Salve,da tre mesi soffro di una tendinopatia al capo lungo del bicipide, ho fatto una risonanza ma

41 risposte
Salve,
da tre mesi soffro di una tendinopatia al capo lungo del bicipide, ho fatto una risonanza magnetica e dici sedute di tecar, tens, ultrasuoni , ma non ho trovato nessun miglioramento, l'infortunio è stato causato perchè gioco a tennnis e il dolore lo sento facendo il movimento della battuta, ho il forte timore di dover smettere di praticare il tennis, c'è qalcos altro che posso fare, vorrei escludere l'intervento chirurgico anche perchè nei movimento quotidiani non sento mai fastidio
Salve, da ex giocatore agonista di tennis posso consigliare di esaminare la gestualità durante il servizio poichè, se non si segue una fluidità e leggerezza del movimento con tutto il corpo, con spinta degli arti inferiori, si forza prettamente con il braccio con conseguenti sovraccarichi tendinei. L intervento chirurgico è assolutamente da escludere.Ottima la valutazione di un osteopata della biomeccanica del torace e della scapola, che se poco mobili, creano forzature tendinee rendendo vane le terapie che ha fatto.

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salve, spesso nel gioco del tennis la continua prono supinazione del braccio può creare un'infiammazione.
nel suo caso il capo distale del bicipite ha inserzione al di sotto della testa radiale, che si può compromettere durante la prono supinazione.
Le consiglio uno sblocco delle strutture fasciali e muscolo-tendinee, un tutore per giocare ma in assoluto riposo per sfiammare la zona.
saluti
buongiorno, prima di smettere di giocare proverei con la tecnica di bowen
Buonasera, ha provato con un integratore di Papaya fermentata? va ad agire direttamente sui radicali liberi che vanno a mantenere l'infiammazione, ovviamente tutto ciò coadiuvato con una terapia manuale che vada a ripristinare il suo sistema corporeo, e magari capire la causa dello squilibrio che ha portato al sovraccarico funzionale che a sua volta ha creato questa tendinopatia. resto a disposizione per ulteriori chiarimenti
Gentile utente, la terapia fisica che ha effettuato è secondo me valida. Dovrebbe ora aggiungere , secondo me, della rieducazione motoria individuale per stabilizzare e riequilibrare l’articolazione. Oltre poi al ripristino del gesto atletico. Saluti
Salve, pensando alle mie esperienze pregresse le consiglio innanzitutto un periodo di riposo, inoltre non è raro che movimenti ripetuti portino ad infiammazioni delle strutture tendinee. Sarebbe ottimo se lei si rivolgesse ad un osteopata o un fisioterapista per valutare innanzitutto lo stato attuale dell'articolazione e del tendine, oltre che la funzionalità, per poi risalire alla causa del problema e poter approcciare nel miglior modo possibile.
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Buongiorno ci sono ovviamente anche altre terapie strumentali differenti da quelle che lei ha elencato da affiancare anche da opportuna terapia manuale. Nel caso si voglia confrontare può contattarmi. Nel frattempo le auguro una pronta guarigione. Cordiali saluti, Francesco
Si faccia vedere da un buon terapista per valutare se ci sono le condizioni di alterazione biomeccaniche della spalla. La disfunzione del capo lungo è sempre secondaria a una non corretta stabilità e controllo della spalla.
Salve, le consiglio un periodo di riposo unito ad un percorso riabilitativo improntato in primo luogo alla riduzione dell'infiammazione e in un secondo momento a riequilibrare le strutture muscolo-tendinee e articolari.
Buongiorno. Sarebbe interessante conoscere l'esito della RM.
Comunque oltre le terapie fisiche già fatte le consiglio il riposo, rieducazione e potenziamento muscolare quando possibile e attenzione al gesto atletico.
Inoltre al momento massaggi e terapia shiatsu per cervicale, spalla e arto inferiore.
Cordiali saluti.
Buonasera, io personalmente osserverei un periodo di riposo dall'attività sportiva per permettere all'infiammazione di regredire. Nel frattempo farei una visita osteopatica per valutare la causa del suo disturbo e impostare il relativo trattamento.
Un caro saluto
Bisogna capire la causa nel proprio corpo che provoca un sovraccarico funzionale nel tendine bicipitale, che reagisce infiammandosi.
Credo che un osteopata possa fare al caso suo.
Salve, dalla risonanza magnetica cosa è emerso? perchè il dolore che lei riferisce in zona tendinea del capo lungo del bicipite potrebbe non essere un dolore del tendine stesso ma un dolore riflesso e questo spiegherebbe l'inefficacia delle terapie strumentali che ha gia effettuato.
A meno che la risonanza non abbia rilevato traumi particolari dubito che debba smettere di giocare è un problema di muscolatura che con il ripetersi del gesto atletico che compie con il tennis porta delle disfunzioni del movimento della spalla che vanno semplicemente riequilibrate.
Ho spesso avuto a che fare con questo tipo di problematiche qualora abbia bisogno di chiarimenti non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti.
La letteratura scientifica è chiara riguardo alle tendinopatie: l' esercizio terapeutico è vincente sui mezzi fisici, per quanto quest' ultimi possano comunque aiutare a sfiammare.
Buongiorno, per le problematiche riguardanti il tendine l'esercizio terapeutico rappresenta la migliore scelta possibile. Le eventuali terapie fisiche, invece si sono dimostrate poco efficaci in queste problematiche. Le consiglio quindi di consultare un fisioterapista OMT nella sua zona per impostare un adeguato iter-riabilitativo in modo da gestire il corretto carico, per poi riprendere progressivamente il gesto atletico. Saluti
Concordo a pieno con il collega Rodegher. L'esercizio terapeutico è la soluzione d'elezione per le tendinopatie, il riposo può temporaneamente migliorare i sintomi se si tratta di una tendinopatia reattiva, insorta da poco tempo; mentre se si parla di tendinopatia cronica, sempre attraverso l'esercizio terapeutico si deve ripristinare le corrette capacità di carico del tendine e dei muscoli appartenenti alla stessa catena cinetica del gesto sportivo della battuta. Come hanno detto alcuni colleghi, anche un rinforzo dell'arto inferiore e del tronco può aiutare a non sovraccaricare la spalla (di solito un anello debole della catena cinetica degli atleti 'overhead' , ovvero atleti che usano la spalla al di sopra della testa, in sport come il tennis, il baseball e la pallavolo). Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un'equipe specializzata nella spalla: ortopedico e fisiatra specializzati, con annesso un fisioterapista con corsi di formazione specifici sulla spalla dello sportivo. Può essere necessario anche il lavoro con un preparatore fisico per avere un risultato ottimale. Personalmente posso darle una mano, avendo fatto un corso con un'esperta consulente riabilitativa di spalla in Premier League e avendo partecipato ad una lectio magistralis con uno dei più importanti studiosi di biomeccanica al mondo; per 3 anni mi sono occupato di tennisti alle pre-qualificazioni degli internazionali di Roma come fisioterapista sportivo. Spero di essere stato chiaro ed esauriente
Salve il miglior approccio clinico al suo problema è attraverso l'esercizio fisico. Esercizi contro resistenza soprattutto in eccentrica. Le cure che ha fatto sono palliative
I miei colleghi hanno espresso tutti delle buone idee terapeutiche, io aggiungerei una programmazione di esercizi specifici per il riposizionamento della scapola, nella sua posizione a riposo, lavorerei Sulla mobilità del tratto toracico, facendo particolarmente attenzione alla mobilità scapolo-toracica, controllerei eventuali ipertoni dei muscoli, pettorali, scaleni, subclavio, andrebbe vista la mobilità della prima costa e della clavicola. dopo di procede che la riabilitazione della dinamica e del timing di attivazione della dinamica della scapola e dell'omero. molto utile sia nella fase acuta che nella prevenzione, l'uso di un bendaggio elastico per stimolazione della muscolatura addutoria delle scapola, e per inibizione dei muscoli pettorali, che sono i primi responsabili meccanici dell'anteriorizazzione della testa dell'omero che disturba lo scorrimento della guaina tendinea. inoltre controllerei, la condizione viscoelastica del fegato e relativo diaframma, fascia endotoracica, con fascia mediastinica, fascia pleuro cervicale.
Insomma non lascerei nulla al caso, anche se con i test a nostra disposizione la diagnosi e l'individuazione della causa primaria del suo problema
Buonasera, l’approccio fisioterapico può essere vario. Io mi occupo di riabilitazione di atleti professionisti e utilizzo un dispositivo innovativo (RSQ1) che potrebbe aiutarla a risolvere il suo problema, facendolo anche in tempi rapidi visto che già dalla prima seduta può avere un miglioramento.
Resto a tua disposizione
Buongiorno. Forse le terapie finora svolte hanno preso in considerazione solo l' infiammazione in loco e lavorato su quella. In realtà, a questo punto credo sia necessario guardare al problema da una prospettiva che tenga conto anche delle dinamiche del gesto sportivo. Questo vuol dire occuparsi della meccanica muscolare e articolare di tutto il braccio e della spalla , sciogliere le tensioni facciali di tutto l' arto fino ad includere una valutazione posturale.
Grazie
Buongiorno, credo che l'approccio terapeutico che le hanno proposto ed effettuato sia stato troppo passivo. Ormai è ampiamente dimostrato che l'approccio attivo con la corretta "somministrazione" di esercizio terapeutico siano la strada più corretta da intraprendere per la maggior parte delle patologie muscolo-scheletriche.
Molto spesso le patologie "over-head"( cioè quando si alza il braccio oltre la testa come il servizio nel tennis)vengono fuori per degli squilibri di movimento e stabilità muscolari! Dovrebbe rivolgersi a professionisti che oltre al lavoro di mezzi fisici, la possono aiutare a riprogrammare il giusto equilibrio bio-meccanico.
Buona Giornata
Salve, non sempre le terapie fisiche da sole possono portare a una risoluzione. é necessario spesso anche fare terapia manuale ed esercizi. Le consiglio di rivolgersi a un bravo fisioterapista della sua zona se ancora non ha risolto la sintomatologia.
Salve, le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista specializzato nell'esercizio terapeutico: le problematiche al tendine devono essere affrontate attraverso un approccio graduale ad alti carichi di lavoro e ai gesti sportivi
Gentile utente,

La terapia fisica è utile per ridurre il dolore e l'infiammazione! Tuttavia, come Lei giustamente scrive, il suo problema è riconducibile ad una tendinopatia, non ad una tendinite, termine quest'ultimo messo in discussione dagli stessi studi istologici che evidenziano come in uno stato di sofferenza tendinea, l'infiammazione sia presente solo negli stadi iniziali, accanto a una ben più importante degenerazione strutturale. Ciò detto, una terapia antinfiammatoria, come quella che ha in parte seguito, può alleviare il sintomo, ma di certo non allevia la causa.
Il mio consiglio è di rivalutare il gesto tecnico ed evidenziare attraverso un'attenta analisi fisioterapica quali siano gli aspetti critici che portano ad una disfunzione e al conseguente dolore.
Cordialità
Salve, nelle patologie tendinee i trattamenti passivi come quelli che ha eseguito possono avere qualche effetto sui sintomi (forse, se si è molto fortunati e se presa molto precocemente). Gli unici approcci ad oggi ritenuti efficaci per trattare i tendini si basano su esercizio terapeutico ad intensità progressiva in base alla sua condizione. Di solito si prova sempre il trattamento conservativo (fisioterapia, intesa in questo caso come esercizi) prima di pensare ad un eventuale intervento chirurgico. I tempi variano in base a tanti fattori (intensità dei sintomi, da quanto sono presenti, quanto limitano la vita quotidiana, altre patologie...) e possono arrivare anche a 2/3 mesi per iniziare a vedere risultati.
Saluti
Buona pomeriggio, assolutamente non dovrà smettere la sua pratica sportiva. Le terapie eseguite non hanno dato i risultati sperati in quanto la tendinopatia sarà scaturita inevitabilmente da una componente meccanica del movimento la quale andrà valutata attraverso l'esecuzione di test articolari e muscolari, che ci permettono di comprendere le cause della problematica.
Cordiali saluti
salve
le consiglio una visita da un professionista che possa effettuare una valutazione a 360° del suo problema, in quanto le cause potrebbero essere diverse e pertanto indagate.
Cordiali saluti.
Salve. Le consiglio di intraprendere una corretta terapia manuale che le permetta di riacquistare una biomeccanica migliore. Le terapie strumentali possono aiutare nelle prime fasi per ridurre il dolore ma non risolvono il problema.
E' fondamentale la manualità del terapista per poter tornare a giocare come lei desidera.escludo assolutamente l' intervento chirurgico.
Buongiorno,

Innanzitutto non si allarmi, non c'è bisogno che abbandoni la sua passione per questo dolore; come step bisogna per prima cosa valutare la biomeccanica del movimento, del gesto, e individuare delle disfunzioni articolari e muscolari che stanno sovraccaricando il suo tendine in modo anomalo.
Fatto questo, il trattamento fisioterapico servirà per rieducare al carico il tendine, correggere i compensi dinamici, ottimizzare il gesto atletico, per risalire alla causa del problema
Buongiorno, volevo aiutarla a porre l'attenzione sull'importanza del MOVIMENTO ATTIVO, con cui gestiamo qualsiasi attività, specialmente quella sportiva. E', di conseguenza, fondamentale un piano riabilitativo incentrato sull'esercizio terapeutico che rieduchi la funzionalità dei muscoli (in particolare i muscoli interessati alla sua condizione, valutati tramite dei test), della dinamica globale e dello sport-specifico. Nel suo caso, una riabilitazione basata solo sul ricevere dei mezzi fisici in modo passivo è poco risolutiva per il ritorno all'attività sportiva. Per cui non si butti giù, la soluzione c'è, ma in un percorso riabilitativo più personalizzato su di lei.
Buongiorno, prima di un eventuale intervento proverei una terapia conservativa con un fisioterapista. Le terapie strumentali da lei fatte sono solo dei palliativi e questo è dimostrato ampiamente da recenti studi.
Salve, le terapie strumentali che lei ha eseguito sono complementari a quella che è l'azione di stabilizzazione e riequilibrio motorio che può condurre con il fisioterapista.
Esercizi mirati e studio delle caratteristiche di movimento di TUTTO il corpo!
è come guardare un dipinto grande quanto una parete a 1 metro di distanza: non riuscirà a comprenderne il significato poiché vedrà molto bene il dettaglio e non potrà inserirlo in una visione d'insieme.

Buona serata!
Buongiorno, le terapie da lei fatte finora sono solo terapie passive, non indicate in caso di tendinopatia. Quando si è in presenza di una tendinopatia è necessario rivedere la gestione dei carichi di allenamento e procedere con un approccio attivo (esercizi). Il trattamento conservativo è la prima scelta, non quello chirurgico. L'importante è affidarsi a Fisioterapisti specializzati, che siano aggiornati in merito alle recenti evidenze sul trattamento delle tendinopatie.
Consiglio anche una visita dall'osteopata
Buonasera, se l'infiammazione è in fase acuta eviterei di continuare a giocare e mi limiterei al riposo. L'utilizzo della terapia strumentale è utile per i suoi effetti antinfiammatori, antalgici ed iperemici delle strutture interessate, però andrebbe anche abbinata a riabilitazione motoria individuale, con elasticizzazione dei tessuti interessati, rinforzo e correzione del gesto atletico. Il sintomo può anche essere eliminato tramite effetti antinfiammatori, ma se la causa persiste, il sintomo torna. A prescindere comunque è consigliabile sempre tentare con un approccio conservativo e non chirurgico.
Buona Sera
Da ciò che racconta ad oggi si è sottoposto solo a terapie passive, mentre ciò che ci dice la letteratura scientifica (e nella mia pratica clinica mi ci ritrovo al 100%) è che ciò da i maggiori benefici è l'esercizio attivo sotto guida di un buon fisioterapista.
Non conosco nel dettaglio la sua situazione, ma difficilmente dovrà rinunciare al tennis (magari sospenderlo o "moderarlo" per un certo periodo di tempo si).
Raramente è necessaria la chirurgia.
In sintesi le consiglio di rivolgersi ad un buon ortopedico per una diagnosi certa ed in seguito ad un buon fisioterapista.
Buongiorno. Sarebbe utile vedere una Risonanza o un'ecografia per capire la reale entità del danno. Io ho ottenuto degli ottimi risultati con il laser ad alta potenza abbinato al recupero del gesto atletico specifico.
Salve, bisognerebbe anzitutto capire le condizioni del tendine in questione.
Ok la risonanza che ha fatto ma credo anche un ecografia servirebbe a chiarire meglio. Le terapie che ha fatto vanno bene ma, come detto anche da altri colleghi, bisognerebbe impostare il recupero sul miglioramento del gesto sportivo, sul recupero chinesiologico della biomeccanica di scapola e spalla anche perchè come dice nella quotidianità non avverte fastidi.
Buon giorno,
le terapie da te svolte hanno solo lo scopo di disinfiammare la zona ma non risolvono il tuo problema.
Dalla RM sono emerse calcificazioni? nel caso dovresti provare con delle onde d'urto.
In ogni caso dovresti farti seguire per un programma di rinforzo muscolare della cuffia e per valutare se la spalla si muove correttamente con il cingolo scapolare.
Cordiali saluti
Buongiorno, il capo lungo del bicipite è un importante stabilizzatore della spalla all'interno della scapola, per cui va valutato se sta lavorando eccessivamente per compensare l'ipotonia della restante muscolatura stabilizzatrice. Inoltre, essendo la battuta un movimento definito overhead, ovvero sopra la testa, crea delle forze compressive che possono strozzare il tendine causando dolore: anche in quel caso potrebbe essere sintomo di ipotonia di muscolatura depressoria verso il basso della spalla rispetto la scapola. In sintesi, dopo la terapia che ha fatto per risolvere l'infiammazione, è importante migliorare la componente funzionale per tornare a giocare a tennis meglio di prima. Buon recupero!

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