Gentile dottore, sto vivendo una situazione di stress cronico da molto tempo con conseguente somatiz

16 risposte
Gentile dottore, sto vivendo una situazione di stress cronico da molto tempo con conseguente somatizzazione dei sintomi, colon irritabile, esofagite, nervosismo, insonnia ecc. dovrei cambiare stile di vita ed essere più rilassato, naturalmente non sempre è facile a causa dei ritmi imposti dalla vita; la cosa che mi preoccupa è che col tempo possa ripercuotersi sopratutto a livello mentale, capita di sbagliarmi e ricordare male le cose, il medico ha detto che sono normali segni legati alla situazione di nervosismo in cui vivo, ho letto che lo stress aumenterebbe il rischio di malattia di alzheimer.
Salve. Lei descrive una situazione in cui lei sembra soffrire di una serie di disturbi generati dallo stress. Il suo stile di vita, molto probabilmente, condiziona in modo decisivo le reazioni del suo organismo.
Vorrei avere maggiori informazioni per poterla aiutare meglio. Sapere quale è la sua condizione sociale, la sua occupazione. Le poche informazioni che fornisce non mi permettono una approfondita valutazione.
Tuttavia mi sento di dire che il suo stato psichico probabilmente svolge un ruolo fondamentale nella costruzione della sua sintomatologia.
Cordiali Saluti Dottor Grilli.

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Buongiorno Signora, nel leggere la sua mail ho sentito dentro me un sentimento di angoscia,generata dal fatto che si sta vivendo una condizione di forte stress,come da lei efficacemente descritta.
La paura di poter essere predisposta all'Alzheimer, associata ai suoi stati di stress mi risuona come un macigno.
É opportuno che lei prenda in considerazione l'idea di iniziare un percorso di salute,poiché la buona notizia è che lavorandoci tali stati possono regredire fino a quasi sparire.
É importante conoscere un po' di più il suo contesto di riferimento, e capire sia la funzionalità di tali manifestazioni, che però dove ci bloccano.
Penso la psicoterapia possa essere una buona soluzione, uno strumento di ben-essere e di contatto.
Un caro saluto ML
Buongiorno. Confermo quanto sopra espresso dai colleghi. Il suo essere preoccupato potrebbe portarla a riflettere. Questo non significa iniziare subito una terapia, ma potersi interrogare almeno sull'opportunità di fare tutto e tutto bene , oppure darsi la possibilità di fare meno e qualcosa meno bene!
Salve, mi trovo d'accordo con quanto espresso dai miei colleghi. Le consiglio inoltre di non sottovalutare l'insonnia, che per quanto possa essere un sintomo o una somatizzazione come dice lei, se non vi si interviene può evolvere in disturbo indipendente aggravando la situazione generale. Si informi sui centri di medicina del sonno e sui professionisti specializzati su questo disturbo nella sua zona per una consulenza. A sua disposizione per eventuali chiarimenti in materia.
Dott. Michele Boreggiani
Lo stress assume una portata negativa quando le circostanze in cui si presenta non sono favorevoli, per esempio perché le persone che ci circondano non aiutano ad assorbirlo o addirittura lo accentuano. Potrebbe fare un po' di chiarezza sulle relazioni significative della sua vita attuale e, se possibile, cercare alleanze.
Cordiali saluti
Salve signora capisco i suoi timori. I disturbi che lamenta sono difficili e faticosi da sostenere. I ritmi di vita e lavorativi sicuramente gravano sul suo benessere. Provi ad identificare delle priorità fra le sue scelte quotidiane per poter soddisfare in un momento come questo solo le richieste fondamentali. Cosa a mio giudizio importante: ricavi per sè almeno mezz'ora al giorno per fare qualcosa che la fa star bene, che le dà piacere. Mezz'ora per sè non le taglia del tempo utile per fare altro, ma le dà un grosso contributo per raggiungere un obiettivo che reputo sia fondamentale per lei: ritrovarsi!
Salve, se il suo medico ha escluso cause organiche , è molto probabile che i sintomi da lei descritti siano imputabili alla condizione di stress che sta vivendo. Oltre allo "stress" descritro genericamente anche alcuni disturbi come l'ansia o la depressione possono portare a disturbi della memoria che sono tuttavia transitori.. il mio suggerimento è quell di prendere in considerazione la possibilità di iniziare un percorso anche breve di psicoterapia, così da poter migliorare la condizione di stress psicofisico, spostare l'attenzione sulle sue risorse e su ciò che si può modificare (talvolta basta solo cambiare punto di osservazione) e sentirsi meglio, di conseguenza,anche da un punto di vista cognitivo.
La saluto con questa bellissima frase di Lichtemberg
"Non posso certo dire che sarà meglio quando sarà diverso; ma posso dire che è necessario che cambi se deve migliorare"
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La capacità di rilassarsi, di godere di quel che di bello ci avviene, di non lasciarsi travolgere da pensieri ed emozioni va semplicemente coltivata ed allenata, al pari di tante altre capacità umane. Attraverso un percorso psicoterapeutico, e i giusti esercizi, imparerà a vedere i propri pensieri per quello che sono: semplici pensieri, che non possiamo scegliere, ma coi quali siamo sempre liberi di scegliere come rapportarci.
Buongiorno, le conseguenze di uno stress cronico o di situazioni di nervosismo possono essere diverse: dalle somatizzazioni alle difficoltà cognitive ma anche relazionali. Non sappiamo molto della situazione che sta vivendo e da quanti anni perdura, gli eventi stressanti della sua vita, la sua età. Sono domande necessarie per capire se le sue paure sono razionali o irrazionali. Per questo motivo le consiglio di condividere queste sue preoccupazioni con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Cordialmente
Buongiorno,
chiaramente e' impossibile darLe una risposta esauriente leggendo solo alcune righe in cui sintetizza il Suo problema.
Ad ogni modo con molta probabilita' i sintomi fisici che presenta sono di natura psicosomatica, il nostro corpo spesso ci lancia dei segnali che fungono da campanello d'allarme per dirci che c'e' qualcosa dentro di noi che non va.
Capisco bene che non e' sempre possibile modificare totalmente il proprio stile di vita, ma sicuramente e' possibile riuscire a ritagliarsi, seppur piccoli, spazi e momenti per noi.
Momenti in cui fermarsi, riflettere su cosa davvero si vuole dalla vita, su chi si vuole essere, su cio' che ci fa stare male e potremmo eliminarlo e su cio' che ci farebbe stare bene e dovremmo coltivarlo. Momenti in cui riuscire a prendere in esame altri punti di vista e cercare soluzioni diverse rispetto al problema, magari con l'aiuto di uno psicoterapeuta, per poter cambiare il proprio modo di affrontare i problemi e poter stare meglio.
Cerchi di uscire da questa stasi che non Le sta facendo affatto bene, prenda in mano la Sua vita e con coraggio dia avvio al cambiamento!
Un saluto.
Buongiorno a lei,
aggiungo solo rispetto a quanto già detto esaustivamente dai colleghi: non credo che lo stress sia correlato all'insorgenza di demenza senile; piuttosto vi è una correlazione fra insonnia cronica e disturbi di memoria. Non sottovaluterei perciò l'effetto che lo stress cronico sta avendo sul suo equilibrio psico-fisico. Le consiglierei di rivolgersi ad un terapeuta in modo da lavorare assieme sulle origini di tale stress. Non si perda d'animo e chieda aiuto. Un cordiale saluto, dottoressa Margherita Maggioni.
Dalla sua domanda non comprendo quale sia al momento la sua maggiore preoccupazione: affrontare la sua situazione di stress cronico (con conseguente somatizzazione dei sintomi) o la paura di avere ripercussioni mentali tali da farla “ammalare di demenza”.
In quanto psicoterapeuta mi viene naturale concentrarmi sulla sua dichiarazione di forte stress cronico. Cosa indica la cronicità? Come si impedisce di cambiare il suo stile di vita rimodulando i ritmi imposti dalla vita stessa (suppongo si riferisca al lavoro o a situazioni di tipo relazionale/familiare)? Posso suggerirle di rivolgersi ad un professionista psicoterapeuta per meglio chiarirsi e confrontarsi. Uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a comprendere meglio quali siano i motivi che le rendono difficoltosa un’adeguata risposta agli eventi stressanti, tanto da farla arrivare al punto di temere di una malattia tanto debilitante come l’ Alzheimer.
Cordialmente
Gentile utente,
come giustamente riportato dal Suo medico, una situazione di forte stress come quella che Lei descrive ha sicure ripercussioni sulla lucidità mentale, sull'attenzione, e in generale sulle Sue prestazioni e sulla Sua qualità di vita. E' inoltre, sicuramente, un fattore che incide sui processi infiammatori, per esempio. Tuttavia, ad oggi non vi è alcuna prova che questo comporti l'insorgenza di un processo patologico come quello della Malattia di Alzheimer! Il fatto stesso che questo La preoccupi, però, unito alla grande difficoltà di convivere quotidianamente con uno stress cronico come quello che Lei riporta, gioverebbe di un approfondimento con un collega psicoterapeuta che insieme a Lei possa indagare i motivi di questo Suo soffrire e La possa aiutare a uscirne con successo. Le consiglio di rivolgersi quindi a un professionista quanto prima, al fine di ridurre il più possibile l'impatto che una situazione di costante stress già produce in termini di salute e qualità di vita, al di là degli esiti futuri che sono imprevedibili e ad oggi, ribadisco, non possono assolutamente portare a stabilire una correlazione con l'esordio di una patologia dementigena.

In bocca al lupo!
cordialmente

DMP
Gentile utente, sostanzialmente mi associo a quanto detto dai colleghi sulla natura somatica dei suoi sintomi e sulla necessità di cominciare un percorso di psicoterapia che la aiuti a capire come mai sta somatizzando sul corpo, quali sono i meccanismi che l'hanno portata a questi sintomi. La nostra mente, infatti, ci allerta anche con dei sintomi fisici nel momento in cui c'è un vissuto non elaborato che trova come "canale di sfogo" proprio quello corporeo. Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a gestire questi sintomi e ad elaborarli nella maniera più opportuna. Per quel che concerne il suo timore di sviluppare una malattia neurodegenerativa le dico che non c'è una correlazione diretta fra stress e demenza, è pur vero che una vita stressante potrebbe esporla ad un rischio maggiore. Le chiedo come mai si è preoccupata di questo, ha un'età tale che la porta a preoccuparsi di ciò? Se si, anche in questo caso, potrebbe fare una valutazione o "tenere in allenamento" la sua mente con un'adeguata stimolazione cognitiva. Cordiali saluti
Dott.ssa Mariangela Tatulli
Buonasera, come detto dai colleghi, uno stato di stress genera malessere a livello mentale e ripercussioni a livello fisico. Appurato che non ci sono cause organiche, le consiglio di lavorare sul suo stato emotivo. Inizi un percorso psicologico che potrà aiutarla a ritrovare la serenità e la fiducia nel superare e nell'affrontare le situazioni.
Cordiali saluti, dott.ssa Paola De Martino
Salve. Quando si affrontano periodi particolarmente stressanti è assolutamente normale sia l'insorgenza di problemi di natura psicosomatica così come la difficoltà nel ricordare e /o concentrarsi. Credo sia prematuro preoccuparsi di sviluppare la malattia di Alzheimer..un accumulo di stress è molto frequente, così come dolori e dispiaceri
Le consiglierei di iniziare un percorso di sostegno psicologico che possa supportarla e farle ritrovare serenità
Cordiali saluti
Dott.ssa Erika Benvenuti

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