Salve, ho 19 anni e soffro di attacchi di panico, stress e confusione.. ho già preso ansiolitici com

22 risposte
Salve, ho 19 anni e soffro di attacchi di panico, stress e confusione.. ho già preso ansiolitici come: “ansioten” ma pochissimi risultati, vorrei acquistare un altro tipo di ansiolitico magari più forte, quale mi può consigliare? esistono ansiolitici da prendere solo nel momento dell’attacco di panico?
quali sono anche le più economiche?
Buongiorno, per il farmaco e l'eventuale modifica della posologia bisogna rivolgersi al medico che le ha fatto la prescrizione. La invito, tuttavia, a considerare la possibilità di intraprendere un percorso psicaterapeutico o anche ad effettuare una prima consultazione con un professionista per meglio affrontare la sintomatologia che riferisce e che si gioverebbe senz'altro di un approccio integrato. Un caro saluto,
dott.ssa Genitore

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Buongiorno, perché invece di concentrarsi su che tipo di farmaco assumere (decisione tra l'altro che deve seguire l'indicazione di un medico specialista), non prende in considerazione di cercare di comprendere cosa c'è sotto ai suoi disturbi? Vuole vivere tutta la vita dipendendo dai farmaci o sradicare il suo malessere attraverso un lavoro di approfondimento e comprensione di sé? Lei è giovanissimo/a e ciò aumenta la sua probabilità di trarre beneficio da un percorso psicoterapico, anche tramite consulenza online! Perdoni la mia schiettezza, ma per esperienza so che chi si affida solo ai farmaci il più della volte finisce per cronicizzare la propria sintomatologia limitando moltissimo la propria sfera esistenziale e dovendo aumentare i dosaggi a causa dei fisiologici meccanismi di abituazione dell'organismo ai principi attivi.
Cordiali saluti, dott. Giorgio Gualazzi.
Buongiorno,
capisco che voglia premunirsi di un medicinale che possa aiutarla a contenere la paura e l'ansia che possa insorgere all'improvviso un attacco di panico, ma sarebbe più giusto per il suo bene, affiancare al medicinale un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a gestire questa situazione.
Intraprendendo una psicoterapia potrebbe iniziare a ridurre il dosaggio dell'ansiolitico, piuttosto che aumentarlo o cambiarlo con uno che possa essere maggiormente più efficace, e prendere in mano le redini dell'ansia e delle sue emozioni.
Mi auguro che riesca ad affidarsi a un professionista e non solo agli ansiolitici.
Cordialmente, dott.ssa Cristina Polizzi

Buongiorno, comprendo benissimo il bisogno di alleviare i sintomi collegati agli attacchi di panico perchè portano molto dolore e sofferenza nella vita quotidiana. L'attacco di panico, però, è la conseguenza dell'evitamento di situazioni relazionali e ambientali che fa paura affrontare. Queste situazioni possono essere in ambito familiare, amicale, lavorativo, nel rapporto di coppia, etc. Di solito c'è qualcosa che alla persona non piace, vorrebbe cambiare, trasformare in qualcosa di diverso, ma teme le reazioni o le conseguenze nel rapporto con gli altri qualora esprima il proprio desiderio. Uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a contattare i propri bisogni e desideri emotivi e relazionali, e a trovare modi per poterli raggiungere. Arrivederci.
Gentile utente, per poter modificare la sua cura farmacologica è opportuno che faccia riferimento ad uno specialista, meglio se psichiatra. Con l’occasione sottolineo anche che il trattamento farmacologico riduce i sintomi, li tampona, ma la causa che li scatena continua ad essere sconosciuta, pertanto è consigliabile affiancare una psicoterapia che la può aiutare a conoscere le cause della sua ansia ed imparare a gestirle senza dover dipendere da uno psicofarmaco, con tutti gli effetti collaterali che esso comporta. Un caro saluto
Ciao. Certo che esistono farmaci più adeguati per le svariate situazioni. Mi chiedo però perché pensare solo alla farmacologia. La psicoterapia, in particolare quella cognitivo- comportamentale, da buoni risultati nella gestione di tali fenomi.
Restando a tua disposizione ti lascio i miei più cordiali saluti.
Salvatore De Costanzo.
Buongiorno. La farmacologia è certamente una via percorribile, tuttavia prenda in considerazione anche percorsi orientati ad un lavoro su se stessi. L'ipnosi, ad esempio, produce buoni risultati nella gestione di tali fenomeni.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Buongiorno. Per il cambio del farmaco o del dosaggio le suggerisco di rivolgersi al collega che glie lo ha prescritto per capire con lui cosa modificare. Le sue giravo però di valutare colloqui psicologici per lavorare sulle cause della sintomatologia ansiosa. Chiara Tomassoni
Gentile utente, dalle sue parole comprendo il carattere di urgenza di trovare una soluzione efficace poiché immagino sia terribile convivere con attacchi di panico, stress e confusione. Le suggerisco però, di non limitarsi a reprimere i sintomi (per quanto terribilmente insopportabili), ma di concentrarsi anche sulle cause degli stessi attraverso un percorso di psicoterapia che possa sostenerla e accoglierla al tempo stesso. Mi raccomando inoltre di non apportare alcuna modifica al trattamento farmacologico senza il consulto del medico a cui si è rivolto poiché per eventuali modifiche dei farmaci è necessaria anche una rivalutazione clinica della sua sintomatologia. Le auguro tanta serenità.
L'attacco di panico è un'esperienza terrificante, se frequente è bene ricorrere a una cura farmacologica e va gestita con il medico (lo psicologo non può prescrivere farmaci). Tuttavia il medicinale può risolvere il sintomo, non la causa.
Le consiglio di intraprendere una psicoterapia al più presto, lei è giovane e ha molte possibilità di riuscita.
È un impegno importante, anche economico, è vero, ma ne vale decisamente la pena.

Gentile ragazza, non si affidi soltanto al sostegno farmacologico seppur utile è importante non delegare I risultati di un cambiamento solo al sostegno farmacologico ma prendere la responsabilità del proprio benessere iniziando un percorso terapeutico. Forza vedrà che ce la farà. Buone esperienze di vita. Dottssa Guzzino
Buonasera, da come è posta la domanda mi sembra che lei voglia tentare un' automedicazione cercando anche il farmaco più economico. Mi permetto di dirle che non è questo l'approccio corretto e soprattutto efficace. E' un suo diritto cercare di intervenire sulla sua situazione di disagio, ma è fondamentale, proprio per non fare dei "pasticci", rivolgersi a persone competenti. Ci sono molti tipi di intervento e non solo farmacologici. Data la sua giovane età le consiglio di tentare anche tecniche di rilassamento e gestione del respiro nelle situazione di ansia. Inoltre, nel caso ci fosse bisogno di farmaci, non è detto che sia l'ansiolitico la molecola più adatta, molecola, tra l'altro, da prendere solo sotto prescrizione medica, considerata la possibilità di abuso e dipendenza. Quindi, inizialmente le consiglierei una visita con un medico psichiatra per valutare se ci sia effettivamente la necessità del farmaco; successivamente, un intervento psicoterapeutico può essere intrapreso e normalmente porta a buoni risultati per ciò che riguarda le problematiche descritte nella sua richiesta. Saluti Dott. Donato Scorza
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Caro utente,
una eventuale variazione farmacologica la deve concordare con uno Psichiatra, gli Psicologi non si occupano di farmacologia. Inoltre, considerato quanto ci dice, perchè non prendere in considerazione la possibilità di fare una psicoterapia? Il farmaco non è l'unica modalità di trattamento circa i fenomeni ansiogeni o paniaci. Inoltre, spesso, specie per i fenomeni di panico , i farmaci non rispondono. Dunque, l'unica strada rimane la psicoterapia. Potrebbe questa essere una opportunità che le consentirebbe di interrogarsi e venire a capo dei suoi fastidi.
Le auguro il meglio.
Antonio Raia
Buongiorno,
mi dispiace davvero che alla sua giovane età (19 anni) sia già costretto a prendere ansiolitici. Per cambire farmaco, il consiglio è quello di rivolgersi ad uno psichiatra che possa valutare tutti gli aspetti del suo disturbo.
A questo punto, tuttavia, e proprio per la sua giovane età, le consiglio di intraprendere una psicoterapia, in particolare una ad indirizzo cognitivo-comportamentale, tra le più efficaci per il suo disturbo.
Dagli attacchi di panico si può guarire!
Con i migliori auguri
Buongiorno,
per gli attacchi di panico la linea più indicata di trattamento è la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Continui a prendere il farmaco che le è stato prescritto dal medico e cerchi piuttosto uno psicologo con cui fare un percorso in tal senso.
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Buongiorno, per il farmaco e l'eventuale modifica della posologia bisogna rivolgersi al medico che le ha fatto la prescrizione. La invito a considerare la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico e di ipnoterapia, i quali sono scientificamente risultati più efficaci per il suo problema.
Un cordiale saluto Antonella
Caro ragazzo/a, la prescrizione farmacologica è sempre da rimandare al medico, curante o psichiatra. Tieni presente però che la farmacologia rappresenta, soprattutto in casi in forma acuta come il tuo, una soluzione che salva solo nell’immediato, ma nel lungo periodo cronicizza il problema, perché ti priva della possibilità di scoprire che l’ansia, per quanto spiacevole, si può controllare e regolare anche senza dover dipendere da un ansiolitico. Considera la possibilità di rivolgerti ad uno psicoterapeuta che ti aiuti a considerare soluzioni che ad ora sembrano non esserci. Un caro augurio di buona fortuna
Buongiorno per quanto riguarda il farmaco le consiglio di rivolgersi al medico o allo psichiatra che glielo ha prescritto. Mi sento di invitarla a valutare la strada della psicoterapia, questa, le permetterebbe di capire meglio non solo i meccanismi alla base della sintomatologia e disinnescarli potrebbe inoltre renderla libera dall'assunzione dell'ansiolitico. Cordiali Saluti Dott. Fabio Marinozzi
Ciao, sei giovanissimo, capisco che tutto questo turbinio ti spaventi e quello che vuoi è solo eliminarlo ma io ti consiglio di affrontare il tuo panico attraverso un lavoro con qualcuno che possa aiutarti a trovare le risorse per gestire le tue emozioni e ad esprimere i tuoi bisogni. Il panico arriva quando qualcosa è stato procrastinato troppo a lungo e il corpo ci dà un segnale, non va silenziato, al contrario va attenzionato. Mettiti in ascolto, ci sono dei messaggi per te.
Se hai bisogno resto a disposizione da remoto per un supporto.
Silvia Polizzi Andreeff
Salve, per quanto riguarda l’assunzione dei farmaci le consiglio sempre di rivolgersi al suo medico di fiducia.
Inoltre, ha mai pensato di rivolgersi ad un terapeuta per capire come mai è così ansioso?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, contatti il medico curante.
Il suggerimento è di integrare alla cura farmacologica anche un percorso psicologico.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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