Salve dottori, volevo esporre un problema che mi affligge ma che sicuramente è molto comune: parlo d
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Salve dottori, volevo esporre un problema che mi affligge ma che sicuramente è molto comune: parlo dell'ansia Pre-Esame.
Tutti gli studenti soffrono di questo problema, però c'è chi un pò di più e chi un pò di meno.. o in forme diverse.
Sono uno studente universitario di 22 anni.. faccio sport, sono fidanzato e attualmente felice, senza problemi particolari, Ma sono un ragazzo timido e ansioso, quindi è di carattere. Il giorno prima dell'esame faccio molta fatica ad addormentarmi finendo di dormire qualche ora, e in sede di esame vado sempre in panico fallendo o dando una prestazione bassissima la quale è molto più alta a casa da solo. Compaiono poi forti mal di testa, e a vole accompagnati da Sudorazioni a freddo, con ritmi cardiaci accelerati. Divento goffo,e commetto errori stupidi.
Premetto che questi problemi non li ho in caso di studio con altre persone (sconosciuti o meno), ma Solo in sede d'esame o comunque davanti ai professori.
Espongo il problema perchè il Gap tra CASA e ESAME è troppo esagerato, e sta rovinando la mia carriera universitaria, e la situazione mi provoca malessere, e cattivo umore, soprattutto nel vedere I miei compagni che riescono ad affrontarla con molta più tenacia.
Volevo chiedere consigli per affrontare più in serenità la situazione :) grazie.
Tutti gli studenti soffrono di questo problema, però c'è chi un pò di più e chi un pò di meno.. o in forme diverse.
Sono uno studente universitario di 22 anni.. faccio sport, sono fidanzato e attualmente felice, senza problemi particolari, Ma sono un ragazzo timido e ansioso, quindi è di carattere. Il giorno prima dell'esame faccio molta fatica ad addormentarmi finendo di dormire qualche ora, e in sede di esame vado sempre in panico fallendo o dando una prestazione bassissima la quale è molto più alta a casa da solo. Compaiono poi forti mal di testa, e a vole accompagnati da Sudorazioni a freddo, con ritmi cardiaci accelerati. Divento goffo,e commetto errori stupidi.
Premetto che questi problemi non li ho in caso di studio con altre persone (sconosciuti o meno), ma Solo in sede d'esame o comunque davanti ai professori.
Espongo il problema perchè il Gap tra CASA e ESAME è troppo esagerato, e sta rovinando la mia carriera universitaria, e la situazione mi provoca malessere, e cattivo umore, soprattutto nel vedere I miei compagni che riescono ad affrontarla con molta più tenacia.
Volevo chiedere consigli per affrontare più in serenità la situazione :) grazie.
Studenti che agli esami universitari hanno prestazioni molto più basse della loro preparazione hanno un problema che, come nel suo caso, potrebbe essere collegato all'ansia da prestazione, alla paura di essere giudicato da una figura autorevole come i professori.
Questo tipo di sintomo, paradossalmente, può essere accentuato proprio dal desiderio di fare bene, di avere una buona o ottima prestazione e tende ad aggravarsi nel confronto con colleghi che invece riescono bene nella prova. Si crea una specie di circolo vizioso in cui la paura di non riuscire, diventa una sorta di aspettativa negativa che si avvera.
In questo tipo di situazione, la psicoterapia è un prezioso strumento che aiuta a disattivare un meccanismo automatico di tipo inconscio che non può essere risolto con la semplice volontà o desiderio di riuscire.
Questo tipo di sintomo, paradossalmente, può essere accentuato proprio dal desiderio di fare bene, di avere una buona o ottima prestazione e tende ad aggravarsi nel confronto con colleghi che invece riescono bene nella prova. Si crea una specie di circolo vizioso in cui la paura di non riuscire, diventa una sorta di aspettativa negativa che si avvera.
In questo tipo di situazione, la psicoterapia è un prezioso strumento che aiuta a disattivare un meccanismo automatico di tipo inconscio che non può essere risolto con la semplice volontà o desiderio di riuscire.
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Buongiorno. È possibile utilizzare delle tecniche per far fronte a questa ansia da esame. Intanto le suggerisco un vecchio testo, ma sempre valido, del Prof Meazzini, che se non erro si intitola proprio "Paura d'esame:come vincerla". Provi intanto a fare questa lettura, molto utile per molti ragazzi. Sarà eventualmente, poi, da approfondire cosa sostiene questo suo "fallimento programmato", a quali schemi personali si ispira e cosa ne impedisce la sua risoluzione
Salve, da quello che leggo deduco che stai vivendo un momento di difficoltà a causa di questa ansia da prestazione. Studi tanto, negli altri ambiti la tua vita è del tutto soddisfacente ma quando devi sostenere un esame tutto si trasforma, il tuo incubo peggiore si materializza. Quello che posso suggerirti è di intraprendere un percorso terapeutico mirato a superare il giudizio dell altro con ansia da prestazione. Molto efficaci e abbastanza brevi per questo tipo di problema sono le terapie cognitive - comportamentali. Spero di essere stata utile . Saluti Dott. dsa Rosalba Cardillo
Buongiorno, da quello che descrive sembrerebbe un'ansia da prestazione, ma dice anche di essere un ragazzo timido e ansioso. Sarebbe utile comprendere in quali altri ambiti della sua vita si manifesta l'ansia per comprenderne poi, attraverso una valutazione psicologica, il senso profondo che la sostiene. Per gestire e risolvere l'ansia da prestazione sono indicate, oltre alla psicoterapia, delle tecniche di preparazione degli esami, le tecniche di rilassamento e immaginative, role playing e ipnosi.
cordiali saluti
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Salve, oltre alle tecniche già citate dai colleghi, funziona molto bene il points and positions, puoi leggere qualcosa a riguardo sul mio profilo, se ti servono informazioni non esitare a contattarmi. Cari saluti
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Ansia da prestazione, paura di fallire sono l'altra faccia della medaglia di un altra paura : la paura di essere felice!
Più è alta l'aspettativa è più sarà alta la paura...Mi sembra chiaro che attorno alle 'area studio/lavoro si agganciano le tue convinzioni negative su di te e quindi le tue ansie più o meno inconsce...Potresti indagare su aspetti quali le aspettative delle persone per te più significative , il tuo rapporto con le figure genitoriali e il livello della tua autostima...Sarebbe meglio se ti facessi aiutare da un terapeuta..
Più è alta l'aspettativa è più sarà alta la paura...Mi sembra chiaro che attorno alle 'area studio/lavoro si agganciano le tue convinzioni negative su di te e quindi le tue ansie più o meno inconsce...Potresti indagare su aspetti quali le aspettative delle persone per te più significative , il tuo rapporto con le figure genitoriali e il livello della tua autostima...Sarebbe meglio se ti facessi aiutare da un terapeuta..
Salve, fin dall'infanzia noi dobbiamo superare esami, dove veniamo giudicati. e qualche volta anche svalutati, purtroppo gli esami non finiscono mai. Lei soffre di un ansia da prestazione, ha il terrore che venga giudicato in maniera negativa da persone che non la conoscono. Infatti nella sua domanda lei scrive che quando studia da solo lei è preparato, ma quando si trova davanti ai professori che non la conoscono lei va nel panico, la terrorizza il giudizio dell'estraneo, bisognerebbe sapere se già nel passato è successo. Gli consiglio di intraprendere un percorso psicologico in modo da elaborare anche il suo trascorso ed elaborare che cosa è successo nei primi anni di scuola. Se l'è capitato di essere svalutato e non capito, quindi elaborare che cosa provava sentendosi giudicato, soprattutto elaborare come mai la sua stima, nei suoi confronti, è così bassa, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno. Molti colleghi hanno già dato risposte piuttosto valide. Mi pare però che lei stesso sappia esattamente, a livello razionale, cosa accade e perché. Potrebbe essere risolutivo un approccio invece basato su un intervento di tipo emozionale, attraverso ipnosi o emdr, tra le possibilità, che vada a risolvere alla radice il perché esiste il timore ( razionalmente infondato) di “ non essere all’altezza”. Da qualche parte questa informazione errata é entrata in memoria... occorre un upgrade o un refresh! Spero di aver dato uncontributo utile.
Buona sfida! ????????
Buona sfida! ????????
Buonasera,
Quello che descrivi sembra essere, come già accennato dai colleghi, ansia da prestazione.
Mi verrebbe, tuttavia, da chiederti se ci sono state altre situazioni o circostanze, nel corso della tua vita, dove puoi aver provato la stessa sensazione o al contrario una sensazione di incapacità con conseguente giudizio da parte di qualcuno di vicino e caro.
La psicoterapia, puo aiutarti ad esplorare cosa c è dietro questa ansia e cosa sottende per te questo sintomo : l'ansia infatti non è che un indicatore, che ci permette di orientarci rispetto a qualcosa che non sta funzionando come dovrebbe o che noi percepiamo come tale.
Sei giovane ed hai ancora molto tempo per recuperare, non esitare ad intraprendere un percorso!
In bocca al lupo!
Dott.ssa Elisabetta Giuli
Quello che descrivi sembra essere, come già accennato dai colleghi, ansia da prestazione.
Mi verrebbe, tuttavia, da chiederti se ci sono state altre situazioni o circostanze, nel corso della tua vita, dove puoi aver provato la stessa sensazione o al contrario una sensazione di incapacità con conseguente giudizio da parte di qualcuno di vicino e caro.
La psicoterapia, puo aiutarti ad esplorare cosa c è dietro questa ansia e cosa sottende per te questo sintomo : l'ansia infatti non è che un indicatore, che ci permette di orientarci rispetto a qualcosa che non sta funzionando come dovrebbe o che noi percepiamo come tale.
Sei giovane ed hai ancora molto tempo per recuperare, non esitare ad intraprendere un percorso!
In bocca al lupo!
Dott.ssa Elisabetta Giuli
Buongiorno. L'ansia pre esame é un fenomeno molto comune che può rendere difficile la vita dello studente. Può essere ricondotta ad un particolare tipo di ansia da prestazione, una sensazione di stress e apprensione che si verifica in tutte le situazioni in cui ci sentiamo valutati ed esposti al giudizio altrui.
Per superarla o quantomeno tenerla a basa possono essere impiegati dei trucchetti:1) innanzitutto deve essere preparato (ricordiamoci che l'ansia non annulla completamente le competenze), 2) nei giorni precedenti deve avere un ritmo sonno veglia regolare, alimentazione sana, possibilmente niente fumo, 3) si prenda cura di sé nei gg precedenti con sport, hobby o quello che ogni tanto le permette di distogliersi. Studiare ore e ore ininterrottamente non solo stanca ma non dà modo alla nostra memoria di lavoro di memorizzare ed organizzare il bagaglio di informazioni. 4) fondamentale ripetere a voce alta poiché la memoria riesce a imprimere con più facilità le nozioni, e da ultimo 5) pensi che l'ansia é un meccanismo fisiologico che la mette in allerta, la attiva di fronte a situazioni critiche. L'ansia é energia! Ciò che le consiglio é di provare ad incanalare quest'energia in maniera adeguata: provi a trasformarla in sana aggressività, in "strafottenza", in un po' di più di sicurezza di sé!
In bocca al lupo per i prossimi esami!
Per superarla o quantomeno tenerla a basa possono essere impiegati dei trucchetti:1) innanzitutto deve essere preparato (ricordiamoci che l'ansia non annulla completamente le competenze), 2) nei giorni precedenti deve avere un ritmo sonno veglia regolare, alimentazione sana, possibilmente niente fumo, 3) si prenda cura di sé nei gg precedenti con sport, hobby o quello che ogni tanto le permette di distogliersi. Studiare ore e ore ininterrottamente non solo stanca ma non dà modo alla nostra memoria di lavoro di memorizzare ed organizzare il bagaglio di informazioni. 4) fondamentale ripetere a voce alta poiché la memoria riesce a imprimere con più facilità le nozioni, e da ultimo 5) pensi che l'ansia é un meccanismo fisiologico che la mette in allerta, la attiva di fronte a situazioni critiche. L'ansia é energia! Ciò che le consiglio é di provare ad incanalare quest'energia in maniera adeguata: provi a trasformarla in sana aggressività, in "strafottenza", in un po' di più di sicurezza di sé!
In bocca al lupo per i prossimi esami!
buongiorno, probabilmente un sostegno psicologico per abbassare lo stress, indagando e sviluppando strategie di gestione dello stesso sarebbe un approccio efficiente in un ottica di miglioramento del benessere nel breve-medio tempo.
il momento dell'università è delicato proprio per il carico di lavoro, i ritmi serrati a cui si è costretti, i diversi impegni.
Per tali ragioni in questo momento può essere importante un sostegno per guardare innanzitutto ciò che 'il sintomo' porta e poi capire cosa migliorare e sviluppare creativamente.
il momento dell'università è delicato proprio per il carico di lavoro, i ritmi serrati a cui si è costretti, i diversi impegni.
Per tali ragioni in questo momento può essere importante un sostegno per guardare innanzitutto ciò che 'il sintomo' porta e poi capire cosa migliorare e sviluppare creativamente.
Buongiorno, come suggerisce nella sua domanda è molto frequente imbattersi nell'ansia pre-esame, ma non per questo va normalizzata o "giustificata" pensando che tutti ci passiamo.
Mi sembra infatti di capire che sta diventando invalidante per quanto riguarda la sua carriera università. Proverei a chiederle cosa accade nella sua vita quando si sente sotto giudizio, o quando sente di dover dar dimostrazione di qualcosa, a qualcuno che reputa "superiore". Anche se difficile da rendere consapevole.. E' molto probabile infatti che quest'ansia sia da rimandare a vecchi vissuti non elaborati che oggi si riattivano nel momento dell'esame. Le consiglio di indagare con se stesso, o anche con letture mirate, questo senso di giudizio/dimostrazione e se lo ritiene opportuno un percorso di psicoterapia non può che aiutarla in questa ricerca.
In ultimo mi sento di aggiungerle una cosa: il voto dell'esame non è un voto personale su se stesso e suo valore come persona o come capacità di studente, ma solamente un numero che esprime un valore circoscritto a poche informazioni.
Un saluto ed in bocca al lupo per il suo percorso universitario,
Federica Miccichè
Mi sembra infatti di capire che sta diventando invalidante per quanto riguarda la sua carriera università. Proverei a chiederle cosa accade nella sua vita quando si sente sotto giudizio, o quando sente di dover dar dimostrazione di qualcosa, a qualcuno che reputa "superiore". Anche se difficile da rendere consapevole.. E' molto probabile infatti che quest'ansia sia da rimandare a vecchi vissuti non elaborati che oggi si riattivano nel momento dell'esame. Le consiglio di indagare con se stesso, o anche con letture mirate, questo senso di giudizio/dimostrazione e se lo ritiene opportuno un percorso di psicoterapia non può che aiutarla in questa ricerca.
In ultimo mi sento di aggiungerle una cosa: il voto dell'esame non è un voto personale su se stesso e suo valore come persona o come capacità di studente, ma solamente un numero che esprime un valore circoscritto a poche informazioni.
Un saluto ed in bocca al lupo per il suo percorso universitario,
Federica Miccichè
Buongiorno. L'ansia da prestazione, come quella avvertita prima di un esame, accompagnata da una serie di sintomi somatici quali sudorazione e tachicardia, è più frequente di quanto si immagini e, come lei ha ben sottolineato, provoca malessere e cattivo umore, non solo per gli esiti negativi che ne conseguono, ma anche dall'inevitabile confronto che emerge con i colleghi e compagni.
Generalmente, questa sintomatologia è associata a un timore del giudizio, del confronto, dell'esporsi (alcuni soffrono di queste difficoltà solo negli esami orali e non in quelli scritti) o anche del crescere (per esempio, cosa farò dopo la laurea?). Capirne la causa e trovare una soluzione è l'obiettivo di una buona psicoterapia. Le consiglio di provare a intraprendere un percorso di psicoterapia psicodinamica per riuscire a comprendere il nucleo della sua sofferenza e affrontare così la sua ansia prima degli esami.
Rimango a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Mariavittoria Zanchetta
Generalmente, questa sintomatologia è associata a un timore del giudizio, del confronto, dell'esporsi (alcuni soffrono di queste difficoltà solo negli esami orali e non in quelli scritti) o anche del crescere (per esempio, cosa farò dopo la laurea?). Capirne la causa e trovare una soluzione è l'obiettivo di una buona psicoterapia. Le consiglio di provare a intraprendere un percorso di psicoterapia psicodinamica per riuscire a comprendere il nucleo della sua sofferenza e affrontare così la sua ansia prima degli esami.
Rimango a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Mariavittoria Zanchetta
Buono giorno. Ha espresso in maniera molto accurata la sua situazione di disagio. Come hanno affermato i miei colleghi, l'ansia da prestazione è abbastanza frequente e si manifesta spesso in quelle situazioni in cui siamo chiamati a vivere momenti di forte stress emotivo. Seguo ragazzi che come lei soffrono appunto di ansia da prestazione. Come consigli potrei indicarLe qualche esercizio di training autogeno ma quello che le consiglio è rivolgersi a un professionisti psicoterapeuta che la possa aiutare nel conoscersi meglio e provare a capire origine del suo malessere. Sarà poi così possibile individuare un lavoro per lei mirato volto al rinforzo del suo Io e delle sue risorse. Cordialmente Gian Piero Grandi
Buongiorno. Per poter risolvere la situazione è necessario comprendere i motivi dell'ansia pre-esame alla luce dei Suoi modi di essere nel mondo, della storia di vita (es: come ha scelto il corso di laurea? Quando?) e dei Suoi orizzonti d'attesa (quali aspettative universitarie e lavorative?) nel contesto attuale (quali relazioni? Quali modi di affrontare la questione a casa, con gli amici, con la partner?). Come vede tutto ciò è estremamente caratterizzante un sè che non può essere ridotto e oggettivato a "carattere" pena la perdita del senso del sintomo, da un lato, e della possibilità di risolverlo, dall'altro (se è carattere, inteso come invariante costitutivo, come può pensare di cambiarlo?). Questo perché come Lei giustamente sottolinea questa modalità di sentirsi prima o durante un esame caratterizza tante persone, ma ognuna con un significato che è proprio, personale, e che si declina e di dispiega nei modi unici di essere. Pertanto è fondamentale raccogliere questi dati al fine di comprendere il motivo del Suo stare male. Al di fuori di questa operazione tutto ciò che è possibile fornirLe sono vuote rassicurazioni (ad es sull'importanza del voto, di quanto comuni siano tali difficoltà, ecc...) che non servono a nulla se non a renderLa ancora meno responsabile del Suo cambiamento, che deve iniziAre invece con un'azione forte di assunzione su di Sè della possibilità di stare meglio. Contatti un terapeuta e inizi un percorso: ne gioverà non solo per quanto attiene al percorso universitario, ma in generale, per quanto attiene a ogni futuro campo di vita in cui dovrà affrontare il tema che la mette in scacco oggi. Cordialità, in bocca al lupo! DMP
Ciao, capisco la tua sofferenza e frustrazione. Inizierei dicendo che dire "è di carattere" rischia di darti la falsa percezione che non ci sia nulla da fare al riguardo. Il carattere è qualcosa che si costruisce nel tempo, dal momento della nascita o anche prima, ogni giorno con le esperienze e le idee che ci facciamo sul mondo. E' probabile che tu abbia potuto apprendere, in qualche momento della tua vita, che non sei abbastanza, che qualunque cosa tu faccia non andrà mai bene, oppure che tu abbia sperimentato un eccessiva pressione da parte dei tuoi genitori che ti hanno insegnato che non potevi sbagliare. Ovviamente qui sto solo dicendo una serie di ipotesi del tutto casuali, sarebbe necessario parlarti e conoscerti bene per poter capire la reale radice del tuo problema. Quello che è certo è che noi tutti siamo predisposti per funzionare al meglio. Quando questo non succede vuol dire che qualcosa si è inserito nel nostro naturale sviluppo e abbia interferito con la naturale riuscita delle nostre abilità. Ti invito a consultare uno psicologo che possa aiutarti a capire l'origine del problema e a lavorarci, così da poter riprendere il normale corso della tua vita potendo trarre soddisfazione dei tuoi sforzi e ottenere i risultati che meriti.
Ti auguro il meglio
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Salve,
l'ansia è una reazione fisiologica e "normale", ma nel momento in cui invalida la nostra vita a tal punto da prenderne il sopravvento, va affrontata e gestita e per fare questo credo sia il caso che inizi un percorso di psicoterapia in modo da capire cosa c'è dietro e lavorarci.
Saluti.
l'ansia è una reazione fisiologica e "normale", ma nel momento in cui invalida la nostra vita a tal punto da prenderne il sopravvento, va affrontata e gestita e per fare questo credo sia il caso che inizi un percorso di psicoterapia in modo da capire cosa c'è dietro e lavorarci.
Saluti.
Salve, prima di tutto sarebbe importante capire qual'è la fonte della sua preoccupazione ovvero la prestazione in sé, la prestazione sociale in quel preciso contesto o entrambe e se c'è qualche altra minaccia nelle situazioni che ha descritto. Una volta chiarito il nucleo del problema è possibile intervenire sia sul sintomo sia sulla sua costruzione lavorando su svariati aspetti che potrebbero causare e favorire questo tipo di difficoltà. Sarebbe consigliabile che consulti uno psicoterapeuta cognitivista. Saluti.
Salve,
quali pensieri legati alla prestazione che dovrà avere occupano la sua testa? Quali emozioni predominano in lei prima di un esame? Sarebbe utile per lei conoscere quelle emozioni e i pensieri disfunzionali che le impediscono di raggiungere i suoi obiettivi per poi acquisire strategie utili e affrontare le difficoltà che descrive. Può capitare, nel lungo percorso formativo, di dover affrontare problemi legati allo studio, all'apprendimento o dover superare blocchi, recuperare le proprie risorse, trasformare i punti deboli in punti di forza, superare paure o ansie... Se riusciamo a superare uno di questi ostacoli, avremo l'opportunità di crescere come persone, di maturare e utilizzare quell'esperienza in altri momenti della vita. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un cordiale saluto
quali pensieri legati alla prestazione che dovrà avere occupano la sua testa? Quali emozioni predominano in lei prima di un esame? Sarebbe utile per lei conoscere quelle emozioni e i pensieri disfunzionali che le impediscono di raggiungere i suoi obiettivi per poi acquisire strategie utili e affrontare le difficoltà che descrive. Può capitare, nel lungo percorso formativo, di dover affrontare problemi legati allo studio, all'apprendimento o dover superare blocchi, recuperare le proprie risorse, trasformare i punti deboli in punti di forza, superare paure o ansie... Se riusciamo a superare uno di questi ostacoli, avremo l'opportunità di crescere come persone, di maturare e utilizzare quell'esperienza in altri momenti della vita. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un cordiale saluto
Buonasera, contattare uno specialista di sua fiducia sicuramente potrà aiutarla a risolvere questa problematica.
MMM
MMM
Salve, grazie per aver fatto questa domanda che apre una discussione intorno a questioni inerenti la sua formazione sia come uomo sia come professionista. Alla sua età, avere momenti di crisi, fa parte del processo di crescita. Un percorso di psicoterapia può aiutarla a comprendere meglio e superare nel suo caso ciò che rende impossibile un esame.
Un caro saluto.
Dott.ssa francesca silvestrini
Un caro saluto.
Dott.ssa francesca silvestrini
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buon giorno, esiste un ansia sana che fa si che ci sia il giusto approccio a qualsiasi prova e quindi è un ansia che aiuta, ma quando questa ansia è troppa e viene mal gestita il rischio è che si ha un blocco della performance.
La situazione è molto comune ma può essere superata con il giusto intervento e la giusta strategia ti condurrà in breve tempo al tuo sblocco.
Saluti
La situazione è molto comune ma può essere superata con il giusto intervento e la giusta strategia ti condurrà in breve tempo al tuo sblocco.
Saluti
Buongiorno, è un tipico caso di ansia da prestazione, sicuramente è il caso di approfondire da dove origini quest'ansia poichè come dice lei è presente questo gap tra casa e scuola. Un percorso terapeutico che approfondisca e analizzi il suo percorso passato di studente credo possa aiutarla.
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad un professionista per intraprendere un percorso terapeutico in quanto questo si tratta di un caso di ansia da prestazione, la quale avrà delle radici nella sua persona e nei vissuti passati scolastici e non.
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