Io in passato ho avuto uno stop di 38 mesi senza giocare pensavo di essere guarito ma 5 anni fa sono

19 risposte
Io in passato ho avuto uno stop di 38 mesi senza giocare pensavo di essere guarito ma 5 anni fa sono ricaduto con fenomeni molto piu grandi spese come mai ora per me e piu difficile smettere xhe allora?
Gentile utente, credo che la domanda che si sta ponendo sia un buon inizio per cominciare a lavorare seriamente sull'origine della sua dipendenza. Si rivolga ad un professionista serio che saprà insieme a lei ricostruire e poi liberarla da questo vincolo. Un caro saluto e buona fortuna per il suo percorso.

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Gentilissimo, dalle sue parole comprendo la difficoltà ed il peso di quanto racconta poiché è uno stato di malessere che la accompagna da molto tempo. Per poter comprendere meglio come mai adesso per lei sia più difficile smettere, la invito a riflettere su alcuni punti: che cosa ha fatto si che lei ricadesse? Riesce ad identificare un momento in particolare, precedente a questa ricaduta? Che cosa la spinse in passato a "smettere"? Può quello che la spinse in passato a smettere essere una risorsa positiva da sfruttare adesso? Ritengo inoltre che sia molto importante concentrarsi sulla componente emotiva legata alla continua necessità del gioco. Sono profondamente convinta che sia fondamentale risolvere le cause piuttosto che concentrarsi esclusivamente sui sintomi per cui la invito a rivolgersi ad un professionista di fiducia che possa aiutarla ad identificare percorsi e strade alternative (a patto però che queste strade lei voglia percorrerle!).
Le auguro il meglio.
Gentile utente quando si è avuto un problema di dipendenza la “ricaduta” è sicuramente molto più difficile da accettare della dipendenza stessa.
Spesso è proprio l’idea di aver “fallito” che si fa fatica a comprendere cercando in qualche di non volerla sentire e quindi “coprendola” con la dipendenza stessa, nel suo caso il gioco.
Ed è per questo che non riesce a fermarsi, come dice.
La invito a contattare un professionista che si occupi di dipendenze. Nella mia esperienza in questo campo inquadrare le motivazioni che l’hanno portata a ricominciare e le emozioni che sottendono questa scelta si riesce a portare a termine un percorso che forse ha solo bisogno di essere ridefinito.
Un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Nelle dipendenze, la ricaduta va sempre presa in considerazione come parte stessa del processo di "guarigione". Concordo con la collega che parlava di ridefinizione del percorso terapeutico al fine di ripristinare l'equilibrio che aveva acquisito.
Cordiali saluti, Dott.ssa Annarita Parisi
Buongiorno, forse potrebbe esplorare con il suo terapeuta perché proprio ora, dopo una ricaduta che sembra dalle sue parole durare da 5 anni, stia diventando ingestibile, sia dal punto di vista economico che psichico. Non bisognerebbe trascurare nessun segnale che indichi la rottura di un equilibrio che, seppur sintomatico e difficile da gestire, fa comunque da impalcatura alla sua vita. Forse non concentrarsi sulla sola dipendenza, ma concedersi di guardare a se stesso a 360 gradi le darebbe un’opportunità di risposte che non definiscano la sua identità solo attraverso il gioco d’azzardo. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Le consiglio di affidarsi ad un professionista specializzato in dipendenze, col quale intraprendere un percorso che analizzi cosa sta dietro alla rottura di un equilibrio, individuando fattori di rinforzo e di crisi nel suo personale assetto di personalità. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera! Non è chiara la situazione che sussisteva nel periodo in cui aveva smesso di giocare. In ogni caso si trattava probabilmente di un precario equilibrio. Contatti un centro d specializzato nelle dipendenze da gioco o uno psicoterapeuta il prima possibile. Un grande in bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente,
In base a quello che scrive credo sia opportuno per lei Approfondire cosa sta succedendo in questo periodo della sua vita e cosa la porta a giocare (d’azzardo). Si rivolga ad uno psicoterapeuta che potrà aiutarla in questa sua dipendenza. I miei saluti. MF
Caro utente, in un qualsiasi processo, di crescita e cura personale, un momento di ricaduta è parte del processo stesso. Per tale ragione è necessario prima di tutto accettarla. Le consiglio inoltre, la dove non lo avesse ancora fatto, di rivolgersi ad uno professionista che la sostenga e guidi in un processo psicoterapeutico. Solo all'interno di una tale cornice avrà modo di interrogarsi e quindi comprendere quanto le è successo fino ad ora, potendo poi intraprendere la direzione che ritiene per lei desiderabile.
In bocca al lupo, dott. ssa Silvia Findanno
Buongiorno, ha pensato di farsi aiutare da uno psicoterapeuta?
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Gentile utente,
il gioco d'azzardo, così come tutte le patologie compulsive, risultano essere molto ostiche e fenomeni di ricaduta, a distanza anche di anni, sono molto comuni. In realtà, non bisognerebbe abbassre mai la guardia, in quanto tali fenomeni rimangono carichi per la nostra mente per decenni. Purtroppo è vero quello che lei afferma circa l'acuirsi del fenomeno nel periodo della ricaduta. A questo punto non perda la pazienza, si rimbocchi le maniche e inizi un percorso psicologico volto al trattamento di tale agito compulsivo.
Le auguro il meglio,
Dr Antonio Raia
Buonasera, non si scoraggi di fronte a questa ricaduta. Il giudizio e il senso di colpa che prova in questo momento devono essere una spinta a riprendere un percorso verso la guarigione.
Si affidi ad un professionista esperto di dipendenze al più presto. Cordialmente dott.ssa Enza Marangella
Gentile utente, la dipendenza da gioco d’azzardo può ripresentarsi in periodi in cui si verificano eventi stressanti o crisi di natura relazionale ad esempio. È importante riprendere in mano la propria vita, ricominciando da dove si è interrotto il suo percorso psicoterapico, aggiungendo magari un nuovo tassello chiarificatore per la sua ripresa.
buongiorno, il problema di tutte le dipendenze è notoriamente la sempre possibile ricaduta. Per alcune dipendenze in particolare , come appunto il gioco d'azzardo è utile condividere il problema con i famigliari, e chiedere il loro aiuto nel controllo del denaro. Inoltre un grande e costante aiuto può venire dai gruppi di auto aiuto nati sulla scorta dell'esperienza degli alcolisti anonimi. Provi a informarsi presso i servizi per le tossicodipendenze della sua città. Il gruppo offre un supporto costante e se ne può frequentare anche più di uno alla settimana. Le faccio tantissimi auguri !
Gentile paziente, le dipendenze (compresa quella da gioco) sono una problematica complessa e in cui sono coinvolti numerosi fattori. Purtroppo, anche un buon percorso terapeutico non impedisce al 100% il rischio di ricadute. Qualora ciò dovesse accadere è importante non abbattersi, e discutere invece con il proprio specialista di fiducia le cause e le circostanze della ricaduta.
Caro utente, le "ricadute" spesso sono parte integrante del processo parte del processo di cura stesso. alla luce di quanto scrive è giunto il momento per lei di rivolgersi ad uno professionista che la sostenga. buon lavoro Dott. ssa Maria Luigia Augello
Gentile utente, la dipendenza da gioco d'azzardo è sicuramente una patologia importante che va trattata nel modo corretto dal giusto professionista, in particolar modo quando è così radicata. Esistono centri specifici che trattano la sua problematica, pubblici e privati, le consiglio di fare riferimento a loro, cerchi il più vicino sul suo territorio.
Dott. Marenco Simone
Buon pomeriggio.
La dipendenza da gioco (Gioco d’Azzardo Patologico)è uno tra i Disturbi del Controllo degli Impulsi ed è caratterizzato dall’incapacità di resistere alla tentazione “persistente, ricorrente e maladattiva” di giocare somme di denaro elevate. queste caratteristiche sopra citate (“persistente, ricorrente e maladattiva”) le devono far capire quanto è complesso da solo uscirne. è opportuno che lei si faccia aiutare da un professionista, uno psicoterapeuta, per poter scardinare tanti fattori che rinforzano il suo comportamento.
per maggiori informazioni e per il percorso più adatto a lei mi contatti.
cordiali saluti
dott.ssa Pecora
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Buongiorno, sicuramente si è rotto un equilibrio, più che puntare sul problema del gioco sarebbe opportuno vedere la motivazione che l'ha portato a ricominciare. Se già non l'ha fatto le consiglio di intraprendere una psicoterapia con un professionista che si occupi di dipendenze. Un saluto

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