Per i miei genitori sono una delusione ? Ho 14 anni, frequenti il liceo scientifico con degli ottim

23 risposte
Per i miei genitori sono una delusione ?
Ho 14 anni, frequenti il liceo scientifico con degli ottimi risultati: ho tutti 8 e qualche 7. Ho fatto pianoforte per 4 anni. Sono uscita con 10 dalle scuole medie. Sono una ragazza seria e responsabile. Capita chiaramente che io sbagli qualcosa di tanto in tanto. Ma io per i miei genitori sono una delusione e non conto nulla. Mio padre per quasi ogni cosa che dico mi risponde con la parola '' vergogna" e mia madre in pratica neanche mi calcola. Io soffro d'ansia e in parte anche per colpa loro. Mi sono sentita sempre costretta ad essere perfetta. E ogni volta che sbagliavo mi sentivo cadere il mondo addosso. Ho delle crisi di pianti e anche molte altre cose che non qui a raccontare. Non so come fare. Qualsiasi cosa faccio sono e sarò per sempre una delusione per chiunque
Buongiorno. Lei rappresenta, da una parte, le tematiche della perfezione, responsabilità e serietà attraverso il racconto della buona riuscita scolastica e dell'educazione musicale. Questa rappresentazione è una rappresentazione per l'altro, l'offerta di una buona immagine di sé che però lei lamenta non essere mai all'altezza di questo altro.
Dall'altra c'è questa parola, "vergogna", che la colpisce molto e ha a che fare con qualcosa sulla quale, a differenza della studio e della musica, lei non ha completo controllo e che non riesce ancora a essere ben compresa.
E' un buon momento per raccontarsi a qualcuno. Non esiti.

Un caro saluto,

mg

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Cara in questo momento cosi particolare della tua vita, nel quale stai passando dall’infanzia all’età adulta hai senza dubbio tanto bisogno di essere ascoltata. Ti consiglio, chiedendo il consenso ai tuoi genitori, di rivolgerti ad uno psicologo che possa aiutarti in questa fase di passaggio così delicata della vita. Spesso il linguaggio utilizzato dai genitori è poco comprensibile ai ragazzi, e viceversa, anche nelle stesse espressioni. Va senza dubbio ricercato un equilibrio. Dott.ssa Errico Gabriella
Ciao,
è evidente che ci sono problemi con i tuoi genitori, che inevitabilmente si ripercuotono sulla tua autostima e sul tuo senso di efficacia.
Credo sia il caso di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, parlandone con i tuoi genitori.
Saluti.
Carissima, è difficile trovare un equilibrio tra le aspettative dei nostri genitori e quello che realmente vogliamo da noi stessi. Purtroppo a tutti nella vita capita di commettere degli errori o di non ottenere i risultati sperati, essere perfetti è impossibile perciò bisogna riuscire ad accettare e perdonare i propri sbagli.
Mi sembra importante che tu riesca a condividere la tua storia e parlare con uno psicologo. Essendo minorenne è necessario che entrambi i tuoi genitori diano il consenso per fare i colloqui, se ne senti il bisogno potresti parlarne con loro e spiegargli il tuo bisogno. I miei migliori auguri, dott.ssa Irene Capello.
Carissima, è molto toccante quello che esprimi, si coglie dalle tue parole un grande bisogno di essere accolta, ascoltata, valorizzata. Sicuramente potrebbe esserti utile rivolgerti ad uno psicoterapeuta con il consenso dei tuoi genitori, anche se ovviamente le restrizioni di questi giorni possono rappresentare una difficoltà in più. Vorrei comunque invitarti a riflettere su alcuni aspetti.
Usi delle belle parole per descriverti, sei seria e responsabile, brava nello studio; tante belle qualità che è bene che tu tenga sempre presenti. Per tanti genitori saresti la figlia ideale. Sembrerebbe però che i tuoi non riescano a guardarti con occhi amorevoli. È importante per una ragazza della tua età sentire l'appoggio e l'approvazione dei propri genitori per costruirsi una immagine positiva di sé e una base sicura per la propria autostima. Tuttavia, prova a considerare che se hanno un atteggiamento negativo verso di te questo possa non dipendere dal fatto che tu non vada bene ma da loro vissuti, esperienze, magari traumi che non sono riusciti a elaborare e risolvere. Ricorda poi che la ricerca della perfezione è una trappola: parte dal presupposto errato che non vai bene così come sei. Se non ti accetti, ogni sforzo per diventare perfetta sarà sempre troppo poco. Altra cosa è invece accogliersi e cercare modi costruttivi per crescere e migliorarsi, un passo alla volta. Dici che sarai sempre una delusione per chiunque, ma prova a capovolgere la prospettiva: ricorda sempre quanto vali e non permettere a nessuno di svalutarti. Visto che sei una ragazza studiosa probabilmente ami la lettura. Io sono OK, Tu sei OK di Thomas A. Harris è un testo che potrebbe offrirti tanti spunti di riflessione.
Cordiali saluti.
Buongiorno. Le aspettative dei genitori, nel corso del tempo possono subire improvvise variazioni. Dalle dinamiche che riferisce si percepisce quanto l'ambiente che vive sia generatore di grande afflizione ma anche di colpa e disorientamento. Sono d'accordo con le colleghe nel sentire il parere di un terapeuta che possa sostenerla in questa fase della sua vita così delicata.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Salve ho letto la tua storia che mi fatto un po' di tenerezza...A parte questo ti consiglio di provare a dire ai tuoi genitori ciò che pensi. Se ciò vedi che è impossibile proponigli di fare una terapia familiare. Un abbraccio. Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Buongiorno, non è facile nè possibile porsi l'obiettivo di essere perfetti. Immagino che questo periodo sia per te fonte di grande dolore, da un lato sembra che ci sia tu, con i tuoi "sbagli" e dall'altro lato l'immagine inarrivabile di una ragazza perfetta nei suoi 14 anni.
Credo che sarebbe importante provare a confrontarti con i tuoi genitori, dicendo come ti senti e facendo loro presente la grande tristezza che ti porti nel cuore. In questo periodo potrebbe essere opportuno cercare qualcuno con cui parlare e con cui aprirti in modo da non sentirti più così sola. Prova a pensare se, per esempio, potrebbe esserci qualche adulto vicino a te che ti possa aiutare ad aprire un canale di comunicazione con i tuoi.
Un caro saluto
Veronica Benetti
Buongiorno da ciò che descrive il rischio è di cadere in uno stato depressivo ed è dunque importante farsi seguire da uno psicoterapeuta che possa rapidamente riattivare le sue risorse.

Dott. Ioimo
Lei non può essere una delusione per nessuno perché è una persona una persona unica e irripetibile è questo che dentro di sé occorre rafforzare saldamente rispetto a tutto ciò che la circonda. Parlare con uno specialista la aiuterebbe a scoprire mondi diversi un suo mondo interiore totalmente diverso da quello che lei pensa. resto a sua disposizione!
Buongiorno. Data la tua età e la tua sensibilità è difficile per me risponderti attraverso internet. Posso solo suggerirti di chiedere ai tuoi di poter parlare con un terapeuta, magari dicendo che hai chiesto tua sponte una mano mediante questo canale. È possibile che troviate il modo migliore per affrontare di persona e insieme la realtà. Senza confronto diretto la vedo dura
Buongiorno,
da quanto racconta è evidente il suo stato di malessere psicologico derivato dalle difficoltà relazionali con i suoi genitori.
Data la sua capacità di elaborazione e le risorse che ha mostrato raccontando la sua situazione, le consiglio di rivolgersi a uno psicologo, potrebbe inizialmente far riferimento allo psicologo scolastico (se presente).
Cari auguri.
Dott.ssa Gullone
Buongiorno, a tutti capita di sbagliare! Immagino non sia semplice convivere con questi vissuti d'inadeguatezza, proprio per potersi liberare da questo senso di oppressione e pesantezza sarebbe importante per lei poter condividere le sue sofferenze e le sue paure con un terapeuta, con l'augurio che diventi per lei uno spazio sicuro e protetto, non giudicante in cui evolvere e ricevere i riconoscimenti di cui ha bisogno e che merita.
Dott.ssa Maria Zulian
Buongiorno, riconosco la tua difficoltà non deve essere facile confrontarsi con l’assenza di un genitore o il giudizio di un altro, ma proviamo insieme a capire come funzionano i tuoi genitori e come funzioni tu in relazione a loro.
Io approfondirei insieme.
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Buongiorno, comprendo la sua situazione e le difficoltà che incontra quotidianamente nel dover convivere con loro. Purtroppo, a volte, le aspettative dei genitori possono ostacolare il normale raggiungimento dei propri obiettivi e possono creare una diminuzione dell'autostima. Quello che le posso consigliare è di rivolgersi ad un professionista che sia in grado di ridarle la fiducia in se stessa e di individuare insieme quali sono quelle risorse interne che lei sicuramente possiede ma che, al momento, fa fatica a trovare comprensibilmente.
Le auguro tanta forza.
Dr.ssa Gloria Godioli
Ciao, capisco perfettamente come ti senti e il tuo dolore. A volte i genitori, convinti di fare il meglio per i propri figli, li criticano, li svaluta o e li ignorano. Sono esseri umani che commettono errori e sentono la responsabilità di crescere un altro essere umano e, spesso, credono che in base a come loro figlio sarà, quello sarà lo specchio della loro bravura e migliore sarà il figlio migliori saranno giudicati anche loro.
Forse loro soffrono anche più di te, hanno ancora più bisogno di essere perfetti e ancora più paura del fallimento di quella che stanno instillando dentro di te. Probabilmente i loro genitori erano così, é questo é un circolo vizioso da cui sembra impossibile uscire. Ma tu sei diversa da loro, per il solo fatto che hai scritto qui, sei diversa, e puoi trovare un modo per invertire la rotta, per liberarti dalla gabbia in cui loro si trovano e in cui ti stanno rinchiudendo. Puoi trovare il tuo modo per essere felice e non solo per essere "giusta" agli occhi degli altri. Evidentemente quello che soddisfa i tuoi genitori non sono cose oggettive (i voti e la tua bravura) ed é probabile che per quanto sforzi tu faccia per compiacerli, non riuscirai comunque a scardinare il loro pensiero. Non ha senso vivere per compiacere gli altri, ancora di più se questi altri sono impossibili da compiacere.
Sei forte e hai la possibilità di essere libera e felice. Ti consiglio di contattare uno psicologo che possa darti degli strumenti per liberarti e riuscire a sentirti la meravigliosa persona che sei, a prescindere da ciò che i tuoi genitori pensano di te. Essendo minorenne, servirà il loro consenso firmato, ma ti consiglio davvero di provarci perché lo psicologo non serve ad aiutare i pazzi o chi ha un disturbo, serve ad accompagnare le persone in fasi difficili della propria vita, a sostenerle e a dargli un punto di vista diverso. Nel tuo caso, inoltre, serve ad aiutare persone "giuste" a vivere in un mondo a volte "sbagliato" e poter trarre da questo mondo il meglio, senza lasciare che questo mondo le schiacci, le cambi e le indebolisca.
Spero che tu possa farlo.
Ti auguro il meglio
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Gentilissima,
mi sembra esserci tristezza e rabbia nelle sue parole, ma anche voglia di cambiare e di trovare la propria serenità. Il rapporto con i propri genitori può non essere semplice, a volte sembra che si viva su mondi differenti e che si parli una lingua diversa. Si prenda cura di sé, impegnandosi nel ritagliarsi un tempo dedicato solo ed esclusivamente a lei; potrebbe rivolgersi ad uno/a psicologo/a che la possa ascoltare e comprendere e con il quale iniziare un percorso di crescita e di benessere personale. Essendo minorenne servirà il consenso informato dei suoi genitori; può anche informarsi se nella sua città ci sono consultori che offrono uno spazio d'ascolto ai giovani adolescenti o alla riapertura delle scuole può provare a contattare lo psicologo scolastico se presente in struttura. Non si abbatta per quello che le è stato stato e non smetta di credere in se stessa! Rimango a disposizione, un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Buonasera, mi permetto di darti del tu vista la giovanissima età.
Sei stata molto coraggiosa a scrivere questo messaggio, e ti consiglio di fare un passettino in più contattando uno/a psicologo/a della tua zona o se per qualche motivo sei impossibilitata in questo momento, puoi seguire on line dei corsi tenuti da psicologi per accrescere autoefficacia e autostima come punto di partenza. Oltre al rapporto con i tuoi genitori, che mi pare di capire sia molto complesso, stai attraversando un periodo "cruciale" dello sviluppo di vita e sarebbe importante il supporto di uno/a specialista che potrà aiutarti a ad accrescere i tuoi talenti (che mi sembra già siano molti).
Un saluto caro.
Buongiorno cara, mi scuso se ti rispondo solo ora. È molto chiaro ciò che scrivi e racconta di una profonda sofferenza che parla di incomprensione fra te e i tuoi genitori. È chiaro che un professionista ti potrebbe aiutare ma da quanto scrivi mi pare di comprendere che avresti difficoltà a iniziare un percorso con lo psicologo, essendo tu minorenne e avendo un difficile dialogo con i tuoi genitori. Quindi io ti consiglio di provare a parlare ai tuoi genitori in modo magari diverso dal solito, mi spiego, prova a sederti di fronte a loro aprendo completamente il tuo cuore e facendo emergere tutte le emozioni che in quel preciso momento proverai. Vedrai che la qualità del vostro rapporto potrebbe cambiare avendo loro l'opportunità di sentire tutto ciò che stai provando dentro te stessa.
Per qualsiasi altra informazione non esitate.
Ti invio un caro saluto,
Dottoressa Monica Pesenti
Cara, dalla tua domanda traspare tutta la tua difficoltà e la tua tristezza, le cose che racconti sarebbero fonte di sofferenza e di disagio profondo per qualsiasi figlio ma soprattutto per una persona che si trova nella fase dell'adolescenza. Non è chiaro dalla tua descrizione da quando il rapporto con i genitori ha subito questa incrinazione però si può dire che la fase di vita in cui vi trovate in famiglia può generare delle modifiche al rapporto genitori- figli che molto spesso si complica, diventa conflittuale e assume dinamiche diverse da quelle a cui si era abituati. Per questo mi sento di suggerirti di parlare delle difficoltà con i tuoi genitori, per quanto possibile, con la franchezza e chiarezza con cui ne hai parlato qui. E di confrontarti con loro sulla possibilità di intraprendere un percorso psicologico esclusivamente per te se preferisci oppure valutare la possibilità di chiedere un consulto familiare vista anche la tua giovane età. Sicuramente non sei una delusione per i tuoi genitori, anzi! Solo che probabilmente anche loro avrebbero bisogno dell'aiuto di un professionista per capire meglio dove sbagliano (a fin di bene) e di come potrebbero aiutarti nel tuo percorso di crescita. Un saluto di incoraggiamento e di vicinanza. Dott.ssa Alessia Beni
Quello che mi ha molto colpito nel tuo messaggio, è la consapevolezza che in parte, sia anche dovuto alle critiche dei tuoi genitori se hai queste sensazioni di disagio. Riconoscerlo è molto importante, perchè ti consente di sentire e trasmettere attraverso le parole la tua rabbia e di di dirigerla verso l'esterno, piuttosto che esclusivamente verso di te, come spesso nella tua situazione si rischierebbe di fare. La tua è un'età molto delicata, piena di conflitti.., qualche colloquio psicologico autorizzato dai tuoi genitori, potrebbe aiutarti ad incanalare l'energia vitale della rabbia, in maniera costruttiva , aiutandoti a gestire meglio l'ansia. Sei molto giovane, perchè non fare un tentativo per star meglio? Sarebbe sintomo di grande coraggio ed intelligenza da parte tua. Come diceva Rainer Maria Rilke: lascia che tutto ti accada, bellezza e terrore, continua così, "nessun sentimento è definitivo". I miei migliori auguri
Cara ragazza, la situazione che stai vivendo è sicuramente difficile, soprattutto se legata alla tua giovane età. Prova ad instaurare un confronto con i tuoi genitori facendoli partecipi dei tuoi disagi nei loro confronti, in caso il mio consiglio è di intraprendere un percorso con un professionista che sappia guidarti verso la serenità che stai cercando. Un caro saluto.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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