev'essere per nulla semplice affrontare la quotidianità con il suo bagaglio e con le difficoltà attuali. Penso che l'idea di chiedere aiuto sia assolutamente funzionale in questo momento e dalle sue riflessioni si evince esserci già una buona capacità riflessiva, autocritica e di consapevolezza che non possono che arricchire un suo eventuale percorso. Se è interessata, resto a disposizione. Un caro saluto
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Salve, da quello che ha raccontato capisco che in passato ha vissuto esperienze traumatiche e problemi di salute che le hanno provocato disagio e sofferenza ma che è riuscita a trovare in sè stessa le risorse necessarie per farvi fronte. Credo che quello che sta vivendo nel momento attuale sia una condizione che richiede l'aiuto e il supporto di un percorso psicologico professionale. Sentirsi fragili in alcuni periodi della propria vita è umano e normale, il fatto che lei abbia questa consapevolezza e si renda conto di aver bisogno di un aiuto è un primo passo coraggioso e importante per prendersi cura di sè e iniziare un cammino per ritrovare il benessere e la serenità. Le auguro di trovare la strada migliore, un saluto
Buongiorno, forse questo momento di fragilità è proprio ciò che le può permettere di fare qualcosa di queste sensazioni e riprendere in mano la sua vita. Imparare a far fluire questi sentimenti invece di farli esplodere è sicuramente una buona strada per eliminare ansia e attacchi di panico.

Cara signora, mi dispiace molto per tutto ciò che stai attraversando. È evidente che hai vissuto molte difficoltà e traumi nella tua vita, e il tuo coraggio nel continuare a lottare non può che essere ammirato. È normale sentirsi sopraffatti di fronte a tutto questo dolore e stress accumulato.

La tua consapevolezza della necessità di aiuto è un passo importante verso il benessere. È fondamentale cercare supporto quando ci si sente così vulnerabili e sopraffatti. Vorrei incoraggiarti a raggiungere un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, che può fornirti l'ascolto e il sostegno di cui hai bisogno per affrontare i tuoi attacchi di panico, l'ansia e i sentimenti di abbandono.

Inoltre, potresti considerare l'opportunità di partecipare a gruppi di supporto o associazioni che si occupano di persone che hanno vissuto esperienze simili alle tue. Condividere le tue esperienze con altri che comprendono il tuo dolore può essere incredibilmente terapeutico e ti farà sentire meno sola.

Ricorda che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma di forza. Meriti di ricevere il supporto e la cura di cui hai bisogno per superare questo momento difficile. Spero sinceramente che tu possa trovare la pace e la serenità che meriti. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o risorse per trovare supporto, non esitare a chiedere.
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