mancanza di libido in lui

3 risposte
Salve, sono una donna di 35 anni, ho una relazione da 5 anni, il problema è la mancanza di libido del mio compagno, il problema si è presentato quasi subito (dopo pochi mesi che abbiamo iniziato a frequentarci).
Lui dice che è sempre stato così, che questo problema ha provocato la rottura della sua precedente relazione e io col passare dei mesi e degli anni mi sento sempre più frustrata. Ho la sensazione che tutto è più piacevole del sesso per lui, la media è 1-2 volte al mese (a volte anche 1 ogni 2 mesi) e quelle volte che siamo insieme, mi da la sensazione che anzichè godersi il momento è solo "meccanico", "una cosa da fare",dopo 5 anni. Non credo sia un problema motorio in quanto le erezioni mattutine sono sempre presenti, gli manca proprio la voglia, lui ha sempre detto che è un problema di pigrizia, ora dice che vuole trovare una soluzione, ma affida a me il compito di cercarla (e sinceramente non sono nemmeno sicura che lo voglia davvero, ma ci provo), la mia domanda è: da dove iniziare per trovare la fonte di questo problema?

Grazie per l'attenzione, distinti saluti.
Si inizia andando da un andrologo e facendo una visita con gli eventuali esami che sarà ritenuto opportuno eseguire. se poi risultasse che sia solo una questione di scarsa propensione al sesso si può ipotizzare di consultare anche uno psicologo o un sessuologo.

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Salve,
da ciò che scrive potrebbe trattarsi di un caso di desiderio sessuale ipoattivo.
Il mio consiglio, se non lo ha già fatto, è quello di verificare il livello di testosterone. Capita, infatti, che i bassi livelli di questo ormone portino basso desiderio sessuale e anche un senso di "pigrizia" un po' generalizzato (cioè anche in altri ambiti non strettamente legati alla sessualità).
Se così dovesse essere esistono delle cure specifiche per riportare i livelli nella norma.
Dopo questo passaggio consiglio di effettuare anche una consulenza sessuologica per indagare la presenza di eventuali cause di natura psicologica. In ogni caso è molto importante che anche nel suo compagno si crei la motivazione a risolvere tale situazione perché qualunque tipo di strada si decida di seguire (medica e/o sessuologica) sarà comunque lui a essere coinvolto in prima persona e se la cosa non parte anche da lui diventa più complesso intervenire
Salve signora, il problema che racconta sembra poter rientrare nell'area del desiderio ipo-attivo. Avendo già escluso le cause organiche e fisiologiche, sarebbe importante trattare il sintomo in termini sessuologici clinici all'interno di una psicoterapia mirata all'esplorazione del senso e del significato di tale ipo-attivazione.
Se desidera può contattarmi per parlarne insieme.
grazie

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