è da circa un mese che soffro come preliminare forte ansia seguito da attacchi di panico, questo mi

49 risposte
è da circa un mese che soffro come preliminare forte ansia seguito da attacchi di panico, questo mi rende la vita impossibile : paura di morire di infarto ictus ecc.. ecc..arrivo ora ad avere anche 3 attacchi al di , emicrania paura di uscire di casa, e agorafobia, al pronto soccorso mi hanno prescritto una terapia anche antiipertensiva in quanto la pressione mi va alle stelle, nessuno è in grado di dirmi che cosa ha scatenato questo grave disturbo neanche la psicologa delle Molinette di Torino. Sono disperato! Potete darmi dei suggerimenti, vorrei ritornare alla vita di prima! G R A Z I E.
E' proprio un Disturbo da Attacchi di Panico con tutte le carte in regola: nessuno sa perche' sia venuto !
Una causa psicologica la si potra' anche trovare ma lo scoprirlo non curera' i sintomi. Sicuramente ci sono delle componenti strutturali.
Certamente si puo' curare farmacologicamente ed eventualmente con una terapia psicologica di tipo cognitivo-comportamentale.

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Buongiorno. Purtroppo il disturbo da Attacchi di Panico ha proprio questa caratteristica peculiare: l'imprevedibilità. Ora poiché l'insorgenza è recente il mio parere è quello di iniziare se può a breve una psicoterapia focalizzata sul sintomo in modo da poterlo riconoscere e gestire. In tal modo quegli aspetti collaterali, di tipo fobico-evitante, non complicheranno la sua situazione psicologica e sociale.
Buongiorno,
In associazione alla terapia farmacologica può essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia individuale atto a definire la storia e le radici del disturbo che descrive.
Personalmente ritengo che uno degli approcci più efficaci in questi casi sia l´utilizzo dell´E.M.D.R..
Sul sito ufficiale può trovare la descrizione del metodo e i terapeuti abilitati. Cordialmente
Buongiorno!!! Per tornare alla vita di prima c'è solo un suggerimento: andare al più presto da uno psicoterapeuta.
Con molta probabilità si tratta di Attacchi di Panico. Lo psicoterapeuta gli farà conoscere e comprendere l'attacco di Panico, l'aiuterà a gestire questi momenti terribili che vive e a trovare le cause del suo malessere, così da riprendere in mano la vita come una volta.
Salve, sarebbe necessario avere molte più informazioni per individuare l'origine del disturbo nel suo caso. Spesso capita che chi ha questa sintomatologia abbia alle spalle una difficoltá di separazione/individuazione rispetto alle figure di riferimento primarie. Tuttavia una volta vissuto il primo attacco il disturbo si automantiene. Bisognerebbe interrompere l'automatismo e per questo consiglio la terapia cognitivo- comportamentale o ancora meglio la psicoterapia EMDR che mira alla desensibilizzazione dei trigger, ovvero di tutti quei pensieri, ricordi o altro che generano il panico. Cordialmente N.A.Losignore.
Capisco che vivere con la paura degli attacchi di panico è invalidante e questo fa aumentare il panico e il desiderio di estirpare il prima possibile questo malessere. Lei dice che non si riesce a capire cosa lo ha scatenato e vorrebbe tornare alla vita di prima, tuttavia un sintomo ci dice sempre che qualcosa non va nella nostra vita, forse non ce ne siamo accorti oppure ci stiamo opponendo a un cambiamento. Potrebbe essere necessaria una cura farmacologica che agisca sui sintomi per alleviare la forte ansia e il disagio che le impedisce di vivere, abbinata ad una psicoterapia che l'aiuti a capire il senso di questo malessere nella sua vita e come affrontarlo tenendo conto delle sue risorse e del suo particolare modo di essere. Auguri
Ha bisogno di prendere confidenza con questo sintomo piuttosto che reprimerlo nettamente. Il mio consiglio è di avviare un percorso psicoanalitico che le dia la possibilità di affrontare gradualmente le tematiche che hanno portato alla situazione clinica attuale.
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Buonasera, come già sottolineato dai colleghi una psicoterapia unita a un supporto farmacologico è l'indicazione terapeutica. Le suggerisco di informarsi sulla psicoterapia EMDR che ha dimostrato una buona efficacia per la gestione del panico e la ripresa di una vita "normale"in seguito potrà lavorare al fine di trovare un significato personale ai sintomi. Rimango a disposizione, cordiali saluti.

Grazia Esposito Malara
Le suggerisco di approfondire prima possibile, considerata l' insorgenza da poco tempo, la sintomatologia e le caratteristiche dell' esordio della sintomatologia panicosa. Una valutazione psicologica accurata le permetterà di escludere altre diagnosi differenziali e di comprendere la presenza degli attacchi di panico in un quadro più esaustivo.
Buongiorno. L'ansia forte è un sintomo psichico molto "doloroso" ed invalidante e richiede spesso un'attenzione ed una cura, al di là del supporto farmacologico.
La psicoterapia può aiutarla a comprendere le motivazione dell'ansia ed a combatterla.
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uhmmm... ha piovatoa consultare il prof bogetto''' ?
sempre area molinette.
Quanto è difficile convivere con gli attacchi di panico!
Ci credo che si senta disperato!
Ma facciamo un passo alla volta...
Sta seguendo una terapia farmacologica, questo momentaneamente può essere un aiuto, dovrebbe alleviarle un po' l'ansia.
Da quanto leggo è seguita da una psicologa, immagino sia un sostegno. Bene!
Questo vuol dire che ha intrapreso una strada. Adesso deve darsi il tempo di camminare in quella strada, passo dopo passo.
L'ansia è una grande emozione, che dobbiamo imparare ad accettare, senza combatterla. Funge un po' da "tappo" su tutte le altre; quando diventa molto forte è perchè vuole evitare di farci sentire altro, magari in quel momento troppo dannoso e difficile per noi.
Quando sarà pronto, potrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia, così da individuare le sue risorse interne, rafforzare il suo Io, e darsi la possibilità di accettare questa difficile quanto invalidante ansia, così da andare oltre questo momento di disagio.
Buon percorso!
Gilda Schiavoni
L' ansia è una normale reazione di paura che ci consente di non correre rischi non calcolati e ci costringe a riflettere prima di prendere iniziative o entrare in azione. Quindi l'ansia è utile per la nostra sopravvivenza. Intendo un livello medio/basso di ansia. Per ragioni complesse ma di solito decifrabili il livello di ansia può alzarsi senza un motivo apparente. Oppure può essere una condizione permanente fino a raggiungere uno stato di sofferenza e inquietudine. Entrambe le situazioni sono ben controllate dalla terapia farmacologica. La psicoterapia fornisce la comprensione delle motivazioni per cui l'ansia è ad un levello troppo alto e invalidante. In questi casi diventa indispensabile per un miglioramento della qualità di vita una serie di regolari sedute psicoterapeutiche. La durata dipende da soggetto a soggetto ed è determinata principalmente dal soggetto stesso in base al bisogno che sente riguardo a continuare sospendere o interrompere la psicoterapia.
Buongiorno, i suoi disturbi caratterizzati da ansia e attacchi di panico sono molto presenti nella popolazione, spesso trovano giovamento da terapia farmacologica combinata alla psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti, Maurizio Luppi.
Buongiorno, l’ansia è vissuta da tutte le persone, così come la tristezza, paura, gioia, ecc; rappresenta l’anticipazione di una minaccia futura. Quando assume caratteristiche come la sua, connotate da forte sofferenza, si consiglia un intervento psicoterapeutico e/o farmacologico; scelga un professionista con il quale sente di stare in una buona relazione ed insieme provate a trovare una soluzione.
Salve, effettivamente non da molte notizie su di sè, non ci scrive la sua età e soprattutto che cosa stava succedendo nella sua vita prima che iniziassero i suoi sintomi. Sicuramente è importante che lei contatti uno psichiatra per una terapia farmacologica perchè i suoi sintomi sono molto forti e dolorosi. Inoltre dovrà eseguire un lavoro psicologico per elaborare le cause dei suoi disturbi o traumi, cerchi una psicoterapeuta che pratica la terapia EMDR, come le hanno prescritto i miei colleghi nelle risposte precedenti. Tramite questa terapia potrà elaborare i traumi che possono aver fatto scattare i suoi sintomi, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, capisco che si senta spaventato e voglia trovare la causa di quello che le sta succedendo. Potrebbe essere una buonastrada scegliere un professionista (psicoterapeuta) con il quale si sente di poter esplorare tutti i pensieri, le emozioni e tutte le sensazioni che sente e che la stanno accompagnando in questo momento difficile. Spesso possiamo trovare le risposte nella nostra storia e in ciò che stiamo vivendo. In questo momento il suo corpo le ha dato un grosso segnale di qualcosa che non va e che crea sofferenza. Vale la pena dargli voce. Un caro saluto Dr.ssa Mara Mettola
Buon giorno. Ha bene descritto la sintomatologia dell'attacco di panico che le sta rendendo la vita invalidante. Le suggerirei un percorso di accurata psicodiagnosi clinica allo scopo di scoprire la possibile causa del suo malessere e così individuare le sue risorse interne per affrontare al meglio questa situazione che si sta procrastinando nel tempo. Cordialmente Gian Piero Grandi
Buongiorno, le consiglio di intraprendere una terapia intensiva cognitivo comportamentale. E' solitamente risolutiva.
Se è di zona Torino mi contatti per parlarne più approfonditamente e valutare eventualmente il da farsi.
dott Tealdi
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Buongiorno,
scelga uno/a psicoterapeuta che la sostenga in questo momento di panico e che lavori con lei su cosa ha scatenato da un mese a questa parte una reazione di questo tipo. Avrà modo poi superato l'allarme iniziale di approfondire meglio cosa l'ha portata fin qui e su cosa lavorare affinchè possa gestire meglio altre possibili crisi o momenti di fragilità. Non sono interventi che possono chiudersi con brevi consulenze in ospedale, perchè ognuno ha la propria storia con caratteristiche uniche e con bisogni di tempi diversi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Luisa Sale
Buongiorno, si tranquillizzi la soluzione c’è, si rivolga ad uno psicoterapeuta e vedrá che troverà la soluzione a questa sua condizione problematica.
Cordiali saluti, Dott. Andrea De Simone
Buongiorno,
i sintomi degli attacchi di panico, data la loro imprevedibilità e la loro potenza, possono diventare invalidanti e portano a modificare alcune abitudini di vita. Purtroppo non è possibile rintracciarne le cause da quanto scrive , ma sicuramente il percorso che ha intrapreso (farmacologico e psicologico) potrà esserle d'aiuto, a patto che si conceda il tempo per comprenderne e affrontarne le cause.
Spero di esserle stata utile.
Cordialmente, Dott.ssa Gullone
Gentile utente,
ricorrenti attacchi di panico possono portarla a modificare le sue abitudini e a cambiare la sua vita. La terapia farmacologica che le è stata prescritta può essere d'aiuto. È poi importante un percorso psicologico/psicoterapeutico che le può permettere sia di acquisire strategie efficaci di gestione dell'ansia sia di comprendere le radici e le origini di questi attacchi di panico. Bisogna però mettere in conto che non è possibile stimare con precisione il tempo del trattamento, poiché dipende da diversi fattori che solo durante lo stesso percorso possono emergere.
Cordialmente
Dott.ssa Andrea Carta
Buongiorno, effettivamente i sintomi rispettano i criteri dell'attacco di panico. La terapia farmacologica che sta seguendo può esserle d'aiuto specie nelle fasi iniziali ma è importante intraprendere un percorso psicoterapeutico che le fornisca le informazioni circa il disturbo e degli strumenti per affrontare al meglio questo momento. Cordiali saluti, Dott.ssa Stocco
Caro Signore buongiorno,

Il quadro sintomatologico da lei descritto è sicuramente pregnante nel determinare la qualità della sua vita in questo momento e la domanda che lei pone sembra effettivamente rivolta all’azzeramento di tali sintomi.
L’utilizzo dei farmaci è indispensabile per permetterle di affrontare un lavoro psicoterapico volto ad acquisire una buona padronanza dei sintomi , ma soprattutto orientato alla comprensione che essi svolgono all’interno della sua personalità.
Un cordiale saluto,
dott.ssa Rachele Faissingher
Buon giorno. Il disturbo da attacchi di Panico associato a diversi disturbi di ansia può diventare un vero ostacolo per la quotidianità. In questi casi potrebbe essere molto utile ed efficace un trattamento farmacologico deciso da un medico prichiatra di fiducia e un percorso psicoterapeutico ad orientamento cognitivo al fine di imparare a riconoscere i segni degli attacchi e a padroneggiarli, in un primo momento, e poi un lavoro più specifico per conoscere la natura del suo disagio.
Buongiorno. Ha descritto proprio quello che sono i sintomi di ansia e attacco di panico. Vivere queste sensazioni è doloroso e destabilizzante. Per risolvere la situazione suggerisco terapia psicologica e farmacologica.
Buonasera, perché ha bisogno di sapere cosa ha scatenato. Purtroppo saperlo non è risolutivo. Piuttosto, visto il suo quadro, lei avrebbe bisogno di capire come evitare che certe sensazioni affiorino e prendano il sopravvento. Si affidi a un collega meglio se a indirizzo cognitivo-comportamentale.
Cordialmente
Salvatore De Costanzo
Buongiorno esiste un protocollo validato per la cura degli attacchi di panico

Dott. Ioimo
Buongiorno,
Le sue difficoltà vanno quando prima guardate con cura. Scelga un buon terapeuta con cui si senta a suo agio. Le consiglio l’approccio congiuntivo comportamentale, in quanto è quello più validato per questo tipo di disturbo.

Cordialmente
Dott.ssa Stefania Romanelli
Buongiorno. E' da molti anni che mi occupo di trattamento dell'ansia e attacchi di panico. Le persone che si rivolgono a me per questo problema raccontano di avere dolori fisici, quali emicranie, tremolio alle mani o alle gambe, crampi alla pancia, ecc. Spesso prima di arrivare da me hanno già effettuato tutta una serie di visite mediche le quali hanno però dato esito negativo, motivo per cui non sanno più cosa fare e temono di non uscire più da questo circolo vizioso. Io le consiglio una psicoterapia associata, eventualmente, ad una terapia farmacologica. Può capitare a volte, come è successo a lei, di essere delusi da una prima visita con uno psicologo, questo perchè per intraprendere un percorso è necessario che si crei da subito una relazione positiva, così da poterci sentire accolti e compresi. Spero possa trovare al più presto un altro psicologo-psicoterapeuta che sia in grado di aiutarla a risolvere il suo problema. Cordiali Saluti. Dott.ssa Paola Cavallotto.
gentile utente, capisco la sua situazione dolorosa, l'attacco di panico è un esperienza faticosissima e debilitante, ma si sta curando sta facendo psicoterapia e prendendo i farmaci , deve darsi del tempo necessario per elaborare in profondità questo sintomo .
cordialità
dott.ssa Marina Pisetzky
Caro utente,
Quanta fatica!.. Sembra trattarsi proprio di un disturbo di panico, o di ansia generalizzata importante. Le sensazioni che descrive, lo stato di allerta, il terrore della precarietà del corpo, il mondo fuori che diventa minaccioso e inaffrontabile, il senso di inadeguatezza, spesso possono ricollegarsi alla cruciale paura di perdere il controllo. Purtroppo la paura di perdere il controllo e la sensazione di perderlo veramente tendono ad autoalimentarsi, innescando un circolo vizioso che sembra impossibile rompere. La buona notizia è che la sua ansia è una messaggera preziosa che si è presentata per aiutarla a cambiare qualcosa nella sua vita e/o "crescere", a patto di seguirla e ascoltarla un po', per quanto sia terrificante. Si dia la possibilità di indagare, con l'aiuto di una psicoterapia e forse anche di un supporto farmacologico: esplorando quest'ansia e guardandola bene in faccia farà sempre meno paura e sarà sempre più una risorsa.
In bocca al lupo
Olivia Marchese
Salve, capisco che provare ansia e attacchi di panico non è per nulla piacevole. Un trattamento con evidenze scientifiche e buona efficacia clinica è il trattamento cognitivo-comportamentale.
In tale approccio si lavora su tre aspetti: emozioni, pensieri e comportamenti.
Il paziente impara a padroneggiare diverse tecniche, nel caso specifico di gestione dell'ansia e di esposizione alle situazione temute (nel caso ad esempio dell'agorafobia).
L'ansia è un'emozione umana che non può essere eliminata, ma l'obiettivo diviene quello di gestirla e di provare livelli moderati o addirittura bassi di ansia. Nel momento in cui l'ansia si manifesta con un'elevata intensità, frequenza e durata vuol dire che è opportuno lavorare su questi aspetti.
Mi auguro che la situazione migliori e che stia meglio.
Rimango a disposizione per eventuali dubbi o domande.
Dott.ssa Melania Filograna
Buona serata
Gentile Utente
gli attacchi di panico sono una esperienza spaventosa che purtroppo innesca tutta una serie di risposte secondarie invalidanti, come la paura della paura che, a sua volta, può sviluppare un'agorafobia che limita ulteriormente la sua vita. Lei ha scritto che ha consultato la psicologa delle Molinette, ma non ha specificato quanti incontri ha avuto con lei. Questo è un dato importante. Per guarire da un Disturbo da Attacchi di Panico è fondamentale seguire un percorso psicoterapeutico di una certa durata temporale con impegno e costanza, così come sono indicati i farmaci che lei sta già assumendo.
Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti
Cordiali Saluti
Dott.ssa Laura Tavano
Gentile Sig.re,
mi associo a tutti i miei colleghi/e che le consigliano una terapia che implichi l'EMDR.
Nel sito dell'Associazione EMDR Italia troverà ampio materiale che le permetterà di farsi una sostanziale idea di cosa sia e di quanto sia scientificamente solida.
Considerando anche le componenti psicosomatiche, Le consiglio di cercare terapeuti con un buon bagaglio in psicosomatica.
Cordialmente
Ivano Ancora
Buongiorno gentile utente, quelli che lei descrive sembrano essere proprio quello che sono i sintomi di ansia e attacco di panico. Vivere queste sensazioni è complicato e difficile, la capisco.
Il mio suggerimento è quello di contattare uno specialista per poter intraprendere un percorso terapeutico
Cordiali saluti
AV
Buongiorno,
è necessario qualche colloquio psicologico per identificare le cause scatenanti del Disturbo da Attacchi di Panico.
Per quanto riguarda la risoluzione, invece, oltre alla farmacoterapia e alla psicoterapia, si può ricorrere all'EMDR, tecnica che io utilizzo.
Saluti
Buonasera, mi spiace per la sua condizione di malessere. Vivere con l'ansia e la paura di un nuovo attacco di panico è sicuramente invalidante. Questo genera un circolo vizioso che porta ad evitare ogni situazione che potrebbe esporre ad un nuovo attacco, riducendo sempre di più la possibilità di una normale vita sociale/relazionale. Sarebbe opportuno capire il senso di questi attacchi, da dove originano, affrontando la problematica in psicoterapia (a seguito di un consulto psichiatrico che possa gestire in modo adeguato la farmacoterapia riducendo l'ansia e l'iperarausal e permettendo quindi un'elaborazione più profonda). Cordialmente Dott.ssa Vanessa De Luca
Buongiorno,
sicuramente sta vivendo un periodo che deve essere davvero faticoso. Ha poi ben descritto il circolo vizioso a cui spesso portano gli attacchi di ansia e panico, che sembra essere qualcosa che conosce ormai molto bene e ha ragione nel dire che le invalidano la vita quotidiana. Le consiglio assolutamente di continuare le cure che le hanno prescritto i medici (nello specifico di fare riferimento a uno psichiatra) e parallelamente di iniziare un percorso di psicoterapia. I farmaci le permettono di stare meglio, se parallelamente comincia un percorso di psicoterapia, avrà modo di lavorare con lo psicoterapeuta per comprendere quanto le stia capitando (molto spesso l'attacco di panico si lega a sentimenti, difficoltà dissociate, che la mente non vuole vedere, ma il corpo in unione con essa cerca di avvertire che ci sono), elaborare insieme a lui le difficoltà e ripristinare piano piano una situazione di benessere.
Dal momento che chiede aiuto con la sua domanda, mi sembra che già sappia che la via necessaria è quella di affidarsi a uno specialista e che abbia gli strumenti per farlo!
Cordialmente,
Dott.ssa Ivana Cerruti
Gentile utente,
Gli attacchi di panico possono essere scatenati da diverse cause, sarebbe opportuno svolgere un percorso di psicoterapia per poterle ricostruire ed elaborare. Se i sintomi sono invalidanti al punto da compromettere la sua quotidianità si potrebbe richiedere un consulto psichiatrico per impostare una terapia adeguata.
Buon proseguimento,
Dott.ssa Marta Lioy
Buongiorno, il fatto che questo disagio sia comparso di recente può essere un vantaggio così da poterlo affrontare il prima possibile.
La terapia farmacologica che sicuramente alle Molinette potrebbero averle proposto (non ne para nel Suo messaggio ma accenna alla terapia per la pressione) potrebbe essere un utile inizio per tranquillizzala ed iniziare a cercare un terapeuta nella sua città che possa seguirla con regolarità (non menziona nel messaggio quante volte vede l psicologa delle Molinette).
Buon proseguimento e non si scoraggi.
Dott.ssa Maria Di Toro
In considerazione della frequenza con cui si presentano i sintomi che descrive, tale da rendere la quotidianità molto difficile, suggerirei una visita specialistica con uno/a psichiatra con cui concordare una strategia terapeutica mirata. La farmacoterapia può affiancare la psicoterapia con efficiacia.
Cordiali saluti
Salve, innanzitutto grazie per aver condiviso qua la sua esperienze. Data la portare e la frequenza della sintomatologia, se volesse iniziare ad intraprendere un percorso psicoterapeutico,in modo da poter approfondire le cause che la portano ad avere questa manifestazione che, immagino, le sta rendendo la vita faticosa ed in termini di energie,molto dispendiosa, mi rendo disponibile per un primo incontro in studio o online. Rimango a disposizione per eventuali dubbi o chiarimenti. Un caro saluto, dott.ssa Angela Peronace
Gentile utente, capisco l'urgenza di eliminare quei sintomi così spaventosi e invalidanti ma sarebbe importante andare a fondo delle ragioni che portano a questo stato, per poter risolvere davvero il problema. In questo senso un percorso di psicoterapia le può essere molto utile.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto.
Dott.ssa Laura Ramundo
Buonasera. Mi spiace molto per la sua situazione, immagino quanto possa essere faticoso e debilitante sentirsi in questo modo. Benché sia più che comprensibile chiedersi "perchè" in momenti di grande dolore, spesse volte di fronte ad una sofferenza psicologica può essere ancora più importante capire ciò che mantiene il problema, che dà lui la "benzina", rispetto al capire quanto lo ha scatenato: nel caso degli attacchi di panico questo assume un'importanza cruciale nell'affrontarli e nell'imparare a gestirli. Il panico è la manifestazione più estrema dell'ansia: se essa fosse un monte, lui ne sarebbe la vetta. Potrebbe esserle di grande aiuto intraprendere una terapia cognitivo-comportamentale, che è il trattamento evidence-based per affrontare e superare gli attacchi di panico; questo tipo di psicoterapia le permetterebbe di costruire strumenti concreti ed elaborare strategie utili nella gestione degli attacchi di panico e dell'ansia. Data l'entità del disagio che riferisce di sperimentare, non escluda la possibilità di richiedere una consulenza ad un medico psichiatra per valutare un supporto farmacologico che possa accompagnare un'eventuale psicoterapia: potrebbe essere una strategia di assoluto valore affiancare i due percorsi al fine di tornare a sentirsi al meglio. Un caro saluto. Dott.ssa Bianca Marvaso
Buongiorno, nessuno di solito ci penserebbe, ma l'agopuntura può essere molto eficace nel trattare gli attacchi di panico. Personalmente ho esperienza di successo, anche in casi importanti in cui la persona praticamente non riusciva più a uscire di casa. Ho anche competenze nella salute mentale, quindi non c'è rischio di sottovalutare i sintomi. Immagino che il messaggio risalga a molto tempo fa e spero che sia riuscito a risolvere, ma se così non fosse, forse tentare un approccio diverso avrebbe senso.
Posso immaginare il suo momento di profondo scoraggiamento e forte limitazione. Si tratta di un messaggio molto importante che il suo inconscio le sta mandando, che a lei occorre svelare, comprendere e "sciogliere" per tornare alla sua vita con vitalità, libertà e pienezza. Le posso consigliare di affrontare un percorso di terapia, lungo il quale affrontare un viaggio di conoscenza e risoluzione, ovviamente con un terapeuta esperto e competenze. Le auguro buona fortuna.
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Buonasera. Il nostro corpo è il primo a darci segnali di allarme, ancor prima di rendercene conto consapevolmente. Le reazioni del corpo possono sia considerarsi un predittore dell'attivazione di stati emotivi che non tolleriamo, sia una reazione fisiologica dovuta all'attivazione di questi ultimi (ad esempio i sintomi fisici durante l'attacco di panico). Quando percepiamo una sensazione di pericolo, data o da eventi esterni o stimoli interni (come pensieri ed emozioni che si accavallano gli uni sugli altri), attiviamo delle risposte di difesa, per proteggerci. Anche l'ansia può considerarsi una difesa: serve ad esempio a farci capire che potrebbe esservi un possibile pericolo. Una volta che percepiamo però che il pericolo è passato, queste difese si disattivano. Nel suo caso, è come se il suo corpo fosse sempre all'erta, sul "chi va là". E' come se il suo sistema di difesa sia sempre attivo, anche in condizioni di non-pericolo. Ecco una delle possibili motivazioni della presenza intensa dell'ansia e dell'ipertensione. La paura ad uscire di casa potrebbe essere un tentativo delle risposte di difesa di proteggerla da "ciò che c'è fuori".
E' come se nella nostra mente si attivasse una procedura del tipo: "se ho ansia, mi viene un attacco di panico -> Io so che durante l'attacco di panico il mio battito aumenta, la pressione si alza, mi manca l'aria, ho una forte sudorazione, ecc. -> ho paura di morire -> per proteggermi, meglio stare a casa". Questo iter fa parte di uno schema interno disfunzionale. Il punto è riuscire a destrutturarlo e ricostruirne uno nuovo, funzionale e adattivo, del tipo: "se, ho ansia, non è detto che mi debba venire un attacco di panico. Io posso gestire l'ansia, avere potere su di lei, e quando la percepirò, anche dai segnali del corpo, saprò riconoscerla e non ne avrò più paura". Per arrivare a ciò, sarebbe utile un percorso terapeutico, per analizzare altri aspetti nello specifico della sua problematica, guidandola verso un percorso di elaborazione e gestione delle sue emozioni e attivazione delle sue risorse personali. Le porgo cordiali saluti.
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