Salve...ho 26 anni e scrivo perché sono circa 4 anni che soffro di problemi intestinali causati da f

55 risposte
Salve...ho 26 anni e scrivo perché sono circa 4 anni che soffro di problemi intestinali causati da forte stress ( così mi disse il gastroenterologo)il problema è che a volte non esco per paura che mi possa prendere un mal di pancia improvviso!!! Ora mi sta seguendo anche una nutrizionista che mi ha assegnato una dieta particolare,però per me il vero problema è quella paura! Volevo sapere se dovrei essere seguito da uno psicologo! Grazie
Salve, credo che occuparsi delle emozioni sia una cosa buona, lo è ancor di più se iniziano a “farsi sentire” attraverso il corpo. Ha fatto bene a consultare uno specialista gastroenterogo, ora va bene anche occuparsi dell’ origine dello stress e della paura che prova, questo per evitare il circolo vizioso che la porterebbe ad avere sempre più paura. Un caro saluto.

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Salve,
ho letto le sue parole e sembra che su di lei i sentimenti siano un potente stimolo intestinale...pertanto leconsiglio di rivolgersi ad uno specialista, col quale imparare a riconoscerle e poi gestirle...
Buonasera, sicuramente il suo disturbo le sta dicendo che lei sta mettendo in atto una conversione di un sintomo. Quindi le farebbe bene andare a scoprire che cosa le sta comunicando questo disturbo. Un lavoro psicologico su di sé la potrebbe aiutare a risolvere il suo problema, che le crea ansia e paura di uscire, le auguro di stare meglio, per qualsiasi delucidazione può anche chiamarmi online, dott. Eugenia Cardilli
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Buona sera, da quanto racconta il suo corpo le manda dei segnali di malessere che secondo il suo gastroenterologo non sono giustificati da problemi organici. Una psicoterapia potrebbe aiutarla a capire cosa gira intorno a tutto questo e permetterle di alleviare molte sofferenze, ma é lei la prima ad essere motivata ad intraprendere un percorso di questo tipo
Buonasera. La sua domanda in realtà sembra celarne un'altra, ovvero sarà possibile dopo 4 anni di disturbi intestinali risolvere con una psicoterapia, visto che ha seguito sia il gastroenterologo che il nutrizionista? Le dico questo perché è bene che lei stesso faccia chiarezza rispetto a cosa vuole eventualmente ottenere da una psicoterapia. Il rischio, altrimenti, è quello di iniziare un percorso perché altri, ma non lei, ne sentono l'utilità. Il mio parere, perciò è ascolti quanto ora ci ha riferito: la paura e, da quel sentimento, approfondisca ciò che vorrà scoprire di più di sé stesso
Buongiorno, il suo dubbio è lecito, perché in questo momento (o meglio in questi anni) il suo corpo le sta manifestando una difficoltà emotiva che non ha trovato una via d’uscita se non tramite l’intestino.. sta somatizzando..
Quindi, grazie ai consulti degli altri specialisti ha potuto escludere le diverse implicazioni fisiche.
Uno psicologo le permetterebbe di accedere maggiormente alla dimensione emotiva ed emozionale, e impedire che questa paura che sente possa aumentare o peggiorare.
buongiorno colgo che la situazione che vive le sta attualmente creando un disagio sia rispetto a se che rispetto alla vita sociale. Credo che se lo desidera può prendersi cura di questo disagio accompagnato da uno psicologo. un percorso psicologico può darle strumenti per cogliere eventuali concause dei disturbi intestinali collegate agli aspetti di stress, dando significato ai pensieri, alle emozioni e alle azioni strettamente collegate al suo disagio. Avere consapevolezza di cosa succede nella relazione con se e con gli altri, le darà la possibilità di cogliere come desidera muoversi in modo diverso davanti a quegli eventi che oggi vive come fonte di stress. un saluto e un augurio di buoni passi
Buongiorno, ritengo la sua osservazione molto centrata, avendo escluso cause organiche e con l'indicazione del medico specialista di una possibile causa psicologica all'origine dei suoi problemi. La cronicità dei sintomi da lei descritti potrebbe indicare un'incapacità, ormai radicata, di affrontare un disagio emotivo e/o personale che quindi rimane sotteso e inesplorato, non essendo il focus della sua preoccupazione.
Le auguro di trovare il coraggio di intraprendere un percorso. Non potrà che trarne giovamento.
Saluti
Francesca Agostinelli
Lo stomaco e l'intestino possono essere organi "bersagli" di alcuni periodi difficili o stressanti. Se non vi sono indicazioni da un punto di vista medico, come mi sembra le abbia detto il gastroenterologo, può essere necessario lavorare sulla sfera psicologica. Oltretutto in questo momento vi è la possibilità che la sua paura si auto alimenti rischiando di farle perdere alcuni momenti della sua vita. Provi a contattare un terapeuta della sua zona per iniziare un percorso insieme.
Arrivederci
gentilissimo, da quello che racconta ha cominciato ad occuparsi del suo problema rivolgendosi al medico ed al nutrizionista e questo è già un primo passo. Adesso sembra ne siano necessari degli altri poiché il sintomo intestinale non smette di comunicare un disagio. Lei ha già un'ipotesi personale mi sembra, che riguarda alcune sue paure ad uscire di casa. Questo è un punto di partenza da cui approfondire il disagio emotivo avendo escluso la causa medica. Chieda un primo consulto ad uno psicoterapeuta della sua zona per continuare a fare passi avanti e risolvere definitivamente il problema. Le consiglio un terapeuta che svolga anche trattamento EMDR.
Salve. Sembra che la sua componente emotiva si possa esprimere soprattutto attraverso il corpo. Probabilmente lei tende a scaricare tramite il sistema gastrointestinale una complessa situazione emotiva. La paura che tende a farla rimanere in casa Per "paura" di un mal di pancia improvviso e' un segnale che deve essere preso seriamente in considerazione. Prendersi cura della componente psicologica dei suoi disturbi le darà' sollievo. Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.Dottor Emanuele Grilli
La sua intuizione potrà senza dubbio aiutarla: si rivolga con fiducia ad uno psicologo della sua zona.
Buongiorno a lei, mi sembra che già si stia rispondendo da sola: desidera capire la relazione fra la paura (un sintomo mentale) e il disturbo gastrointestinale (un sintomo fisico). Credo che riuscire a lavorare sia sul corpo che sulla mente possa essere molto utile per una remissione sintomatica. Le auguro perciò di trovare un buon terapeuta con cui iniziare un percorso. Un caro saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Buongiorno, se non è presente alcuna evidenza organica o fisiologica, e da come le ha detto il gastroenterologo può essere legato allo stress, allora può essere utile rivolgersi a uno psicologo per la gestione delle emozioni legate alla somatizzazione.
Salve, non è certo semplice convivere con problemi intestinali persistenti che inducono frequenti stati d'ansia e che possono sfociare in atteggiamenti depressivi. La psicoterapia potrebbe essere la strada per sviluppare un'adeguata capacità di elaborazione mentale delle emozioni e integrare lo psichico con il corporeo. Un saluto, Giuditta Sestu
Buongiorno, sarebbe il caso di provare con un percorso psicoterapeutico, vedrà che avrà buoni risultati.
Ottime cose, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno, il disturbo che lei descrive, come le ha fatto notare il gastroenterologo non ha problemi organici per cui può essere legato allo stato di ansia/tensione e paura che ha creato un circolo vizioso: lei non esce perché ha paura di stare male ma evitando queste situazioni sociali la paura si amplifica e si mostra sempre più forte le volte successive in cui considera la possibilità di uscire. Questa fase di evitamento può essere spezzata con l'aiuto di uno psicoterapeuta e una buona dose di coraggio. Come dico ai bambini con cui lavoro non è coraggioso chi è senza paura ma chi sa di avere paura e prova d affrontarla!
Quindi ha già fatto il primo passo, quello successivo è scegliere uno specialista che la possa guidare nello stare meglio.
Rimanendo a disposizione porgo Cordiali saluti.
Dott.ssa Elisa Zocchi
Buongiorno. Lei coglie nel segno: gli accorgimenti dietetici sono importanti e aiutano a ridurre l'infiammazione intestinale, ma il motivo che la causa, è verosimilmente un altro. E' possibile affermare questo alla luce del responso del gastroenterologo (gli esami organici, in presenza di sintomi fisici, sono sempre il primo passo da compiere per escludere altre cause). Il circolo vizioso paura - isolamento comporta la sempre maggiore ansia nell'uscire di casa, e l'iper-attenzione sugli aspetti viscerali, cose che a loro volta concorrono all'aumento della sintomatologia. Perciò ha ragione: il Suo problema è la paura. E' necessario spezzare il circolo vizioso dell'ansia. Come? In primo luogo comprendendo i modi di essere nel mondo e quindi i motivi del Suo incontrarlo secondo paura, ansia, e "fuga". Questo si fa in due modi: l'analisi della storia di vita e dei modi di essere nel mondo, e l'analisi delle esperienze quotidiane (ad esempio, tramite un diario) che consenta di comprendere cosa accade lì, nella situazione. Ci sono significati che non si appalesano o lo fanno solo in parte, e che vengono riconfigurati in modo disidentitario. Rifigurarli consente di dare un nuovo senso alle esperienze, e di conseguenza, a fare si che Lei faccia esperienze diverse nelle stesse situazioni (ad esempio, al ristorante, non più "paura di dover andare in bagno" ma, invento di sana pianta, "paura del giudizio del mio commensale rispetto alla mia carriera lavorativa"). I significati sono i Suoi e Suoi soltanto, quindi vanno ritrovati nella Sua storia di vita e nel Suo contesto di vita attuale. Si affidi a un terapeuta, ha già fatto un primo importantissimo passo scrivendo qui. I colloqui online sono efficaci e Le permettono di iniziare subito: avrà beneficio. In bocca al lupo! cordialità, DMP
Buongiorno, ho avuto in terapia una persona con questo suo stesso problema, come descrizione del sintomo intendo. Penso che intraprendere una psicoterapia potrebbe sicuramente aiutarla.
Cordiali saluti
Dr.ssa Karin Buzzegoli
Salve, le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per approfondire l'origine di questa paura e come poterla affrontare.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, mi spiace per il disagio espresso. Ritengo fondamentale l'avvio di un percorso psicologico per indagare le cause ed i fattori di mantenimento dei suoi sintomi al fine di contenere le conseguenze che ciò ha sulla sua vita. La paura della paura purtroppo si verifica spessissimo in questo tipo di situazioni.
Cordialmente, dott. FDL
Buongiorno, la situazione in cui si trova è, dai professionisti del settore, molto conosciuta e affrontata nella pratica clinica.
Sicuramente la aiuterebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia che la aiuterà a comprendere i meccanismi di mantenimento che sottostanno al suo disturbo e le darà strategie e strumenti per risolvere la sua problematica.
Aggiungo che affiancare il lavoro di psicoterapia con un supporto di una dietista/nutrizionista che "ha occhio allenato" sui disturbi psicologici è un'ottima strategia!
A disposizione per chiarimenti, in bocca al lupo!
Dottor Roberto Morlacchi
Salve, escluse le cause organiche le consiglio di approfondire la questione con un professionista. Potrà aiutarla a capire se questo suo malessere possa dipendere da traumi emotivi pregressi.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, le consiglio caldamente di rivolgersi a uno psicologo della sua città, valutando insieme il percorso più adatto alle sue esigenze.
Buonasera, dalle sue parole mi sento di consigliarle di avvalersi di un consulto con uno psicologo. Questo mio suggerimento nasce dalla considerazione di due aspetti; 1. riferisce che il disturbo le sembra correlato a situazioni di particolare stress emotivo, 2. il disturbo le limita il normale svolgimento delle sue attività quotidiane ( timore di uscire per non trovarsi in situazioni spiacevoli. La saluto, Viviana Lisetti
Buongiorno, il mio parere si allinea con la sua idea di contattare un professionista psicologo/psicoterapeuta per aiutarla a capire la causa del malessere, soprattutto dopo aver effettuato le visite da gastroenterologo e nutrizionista. Avrà dei benefici. Saluti.
Buongiorno, capisco il disagio per la situazione. Bene che ha appurato che il malessere non dipenda da cause organiche. In questo caso, iniziare un percorso psicologico per aiutarla a sviluppare delle abilità di fronteggiamento dello stress, le sarebbe molto utile. Ognuno di noi ha degli organi bersaglio quando siamo in una condizione protratta di stress e ansia. Le tecniche di rilassamento sono molto utili per ridurre la tensione prolungata nel tempo e ad alleviare lo stress. La saluto
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
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Salve. Avendo lei effettuato dei controlli medici ed avendo quindi escluso cause organiche, mi permetto di dirle che la sua intuizione è a mio avviso molto probabile. nella letteratura psicosomatica ci sono ampie evidenze del collegamento tra mente-pensieri e stomaco-intestino. Semplificando si potrebbe dire che in questi casi si instaura una sorta di circolo vizioso: la mente produce immagini-pensieri negativi a cui lo stomaco e l' intestino reagiscono contraendosi-bloccandosi (o a volte iper-attivandosi) per una reazione fisiologica di stress. Ciò provoca una sensazione fisica negativa che viene successivamente rielaborata dalla mente come un segnale di pericolo; tale segnale di pericolo fa produrre alla mente immagini e pensieri negativi di pericolo e paura che a sua volta fanno reagire lo stomaco-intestino ecc...per affrontare questa problematica le consiglio caldamente di rivolgersi ad un professionista che la sappia accogliere ed aiutare nel migliore dei modi . Buona giornata
Buongiorno,
dalle sue parole emerge una sofferenza fisica che va avanti da lungo tempo e di cui ha iniziato a prendersi cura attraverso la consulenza nutrizionale, perché non iniziare ad occuparsi anche dell'aspetto emotivo e del legame che potrebbe con il suo disturbo? Credo potrebbe essere utile iniziare un percorso di sostegno psicologico in parallelo a quello che sta portando avanti dal punto di vista alimentare. Resto a disposizione. Dott.ssa Sensale
gentile utente, credo che poter cominciare un percorso terapeutico le potrebbe essere d'aiuto
cordialmente
AV
Gentile utente,
È necessario anche il consulto dello psicologo. Approfondire quanto riferito dal gastroenterologo. Funzionale la presa in carico multidisciplinare come sta facendo anche con il nutrizionista. Se vuole prenoti una consulenza
Dott.ssa Florianna Dattolo
Salve,
non penso che i problemi psicosomatici siano sempre tali, ma se sono stati fatti tutti gli esami medici del caso (non solo uno da un solo medico, spesso hanno opinioni contrastanti e in assenza di ulteriori esami è difficile avere un responso preciso) allora la risposta alla sua domanda è SI', conviene cominciare a parlare con uno Psicologo che si occupi di ansia.
L'evitamento dell'uscita di casa è un meccanismo che alimenta la sofferenza, dunque la prima cosa da fare sarebbe uscire e affrontare questa condizione, come dice G. Nardone "evita di evitare".
Per approfondire sono a disposizione, opero online.
Buongiorno. Mi occupo di psicosomatica e sto terminando la mia formazione presso l'istituto Riza di medicina Psicosomatica del dott. Raffaele Morelli. Se vuole, sono disponibile ad aiutarla. Cordiali saluti Dott.ssa Vanessa Tribuzi
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Buongiorno, Troppo spesso ci si approccia al cambiamento delle abitudini alimentari focalizzandosi soltanto sulla dimensione biologica della persona, trascurando quella psicologica! Ma nella nostra scelta di prenderci cura di noi attraverso un cambiamento nello stile alimentare quasi sempre entrano in gioco fattori emotivi che molto spesso vengono trascurati. Il percorso Psico-Nutrizionale prevede, quindi, l’azione congiunta e combinata di due tipi di interventi strettamente correlati: l’intervento del nutrizionista che attraverso il percorso di ri-educazione (o educazione) alimentare, inciderà su una dieta sana e l’intervento dello psicologo-psicoterapeuta che attraverso mirati interventi inciderà sull’autostima, sull’immagine corporea, sulle emozioni e sulla motivazione al cambiamento, che a loro volta influiranno positivamente aiutandola a gestire questo forte stress. dott.ssa Bachiorri Sara
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Buonasera gentile utente, nel suo caso credo sia necessario anche un consulto psicologico. Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Maria Giovanna Melella.
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando, nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile e caro utente , intanto accolgo questo suo disagio e mi dispiace per quello che sta vivendo in questo momento.
Sicuramente il suo corpo le invia dei segnali che evidentemente hanno , anche, una natura psicosomatica.
Può essere causato da uno stress accumulato nel tempo o da eventi o pensieri che la coinvolgono in maniera totalizzante; questo va incidere evidentemente sul nostro organismo che funge da sentinella e ci avverte che potrebbe esserci qualcosa a livello profondo .
Ovviamente tutto questo dopo aver escluso qualsiasi problematica a livello organico .
Resto a disposizione per incontro o chiarimenti che vorrà rivolgermi.
Un abbraccio forte.
Dr. Luca Russo.
Buongiorno, il suo problema è comune a tante persone. L'iter, in primis, è quello di escludere qualsiasi causa di tipo organico, e siccome lei ha scritto che il gastroenterologo la ha detto che la causa è da stress, mi auguro che abbia svolto degli esami specifici. Dal canto mio, quindi parlando della parte psicologica, l'ansia e lo stress mentali si ripercuotono sull'organo in sofferenza. Quindi nel suo caso l'intestino è l'organo che manifesta un sintomo ma la cui causa ha origine in altro luogo. Sicuramente un percorso psicologico potrebbe aiutarla. Grazie della sua domanda
Salve,

Mi fa piacere che tu abbia deciso di condividere la tua esperienza con i problemi intestinali causati dallo stress. È importante affrontare questi disturbi in modo adeguato per migliorare la tua qualità di vita.

La tua preoccupazione riguardante la paura di uscire a causa di un possibile mal di pancia improvviso suggerisce un impatto significativo sul tuo benessere emotivo e sulle tue attività quotidiane. La relazione tra stress e problemi intestinali è ben documentata, e molte persone beneficiano del supporto di uno psicologo per affrontare questi sintomi.

Un professionista esperto nella salute mentale, come uno psicologo, può aiutarti ad esplorare i fattori emotivi e psicologici che possono contribuire ai tuoi disturbi intestinali legati allo stress. Attraverso la terapia, potresti imparare strategie per gestire meglio lo stress, affrontare le tue paure e sviluppare abilità di coping più efficaci.

Inoltre, lavorando con uno psicologo, potrai esplorare in modo più approfondito i pensieri, le emozioni e i comportamenti legati alla tua paura e alla tua ansia, sviluppando strumenti personalizzati per affrontarli in modo più adattivo.

La tua decisione di consultare una nutrizionista e seguire una dieta particolare è un passo positivo verso il benessere fisico. Tuttavia, è importante affrontare anche gli aspetti psicologici del tuo disturbo per ottenere un miglioramento globale.

Ti incoraggio vivamente a considerare la possibilità di consultare uno psicologo che abbia esperienza nel trattamento dei disturbi correlati allo stress e dei problemi intestinali. Questo professionista sarà in grado di valutare la tua situazione specifica e fornirti un supporto personalizzato per affrontare le tue paure e migliorare il tuo benessere complessivo.

Ti auguro il meglio nel tuo percorso di guarigione e nel trovare un sollievo dai tuoi sintomi intestinali.
Salve, la ringrazio per aver esposto la sua problematica. Innanzitutto bravissima per aver consultato un medico in presenza di un sintomo così importante sul versante fisico. Una volta escluse cause fisiologiche, possiamo pensare a questi sintomi anche da una prospettiva più psicologica. Indubbiamente lo stress può favorire l'emergere di difficoltà di questo tipo. Reputo che un percorso psicologico/psicoterapeutico potrebbe esserle d'aiuto nel riuscire a comprendere il significato di questi sintomi. Le porgo i miei più cordiali saluti e rimango a disposizione, Dott. Edoardo Garlaschi
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A mio parere, potrebbe essere utile consultare uno psicologo, per affrontare il forte stress e l'ansia legati ai suoi problemi intestinali. Potrebbe aiutarla a gestire meglio la paura di stare male, e a migliorare la sua qualità di vita al momento. Le consiglio inoltre tecniche di rilassamento come il training autogeno molto utile per la gestione dello stress.

Gentile utente, i sintomi fisici che porta sono il segnale che il nostro corpo ci comunica ed è necessario accogliere e comprendere. Avendo già consultato un nutrizionista e data la sua consapevolezza dell'origine dei problemi intestinali, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a gestire la paura e capirne il significato.
Rimango a disposizione anche online.
Cordialità
Dott.ssa Manuela Mignani
Salve, ha fatto bene innanzitutto a rivolgersi al gastroenterologo e al nutrizionista, il nostro corpo ci comunica moltissimo. Fare qualche incontro con una psicologa è assolutamente consigliato, poi deciderete se è il caso di continuare e procedere con un percorso terapeutico. ma Da quello che racconta sarebbe meglio fare anche un approfondimento psicologico. Saluti
gentile utente, corpo e mente sono strettamente legati, spesso un disagio psicologico come lo stress viene manifestato attraverso il corpo con sintomi fisici. Un percorso psicologico è certamente utile nel suo caso. Resto a disposizione anche online. Buona giornata
Gentilissima
Certamente sarebbe opportuno che venisse seguita anche da uno psicologo in modo da aiutarla a gestire e affrontare queste sue paure
Resto a sua completa disposizione anche online
Cordiali saluti
Dottoressa solano Giusy
Gentile utente, gli stati ansiosi possono causare diversi malesseri anche a livello fisico. Sicuramente il mal di stomaco è uno dei più frequenti. Da quanto ha scritto, immagino che siano state escluse cause organiche, quindi le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere meglio queste dinamiche.
Se ha dei dubbi, può contattarmi.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gent. Utente, lo stress può impattare certamente anche sull’apparato gastrointestinale. Importante, come ha già fatto, è escludere che non vi sia una patologia organica, o una condizione medica che può esacerbare per concomitanze di origine psicologica (ad esempio, gastriti o intestino irritabile). Potrebbe essere opportuno eventualmente combinare gli interventi, medico e psicologico, per sortire un maggior beneficio. Suggerirei comunque di rivolgersi ad uno psicoterapeuta al fine di comprendere come poter gestire al meglio l’eventuale somatizzazione. Un caro saluto, Dott.ssa Arianna Moroni, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Buongiorno, la situazione che descrive sembra avere un impatto sulla sua vita quotidiana di non poco rilievo. La mente e il corpo non sono due istanze separate ma il sintomo è come una spia accesa delle macchina che le segnala qualcosa: serve un meccanico che oltre a "spegnere la spia" la aiuti anche a comprendere come mai si è accesa.
Spero che questo spazio di condivisione le possa essere stato utile.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua difficoltà. Se Lei ritiene che sia la paura ciò che la blocca è sicuramente un ottimo punto di partenza su cui poter lavorare con uno psicologo per trovare adeguate strategie per superare questa situazione. Qualora ritesse necessario andare a fondo a questa paura e comprenderne a fondo l’origine le consiglio di contattare uno psicoterapeuta.
Rimango a disposizione qualora lo ritenga necessario.
Saluti, Dott.ssa Michela Francescato
Buongiorno gentile utente, il fatto che si sia rivolta ad un medico specialistico e ad un nutrizionista denota il suo desiderio di prendere in mano la situazione e di stare meglio. Dobbiamo ricordarci che il nostro corpo e la nostra mente non sono due aspetti separati, ma che siamo un tutt'uno e mente e corpo comunicano e si condizionano inevitabilmente.
Potrebbe essere utile, ora che si è presa uno spazio per prendersi cura del suo corpo, prendersi uno spazio per comprendere come questa esperienza corporea condizioni anche le emozioni sperimentate, come la paura di cui sta parlando. Oppure comprendere e indagare se questi disturbi corporei possano avere una natura più psicologica. E' importante ricordarsi che siamo una "cosa sola" e mente e corpo vanno trattati e curati assieme e non separatamente.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Elisabetta Colombo
Buongiorno, non è affatto infrequente che lo stato psico-emotivo di una persona si ripercuota nel suo benessere fisico, in particolar modo nel funzionamento gastro-intestinale. Percepisco una significativa quota di ansia in sottofondo, credo valga la pena valutare di intraprendere un percorso psicologico per imparare a gestire l'ansia con eventuale supporto farmacologico. Cordialmente
Salve. Mente e corpo, come da lei intuito, son indubbiamente legati. Le consiglio un percorso psicologico per dare voce a questa sua intuizione

Resto a disposizione anche online,
Veronica
Buongiorno, la paura é un segnale che ci aiuta a proteggerci da ciò che ci spaventa.. risolte le cause organiche va capito meglio cosa ha paura di affrontare e come gestire tale paura. Poiché spesso le ragioni non sono così chiare ed evidenti può essere utile un percorso psicologico che l’aiuti a comprendere tali vissuti e le dia il coraggio di affrontare ciò che la spaventa.
Dr.ssa Damiano Maria

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