Salve, ho 35 anni e soffro di ansia sociale, attacchi di panico e depressione sin dall'infanzia. Al

21 risposte
Salve, ho 35 anni e soffro di ansia sociale, attacchi di panico e depressione sin dall'infanzia. Al momento non sono più seguita da specialisti perché non me la sento, a ogni modo, nel 2012 mi è stato rilasciato un certificato medico da una specialista, per chiedere di poter essere accompagnata da una persona di fiducia in situazioni in cui sono chiamata a fornire informazioni o comunque situazioni che possono portare a ritiro/mutismo e quindi a una crisi ansiosa/emotiva. Purtroppo, oltre quel certificato non ho altro, non sono ufficialmente invalida/disabile, perché anche in questo caso il percorso per cercare di ottenere l'invalidità è troppo per me e quindi ho sempre lasciato perdere in partenza. Vorrei sapere se, innanzitutto quel documento del 2012 è da considerarsi ancora valido oggi, essendo io nella stessa condizione e vista la situazione covid/vaccini, vorrei capire se c'è la possibilità di essere eventualmente accompagnata a vaccinarmi e se la persona di fiducia può aiutarmi a fornire informazioni, se richieste. Purtoppo è talmente alta l'ansia di dovermi recare in un centro vaccinale pieno di persone e interagire con dei medici, da avere quasi zero paura del vaccino in sé e di essere invece pietrificata dalla paura per tutto il resto, al punto di essere in dubbio se prenotarmi o meno. Vorrei capire se esistono forme di tutela per la mia condizione, pur non avendo un certificato d'invalidità, magari tramite il medico di base. Chiedo cordialmente di non essere giudicata a riguardo, perché per me è una situazione veramente difficile e causa di sofferenza. Grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Credo che quel certificato, seppur la situazione sia la medesima, necessiti di essere rinnovato in quanto trascorsi quasi 10 anni.
Provi a parlarne con il suo medico curante al fine di poter trovare una soluzione al problema.
Quando se la sentirà, ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Sarebbe opportuno inoltre cercare di ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata.
In bocca al lupo, dott FDL

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Buongiorno, quanto descrive è assolutamente pervasivo ed invalidante lo comprendo. Rispetto alla richiesta relativa al certificato, condivido quando scritto dal collega. Desidero in aggiunta scrivere anche che comprendo che a causa di questa sofferenza sia difficile per lei seguire un percorso. Ha considerato la possibilità di svolgere incontri online? Potrebbe essere contenitivo da un lato e prezioso dall'altro fiduciosa che la persona che eventualmente troverà sarà pronta ad accogliere senza giudizio. Un caro saluto
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Ha mai pensato ad una consulenza online? Potrebbe aiutarla a gestire meglio il malessere che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve. Il medico di fiducia può darle risposte più adeguate per quanto riguarda la situazione certificati. La fatica che prova nell'affrontare le cose, le rende tutto difficile, come ostacoli insuperabili. Se può concederselo, valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico on line, come si è concessa di fare le sue domande qui. Distinti saluti
Buongiorno,
Condivido con i colleghi la possibilità di un percorso online e di chiedere al medico come ottenere un certificato.
Buongiorno mi spiace per la sua situazione e immagino che entrare in un ospedale oggi, sia difficilissimo così come sarebbe difficile per un gatto entrare in un canile, pur sapendo che tutti i cani presenti sono docili, chiusi nelle loro gabbie e abituati a vivere con i gatti. Per il certificato dovrà chiedere a chi lo ha erogato, probabilmente dura 5 o 10 anni.Visto che rivolge la domanda qui, Mi chiedo se è suo interesse rinnovare un certificato o provare a porre fine alla sua sofferenza?In questo secondo caso, mi contatti. Non so se potrò aiutarla ma nella prima consulenza le darò un parere e indicazioni per poterla liberare da questa gabbia in cui, forse, si sente di vivere. Siamo coetanei e posso capire la sua situazione. Se non lo vorrà, le auguro di trovare la soluzione più consona ai suoi bisogni. Saluti.
Buongiorno, comprendo la difficoltà che sta vivendo e dalle sue parole traspare una notevole sofferenza, ha mai provato a contattare un collega online? potrebbe esserle utile parlare a distanza di queste sue difficoltà.

Cordiali saluti
Salve, concordo con i colleghi in merito al fatto che il certificato rilasciato nel 2012 vada aggiornato anche se la sua situazione è invariata. I sintomi che descrive, oltre ad essere molto dolorosi, sono anche molto invalidanti e comprendo quanto possa essere difficile pensare di riprendere un percorso psicologico in presenza, ma provi a prendere in considerazione la possibilità di un percorso online così da poter ricevere supporto e rendere meno dolorose le sue difficoltà. In bocca al lupo. Dr.ssa Miraglia Olimpia
Buongiorno, la situazione che descrive è indubbiamente fonte di grandi difficoltà che impediscono un pieno adattamento alla vita e l'assolvimento di quei compiti vitali (amicizia, relazioni, amore, lavoro) che sono alla base del benessere e della qualità della vita. Come già le è stato suggerito dai colleghi, contatterei il medico di base in relazione al tema del certificato. Ritengo poi essenziale che lei non si rassegni e provi ad intraprendere un nuovo percorso per riorientare la sua vita. La possibilità che il percorso avvenga a distanza, almeno nella prima fase, potrebbe aiutarla. Successivamente penso che il rapporto in presenza potrebbe acquisire un senso molto particolare, quasi irrinunciabile, dato il problema presentato. Nel caso senta il bisogno di chiarimenti mi contatti. Un caro saluto. sr
Buon giorno. La consulenza on-line le permetterebbe di prendere un primo contatto con un professionista. Valuterà lei se questa modalità di addice ai suoi bisogni. Un percorso psicoterapeutico impegna notevoli energie psichiche, è comprensibile che, data la sua situazione, ci rifletta bene prima di compiere questo passo. Faccia una scelta ben ponderata. Cordiali saluti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno, comprendo la sua grande difficoltà, e capisco il suo desiderio di disporre del certificato. Sulla questione pratico/procedurale relativa al certificato non sono in grado di risponderle, ma vorrei porre la sua attenzione sul fatto che, anche se sono necessari un grande sforzo e una grande dose di coraggio da parte sua, sarebbe meglio se lei affrontasse il problema piuttosto che adottare strategie che, permettendole di evitare l'ansia, non fanno che tenere in vita e consolidare la situazione così com'è, e quindi rendere sempre più grande la sua sofferenza. Mi unisco al coro dei colleghi che le suggeriscono una terapia online, e le confermo che è altrettanto efficace della terapia in studio. E' faticoso e difficile, ma ne vale la pena. Un caro saluto.
Buongiorno,
non è certo da giudicare la sua condizione ma da migliorare. Racconta di essere stata seguita da specialisti in passato. Chissà ocm'è cambiata la sua difficoltà nel tempo e se ci sono state evoluzioni. Mi chiedo anche se lei ha un'idea di quello che sta all'origine del suo disagio. Rispetto al certificato, temo anche io che debba essere aggiornato. Concordo con i colleghi sul suggerirle un consulto online. Nel suo caso potrebbe essere facilitante, perchè rimarrebbe in casa sua, in un luogo che immagino la faccia sentire al sicuro e perchè lo schermo potrebbe fornirle una distanza di sicurezza. Ci pensi. Dott.ssa Franca Vocaturi
Buonasera,.mi dispiace molto per la sua sofferenza e di certo questo è il luogo giusto per non essere giudicata! Io credo che lei possa farsi accompagnare, anche se il certificato è vecchio. Ma al di là della situazione contingente, il mio consiglio davvero sincero è di trovare un.professionista per farsi aiutare e di rimandare l'idea di un'invalidità, di non considerarla, se non dopo aver provato ad affrontarle sue ansie con un professionista.
Io sono indisposizione e le auguro di iniziare presto un percorso psicoterapeutico.
Un saluto
Claudia m
Salve. Sono d’accordo con i colleghi rispetto al suggerimento di poter effettuare una terapia online per esporre quanto sopra riportato e i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo dal certificato rilasciato nel 2012
Gentile utente, mi sembra che il suo messaggio contenga tanta sofferenza, ma anche una quota di sfiducia verso gli altri, come se temesse di non poter essere capita né aiutata. Questo probabilmente l'ha spinta a ritenere di non essere pronta per riprendere un percorso psicologico che sicuramente l'aiuterebbe a curarsi e a migliorare molti aspetti della sua vita. Le auguro di riuscire a mettere in discussione questa credenza errata e ad affidarsi ad un professionista che la aiuti a risolvere i suoi problemi.
Per quanto riguarda il certificato concordo con i colleghi che la invitano a rivolgersi al suo medico curante.
Resto a disposizione, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Salve,

perché mai dovremmo giudicarla per la sua condizione? E' piuttosto interessante che chiuda così il suo messaggio...
Sono d'accordo con i colleghi, nell'indirizzarla al medico di base e al Centro di Salute Mentale di competenza per la certificazione necessaria. Inoltre potrebbe trovare giovamento sia in un percorso on line, sia in una accurata prescrizione farmacologica: i farmaci, infatti - se già non ne assume - possono alleviare alcuni dei sintomi che riporta rendendo più tollerabile tanto l'ansia quanto la depressione. In questo modo potrà prendersene cura con un percorso di psicoterapia.
Non perda la speranza!

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno,le consiglierei in considerazione dell' intensità del problema di rivolgersi ad Centro pubblico che si occupa di salute mentale ,a Milano si chiamano CPS ,per richieste di invalidità e aiuto sociale .In questi centri ci sono anche psicologi e psichiatri .Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Gentile signora, leggendo la sua richiesta mi rendo conto che lei è interessata unicamente al certificato (che le permetterà di continuare a mettere in atto l’evitamento) e non alla possibilità di modificare la sua condizione.
Mi chiedo se abbia mai fatto chiarezza in terapia sulle cause all’origine di questa delicata condizione, che senz’altro le darà grave sofferenza.
Comunque, tornando al certificato: qualunque certificato emesso da uno specialista è transitorio, a meno che non vi si facciano seguire esami specialistici che ne confermino la permanenza della condizione patologica e/o l’invalidità.
Poiché mi pare di capire che a lei mancano tali esami, si rivolga al medico che glielo ha fatto nel 2012: date queste premesse, con ogni probabilità glielo rinnoverà
Auguri
Dottoressa MG Fanciulli
Salve mi sembra di capire che al momento lei vorrebbe una certificazione per essere accompagnata a fare il vaccino, oltre ad altre cose. Le certificazioni legali hanno una scadenza, il suo certificato è molto vecchio. Chieda aiuto al suo medico di base. Le consiglio di provare ad uscire da questa situazione con uno psicoterapeuta e se necessario con uno psichiatra per una cura farmacologica.
Dott.ssa milvia verginelli
Gentile utente di mio dottore,

in merito alla certificazione per essere accompagnata a fare il vaccino, chieda aiuto al suo medico di base, potrà sicuramente aiutarla in tal senso. Per quanto concerne invece il disagio espresso attraverso ansia sociale, attacchi di panico e depressione, sarebbe importante intraprendesse quanto prima un percorso di psicoterapia per poter meglio approfondire le funzioni relazionali di questi sintomi; si rivolga anche ad uno psichiatra per poter esser supportato farmacologicamente, visto che in questo periodo la sintomatologia è talmente forte da limitarla nel vivere il quotidiano.

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara

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